Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Turchia: differenze tra le versioni

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Nel 1939 la Turchia aveva oltre 500 aerei e piloti ben formati. All'epoca non aveva ancora un'arma aerea indipendente dall'Esercito, cosa che successe a partire dal 1940, ma per essere ufficializzata solo il 31 gennaio 1944. Non tra le prime 'Aeronautiche', ma pur sempre 3 anni prima dell'USAF americana, per esempio. I Turchi, differentemente che nella I GM, rimasero stavolta neutrali, pur essendo piuttosto legati ai Tedeschi, che gli forniranno addirittura alcune decine di FW-190 (nonostante le proprie esigenze belliche glieli assorbissero pressoché totalmente, pare fossero circa 75). I Turchi avrebbero potuto, così come gli Spagnoli nazionalisti, mettere in crisi lo schieramento Alleato, in questo caso non solo bloccando i Dardanelli, ma anche minacciando le basi delle retrovie britanniche. Invece, nel febbraio 1945 entrarono in guerra a fianco degli Alleati, che a quel punto stavano travolgendo l'Asse. L'Aeronautica non prese parte alla guerra, giusto rimase a fare la guardia per il proprio territorio.
 
Essendo diventata 'Alleata', ebbe presto materiali moderni americani, come i P-47. Dal 1950 passò ai jet, e addirittura, i suoi piloti andarono a combattere in Corea. Nel 1949 nacque la NATO, nel '52 anche la Turchia vi aderì e questo aprì la via a nuovi, imponenti aiuti in conto MDAP. Anche se, a dire il vero, i Turchi (così come i Greci), non riuscirono ad avere molto materiale moderno, quanto piuttosto ad ottenere quantità enormi di velivoli (ma anche navi e veicoli) delle altre nazioni NATO, alle volte di seconda, alle volte di terza mano. Ancora negli anni '90 vi fu un passaggio di F-4 Phantom alla THK, provenienti dalla Germania (si trattava degli RF-4E), ma sopratutto la Turchia fu un ricettacolo per un gran numero di F-104G e persino i CF-104 canadesi. Uno dei primissimi acquisti di materiali nuovi fu proprio di Starfighter, ovvero i 40 F-104S comprati dall'Aeritalia nei primi anni '70. Nel contempo stavano arrivando i primi lotti di F-4E, nonostante la crisi gravissima aperta dall'invasione turca di Cipro. All'epoca, la THK aveva essenzialmente: F-100 Super Sabre, F-5, F-84F, e come la vicina Grecia, anche i rari F-102 da intercettazione. Oltre ovviamente agli F-104G.Ma sopratutto, la Turchia era il vicino dell'URSS, con la quale condivideva il Mar Nero. La Turchia ebbe, così come l'Italia, anche i missili JUPITER, poi smantellati dopo la Crisi dei Missili cubana, nel '62.
 
I Turchi all'epoca erano già piloti ben formati, che si permettevano, con i loro 'scassoni' (spesso tenuti insieme con il fil di ferro) anche di vincere diverse competizioni NATO. Tuttavia, l'invasione di Cipro non fu facile e in tutto vi furono circa 20 perdite di aerei, per la maggior parte turchi. Non è chiaro che vittorie aria-aria vi siano state (i Greci dicono più o meno il contrario dei Turchi), ma vi furono battaglie coinvolgenti F-102 e F-5, con almeno un paio di perdite. Sul sito ACIG.org vi sono diversi articoli che ne parlano e ne consiglio la visione, essendo tra l'altro molto completi e lunghi da spiegare qui. Di sicuro vi fu anche il danneggiamento di un cacciatorpedinidere turco, scambiato per un'unità greca analoga (entrambe le Marine avevano navi ex-USN delle stesse classi), che invece si tenne ben alla larga dalla zona d'operazioni.
 
La Turchia è sempre stato un elemento 'atipico' della NATO, perché è stata ed è in continuo conflitto con la Grecia per questioni territoriali, con memorabili battaglie aeree (non sempre 'in bianco') sull'Egeo. Vi sono stati problemi ulteriori nel 1976, 1987 e 1996, centinaia di duelli aerei da una parte e dell'altra, alle volte con la perdita di aerei (come nel caso di un Mirage F.1 greco, perso mentre stava inseguendo un F-16 turco, ma che poi si è saputo, essere stato abbattuto da un altro F-16), e nel corso degli anni almeno otto aerei sono rimasti uccisi perché 'hanno perso il controllo dell'aereo'. Nel 1996 un Mirage 2000 greco vendicò il suo simile, abbattendo un F-16 turco, ma non sono mancate delle battaglie aeree con F-16 da una parte e dall'altra, e alle volte si è rischiato di fare 'sul serio', con conseguenze imprevedibili. Intanto, per certo, l'unico F-16 perso per azione nemica in combattimento aria-aria, come abbiamo visto, è proprio uno turco. Dopo anni di calo della tensione, di recente le cose sono ricominciate a farsi difficili per ragioni 'nazionaliste' opportunamente pompate dai governi in carica, e nel solo mese di agosto 2009 vi sono state 363 violazioni turche dello spazio aereo greco, specialmente da formazioni di 4 F-16 e 4 F-4 turchi (ampiamente aggiornati da Israele). Per la gioia degli internauti, molti di questi 'match' sono visibili anche su 'Utube, dove oramai vi è davvero di tutto.
 
