Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Australia-2: differenze tra le versioni

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===L'Australia oggi e domani<ref> Bordonaro, Federico, PD Set 09</ref>===
E'È stato presentato il 2 maggio 2009 quello che rappresenterà il futuro della difesa australiana, il 'White Paper' intitolato 'Difendere l'Australia nel secolo dell'Asia Pacifico: la Forza 2030'. E'È un titolo che è tutto un programma, fotografando lo spostamento della potenza economica e militare dall'Ovest all'Oriente. E l'Australia fa un po' da spettatore interessato. Comunque questo documento ha suscitato parecchie polemiche; oramai la Cina è vista come potenza economica in ascesa, ma anche la Corea del Sud, Thailandia, Malaysia; per fortuna dell'Australia, esse sono vicine ma non troppo, e poi i rapporti sono buoni. La volontà americana, però, è quella di contenere l'ascesa cinese, e cosa farà in questo frangente l'Australia? Ad ogni modo, per prepararsi a tutto, è stato posto in essere un importante piano di ammodernamento delle F.A. australiane, ma senza dimenticare che, pur essendo la 14ima potenza economica mondiale, l'Australia ha visto un notevole peggioramento con la crisi del 2008 (e che dura a tutt'oggi), una recessione che non fa intravedere facili vie d'uscita, specie finché la finanza, che l'ha di fatto già provocata, si ritrova anche a gestirla e a goderne i benefici (leggi aiuti di Stato per 'purificare' il sistema dai titoli spazzatura). Il Piano Orizzonte 2030 vede l'aumento delle spese del 3% annuo da qui al 2018 e poi del 2,2 fino al 2030, dopo di ché non è dato sapere. L'Australia dovrà essere pronta a guerre simmetriche e asimmetriche, e il ministro della difesa Fitzgibbon si è compiaciuto che il governo non abbia permesso alla crisi economica di ridurre le spese dello strumento militare, invero alquanto smilzo, dell'Australia. E dire che attualmente il governo è laburista, in opposizione ai conservatori -falchi che a suo tempo appoggiarono gli USA di Bush, anche in Irak. Ma ora la maggiore attenzione per gli australiani è la vicina Indonesia, territorio enormemente 'delicato', dove 240 mln di persone vivono su 17 mila isole, in gran parte sono musulmani e in gran parte a forte rischio catastrofi, essendo l'Indonesia, al contrario dell'Australia, sulla 'Cintura di fuoco' del Pacifico.
 
Insomma, l'Australia non abbassa la guardia rispetto ad un futuro incerto, con la Cina che sta decollando anche sul piano della potenza 'proiettabile', con l'arrivo dei nuovi SSN, SSBN e portaerei. Anche per questo è stato dato luogo ad un programma navale che comprende un gran numero di unità avanzate; si tratta di ben 12 sottomarini noti, per ora, come 'Future Submarine', da costruire nella South Australia su ben 30 anni come il più grande progetto militare mai fatto dagli australiani. Nonostante che i 'Collins' siano navi recenti e moderne, si pensa già a sostituirli, in particolare garantendo maggiore autonomia e capacità offensive, ed eccellente per comunicazioni e predisposizioni per incursori navali o anche sistemi UUV, i mezzi subacquei senza equipaggio, ma beninteso, senza ricorrere (in maniera esplicita) alla propulsione nucleare. Ovviamente questi sottomarini sono intesi per la proiezione di potenza, e forse avranno anche i missili tipo BGM-109 Tomahawk. Questo programma è comunque irto di difficoltà: l'Australia, al contrario dai suoi 'vicini', è un territorio enorme, ma a causa della sua natura essenzialmente desertica (insistendo sopratutto sul Tropico del Capricorno), è poco abitata. Trovare il personale sufficiente per costruire e portare avanti un gran numero di mezzi militari è difficile, anche perché non c'é leva militare, nella tradizione anglosassone. Presumibilmente verranno coinvolti gli USA nel programma, mentre i 'Collins' saranno migliorati nel contempo, per esempio con nuovi radar. Quanto alla flotta di superficie, saranno introdotti in servizio tre cacciatorpediniere e un quarto in opzione basati sui DDG di progetto spagnolo (Bazan), armati con i missili antiaerei più potenti disponibili, quei SM-6 che promettono ben 370 km di portata massima, e del CEC, che permette (la sigla significa Cooperative Engagement Capability) di usare le navi come parte di una rete di sistemi e sensori per condividere i dati dei bersagli e obiettivi. Inoltre verranno costruite otto fregate chiamate Future Frigate per ora, da usarsi per compiti ASW e risposta rapida, con elicotteri, UAV, mssili vari; le ANZAC saranno potenziate (finalmente, dopo tutti i problemi che hanno avuto con eccessive ambizioni per la loro taglia) con armi come l'ESSM e le ECM Nulka, più altri sistemi di difesa antimissile e forze 'ostili' leggere come i barchini veloci. Inoltre vi saranno 20 pattugliatori da 2.000 t l'uno, 24 elicotteri (cifra minima) con capacità ASW avanzate, missili antinave e siluri; e questo senza considerare i 46 elicotteri MRH-90 per sostituire i Sea King della Marina e i pur recenti Blackhawk dell'esercito. Infine, la Mrina avrà una nave d'assalto anfibio portaelicotteri, ovvero una LHD, per compiti sopratutto di aiuto umanitario e di soccorso per i disastri naturali, oltre che per compiti militari. Infine vi sarà una nave da trasporto mezzi e personale da 10-15.000 t, con diversi elicotteri a bordo.