Greco antico/Aoristo: differenze tra le versioni

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Versione delle 17:49, 7 mar 2011

Formazioni e paradigmi del sistema dell'Aoristo attivo e medio

L'aoristo (dal greco ἀόριστος χρόνος "tempo indefinito") è uno dei tre temi temporali fondamentali del verbo greco. Esso indica un'azione passata di cui la durata non è definita, o comunque è intesa come colta nel momento finale del suo accadere nel passato, senza alcuna definizione della sua durata, o del suo rapporto col presente. Corrisponde al passato remoto e al trapassato remoto dell'italiano.

Caratteristiche generali dell'aoristo greco

L'aoristo ha tutti e quattro i modi del verbo greco. Assume l'aumento, e il significato di passato remoto, solo nell'indicativo. Gli altri modi, imperativo compreso, indicano solo l'azione momentanea, senza alcun riferimento al passato. Il participio dell'aoristo ha tuttavia il valore di gerundio passato.

L'aoristo greco distingue nettamente il tema delle forme attiva e media da quello della forma passiva.

Formazioni aoristali

L'aoristo greco eredita in tutto e per tutto dall'indoeuropeo le tre forme di aoristo originarie, perfettamente corrispondenti alle forme dell'aoristo vedico e sanscrito:

  • L'aoristo I o debole, sigmatico, così chiamato per il suo suffisso -σα-, da cui però il greco sviluppa una forma asigmatica, col suffisso -α-, per i verbi col tema in consonante nasale e liquida;
  • L'aoristo II o forte, tematico, che si forma sulla radice verbale al grado debole dell'apofonia, inserendovi le vocali tematiche ο ε;
  • L'aoristo III o fortissimo, atematico, formazione propria di alcuni verbi anomali, coniugata inserendo sulla radice verbale le desinenze, senza intermediazione di suffisso o vocale tematica.

La non molto perspicua distinzione in debole, forte, fortissimo, fa leva sull'uso o meno di suffissi posti fra radice o tema verbale e desinenze. L'aoristo debole ha un suffisso temporale; l'aoristo forte ha solo una vocale tematica; l'aoristo fortissimo aggiunge le desinenze alla radice o al tema verbale.

Struttura dell'aoristo debole

L'aoristo debole greco ha le seguenti peculiarità strutturali:

  • Il suffisso -σα-, caratteristica temporale dell'aoristo, deriva da σm̥ con la sonante m̥ dell'indoeuropeo vocalizzatasi in α.
  • La forma sigmatica è propria dei temi in consonante muta, in vocale e dittongo. Essa è caratterizzata, come si è detto, dal suffisso σα, che si inserisce sul tema verbale, dando luogo a mutamenti fonetici:
    • Allunga la vocale finale di radice dei verbi in vocale semplice, tranne quelle di alcuni verbi, come καλέω, che fanno eccezione;
    • trasforma le labiali finali di radice in ψ, le gutturali in ξ, fa sparire le dentali;

struttura morfemica dell'aoristo sigmatico

Aumento sillabico Radice verbale suffisso temporale Terminazione (III pers. plur.)
- - λυ- - σα- - ν
  • La forma asigmatica è propria dei temi in consonante liquida e nasale, tranne κέλλω e κύρω; essa, come abbiamo detto, è caratterizzata dal suffisso α.

struttura morfemica dell'aoristo asigmatico

Aumento sillabico Radice verbale al grado allungato suffisso temporale Terminazione (III pers. plur.)
- - φην- -α- - ν
Esempi di paradigmi di aoristi deboli

