Poesie (Palazzeschi)/Habel Nasshab: differenze tra le versioni
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Si tratta di un componimento della raccolta ''Poemi'' (1909). Legata ad altre poesie da una trama (vedi ''[[Poesie (Palazzeschi)/La fontana malata|La fontana malata]]''), descrive la storia di tre figure (Aldo, Nasshab e Vittoria), che si trovano insieme in una villa diroccata. Si tratta di un castello delle meraviglie nel quale l'io ha mille misteri da esporare. Questo componimento descrive una figura sbarazzina ed enigmatica chiamata Habel, una persona che accompagna l'io poetico in questa villa.
{{poesie (Palazzeschi)/Infobox poesia|
|titolo=''Habel Nasshab'' oppure ''Habel Nassab'' (a seconda delle edizioni)
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* Habel il '''bello:''' È possibile, forse più plausibile, vedere Habel come oggetto dell’erotismo omosessuale. In questi anni (1908), Palazzeschi aveva scritto anche un breve romanzo: '': riflessi - romanzo liberty'', in cui il protagonista, il principe Valentino, aveva una ''macchia che nessuna acqua può lavare''. Dopo la morte dello scrittore toscano, avvenuta appena nel 1974, pubblicazioni più recenti come quella di hanno del resto ricordato l'importanza del tema della sessualità, nella produzione di Palazzeschi.<ref>Vedi Giovannardi, in De Angelis (1996), pagina 12.</ref> Il risvolto sociale dell'omosessualità doveva all'epoca inesorabilmente portare alla possibilità di un isolamento.<ref>Adamo, pagina 15.</ref>
La poesia, che si scosta da altre più vecchie per uno spiccato dinamismo temporale
== Note ==
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