Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-92: differenze tra le versioni
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La lotta contro gli Hind e affini, spesso utilizzati anche per infiltrazioni di commandos, era inizialmente piuttosto impari. Nondimeno i Mujaheeden ottennero già nell'agosto del 1980 un successo propagandistico e materiale notevole allorché abbatterono uno dei grossi An-12 in atterraggio su Kabul. I 'Cub' erano i principali trasporti sovietici in Afghanistan, ma presto venne l'ora di utilizzare anche i ben superiori Il-76, tre volte più pesanti ma capaci di operare nelle stesse piste semipreparate e piuttosto corte. La loro capacità di salire e scendere sugli aeroporti gli avrebbe consentito di sfuggire sempre alle armi dei ribelli. Non così avvenne per un enorme An-12, che sempre a Kabul venne abbattuto con un SA-7 nel 1984. Fu una strage, perché l'aereo cadde senza dare scampo ai 250 soldati che erano a bordo.
Gli elicotteri divennero presto l'unico modo di tenere le guarnigioni isolate e di scortare i convogli di truppe e rifornimenti. Durante l'assedio di Khost, alla fine del 1983, gli An-12 volarono tra le 150 e le 180 missioni alla settimana per rifornire la guarnigione e altri ancora lanciarono rifornimenti con la più sicura tecnica del paracadute. Un An-12, sorpreso dal fuoco dei guerriglieri a terra, riuscì a scappare con diversi morti e feriti a bordo, rientrando alla base con circa 150 buchi e vari danni a bordo. Un degno emulo dell'Hercules. Talvolta gli elicotteri abbattuti avevano sorti curiose, visto che spesso non prendevano fuoco: un camion dei guerriglieri aveva una scocca (fusoliera?) ricavata dalla fusoliera di un Mi-8 abbattuto in precedenza. Sui fianchi c'erano ancora le insegne afghane e i 5 finestrini rotondi per lato.
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