1. Aoristo debole sigmatico attivo e medio di λύω, "sciogliere"

Indicativo attivo Congiuntivo attivo Ottativo attivo Imperativo attivo Indicativo medio Congiuntivo medio Ottativo medio Imperativo medio
sing. ἔλυσα λύσω λύσαιμι - ἐλυσάμην λύσωμαι λυσαίμην -
2º sing. ἔλυσας λύσῃς λύσαις λῦσον ἐλύσω λύσῃ λύσαιο λῦσαι
3º sing. ἔλυσε λύσῃ λύσαι λυσάτω ἐλύσατο λύσῃται λύσαιτο λυσάσθω
2º duale ἐλύσατον λύσητον λύσαιτον λύσατον ἐλύσασθον λύσησθον λύσαισθον λύσασθον
3º duale ἐλυσάτην λύσητον λυσαίτην λυσάτων ἐλυσάσθην λύσησθον λυσαίσθην λυσάσθων
1º plur. ἐλύσαμεν λύσωμεν λύσαιμεν - ἐλυσάμεθα λυσώμεθα λυσαίμεθα -
2º plur. ἐλύσατε λύσητε λύσαιτε λύσατε ἐλύσασθε λύσησθε λύσαισθε λύσασθε
3º plur. ἔλυσαν λύσωσι λύσαιεν λυσάντων λυσάτωσαν ἐλύσαντο λύσωνται λύσαιντο λυσάσθων λυσάσθωσαν

Il participio e l'infinito hanno le seguenti forme:

Infinito attivo participio attivo infinito medio participio medio
λῦσαι masch. λύσας femm. λύσασα neu. λῦσαν λύσασθαι masch. λυσάμενος femm. λυσαμένη neu. λυσάμενον

2. Aoristo debole asigmatico di φαίνω, "mostrare"

Indicativo attivo Congiuntivo attivo Ottativo attivo Imperativo attivo Indicativo medio Congiuntivo medio Ottativo medio Imperativo medio
sing. ἔφηνα φήνω φήναιμι - ἐφηνάμην φήνωμαι φήναίμην -
2º sing. ἔφηνας φήνῃς φήναις φῆνον ἐφήνω φήνῃ φήναιο φῆναι
3º sing. ἔφηνε φήνῃ φήναι φηνάτω ἐφήνατο φήνῃται φήναιτο φηνάσθω
2º duale ἐφήνατον φήνητον φήναιτον φήνατον ἐφήνασθον φήνησθον φήναισθον φήνασθον
3º duale ἐφηνάτην φήνητον φηναίτην φηνάτων ἐφηνάσθην φήνησθον φηναίσθην φηνάσθων
1º plur. ἐφήναμεν φήνωμεν φήναιμεν - ἐφηνάμεθα φηνώμεθα φηναίμεθα -
2º plur. ἐφήνατε φήνητε φήναιτε φήνατε ἐφήνασθε φήνησθε φήναισθε φήνασθε
3º plur. ἔφηναν φήνωσι φήναιεν φηνάντων φηνάτωσαν ἐφήναντο φήνωνται φήναιντο φηνάσθων φηνάσθωσαν

Il participio e l'infinito hanno le seguenti forme:

Infinito attivo participio attivo infinito medio participio medio
φῆναι masch. φήνας femm. φήνασα neu. φῆναν φήνασθαι masch. φηνάμενος femm. φηναμένη neu. φηνάμενον

Declinazione dei participi aoristi deboli -funzioni e usi dei participii aoristi greci


Il participio aoristo debole attivo:

  • Nel maschile e nel neutro si declina come γίγας -naturalmente, nel neutro mostra il puro tema e ha nominativo, vocativo e accusativo uguali in tutti e tre i generi (il neutro plurale nei casi retti terminerà come sempre in -α)
  • Nel femminile si declina come Μοῦσα.

Il participio aoristo debole passivo si flette in base alla II declinazione nei maschili e nei neutri, segue nei femminili la I declinazione in alfa impuro lungo (vedi il participio presente)

  • Funzione del participio aoristo:

Il participio aoristo greco di tutte le forme e tipologie si traduce in genere come un gerundio passato. Unito al verbo ἔχω "avere", in posizione predicativa, forma una perifrasi in tutto e per tutto equivalente al passato prossimo italiano: es. ἔχω λύσας "ho sciolto", ἔχω περάνας "ho tentato". Tale perifrasi è già prefigurata nel dialetto omerico, ed è presente nei classici del V secolo, come Sofocle.

