Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Turchia: differenze tra le versioni

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In termini di presenza NATO, dall'11 agosto 2004 il comando aereo NATO per la zona Sud è a Izmir (AIRSOUTH), collegato al Comando forze combinate NATO di Napoli.
 
 
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Quanto all'industria, nel 1984 venne creata la Turkish Aerospace Industries (TAI) per produrre caccia su licenza, il che ha comportato 232 F-16 in aggiunta agli otto ottenuti dagli USA, più quelli per l'Egitto e altri 30 in costruzione per la THK, nonché gli aggiornamenti alla flotta esistente. L'11 luglio 2002 la Turchia è diventata anche patner di terzo livello per l'F-35, e il 25 gennaio 2007 ha ufficialmente preso parte alla fase di costruzione.
 
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Nel 1994 la THK affittò due KC-135R USAF e al contempo ne comprò sette aggiornati, quando essi giunsero i due affittati tornarono negli USAF. In futuro è probabile che questi aerei verranno sostituiti dagli A-400M.
 
Altrettanto importante è il settore AEW, dove vi sono stati ordini per sette B737 con antenna MESA, e opzioni per altri due. La TAI è il subcontraente primario per gli aerei, ma la Havelsan è anche molto importante per la componente avionica e SW. Questi aerei hanno un'antenna MESA e non la solita sistemazione rotante. Nel settembre del 2007 venne completato il primo test su questi velivoli da parte della Boeing. Il programma per questi AWACS è noto come 'Peace Eagle' e il primo aereo venne completato nel giugno 2008.
 
 
Quanto ai satelliti, i nuovi tipi dovrebbero essere il Göktürk-1 con risoluzione di 0,8 m per le F.A., e il -2 per l'Organizzazione Nazionale Intelligence, con risoluzione di 2 metri e attualmente in produzione dalla TAI. Il primo dei due sistemi è invece troppo avanzato e allora la Turchia cerca aiuto dalla EADS, OHB, Telespazio. Parlando di spazio, c'é anche il programma dei missili ATBM per fornire protezione già ad alta quota da questa minaccia.
 
 
Azioni belliche in cui è stata coinvolta la THK (al di là degli 'incidenti' con Grecia e forse anche altre nazioni):
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*Air Language School and Airmen Training Brigade Command
 
*Infine c'é, alla base di Etimesgut (Ankara), l'Air Logistic Command, con tre grandi centri di controllo e manutenzione (1st, 2nd, 3rd Air Supply and Maintenance Center Command). Non manca nemmeno il locale Museo dell'Aviazione turca (Air Museum Command).
*Air Logistics Command, Etimesgut, Ankara
**1st Air Supply and Maintenance Center Command
**2nd Air Supply and Maintenance Center Command
**3rd Air Supply and Maintenance Center Command
**Air Museum Command
 
Totale di:
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*1 Tanker squadron
*8 SAM squadrons
 
 
 
;Aerei in inventario:
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'''SAM''': 72 NIKE Hercules in radiazione; 48 HAWK XXI (16 batterie), 86 lanciatori Rapier FSB1, costruiti sotto licenza della Roketsan; 32 batterie di Atilgan in versione Zipkin su Land Rover Defender. 108 lanciatori FIM-92 Stinger
 
'''Programmi futuri''': 30 F-16 da consegnarsi nel 2011; 100 F-35, probabilmente aumentati a 120; 10 A-400M, con la TAI che produce parte della fusoliera centrale , porte ecc, 4 B.737 AEW&C, 4 prototipi del TAI TAI Hürkuş, 40+15 KT-1T, UAV Anka-A e B, 10 e 30 in opzione (lo B è armato); 6 Predator MQ-1, 4 Reaper; 4 batterie SAM a lungo raggio-ATBM da scegliersi tra Patriot, S-400, HQ-9 e Aster.
 
Infine c'é, alla base di Etimesgut (Ankara), l'Air Logistic Command, con tre grandi centri di controllo e manutenzione. Non manca nemmeno il locale Museo dell'Aviazione turca.
 
