Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Regno Unito-11: differenze tra le versioni

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===Canberra<ref>Grattoni F. e Toselli C, ''L'immortale Canberra'', A&D Apr 1988 p.51-60</ref>===
[[Immagine:Canberra.pr9.takeoff.arp.jpg|350px|left|thumb|Un PR.9 da ricognizione]]
L'English Electric Canberra, attualmente un po' dimenticato, è stato a suo tempo il primo e più importante bombardiere britannico a reazione, talmente valido da essere adottato dagli statunitensi come Martin B-57 Canberra. È rimasto in servizio nella RAF dal 1954 fino al 23 giugno 2006, come aereo da ricognizione e addestramento ECM.
 
Oltre 1.300 esemplari vennero prodotti per le forze aeree di 5 continenti, come è successo solo con pochissimi altri aerei tattici (F-86, MB.326/339 e Mirage), con compiti di bombardamento, attacco leggero e ricognizione-spionaggio. Aveva una velocità di oltre 900 km/h e soprattutto una tangenza superiore a 14.000 metri, che lo metteva al riparo dalla prima generazione di caccia-jet postbellici, e in larga misura lo lasciava indenne anche da quella successiva.
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La serie continuò con un solo esemplare del '''B.Mk.5''', nato dalla specifica B.22/48, con musetto quasi solido e che introduceva un'importante innovazione, i serbatoi integrali, dalla maggiore capacità rispetto a quelli 'a sacco'. Aveva la funzione di 'Target Marker' (cercatore e marcatore di bersagli), motori Avon Mk. 109 da 3.400 kgs e avionica molto più sofisticata, un bombardiere-'pathfinder'. Ma questa idea di usare aerei specifici per guidare altri bombardieri venne abbandonata in favore di una migliore avionica individuale, necessaria per le missioni 'moderne'; alla fine, il B.Mk.5 divenne il prototipo del B(I).Mk.8.
 
Il successivo l''''B.Mk.6''' triposto, che volò il 26 gennaio 1954 con gli Avon 109 e i serbatoi integrali; ne vennero prodotti 129, che rimpiazzarono i B.2 del già citato No.101, mentre 12 vennero esportati (i primi di tanti) in Ecuador nel '54-55: 30 anni dopo cinque di questi erano ancora in servizio. E'È poco noto che anche la Francia ne ebbe 6, basati a Istres come banchi prova per i sistemi di guida dei missili, e quindi aiutando lo sviluppo del gran numero di realizzazioni della missilistica francese.
 
La Mk.6 diede origine alla B.(I) Mk.6 che era un interdittore notturno. Volò nel '55, aveva mezza stiva portabombe occupata da un pacco di 4 cannoni da 20 mm con munizioni sufficienti per un minuto di fuoco (quindi circa 3.000 colpi), per il resto c'erano 454 kg di bombe nella parte posteriore del vano, due contenitori subalari con razzi o altre bombe. Ebbe un unico estimatore, il No.313 Sqn in Germania (RAF Germany) che li tenne fino al '69.
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Come caratteristiche tecniche il Canberra ha un'ala con tronco centrale diritta, gondole alari a mezz'ala, semiali esterne trapezioidali spesso con serbatoi all'estremità, con longherone a T doppio centrale, longherone posteriore con ipersostentatori del tipo a spacco, alettoni con alette a molla, aerofreni diruttori sulla parte dorsale e ventrale del tronco centrale. La fusoliera a struttura metallica e a guscio, aveva un diametro massimo, al centro, di 1,83 m, ed era divisa in parti: anteriore con l'abitacolo, centrale con stiva portabombe e la parte posteriore con i piani di coda. La deriva è a struttura bilongherone e per quanto possa sembrare strano, con il bordo d'attacco in legno, sotto cui vi è l'antenna radio. Il carrello ha una carreggiata di 4,79 m, con elemento anteriore biruota e pattino di coda per proteggere la parte posteriore della fusoliera da atterraggi sbilanciati. I motori Avon avevano, nella serie 100, dodici stadi con avviamento a cartuccia e 8 camere di combustione, vincolati in 4 punti al longherone principali, avvolti in cofanature facilmente rimovibili, tre serbatoi in fusoliera, e 2.180 l in serbatoi alari. Dei tre serbatoi della fusoliera i due anteriori sono flessibili, rinforzati e facili da rimuovere; completano la dotazione serbatoi d'estremità alari (in realtà sistemati sotto le ali) nei tipi B.6 e B.8, mentre non è apparentemente mai stata standard la sonda per il rifornimento in volo. Quanto all'abitacolo esso era pressurizzato spillando quella dei compressori dei motori, da cui venivano anche i sistemi di riscaldamento. I 2-3 membri d'equipaggio in genere erano sistemati dietro il musetto di plastica con dispositivo di puntamento, l'abitacolo sopraelevato e il vano tra i due posti ha il terzo membro d'equipaggio. Solo il pilota aveva i sedili MB 0-0 nell' Mk.8, mentre il portello d'accesso era sulla parte destra della fusoliera e il navigatore doveva usarlo sganciando la porta in emergenza. La situazione era peggiore nei tipi addestratori, che avevano quattro posti.
 
La capottina del tettuccio era inizialmente a 'a vasca di pesce' (sferico), con un doppio strato di plexiglas, poi sostituito da un tipo modello 'caccia', rialzato e spostato verso la sinistra e un po' indietro rispetto all'altro. Il muso aveva, nei tipi B.2, B.6 e B.8 una struttura in plastica trasparente con vetro ottico e sistema di mira. Nei tipi addestrativi è invece metallico. L'accesso è possibile con un portellone sulla destra.
 
[[File:Canberra Bomber B-108.jpeg|250px|right|thumb|Un Canberra argentino]]