Struttura dell'aoristo forte

L'aoristo forte ha come caratteristica la semplice vocale tematica. Esso, formalmente, somiglia all'imperfetto, con una differenza sostanziale: si forma sulla radice verbale, e non sul tema del presente; spesso, inoltre la radice verbale assume l'apofonia al grado debole. A distinguere l'aoristo forte dall'imperfetto, è dunque non tanto la desinenza, quanto piuttosto la struttura che il tema verbale assume.

Come esempio di paradigma caratterizzato da apofonia, possiamo prendere in considerazione quello del verbo λείπω "lasciare", la cui radice al grado zero è λιπ. Per comprendere la natura dei procedimenti morfologici alla base della formazione dell'aoristo forte, sarà opportuno confrontare le strutture morfemiche dell'imperfetto e dell'aoristo di λείπω:

Struttura morfemica dell'imperfetto λειπον, "io lasciavo":

Aumento sillabico Radice verbale (grado normale) Vocale tematica Terminazione
- - λειπ- - ο- - ν

Struttura morfemica dell'aoristo forte λιπον, "io lasciai":

Aumento sillabico Radice verbale (grado zero) Vocale tematica Terminazione
- - λιπ- - ο- - ν

Aoristo forte attivo e medio di λείπω, "lasciare"

Indicativo attivo Congiuntivo attivo Ottativo attivo Imperativo attivo Indicativo medio Congiuntivo medio Ottativo medio Imperativo medio
sing. ἔλιπον λίπω λίποιμι - ἐλιπόμην λίπωμαι λιποίμην -
2º sing. ἔλιπες λίπῃς λίποις λίπε ἐλίπου λίπῃ λίποιο λίπου
3º sing. ἔλιπε λίπῃ λίποι λιπέτω ἐλίπετο λίπῃται λίποιτο λιπέσθω
2º duale ἐλίπετον λίπητον λίποιτον λίπετον ἐλίπεσθον λίπησθον λίποισθον λίπεσθον
3º duale ἐλιπέτην λίπητον λιποίτην λιπέτων ἐλιπέσθην λίπησθον λιποίσθην λιπέσθων
1º plur. ἐλίπομεν λίπωμεν λίποιμεν - ἐλιπόμεθα λιπώμεθα λιποίμεθα -
2º plur. ἐλίπετε λίπητε λίποιτε λίπετε ἐλίπεσθε λίπησθε λίποισθε λίπεσθε
3º plur. ἔλιπον λίπωσι λίποιεν λιπόντων λιπέτωσαν ἐλίποντο λίπωνται λίποιντο λιπέσθων λιπέσθωσαν
Infinito attivo participio attivo infinito medio participio medio
λιπεῖν masch. λιπών femm. λιποῦσα neu. λιπόν λιπέσθαι masch. λιπόμενος femm. λιπομένη neu. λιπόμενον

L'aoristo forte dà luogo talora a paradigmi anomali o difettivi. Ad es.:

  • gli aoristi forti εἶδον "vidi", ἔκλυον "udii", mancano di presente, e il secondo di essi ha forme di imperativi atematici ( κλῦθι "ascolta";
  • alcuni aoristi conservano imperativi arcaici con l'accento sull'ultima sillaba:
    • εἶδον "vidi", imperativo: ἰδέ "vedi";
    • ἔλαβον "presi", da λαμβάνω, "prendo", imperativo: λαβέ "prendi";
    • εὖρον "presi", da εὐρίσκω, "trovo", imperativo: εὐρέ: "trova";
  • Alcuni aoristi forti hanno la radice raddoppiata, oltre che aumentata: ess.:
    • dal verbo ἀγω "condurre", radice ἀγ (cfr. latino ago "condurre"), tema dell'aoristo ἀγαγ, per cui: ἤγαγον;
    • dalla radice di un verbo di dire si ha l'aoristo senza presente εἶπον, in Omero ἔειπον, da * ἐFέFιπον.

