Storia di Roma/L'espansione: differenze tra le versioni
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* rinunciare all'Asia Minore
In un primo momento sembrò prevalere la politica degli Scipioni, ma una serie di processi intentati da Catone rovinò la politica dei due fratelli e nel 183 a.C. l'Africano si ritirò a vita privata e lo stesso anno Annibale si suicidò. Col tempo le simpatie romane per la Grecia si attenuarono, in parte per l'ostilità che le città greche avevano verso la protezione opprimente dei romani, censita da due alleanze: la ''lega etolica'' e la ''lega achea''. Ad aggravare la situazione fu il figlio di Filippo V, [[w:Perseo|Perseo]] che condividendo la politica anti-romana del padre aveva scaturito una guerra con Roma che vedeva la vittoria delle legioni romane nel 168 a.C. A questo punto, il senato accantonò la politica degli Scipioni per un ''dominio più diretto'' sui territori dei nemici, l'Epiro fu distrutto, la Macedonia fu ridotta a '''provincia''' ( territorio esterno alla penisola italica governato e di proprietà di Roma, soggetto a un pagamento di imposte e tasse) dopo l'ennesima rivolta nel 148 a.C., e dopo Corinto che fu resa provincia nel 146 a.C. la lega achea fu sciolta. In Occidente la politica di tipo diretto si affermò lentamente, ma con più fermezza. Le tribù celtiche, alleate ad Annibale furono assoggettate nel 190 a.C. e le loro terre, furono distribuite ai cittadini romani ed andarono a creare le colonie di: Bologna, Piacenza, Modena e Parma. Nel 177 a.C., invece, furono domati i Liguri alleati dei Cartaginesi in entrambe le guerre puniche e le terre costituirono Luni e Lucca. Il territorio spagnolo fu diviso in Spagna Citeriore e Spagna Ulteriore, ma una serie di rivolte resero precario il dominio romano.
Catone aveva cercato di frenare il potere che stava acquisendo il senato, di sconfiggere la corruzione e insisteva sull'eliminazione di Cartagine; la città in
I suoli della provincia era
* comandanti militari
* politici
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