Quanto agli aerei di prima linea, in tempi recenti vi sono state molte razionalizzazioni, evitando l'accumularsi di aerei vecchi e con versioni spesso molto differenti. I primi 40 F-4 arrivarono nel '74, nonostante che proprio all'epoca si combatteva a Cipro, anche se erano destinati a far da contrappeso agli aerei greci di analogo tipo. Successivamente ne giunsero 80 nuovi (fino al 1987) e 113 di seconda mano USAF e LW (anni '90). Notare che, nonostante il gran numero di Phantom, questi non hanno raggiunto il record degli F-104, che hanno visto nella THK il loro secondo cliente dopo la LW e prima anche della nostra AMI.
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Circa 50 F-5 Tiger sono ancora in servizio, di cui 48 allo standard F-5-2000 (aggiornati dalla IAI con l'avionica del Terminator, ovviamente però su formato ridotto); 36 aerei ulteriori sono usati per addestramento avanzato e acrobatico, ma ve ne sono anche al 133° Pence, dove sono usati addirittura come 'aggressors', facendo affidamento alla loro velocità e piccola sagoma. La THK, al solito, non bada a spese quando si tratta di formare i suoi piloti, da qui l'enorme apparato scolastico e addestrativo, sebbene con macchine oramai datate. Si pensi che in Europa non c'é un equivalente di questo reparto. Degli F-5 si sa che ne giunsero originariamente -dal 1965- 108 nuovi, consegnati fino al '72, mentre altri 111 seguirono nel 1983-92 ex-Taiwan, Norvegia, USAF e Olanda (ben 60), anche se molti vennero solo cannibalizzati. Resteranno in servizio sicuramente fino ad oltre il 2015, anche se sono F-5 di prima generazione.
[[Immagine:YaşarKadıoğluTuAF4.jpgt|350px|right|thumb|Un F-16 prodotto dalla TAI]]
 
Ma i caccia standard della THK sono oramai gli F-16, comprati fin dal 1983 in ben 240 esemplari e usati nelle versioni Block-30, 40, 50, e dal 2007, in arrivo con altri 30 esemplari per il Block 50+. I programmi in conto FMS iniziarono con il Peace Onyx I per 132 C e 28 D Block 30 e 40, dei quali otto giunti dagli USA, gli altri assemlati alla TAI di Murted, dalla quale uscirono a far tempo dal 1987. Dal 1990 c'era la Block 40 con il radar APG-68 e il GPS, motori F110-100 prodotti ad Eskisheir. Non è stato facile convincere gli americani a passare tutte queste tecnologie avanzate ai Turchi, ma così è stato. Nel 1995, finito il P.O. I con gli ultimi 20 F-16 (stavolta del tipo Night Falcon, dotati del LANTIRN), la TAI (Turkish Aerospace Industry) costruì altri 46 aerei nel 1994-96 per l'Egitto. Poi vennero i Peace Onyx II e III, pagati in parte dagli Stati del Golfo, riconoscenti per l'appoggio turco a Desert Storm (dalla Turchia infatti, specialmente da Incirlik, decollarono ed operarono molti degli aerei della Coalizione). Questi programmi comprendevano 80 F-16 Block 50 di cui 20 erano biposto, con radar APG-68(V)5 e missili HARM, consegnati nel luglio 1996-999. Nel maggio 2007 vennero anche 30 aerei del P.O. IV, pagati ben 1,78 mld e da consegnarsi nel 2011-12, questi sono per l'appunto i Block 50+, con gli altri aerei in servizio in progressivo aggiornamento. Sono quindi i circa 200 F-16 la spina dorsale della THK, molto omogenea a differenza della PA greca. Il primo lotto di 117 F-16 è da aggiornarsi con un contratto del 2005, per il valore di 1,1 mld di dollari e riguarda 41 Block 30 e 76 Block 40-50, con l'opzione di un massimo di altri 100 aerei. I primi due sono stati consegnati nel 2008 e la trasformazione avrà luogo entro il 2012. Vi sono nuovi IFF e il sistema Sniper di designazione bersagli, il computer modulare di missione, JTIDS, HMS e MIDS, radar allo standard V9, nuove armi tra cui le GBU-39 (SBD) e il missile AIM-120C (ordinato in 107 esemplari).
 
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Quanto all'A-400M, ve ne sono 10 in ordine, ma le consegne dovevano essere fatte nel 2009 e per ora il ritardo è di tre anni. Successivamente se ne vorrebbero altri, anche per rimpiazzare C-130 e aerocisterne. Infine, i 4 aerei B737 AEW&C sono stati un'ulteriore potenziamento, al pari delle aerocisterne: dopo l'ordine del 2002, il primo aereo ha volato a Seattle nel 2007 enel 2008 in Turchia si è cominciato a costruire gli altri aerei. Vi è comunque un ritardo di circa tre anni sui tempi, ma questa forza di aerei radar sarà un vero moltiplicatore di forze per la potente THK.
 
Quanto ai satelliti, i nuovi tipi dovrebbero essere il Göktürk-1 con risoluzione di 0,8 m per le F.A., e il -2 per l'Organizzazione Nazionale Intelligence, con risoluzione di 2 metri e attualmente in produzione dalla TAI. Il primo dei due sistemi è invece troppo avanzato e allora la Turchia cerca aiuto dalla EADS, OHB, Telespazio. Parlando di spazio, c'é anche il programma dei missili ATBM per fornire protezione già ad alta quota da questa minaccia.
In futuro vi è anche un sistema missilistico di nuovo tipo (ATBM), e satelliti ELINT Gortuk 1 e 2 (per le FA e i servizi segreti).
 