Struttura dell'aoristo fortissimo

Template:S sezione L'aoristo fortissimo è un tipo estremamente arcaico di preterito. Esso si forma inserendo le desinenze direttamente sulla radice, senza suffissi né desinenze. Anche nei modi diversi dall'indicativo, ha suffissi caratteristici dei verbi atematici. Pochi verbi greci, estremamente conservativi, lo possiedono. Alcune forme di aoristo fortissimo sono prive di presente, (ad esempio l'aoristo atematico ἕτλην, dalla radice τλη-τλα, sulla quale è stato ricostruito il presente τλάω solo in età bizantina, ma non attestato nel greco classico). Questo tipo di aoristo è peculiare di pochi verbi il cui tema termina in vocale, che è sempre lunga o perché è tale anche nel tema verbale (es.: ἔγνων "io conobbi" da γιγνώσκω, tema verbale γνω-) o perché costituisce il grado allungato di un tema apofonico (es.: ἔβην "io andai" da βαίνω, tema verbale βα-/βη-). La vocale lunga si mantiene tale in tutta la coniugazione ad eccezione dei casi previsti dalla legge di Osthoff.

Una forma particolare di aoristo fortissimo: l'aoristo cappatico

Template:S sezione L'aoristo cappatico è quello che caratterizza tre dei verbi in -μι che hanno il raddoppiamento nel tema del presente e cioè τίθημι "porre", δίδωμι "dare" e ἴημι "mandare" (il quarto è ἴστημι "collocare" che ha il normale aoristo atematico ἔστην oppure l'aoristo debole ἔστησα). Si chiama cappatico perché nelle tre persone sigolari dell'indicativo attivo viene inserito un -κ- di ampliamento al tema verbale. Le terminazioni al singolare sono perciò -κα, -κας, -κε, modellate per analogia con il perfetto. Da notare l'opposizione apofonica quantitativa tra le persone singolari, che presentano il grado allungato, e quelle duali e plurali, che hanno invece il grado breve.

Aoristo Passivo

Giacché come si è già detto l'aoristo distingue la diatesi media da quella passiva, per quest'ultima esiste una forma a parte di aoristo. Esso si divide in:

  • aoristo debole, proprio dei temi in vocale, dittongo, la maggior parte dei temi in consonante muta e pochi temi in liquida e nasale, soprattutto apofonici; si distingue per il suffisso -θη- a cui si aggiungono le normali desinenze dell'aoristo debole. I temi in vocale allungano la vocale finale(α puro >α lungo; α impuro > η).
  • aoristo forte, proprio dei temi in consonante, prevalentemente liquida e nasale ma anche alcuni in consonante muta. La sua caratteristica è il suffisso -η-, meno riconoscibile.

Circa una trentina di verbi in liquida, nasale e consonante muta presentano regolarmente sia forme di aoristo debole che di aoristo forte; ciò vale anche per una quindicina di verbi apofonici, che formano i rispettivi aoristi passivi dal grado richiesto da ciascuno(debole=grado medio; forte=grado ridotto).

Aoristo Debole

Nell'aoristo debole, a causa dell'aspirata θ del suffisso, accade che i temi in labiale e velare passano da qualsiasi grado si trovino(muta o sorda che sia) ad aspirata.

ES.: ὁράω > ὤφθην (da *ωπ-θην); τάσσω > ἐτάχθην (da *ἐ-ταγ-θην)

Le dentali mutano in σ davanti a θ: κομίζω > ἐκομίσθην (da κομιδ-). Attenzione a non confondere queste forme con quelle di alcuni temi in vocale che ripristinano un σ che è nel tema verbale ma è caduto al presente: σπάω > ἐσπάσθην.

