Greco antico/Introduzione: differenze tra le versioni

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Il greco, come molte altre lingue indoeuropee, è una lingua inflessa. È fortemente arcaica nella conservazione delle forme dell'indoeuropeo. Nel greco antico i nomi (inclusi i nomi propri) hanno 5 [[caso (linguistica)|casi]] ([[nominativo]], [[genitivo]], [[dativo]], [[accusativo]] e [[vocativo]]), 3 [[genere (linguistica)|generi]] (maschile, femminile e neutro) e 3 [[numerale|numerali]] (singolare, duale e plurale). I tempi hanno 4 [[modo (linguistica)|modi]] (indicativo, imperativo, congiuntivo, e [[ottativo]]), 3 [[diatesi]] (attiva, [[diatesi media|media]] e passiva ) e 3 [[persona (linguistica)|persone]] (prima, seconda e terza).
 
===Grafia e alfabeto===
 
 
L'alfabeto greco è formato da 24 lettere:
 
{| class="wikitable" border="1"
|-
! Nome
! Maiuscola
! Minuscola
|-
| alfa
| Α
| α
|-
| beta
| Β
| β
|-
| gamma
| Γ
| γ
|-
| delta
| Δ
| δ
|-
| epsilon
| Ε
| ε
|-
| zeta
| Ζ
| ζ
|-
| eta
| Η
| η
|-
| theta
| Θ
| θ
|-
| iota
| Ι
| ι
|-
| kappa
| Κ
| κ
|-
| lambda
| Λ
| λ
|-
| my
| Μ
| μ
|-
| ny
| Ν
| ν
|-
| csi
| Ξ
| ξ
|-
| omicron
| Ο
| ο
|-
| pi
| Π
| π
|-
| ro
| Ρ
| ρ
|-
| sigma
| Σ
| σ (ς in finale di parola)
|-
| tau
| Τ
| τ
|-
| ypsilon
| Υ
| υ
|-
| phi
| Φ
| φ
|-
| chi
| Χ
| χ
|-
| psi
| Ψ
| ψ
|-
| omega
| Ω
| ω
|}
 
Delle lettere, 7 sono vocali, ovvero α, ε, η, ι, ο, υ e ω.
Per quanto riguarda le consonanti esse possono essere, come in italiano, [[mute]] [[occlusive]], [[nasali]] o liquide: le mute occlusive sono rispettivamente π (labiale sorda), β (labiale sonora), φ (labiale aspirata); τ (dentale sorda), δ (dentale sonora), θ (dentale aspirata); κ (velare sorda), γ (velare sonora), χ (velare aspirata).
Le nasali, invece, sono μ (bilabiale) e ν (alveolare).
Le liquide sono λ (linguale laterale), ρ (linguale vibrante), σ (sibilante).
 
Il greco si serve anche di due figure molto importanti: l'[[accento]] e lo [[Segni diacritici dell'alfabeto greco#Spiriti|spirito]].
A differenza del latino in greco ciascuna parola possiede un accento che può essere acuto o circonflesso; quando una parola ha un accento acuto sull'ultima sillaba (parola ossitona) e non è seguita da segni d'interpunzione questa parola cambia l'accento in grave. Mentre l'accento acuto può cadere sulle tre ultime sillabe di una parola, l'accento circonflesso solo su una delle ultime due sillabe della parola.
Lo spirito, invece, è una figura che si trova in greco sulle parole inizianti per vocale (se la parola inizia per dittongo, lo spirito come l'accento va sul secondo elemento del dittongo) e può essere dolce o aspro: è dolce se non vi è aspirazione (in questo caso la forma dello spirito risulta identica a quella del nostro apostrofo), è aspro se vi è aspirazione (la forma risulta identica ad un apostrofo girato al contrario). L'unica consonante che presenta spirito iniziante di parola è la ῥ. Nel caso la vocale non sia minuscola ma maiuscola, accento e spirito non vanno più scritti sopra alla lettere ma sul suo lato sinistro (per esempio Ἅ).
 
Le declinazioni greche, come già detto, sono 3: la prima, che ha come vocale tematica la α, la seconda, che invece ha la ο come vocale tematica, e la terza. Ogni declinazione ha 5 casi tra cui non compare l'ablativo che, in greco, è stato assimilato al dativo e al genitivo. Questo comporterà una ricchezza di funzioni logiche al dativo e al genitivo.
[[Categoria:Greco antico| ]]
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