'''Programmi futuri''': 30 F-16 da consegnarsi nel 2011; 100 F-35, probabilmente aumentati a 120; 10 A-400M, con la TAI che produce parte della fusoliera centrale , porte ecc, 4 B.737 AEW&C, 4 prototipi del TAI TAI Hürkuş, 40+15 KT-1T, UAV Anka-A e B, 10 e 30 in opzione (lo B è armato); 6 Predator MQ-1, 4 Reaper; 4 batterie SAM a lungo raggio-ATBM da scegliersi tra Patriot, S-400, HQ-9 e Aster.
 
Quanto agli altri servizi aerei, nel 2009 la Turchia ha iniziato un programma d'aggiornamento della sua flotta di elicotteri, con tanto di progetti per realizzare o coprodurre macchine nuove in futuro. Nel contempo, si sa che la Marina e Guardia Costiera hanno 9 CN-235-100M di cui i sei della Marina con capacità ASW, consegnati nel 2002-2003, più 7 Trinitad da addestramento della Marina, consegnati dal 1995. Nel 2005 vi è stato un ordine per aerei più moderni, 10 ATR-72A ASW da consegnarsi nel 2010-2013.
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Nel frattempo, dopo la vittoria turca (la prima e unica, fino ad adesso), gli A.129 Mangusta dovrebbero essere costruiti su licenza in 51 esemplari (dopo la vittoria nel 2007) come TAI/AW-129ATAK, che comportano molti equipaggiamenti locali. VI è anche un'opzione per 40 elicotteri. Il primo ha volato il 28 settembre 2009, ma dal quarto in poi saranno assemblati dalla TAI, che oltretutto si prenderà (come già per l'F-16) anche la possibilità di assemblarli per l'export in nazioni che lo trovassero interessante, come il Pakistan. I primi dovrebbero essere operativi nel 2013. Ma recentemente i Turchi hanno anche chiesto un 'anticipo' di elicotteri, pari a circa 9-10 unità, per 'ragioni urgenti'. Probabilmente la cosa è dovuta ai rapporti piuttosto tesi con gli USA, specie per la questione Kurda, che già era stata un elemento fondamentale per il concorso elicotteristico: chiaramente l'amministrazione Bush non voleva sostenere una gara per elicotteri d'attacco, che di lì a qualche anno avrebbero magari violato il confine e attaccato proprio i loro Alleati; la Francia, per la sua opposizione all'entrata in Europa della Turchia, venne esclusa a sua volta (chiaramente, la politica c'entra eccome in queste scelte, e non da adesso). La vittoria del pur valido A.129, dopo oltre 20 anni di tentativi di trovar clienti, è anche dovuta al fatto che l'Italia sostiene l'entrata in Europa della Turchia; non si pone problemi nel trasferimento di tecnologie 'sensibili' -come nel caso americano-; e non pare farsi alcun dilemma se poi gli elicotteri saranno usati per colpire i Kurdi, che sono già fonte di decine di condanne ONU ai danni della Turchia. Alla fine, di fatto i finalisti erano l'A.129 e il Ka-50 (elicottero dalle qualità notevoli, ma anche di difficile valutazione operativa) e ha vinto il primo, data la storica presenza italiana in Turchia, non è stata una gran sorpresa.
 
 
Come si vede, nonostante gli innumerevoli problemi sociali, l'arretratezza di larga parte della nazione (specie nelle parti interne), i carenti diritti umani (specie quelli delle donne, costrette spesso in situazioni di schiavitù e addirittura al suicidio, come recenti reportage -Iene, per esempio- hanno documentato) e i disastri naturali, per non parlare dei costi del conflitto con i Kurdi, nonostante tutto questo la Turchia sembra pienamente intenzionata ad assumere un ruolo sempre più importante nella regione. Colpisce come nemmeno il cataclisma del 1999, che provocò distruzioni per miliardi e decine di migliaia di vittime, abbia ridotto, ma solo un pò dilazionato i programmi turchi. Un pò perché essi sono necessari, data l'obsolescenza dell'apparato militare (legato ad armi dismesse da altri per troppi anni), ma sopratutto perché l'economia evidentemente lo consente. Visto che la Grecia, al contrario, è attualmente in gravissime difficoltà, è facile ipotizzare che la Turchia avrà alla lunga la mano vincente. Questo, beninteso, se l'economia globale reggerà e se la crisi prima o poi non arriverà anche ad Ankara, nel qual caso i programmi di ammodernamento per decine di miliardi potrebbero avere una brusca frenata, vista l'entità della popolazione e la relativa povertà di decine di milioni di cittadini turchi. Nel contempo, un problema ulteriore è anche la questione 'laica'. Ataturk, il 'padre della Patria' della Turchia moderna (post-ottomana) aveva voluto giustamente una nazione laica, anche se in larga parte era musulmana. Ma ultimamente vi sono molti problemi anche in questo senso, sebbene la Turchia sia ben lontana dal diventare un altro Iran, non si può mai dire cosa covi sotto la cenere di una nazione grande e sconosciuta ai più come questa. L'esempio della Persia dello Sha è un monito importante.