Ma, al di là degli isolotti greci contesi (e delle loro acque territoriali), la THK è anche esperta nell'appoggio tattico, viste le operazioni in un altro fronte 'caldo': il Kurdistan (contro il PKK). E nel corso degli anni si è fatta vedere molto più della Grecia in missioni internazionali, con gli F-16 spediti in Italia come parte del 'dispositivo di difesa' contro l'aviazione serba, e poi parte delle missioni d'attacco NATO (le guerre del 1995 e 1999), arrivando anche a schierare 18 F-16 ad Aviano, e tutti equipaggiati con il sofisticato pod LANTIRN, quello degli F-15E Beagle (questo durante Allied Force). Dal dicembre 2007 sono impegnati sopratutto in Kurdistan, alle volte anche nella parte irakena. Si tratta di formazioni massicce, più da 'strike' che da CAS, tanto che si sono visti all'opera anche decine di aerei contemporaneamente. Il 16 dicembre c'é stato il primo attacco notturno con missili Maverick e Popeye (che sono coprodotte dal 1997 in Turchia). Ancora nella primavera del 2008 vi è stata una potente incursione in territorio irakeno con le forze di terra appoggiate da F-4 e UAV. Anche per questo, i recenti attriti tra Israele e Turchia (vedi la nave assaltata) sono facilmente fonte d'imbarazzo per entrambi gli Stati (i Palestinesi per Israele, i Kurdi per la Turchia, con l'aggravante per quest'ultima che il Kurdistan irakeno è l'unica parte del Paese fedelmente alleata agli Stati Uniti, la cui rabbia è facilmente immaginabile quando la Turchia, generalmente con armi americane, la attacca: per questo, tra l'altro, negli anni '90 i Tedeschi dovettero giurare e spergiurare che le molte armi che stavano rivendendo alla Turchia NON sarebbero mai state usate contro i Kurdi nda).
 
Allo stato attuale, la THK ha oltre 900 aerei di e 65.000 effettivi, agli ordini del 63enne Hasan Haskay. Il QG è ad Ankara, nel Comando Generale delle Forze Armate Turche e la struttura operativa si divide in due Comandi tattici.
 
1st Tactical Air Force Command, Eskicehir, settore NO della Turchia: ad esso si agganciano i Gruppi o Main Jet Base Group Command (notare come di recente in Turchia sia diventata comune la grafia inglese, prima era esclusivamente turca).
 
:1st di Eskicehir, con i Filo (squadroni) 1111 Panter, 112° Seytan (entrambi su F-4), 113° ISIK (sugli RF-4 ex-LW), 201° su elicotteri AS-532 per collegamento
 
:4° di Akinci-Ankara, con gli squadroni 141 Kurt e 142 Ceylan con F-16C/D, 143° idem ma con funzioni OCU, e un grande polo logistico cogestito con l'industria (TAI)
 
:6° di Bandirma, con i Filo 161 Yarasa, 162 Zipkin, 6a squadriglia collegamenti AS-532.
 
:9° di Belikesir, con gli F-16C/D dei Filo 191 e 192°
 
Il 2nd TAFC di Diyarbakir ha:
 
:5° Gruppo, Merzifon-Amasya, con gli squadroni 151° Tunc e 152° Akinci: entrambi su F-16C/D Block 50, essi sono uno con missili HARM e l'altro d'attacco. Ancora la 5° squadriglia su AS-532 completa il gruppo
 
:7°, Malatya-Erhac, 171° con gli F-4 Terminator, 172° in posizione quadro dal 2009 (dovrà avere in futuro gli F-35), 173° con UAV (fino al 2007 aveva gli F-4).
 
:8° Gruppo, Diyarbakir, con i Filo 181 (Leopard) e 182° (Atmaca), sempre su F-16C/D, più il 202° Sark da collegamento.
 
Ma sopratutto, la Turchia era il vicino dell'URSS, con la quale condivideva il Mar Nero. La Turchia ebbe, così come l'Italia, anche i missili JUPITER, poi smantellati dopo la Crisi dei Missili cubana, nel '62.