Elettronica fisica/Mosfet: differenze tra le versioni
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Il transistor mosfet
5.1 Struttura del transistor mosfet
La sigla mosfet è un acronimo per Metal-Oxide-Semiconductor Field-
fig. 5.1: una delle due armature del condensatore è formata da un substrato
di semiconduttore drogato, nell’esempio silicio di tipo P; l’altra armatura,
detta gate, è formata da uno strato metallico, ad esempio alluminio deposto
per evaporazione sulla superficie del semiconduttore. Prima della
rispettivamente la lunghezza e la larghezza del condensatore.
zione del gate la superficie del substrato viene resa isolante mediante la
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78 CAPITOLO 5. IL TRANSISTOR MOSFET
(sorgente e drenaggio), con drogaggio opposto a quello del substrato (
indicare che si tratta di regioni con drogaggio molto forte.
Come nel caso del bjt, anche i transistor mosfet possono essere realizzati
in due versioni con polarità simmetriche, a seconda che si parta da un
tipo nmos e di tipo pmos (figura 5.2).
Figura 5.2: Transistor complementari nmos (in alto) e pmos (in basso) insieme
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fig. 5.3. In 5.3a il gate si trova ad un potenziale più negativo del substrato,
Figura 5.3: Formazione del canale di conduzione in un transistor nmos.
di tipo P. I portatori di carica positivi, maggioritari, vengono attratti
▲ne, detta di accumulo, i portatori di carica presenti tra source e drain non
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possono dare luogo ad alcuna conduzione, a causa della presenza delle due
giunzioni contropolarizzate tra source e drain e substrato. Portando il
diminuisce, riducendosi a zero e successivamente invertendosi di segno,
▲diminuisce, riducendosi a zero e successivamente invertendosi di segno, di-
del substrato (fig. 5.3b). `E da notare che la condizione di carica zero del
condensatore non coincide con la condizione di differenza di potenziale nulla
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del gate e della formazione di un canale di conduzione: all’aumentare del
potenziale del gate, diminuisce sempre di più la concentrazione dei portatori
positivi maggioritari, mentre aumenta quella dei portatori negativi,
valore della tensione di gate VG sufficientemente elevato (VG Vth, con Vth
detta tensione di soglia [threshold]), la concentrazione dei portatori n supera
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le concentrazioni invertite e diventa di tipo N. La presenza di questa sottile
lamina di semiconduttore di tipo N sotto la superficie del gate da luogo ad
un’unica regione che interconnette source e drain, senza più zone di
che rende possibile il passaggio di cariche tra source e drain (fig. 5.3c).
5.3 Conducibilità del canale
In fig. 5.4 sono riportate le condizioni di polarizzazione di un transistor nmos.
Il generatore VSB garantisce la condizione di contropolarizzazione della
modo da garantire la formazione del canale; il generatore VDS polarizza il
drain rispetto al source e fornisce la corrente IDS, la cui circolazione è resa
possibile e modulata dalla presenza del canale. La polarità del generatore
VDS non è indicata nella figura. A differenza del bjt, dove emettitore e
ed il source del mosfet sono simmetrici e di principio intercambiabili. Nella
situazione riportata in fig. 5.4 il drain può essere sia positivo sia negativo
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e drain-substrato siano realmente contropolarizzate: è sufficiente che non
siano direttamente polarizzate. Si può quindi porre VSB = 0, sostituendo il
generatore tra source e substrato con il cortocircuito rappresentato a
drain: si dovrà avere necessariamente VDS 0 e di conseguenza IDS 0.
Dei due possibili quadranti operativi riportati in fig. 5.5 rimarrà accessibile
solo quello superiore destro.
In fig. 5.4, in basso a destra, è riportata una variante del simbolo
source e substrato siano stati connessi internamente dal costruttore e non
siano separatamente accessibili dall’esterno. Per il transistor pmos il verso
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dove V (x) è il potenziale elettrico lungo il canale, misurato rispetto al source
e C = /d la capacità per unità di superficie tra gate e substrato (fig. 5.6).
