I promessi sposi/Analisi del capitolo 1: differenze tra le versioni
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{{quote|viene una gran voglia di credere che, al solo rimbombo di esse, tutti i bravi siano scomparsi per sempre|[[s:I promessi sposi/Capitolo I|Capitolo 1]]}}
Questa sequenza evidenzia le ricerche storiche effettuate da Manzoni per il componimento del uso romanzo come uno dei temi del romanzo, la [[I promessi sposi/Giustizia|giustizia]].
== A partire dalla narrazione ==
7 novembre 1628<br/>
<span style="color:grey"><small>
Descrizione prima geografica e poi topografica del Lago di Como (Quel ramo ... diventar città) ed ironica riflessione sulla dominazione spagnola nel 1600 (Ai tempi ... della vendemmia)<br>
'''...un gran borgo al giorno d'oggi e che s'incammina a diventar città''': Manzoni fa una previsione sul futuro di Lecco.
</small></span>
;''Don Abbondio e i bravi''
<span style="color:grey"><small>Abitudini di don Abbondio con descrizione della strada.</small></span>
*Don Abbondio incontra i bravi, i quali lo minacciano affinché non celebri il matrimonio.
<span style="color:grey"><small>Descrizione dell'abbigliamento dei bravi. Digressione di commento alla fine del dialogo</small></span>
*Don Abbondio torna a casa e parla del problema a Perpetua che gli consiglia di rivolgersi all'arcivescovo.
<span style="color:grey"><small>Don Abbondio usa il “Voi”, Perpetua il “Lei”. Parlando con Perpetua non mostra la solita vigliaccheria, anzi si sfoga ed a volte usa termini di basso registro (schioppettate, baggianate...).</small></span>
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