Iliade/Libro I: differenze tra le versioni

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βούλεται ἀντιάσας ἡμῖν ἀπὸ λοιγὸν ἀμῦναι.»</br>
 
"''«Atride, io credo che noi saremo respinti e dovremo ritornare, se pure riusciremo a scampare la morte, se assieme la guerra e la peste uccidono gli Achei; ma su, chiamiamointerroghiamo un indovino o un sacerdote, o anche un interprete di sogni, poiché anche il sogno viene da Zeus, il quale ci dica perché si è tanto adirato Febo Apollo, se ci incolpa per una preghiera o un'ecatombe, e se, ricevendo il fumo di agnelli e di capre senza difetto, voglia allontanare da noi la peste».''"</br>
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'''59.'''</br>
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Ἤτοι ὅ γ᾿ ὣς εἰπὼν κατ᾿ ἄρ᾿ ἕζετο· τοῖσι δ᾿ ἀνέστη</br>
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ἣν διὰ μαντοσύνην, τήν οἱ πόρε Φοῖϐος Ἀπόλλων·</br>
ὅ σφιν ἐϋφρονέων ἀγορήσατο καὶ μετέειπεν·</br>
 
"''Dopo aver detto così dunque si sedette; e tra di loro si alzò Calcante Testoride, di gran lunga il migliore tra gli indovini, che conosceva le cose presenti, future e passate, e aveva guidato a Ilio le navi degli Achei con la sua arte divinatoria, che Febo Apollo gli aveva dato; egli saggiamente prese la parola tra di loro e disse:''"</br>
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'''68.'''</br>
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«Ὦ Ἀχιλεῦ, κέλεαί με, Διῒ φίλε, μυθήσασθαι</br>
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ἀλλά τε καὶ μετόπισθεν ἔχει κότον, ὄφρα τελέσσῃ,</br>
ἐν στήθεσσιν ἑοῖσι· σὺ δὲ φράσαι εἴ με σαώσεις.»</br>
 
"''«O Achille, caro a Zeus, tu mi ordini di spiegare l'ira di Apollo, il signore lungisaettante; io te lo dirò: ma tu ascoltami e promettimi che mi proteggerai, benevolo, con le parole e con la mano; credo infatti che farò adirare un uomo che ha grande potere tra tutti gli Argivi, e gli Achei gli obbediscono: è troppo potente un re, quando si adira con un uomo debole, e se pure per un giorno ingoia la collera, mantiene il rancore anche in seguito nel suo cuore, fino che gli dia sfogo. Pensa dunque se mi difenderai».''"</br>
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'''74.'''</br>
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Tὸν δ᾿ ἀπαμειϐόμενος προσέφη πόδας ὠκὺς Ἀχιλλεύς·</br>