Fisica classica/Potenziale elettrico: differenze tra le versioni
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=- \vec E\cdot d\vec l\ </math>
Cioè la d.d.p. elettrico tra
<math>dV=-E_xdx-E_ydy-E_zdz\ </math>
Ma d'altro canto, secondo la definizione di differenziale, vale:
<math>dV=\frac {\partial V}{\partial x}dx+\frac {\partial V}{\partial y}dy+\frac {\partial V}{\partial z}dz\ </math>
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Quindi:
<math>E_x=-\frac {\partial V}{\partial x}\ </math>;
<math>
▲E_z=-\frac {\partial V}{\partial z}\ </math>
Ricordando che abbiamo definito <math>\vec {\nabla}</math> (detto ''Nabla'') come:
<math>\vec {\nabla}=(\frac {\partial }{\partial x},\frac {\partial }{\partial y},\frac {\partial }{\partial z})\ </math>
Si ha che le equazioni precedenti si possono scrivere in maniera più compatta come:
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<math>\vec p=2q \vec a\ </math>
Orientato dalla carica negativa a quella positiva. Il dipolo elettrico è tra le più semplici distribuzioni di cariche, solo la carica puntiforme è più semplice. Mentre in natura le cariche elementari non sono quasi mai isolate, in quanto la materia è neutra, esistono a livello elementare dipoli molecolari.
Il calcolo del potenziale elettrico di un dipolo a distanza molto maggiore della separazione tra le cariche è una espressione molto utile. Il potenziale elettrico (supposta nulla la d.d.p. rispetto all'infinito ) in un punto <math>P\ </math> distante <math>r\ </math> dall'asse del dipolo posto nell'origini delle coordinate lungo un asse cartesiano (vedi figura a fianco) vale:
<math>V(\vec r)=\frac 1{4\pi \varepsilon_o}\left( \frac q{r_1}-\frac q{r_2}\right)=\frac 1{4\pi \varepsilon_o} q\frac {r_2-r_1}{r_1r_2}\ </math>
Se <math>r_1\ </math> ed <math>r_2\ </math> (moduli delle distanze) sono molto maggiori della distanza tra le cariche <math>2a\ </math>, e se indichiamo con <math>\theta\ </math> l'angolo formato tra l'asse del dipolo con la direzione <math>\vec r\ </math>, si può scrivere:▼
▲Se <math>r_1\ </math> ed <math>r_2\ </math> (moduli delle distanze) sono molto maggiori della distanza tra le cariche <math>2a\ </math>, se indichiamo
<math>r_2-r_1\approx 2a\cos \theta\ </math>
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<math>r_1r_2\approx r^2\ </math>
Quindi possiamo riscrivere l'equazione precedente come:
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\ </math>
Dalla definizione del momento di dipolo elettrico come vettore potremo scrivere in maniera compatta:
<math>V(\vec r)=\frac 1{4\pi \varepsilon_o} \frac {\vec p\cdot \vec r}{r^3}\ </math>
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Tale espressione è valida solo per punti a distanza grande rispetto alla separazione delle cariche, nei punti vicini bisogna usare l'espressione esatta.
Nel caso particolare mostrato nella figura assunto come asse delle <math>z\ </math> la direzione del dipolo, in coordiate cartesiane, essendo <math>r=\sqrt{x^2+y^2+z^2}\ </math>, tale espressione diventa:
<math>V=\frac 1{4\pi \varepsilon_o} \frac {pz}{(x^2+y^2+z^2)^{3/2}}\ </math>
Da tale espressione esplicita è possibile calcolare le tre componenti del campo elettrico secondo i tre assi cartesiani, sempre nell'approssimazione di distanza grande rispetto alle dimensioni del dipolo stesso:
<math>E_x=-\frac {\partial V}{\partial x}=\frac 1{4\pi \varepsilon_o} \frac {3pzx}{r^5}\ </math>
<math>E_y=-\frac {\partial V}{\partial y}=\frac 1{4\pi \varepsilon_o} \frac {3pzy}{r^5}\ </math>
<math>E_z=-\frac {\partial V}{\partial z}=\frac 1{4\pi \varepsilon_o} \frac {p}{r^5}(3z^2-r^2)\ </math>
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<math>\vec E=\frac 1{4\pi \varepsilon_o r^5}\left[ 3(\vec p\cdot \vec r)\vec r-r^2\vec p\right]\ </math>
Due esercizi [[Esercizi_di_fisica_con_soluzioni/Elettrostatica/Un_dipolo|A]], [[Esercizi_di_fisica_con_soluzioni/Elettrostatica/Dipoli_differenza_di_potenziale|B]] possono servire a chiarire il concetto di dipolo.