L’equazione 5.1 continua ad essere valida localmente, in ogni punto del
densità superficiale di corrente è:
jx = μn Qn(x) Ex (5.4)
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Qn(xD) = C (VGS − Vth − VDS) = 0 (5.10)
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La consistenza del canale, data dalla densità superficiale Qn(x) dei
il drain, fino ad annullarsi del tutto in corrispondenza del drain. Questa è
la condizione di pinch-off (strozzamento) del canale (fig. 5.7). Sostituendo
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2
· (VGS − Vth)2 (5.11)
Aumentando ulteriormente la tensione VDS l’equazione 5.9 cessa di essere
aumentare solo molto lentamente, con una dipendenza approssimativamente
lineare con la tensione:
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La famiglia di curve di IDS in funzione di VDS e VGS riportata in fig. 5.8
riassume il funzionamento del transistor nmos.
La regione lineare corrisponde alla condizione VGS −Vth > VDS,
VGS − Vth il termine VDS/2 in parentesi risulta trascurabile ed il
▲VGS − Vth il termine VDS/2 in parentesi risulta trascurabile ed il compor-
transistor bjt la regione analoga alla regione lineare del mosfet è la regione
di saturazione.
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Tutto quanto detto ai paragrafi precedenti per il transistor mosfet a canale n
vale identicamente per il mosfet a canale p, invertendo le polarità di tutte le
tensioni e correnti (fig. 5.10). Transistor mosfet che hanno le medesime
ratteristiche (|Vth|, kn, | |) ma opposta polarità del canale sono denominati
complementari o cmos.
5.8 Transistor mosfet di tipo enhancement e
Nei transistor mosfet descritti nei paragrafi precedenti si ha la formazione
del canale e quindi la conduzione tra drain e source solo in presenza di
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5.9 Varietà di transistor mosfet
Riassumendo, si possono avere transistor mosfet a canale n ed a canale p,
ciascuno dei quali può essere di tipo enhancement o di tipo depletion.
no di questi può avere il substrato collegato o non collegato costruttivamente
al source.
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5.10 Circuiti con transistor mosfet
5.10.1 Amplificatore common source
Due esempi di amplificatori common source realizzati con un transistor
▲tipo enhancement ; il secondo (fig. 5.13b) di tipo depletion. I circuiti di po-
larizzazione sono diversi nei due casi. In a) si richiede una tensione di gate
5.10. CIRCUITI CON TRANSISTOR MOSFET 89
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Nel secondo caso, con il transistor di tipo depletion, la tensione VGS deve
essere negativa: la resistenza RS porta il source alla tensione VS = IDS · RS,
mentre la resistenza RG mantiene il gate al potenziale VG = 0. Di
▲satori Ci e Co isolano lo stadio amplificatore dagli altri circuiti per quanto
riguarda le tensioni continue di polarizzazione, consentendo il solo passaggio
dei segnali in corrente alternata. Il condensatore CS in 5.13b cortocircuita la
resistenza RS per quanto riguarda i segnali, eliminando la reazione negativa
che verrebbe altrimenti introdotta.
Come già visto per il bjt, il funzionamento del circuito può essere
equazione IDS = (VS − VDS)/RL ed esaminando lo spostamento del punto
di lavoro al variare di vGS = VGS + vgs e le conseguenti variazioni di vDS
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Delle quattro famiglie di parametri riportate al par. 3.4 per la descrizione dei
dispositivi lineari a due porte, solo due sono utilizzabili nel caso del mosfet
nella configurazione common source. Poichè la corrente del gate è
▲ne il mosfet è un dispositivo in cui il parametro di ingresso è essenzialmente
una tensione. Si utilizzeranno quindi i parametri g o m, a cui corrispondono
i due circuiti lineari in fig. 5.15. In entrambi i casi i parametri i ed r sono
stati omessi in quanto di fatto nulli in corrente continua. Nella regione di
saturazione, dove viene solitamente posizionato il punto di lavoro del mosfet
come amplificatore, il valore di gos è molto piccolo, in prima
Di conseguenza i parametri g sono i più convenienti e i più comunemente
usati nel modello lineare del mosfet.
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mosfet nella configurazione common source.
5.10.3 Il transistor mosfet in alta frequenza
Il gate di un transistor mosfet è a tutti gli effetti l’armatura di un
per piccoli segnali ed alta frequenza alle centinaia o migliaia di pF per i
dispositivi di potenza. Il circuito lineare di fig. 5.15 dovrà essere
▲Figura 5.16: Circuito lineare equivalente per il transistor mosfet in alta
frequenza nella configurazione common source.
presentano l’accoppiamento tra il gate e gli altri due elettrodi; le capacità
CDB e CSB corrispondono alle capacità di transizione delle giunzioni
collegato al drain, la capacità CSB risulta cortocircuitata e quindi ininfluente
sul funzionamento del circuito.
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