Per quanto riguarda i temi apofonici, l'aoristo debole è solito utilizzare il grado medio(es.: ἐλείφθην < λιπ-/λειπ-/λοιπ- da λείπω). Invece, i temi con aopofonia del genere α breve/η si trovano al grado allungato(η).

Coniugazione dell'aoristo passivo primo o debole: νικάω, "vincere".

Indicativo Congiuntivo Ottativo Imperativo
1º singolare ἐνικήθην νικηθῶ νικηθείην -
2º singolare ἐνικήθης νικηθῇς νικηθείης νικήθτι
3º singolare ἐνικήθη νικηθῇ νικηθείη νικηθήτω
1º plurale ἐνικήθημεν νικηθῶμεν νικηθεῖμεν -
2º plurale ἐνικήθητε νικηθῆτε νικηθεῖτε νικήθητε
3º plurale ἐνικήθησαν νικηθῶσι νικηθεῖεν νικηθέντον(νικηθήτωσαν)
2º duale ἐνικήθητον νικηθῆτον νικηθεῖτον νικήθετον
3º duale ἐνικηθήτην νικηθῆτον νικηθείτην νικηθήτων
Infinito Participio
νικηθῆναι νικηθείς, νικηθεῖσα, νικηθέν

Aoristo Forte

Sulla formazione dell'aoristo forte c'è solo da precisare che i temi apofonici usano il grado zero.

Coniugazione dell'aoristo passivo secondo o forte:φαίνω, "mostrare".

Indicativo Congiuntivo Ottativo Imperativo
1º singolare ἐφάνην φανῶ φανείην -
2º singolare ἐφάνης φανῇς φανείης φάνηθι
3º singolare ἐφάνη φανῇ φανείη φανήτω
1º plurale ἐφάνημεν φανῶμεν φανεῖμεν -
2º plurale ἐφάνητε φανῆτε φανεῖτε φάνητε
3º plurale ἐφάνησαν φανῶσι φανεῖεν φανέντων(φανήτωσαν)
2º duale ἐφάνητον φανῆτον φανεῖτον φάνητον
3º duale ἐφανήτην φανῆτον φανείτην φανήτων
Infinito Participio
φανῆναι φανείς, φανεῖσα, φανέν

Formazioni e paradigmi del futuro passivo

Template:S sezione

Il futuro passivo greco ha un tema distinto da quello del futuro attivo e medio,infatti si ricava dal tema dell'aoristo passivo "forte" o "debole" .Per ricavare il futuro passivo dal tema dell'aoristo passivo si toglie l'aumento e al "θη" si inseriscono σο e le desinenenze medio-passive dei tempi principali(presente e futuro).Come l'aoristo passivo il futuro passivo può essere:

  • il futuro debole, con la caratteristica -θή-σο-μαι (ad es. λυθήσομαι: "io sarò sciolto");
  • il futuro forte, con la caratteristica -ή-σο-μαι (ad es. φανήσομαι: "io sarò mostrato, io apparirò").

La coniugazione del futuro passivo, a parte i due suffissi temporali, è identica a quella del futuro medio.Attenzione come nel futuro semplice non esiste il congiuntivo futuro,pertanto nella coniugazione esisteranno:indicativo,ottativo,participio e infinito.

Coniugazione del futuro passivo primo o debole: νικάω, "vincere".

Indicativo Ottativo
1º singolare νικηθήσομαι νικηθησοίμην
2º singolare νικηθήσῃ νικηθήσοιο
3º singolare νικηθήσεται νικηθήσοιτο
1º plurale νικηθησόμεθα νικηθησοίμεθα
2º plurale νικηθήσεσθε νικηθήσοισθε
3º plurale νικηθήσονται νικηθήσοιντο
2º duale νικηθήσεσθον νικηθήσοισθον
3º duale νικηθήσεσθον νικηθησοίσθην
Infinito Participio
νικηθήσεσθαι νικηθησόμενος, νικηθησομένη, νικηθησόμενον