Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Marina 5: differenze tra le versioni

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Dal 1° ottobre 1999 il reggimento è stato riorganizzato in forma di Brigata come "Forza da sbarco della Marina Militare", suddiviso in Reggimento San Marco, Reggimento Carlotto e in un Gruppo Mezzi da Sbarco. Proprio quell'anno la MM intraprese un'operazione di ristrutturazione della sua componente operativa che accentrò le operazioni e il controllo dei mezzi con il Comando in Capo della Squadra Navale o CINCNAV, da cui vengono tenuti sotto controllo altri comandi complessi: forze d'altura, aeree, subacquee, e da sbarco. Questo è retto da un contrammiraglio con uno staff retto da un Capitano di Vascello, e in tutto ha in forza 2.100 elementi. San Marco e il Carlotto sono a loro volta comandati da un capitano di vascello ognuno. Ma questo non inganni: la forza complessiva è ancora, per le missioni combat, di un battaglione ovvero poche centinaia di soldati.
 
Dal novembre 2001 il S.Marco ha partecipato alle operazioni di Enduring freedom, con team a bordo di navi incrocianti nel Mar Arabico per controllare le navi della zona, specie per impedire la fuga dei terroristi via mare. Poi è arrivato nel 2003 l'impegno di ANTICA BABILONIA, a cui i marò hanno operato nella Brigata Interforze, prima operando (dal novembre 2003) dalla S. Giusto, poi circa 150-170 soldati sul territorio. Il 6 aprile 2004, per la sanguinosa battaglia dei ponti a Nassyria vennero riconquistati i ponti (3) che erano stati occupati dai ribelli irakeni, venne dato incarico al S.Marco di riconquistarne uno. A parte questo c'éè stato il collegamento con un terminale SICRAL satellitare della MMI a favore dei Carabinieri schierati in zona.
 
Negli anni a seguito del 2000, la forza da sbarco ha partecipato a stretta collaborazione con l'Esercito Italiano nelle missioni in Afghanistan ed in Iraq, e non ultima come entry force (in collaborazione con il Reggimento Lagunari dell'Esercito) in Libano nella missione a mandato ONU Unifil 2.