Buchi neri e Universo/2. Le unità di Planck: differenze tra le versioni
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Per comprendere le proprietà di oggetti come i [[w:buchi neri|buchi neri]] dobbiamo riferirci a grandezze estreme, assai lontane non solo dalla nostra esperienza comune, ma anche da quelle ottenibili nei più potenti [[w:acceleratori di particelle|acceleratori di particelle]]. Nel 1899 il fisico tedesco [[w:Max Planck|Max Planck]] propose un insieme di [[w:unità di misura “naturali”|unità di misura "naturali"]] basato su tre costanti fisiche: la [[w:velocità della luce|velocità della luce]] nel vuoto ''c'', la [[w:costante di gravitazione universale|costante di gravitazione universale]] ''G'' e la [[w:costante dell’elettromagnetismo|costante dell'elettromagnetismo]] ''h'' da lui scoperta. In suo onore esse sono state chiamate ''[[w:unità di Planck|unità di Planck]] o di Planck-Wheeler'', dal nome del fisico americano [[w:John A. Wheeler|John A. Wheeler]] che negli anni ’50 intuì il loro profondo significato per la comprensione delle leggi fisiche.
Come si possono calcolare queste
<math>M_{P}=\sqrt{\frac{
<math>E_{P}=\sqrt{\frac{
<math>t_{P}=\frac{\hbar }{E_{P}}=\sqrt{\frac{
<math>\ell_{P}=
ai quali va aggiunto il [[w:raggio gravitazionale di Planck|raggio gravitazionale di Planck]], che è il [[w:raggio di Schwarzschild|raggio di Schwarzschild]] dell’[[w:Universo|Universo]] a ''t<sub>P</sub>''
<math>R_{P}=\frac{2GM_{P}}{c^{2}}=2\sqrt{\frac{h G}{c^{3}}}=2\ell_{P}\simeq 8,1\times 10^{-35} \text{ m} </math>(2.5)
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