Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-31: differenze tra le versioni

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Quanto ai reparti imbarcati, fino a metà anni '80 c'erano due squadroni con 24 caccia-caccia ricognitori (questi ultimi aggiunti dai primi anni '80, prima i reparti Tomcat erano caccia 'puri'), due con 24 aerei d'attacco o cacciabombardieri, uno con 14 aerei da bombardamento e aerocisterne, in genere 9-10+4-5, squadone ASW con 10 aerei, squadriglie AEW ed ECM con 4 aerei l'una, una di elicotteri con sei mezzi e un aereo da consegne e collegamento, per un totale di circa 85 macchine. Alla fine degli anni '80 era grossomodo uguale, ma la diffusione dei cacciabombardieri (F-18) aveva forse ridotto la necessità dei Tomcat, ora ridotti a 20 in due squadroni. Visto che gli aerei erano ancora molto simili a com'erano anni prima, e che ora 3-4 erano assegnati a compiti di ricognizione (sia pure armata), il totale di intercettori di questo tipo era peraltro calato da 24 a 16-17, ovvero di un terzo, e non tutte le portaerei avevano avuto ancora gli F-18. Negli anni '90 si sarebbe visto un ulteriore calo, per esempio i due reparti cacciabombardieri ridotti a 10-11 l'uno, e quello da caccia-ricognizione calato da due squadroni a uno con circa 14 aerei, così che in tutto sarebbero stati disponibili circa 50 aerei d'attacco più i supporti (8 S-3, 4 E-2, 4 EA-6B, 6 SH-60), anche così si superavano i settanta apparecchi per cui non è chiaro come si sarebbe voluto ridurre il numero degli aerei degli stormi imbarcati a 60.
 
 
===Gli 'evaluators', 1991<ref>Cupido, Joe: ''VX-4 Evaluators'', Aerei feb 1991 p.6-11</ref>===
Un elemento importante per la missione dei Tomcat come bombardieri era il VX-4 'Evaluators', che operava da Point Mugu, il cui comandante aveva un F-14 estremamente caratteristico, blu con il coniglietto di Playboy dipinto sulla deriva. In passato era usato un F-4 Phantom colorato allo stesso modo, e successivamente, all'F-14A era previsto si sostituisse un F-18. All'epoca l'F-14D Super Tomcat era sperimentato al massimo e si dimostrava una macchina di capacità notevolmente superiori rispetto ai vecchi 'A' sia per l'avionica che per i motori, questi ultimi più efficienti e potenti, capaci di stremare i piloti dato che in configurazione leggera, il nuovo caccia poteva volare con accelerazioni da 9 g (o addirittura di più), come un F-16, e mantenerle a lungo, quindi uno sforzo sostenuto.
 
Cupido e Sgarlato, <ref>in Aerei mag 1992 p. 40-41</ref>, avevano riportato anche una news riguardo la NAS Miramar, dove un Tomcat del VF-211, un F-14B, era stato fotografato, caricato di un paio di Sidewinder e un paio di AIM-7 sotto le ali, pià sotto la fusoliera, due Mk.84 da 893 kg e gli equipaggi avevano cominciato ad allenarsi a questa missione, cosa che era possibile fare anche perché così disposto, l'armamento di caduta (o in alternativa, quattro armi Mk-83 da 447 kg) non causava eccessiva resistenza aerodinamica. Nel frattempo però la produzione del Tomcat era finita e anche l'aggiornamento allo standard D era stato pesantemente decurato; nel mentre il NAFT (l'equivalente navale dell'ATF) era decaduto, cosa che assieme all'abbandono dell'AX (A-12) era un duro colpo per l'USN, chiaramante costretta a quel punto a doversi basare essenzialmente sull'F-18E Super Hornet, un tuttofare ma che non possedeva le qualità migliori di un caccia a lungo raggio come il Tomcat o di un bombardiere come l'Intruder.
 
 
 
==='La Top Gun' al 1991<ref>Nativi, Andrea: ''Top Gun'', RID Dicembre 1991 p.48-53</ref>===