Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-bombardieri: differenze tra le versioni

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Il Tu-22 aveva un'ala a freccia di 55° sul bordo d'attacco, 45° sul bordo esterno dell'ala. I due grandi turbogetti, in origine i Dobrinin VD-7M, in seguito i Kolesov RD-7 M2, erano sulla fusoliera in posizione posteriore da entrambi i lati del grande stabilizzatore verticale. Continuando una tradizione costruttiva della Tupolev, il carrello d'atterraggio era installato in pod nel bordo posteriore di ogni ala. Le ali ad alto angolo di freccia riducevano sensibilmente la reistenza aerodinamica alle velocità transoniche, ma comportavano velocità di atterraggio molto alte ed una corsa di decollo lunga.
 
Il cockpit del Tu-22 prevedeva il pilota in posizione avanzata, leggermente spostato sulla sinistra, l'ufficiale agli armamenti in avanti (come nei vecchi bombardieri, insomma, era praticamente nel muso), ed il navigatore sotto, all'interno della fusoliera, tutti con sedili eiettabili K-22. La disposizione in cabina era pessima e comportava una ridotta visibilità (con gravi ripercussioni, viste le prestazioni difficili da gestire in decollo e atterraggio), posti scomodi e scarsa ergonomia nel posizionamento della strumentazione ed interruttori. L'elettronica era nel muso e in tre grandi 'armadi' dietro l'abitacolo, dopo di che seguivano serbatoi di carburante presssochépressoché continui fino a davanti le prese d'aria dei motori, mentre le ali erano piene di cherosene in grandi serbatoi integrali. Sempre le ali avevano anche alettoni esterni, ipersostentatori interni alle gondole, antenne RWR nei fusi d'estremità, e alette antiscorrimento nel bordo d'entrata, infine delle antenne con i relativi dielettrici di protezione allaradice delle ali e sul dorso della fusoliera.
 
L'armamento difensivo del Tu-22, veniva comandato dall'ufficiale agli armamenti e consisteva in una torretta di coda posta al di sotto dei pod motore ed armata con uno o due cannoni da 23 mm Nudelman-Rikhter AM-23 ognuno con 250 colpi. Il puntamento della torretta avveniva grazie a un piccolo radar di tiro PRS-3A "Argon'" che sopperiva alla mancanza di visibilità posteriore, più la telecamera. Il carico bellico veniva trasportato nel vano bombe ricavato nella fusoliera nello spazio tra le ali ed in grado di trasportare fino a 24 bombe convenzionali a caduta FAB-500, o una bomba FAB-9000, o varie armi nucleari a caduta libera. Sul Tu-22K, il vano di carico fu riconfigurato per imbarcare un missile Raduga Kh-22 (AS-4 ''Kitchen'') semi annegato sotto la fusoliera. Il missile di notevoli dimensioni, era grande abbastanza per causare importanti effetti sulla maneggevolezza e sulle prestazioni dell'aereo oltre a rappresentare un problema di sicurezza (a causa del serbatoio di propellente liquido).