Elettrotecnica/Comportamento dei materiali immersi in un campo magnetico: differenze tra le versioni

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il che conduce alle seguenti definizioni del coefficiente di [[:w:mutua induzione|mutua induzione]].<br />
*1°) - Il coefficiente di mutua induzione ''M'' tra due circuiti percorsi da correnti ''i<sub>1</sub>'' e ''i<sub>2</sub>'' è misurato dal flusso che si concatena con uno qualsiasi dei due circuiti quando l'altro sia percorso da una corrente unitaria.<br />
*2°) - Il coefficiente di mutua induzione è misurato dalla energia elettromagnetica associata al sistema quando edntrambi i circuiti siano percorsi da correnti unitarie. Se ora si suppone di variare la corrente in uno dei due circuiti - supponiamo ad esempio nel circuito ''1'' - nell'altro si desta per induzione una forza elettromotrice data da:<br />
{{equazione|id=34|eq=<math>\ e_2 = {-d\Phi_2 \over dt} = -M{di_1 \over dt}</math>}}<br />
 
analogamente è:<br />
 
{{equazione|id=35|eq=<math>\ e_1 = {-d\Phi_1 \over dt} = -M{di_2 \over dt}</math>}}<br />
il che consente una terza definizione della induttanza mutua.<br />
*3°) - Il coefficiente di mutua induzione è misurato dalla forza elettromotrice che si desta in uno dei circuiti, quando la corrente varia nell'altro in ragione di ''un ampere al secondo''. ''M'' risulta > 0 se una ''i > 0'' genera un ''flusso > 0'' che si concatena con l'altro circuito.<br />
Il coefficiente di mutua induzione tra due circuiti è sempre misurabile con i ben noti metyodi trattati dalle ''misure elettriche'';<br />
esso può, peraltyro, essere calcolato nel caso in cui i circuiti abbiano forma e posizione relativa peerticolarmente semplice.<br />
E' ora facile introdurre il concetto di ''induzione propria'' di un circuito.
 
{{avanzamento|25%}}