Prontuario di diritto romano/La capacità di agire: differenze tra le versioni

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È difficile individuare la differenza tra tutela e curatela in diritto romano.</br>
In linea di massima, la curatela fu predisposta a favore di soggetti privi delle normali capacità psichiche, e si concretava nella sola ''negotiorum gestio''. Ma quando la tutela si trasformò, avvicinandosi alla moderna concezione, quasi si confuse con la curatela.</br>
I pazzi e i prodigi, i sordi e i muti, e coloro che soffrivano di malattie croniche, come i pazzi, poiché non erano in grado di sopravvivere con le proprie capacità e con i propri mezzi, dovevano essere affidati a dei curatori nominati dal pretore o dai governatori delle province: i ''curatores debilium personarum''.</br>
Per il nascituro istituito erede o beneficiario di un [[w:legato|legato]], la legge prevedeva un curatore speciale, il ''curator ventris'', con il compito di conservare i beni che sarebbero spettati al nascituro.</br>
Ma la più importante forma di curatela fu introdotta nel 192 a.C. e fu la ''cura minorum XXV annorum''; tale istituto si rese necessario nello stesso interesse dei minori che non avrebbero, altrimenti, potuto stipulare con terzi timorosi di essere accusati di aver abusato della minore età della controparte.</br>