Crittografia/Violare il cifrario di Cesare: differenze tra le versioni

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metodi di rottura del cifrario di cesare
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Versione delle 15:44, 1 mag 2011

Il Cifrario di Cesare è un metodo di cifratura banale, in quanto per romperlo non servono grandi algoritmi e nemmeno grandi metodo crittografici. Ai tempi di Cesare questo metodo di cifratura risultava però vincente in quanto molto spesso i nemici di Roma non riuscivano a comprendere nemmeno un testo in latino, tanto meno perciò riuscivano a comprendere questi messaggi se dovevano confrontarsi con un testo che sembrava non avere significato. Questo perché la Crittografia era ancora sconosciuta e poco diffusa e si optava maggiormente per la steganografia, cioè la capacità di nascondere i messaggi, piuttosto che renderli incomprensibili per esterni, come si prefigge invece la Crittografia.

Metodo Brute-Force

Il Cifrario di Cesare è uno dei pochi metodi che si possono rompere anche con un metodo Brute-Force manuale, in quanto sapendo come funziona il metodo di cifratura e in che in lingua è il messaggio in chiaro, cose comunque indispensabili per la decrittazione del testo, non è impensabile applicare tutti gli scambi con le chiavi possibili, che essendo ridotte se si tratta di un alfabeto come quello latino, non raggiungono un numero altissimo. Basterà perciò scambiare ogni lettera con quelle che seguono finché il messaggio non risulterà comprensibile.

Metodo con l'Analisi della frequenze

Applicando l'Analisi della frequenza rompere il Cifrario di Cesare risulterà ancora più semplice. Avendo i numeri delle ripetizioni nel testo delle varie lettere del messaggio cifrato e confrontandole con le frequenze nella lingua in cui si pensa sia il messaggio in chiaro e abbinando quelle che per frequenza si assomigliano il messaggio dovrebbe essere decifrato. Può capitare che a volte le frequenze del testo da cifrare non corrispondano effettivamente a quelle della lingua in questione. Questo per un motivo molto semplice: le frequenze delle lettere nella lingua sono una media statistica di tutti i testi analizzati da coloro che hanno stilato le frequenze, ma questa frequenza nel testo cifrato può non essere stata mantenuta, per esempio se il testo è troppo corto oppure se chi ha stilato il messaggio ha accortamente deciso di utilizzare parole anche rare per scombinare la frequenza nelle lettere nel proprio messaggio proprio per rendere più difficoltosa la cifratura. Ma con un cifrario così semplice come quello di Cesare è difficile che l'analisi delle frequenze sia fallimentare.