===Unità di misura ed ordini di grandezza===
quindi l'unita di misura nel [[w:Sistema_internazionale_di_unit%C3%A0_di_misura|Sistema Internazionale]] è detto [[w:Volt|Volt]] ed equivale a
▲l'unita di misura nel [[w:Sistema_internazionale_di_unit%C3%A0_di_misura|Sistema Internazionale]] è detto Volt ed equivale a uno Joule diviso un Coulomb:
<math>[V]=\frac {[Energia]}{[Carica]}=\frac {[J]}{[C]}\ </math>
Di conseguenza l'unità di misura del campo elettrico, che ha le dimensioni di una forza divisa una carica, non è normalmente scritta come <math>N/C\ </math>, ma si preferisce indicarla in <math>V/m\ </math>.
<math>[E]=\frac {[Forza]}{[Carica]}=\frac {[V]}{[m]}\ </math>
I campi elettrici sono estremante difficili da misurare in quanto la presenza di materia li modifica sostanzialmente. Campi elettrici dell'ordine di qualche <math>10^6\ V/m\ </math> nell'aria sono considerati campi molto intensi. Infatti con campi di questo ordine di grandezza l'aria cessa di essere un mezzo simile al vuoto e si comporta come un [[w:Plasma_%28fisica%29|plasma]]. I fulmini, l'effetto più appariscente dell'elettromagnetismo dagli albori della civiltà umana, sono una tipica manifestazione di
▲sostanzialmente. Campi elettrici dell'ordine di qualche <math>10^6\ V/m\ </math> nell'aria sono considerati campi molto intensi. Infatti con campi di questo ordine di grandezza l'aria cessa di essere un mezzo simile al vuoto e si comporta come un [[w:Plasma_%28fisica%29|plasma]]. I fulmini, l'effetto più appariscente dell'elettromagnetismo dagli albori della civiltà umana, sono una tipica manifestazione di tale campi intensi. Durante una giornata serena vi è naturalmente
Il potenziale elettrico
La carica dell'elettrone di circa <math>1.6\times 10^{-19}\ C</math>, la minima carica possibile, indica chiaramente cosa sia una carica piccola. Il Coulomb rappresenta una grossa carica se distribuita su volumi di qualche <math>m^3\ </math>, ma se invece consideriamo la carica contenuta in una media nuvola di pioggia, che ha dimensioni di qualche Km, facilmente la carica accumulata è di qualche decina di C. Ma dato il volume in gioco la densità volumetrica di carica è di solito inferiore a <math>10^{-9}\ C/m^3\ </math>, la densità di carica presente nell'aria in una giornata
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== Energia potenziale elettrica==
In condizioni statiche, l'intera energia del sistema di cariche esiste solo come energia
Se
<math>U=\frac 1{4\pi \epsilon_o}\frac {q_1q_2}{r_{12}}\ </math>
Si può estendere il ragionamento ad un sistema di
poste a distanza reciproca <math>r_{ij}\ </math>. Per tale sistema l'energia totale é, per semplice estensione del caso precedente eguale a:
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\frac {q_iq_j}{r_{ij}}\qquad i\ne j\ </math>|id=1}}
Il valore 1/2 è stato introdotto per eliminare le coppie
=== Caso di una sfera uniformemente carica===
Immaginiamo di
La densità di carica vale ovviamente:
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{{Equazione|eq=<math>U=\int_0^R \frac {\rho^2 4\pi r^4 dr}{3 \epsilon_o}
=\frac {\rho^2 4\pi R^5}{15 \epsilon_o}=\frac {3Q^2}{20\pi \epsilon_o R} \ </math>|id=3}}
[[Fisica_classica/Conduttori| Argomento seguente: Conduttori]]
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