Storia di Roma/L'espansione: differenze tra le versioni

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== La seconda guerra punica ==
[[Immagine:Scipio Africanus the Elder.png|thumb|Publio Cornelio Scipione detto"l'Africano"]]
Dopo la pesante sconfitta contro Roma, a Cartagine salì al potere la famiglia Barca; favorevole a una politica di espansione territoriale. Infatti voleva rimediare ai danni provocati dalla guerra occupando la ''Spagna'', qui fu inviato ''Amilcare'', che rafforzò il dominio punico come un sovrano indipendente, cosa che fece preoccupare Roma. [[w:Annibale|'''Annibale''']], figlio di Amilcare, espugnò Sagunto nel 219 a.C.; l'anno dopo con un esercito e 37 elefanti '''attraversò le Alpi''' e alleandosi alle popolazioni celtiche sconfisse le legioni romane presso:Ticino e Trebbia nel 218 a.C. e al lago TrasimeoTrasimeno nel 217 a.C. Il suo intento era ''abbattere la potenza romana, sollevandoli contro le popolazioni italiche.'' A Roma, in questa situazione di pericolo, fu eletto dittatore [[w:Quinto Fabio Massimo|Quinto Fabio Massimo]]; che voleva prendere tempo per evitare scontro frontali con Annibale, proprio per questo fu sostituito da nuovi consoli che diedero battagli a Annibale. I romani furono sconfitti il 2 agosto del 216 a.C. a Canne, perdendo otto legioni e il console [[w:Lucio Emilio Paolo (console 219 a.C.)|Lucio Emilio Paolo]]. Annibale al contrario delle voci, non marciò su Roma, preferendo raccogliere i frutti della vittoria e aspettare che Roma capitolasse. Ma nel 215 a.C. il re ''Filippo V di Macedonia'' preoccupato del sostegno romano verso le città greche, si schierò con i punici. Così a Roma ritornò al potere Quinto Fabio Massimo, questa volta eletto console, con una nuova tattica: logorare le forze di Annibale con la '''guerriglia''' ( tecnica per cui allo scontro aperto tra due eserciti si preferiscono gli assalti o gli agguati; viene contro un nemico numericamente o tecnicamente più forte) senza uno scontro diretto. Dopo aver bloccato un'offensiva in Illiria, i romani conquistarono nel 211 a.C. la Campania e Siracusa, mentre in Spagna [[w:Publio Cornelio Scipione|'''Publio Cornelio Scipione''']] distrusse nel 209 a.C. la base militare di Nuova Cartagine; nel 207 a.C. fu sconfitta una spedizione proveniente dalla Spagna guidata dal fratello di Annibale: ''Asdrubale''. Contro il parere del senato, Scipione tentò lo ''sbarco in Africa'' per sfruttare la superiorità romana sul mare; nel 201 a.C. a Zama Scipione riuscì a sconfiggere definitivamente Annibale (questa battaglia valse a Scipione il soprannome <<dell' Africano>>.Roma impose ai vinti delle condizioni di pace durissime:
* la consegna della flotta militare
* Indennità di guerra pesantissima (pari a 260 tonnellate di argento)