Iliade/Libro I: differenze tra le versioni

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Riga 31:
ἁζόμενοι Διὸς υἱὸν ἑκηϐόλον Ἀπόλλωνα.»</br>
 
"''Chi, tra gli dèi, li spinse a scontrarsi in lite? Il figlio di Leto e Zeus; egli infatti, adirato con il re, fece sorgere tra l'esercito un morbo maligno, e perivano gli uomini, poiché l'Atride aveva oltraggiato il sacerdote Crise; egli era venuto alle veloci navi degli Achei per riscattare la figlia, portando un enorme riscatto, tenendo tra le mani le bende di Apollo lungisaettante, attorno allo scettro dorato; e pregò tutti gli Achei, e soprattutto i due Atridi, comandanti di eserciiti: «Atridi, e voi altri Achei dai begli schinieri, gli dèi che abitano le dimore d'Olimpo concedano a voi di distruggere la città di Priamo, e di tornare felicemente in patria; ma rendetemi libera la mia cara figlia, e accettate il riscatto, onorando il figlio di Zeus, Apollo lungisaettante».''"</br>
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'''8.'''</br>
Riga 39:
αἰδεῖσθαί θ᾿ ἱερῆα καὶ ἀγλαὰ δέχθαι ἄποινα·</br>
ἀλλ᾿ οὐκ Ἀτρεΐδῃ Ἀγαμέμνονι ἥνδανε θυμῷ,</br>
25 ἀλλὰ κακῶς ἀφίει, κρατερὸν δ᾿ ἐπὶ μῦθον ἔτελλε·</br>
«Μή σε, γέρον, κοίλῃσιν ἐγὼ παρὰ νηυσὶ κιχείω</br>
ἢ νῦν δηθύνοντ᾿ ἢ ὕστερον αὖτις ἰόντα,</br>
Riga 47:
ἱστὸν ἐποιχομένην καὶ ἐμὸν λέχος ἀντιόωσαν·</br>
ἀλλ᾿ ἴθι, μή μ᾿ ἐρέθιζε, σαώτερος ὥς κε νέηαι.»</br>
 
"''Allora tutti gli altri Achei acconsentirono di onorare il sacerdote e di accettare il riscatto; ma non all'Atride Agamennone ciò fu gradito nell'animo: lo scacciò malamente, e aggiunse parole severe: «Che io non ti sorprenda, vecchio, presso le concave navi, né ora indugiandovi, né tornandovi in futuro, ché non ti siano inutili lo scettro e la fascia del dio. Costei non la intendo liberare; prima anche la vecchiaia verrà su di lei nella mia dimora ad Argo, lontano dalla patria, intenta al telaio e condividendo il mio letto. Vattene ora, non mi irritare, se vuoi tornare sano».''"</br>
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'''22.'''</br>
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Ὣς ἔφατ᾿, ἔδεισεν δ᾿ ὃ γέρων καὶ ἐπείθετο μύθῳ·</br>
Line 59 ⟶ 65:
τίσειαν Δαναοὶ ἐμὰ δάκρυα σοῖσι βέλεσσιν.»</br>
 
"''Così disse, e il vecchio fu terrorizzato e obbedì alle parole; in silenzio se ne andò presso la riva del mare risonante; poi, fattosi in disparte, il vecchio pregò a lungo il signore Apollo, che Leto dalla bella chioma generò: «Ascoltami, dio dall'arco d'argento, che proteggi Crisa, e che reggi con forza Cilla divina e Tenedo, o Sminteo; se mai ti innalzai un tempio a te gradito, o se mai bruciai per te cosce pingui di tori o di capre, compi per me questo augurio: i Danai paghino le mie lacrime con i tuoi dardi».''"</br>
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'''33.'''</br>
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Ὣς ἔφατ᾿ εὐχόμενος, τοῦ δ᾿ ἔκλυε Φοῖϐος Ἀπόλλων,</br>
βῆ δὲ κατ᾿ Οὐλύμποιο καρήνων χωόμενος κῆρ,</br>
Line 70 ⟶ 81:
βάλλ᾿· αἰεὶ δὲ πυραὶ νεκύων καίοντο θαμειαί.</br>
 
"''Così disse pregando, e lo ascoltò Febo Apollo: scese dalle vette dell'Olimpo adirato nel cuore, tenendo sulle spalle l'arco e la faretra chiusa; i dardi tintinnarono sulle spalle mentre si muoveva adirato; egli procedeva simile alla notte. Poi si sedette in disparte dalle navi, e scagliò il dardo avvelenato; fu terribile il rumore del dardo d'argento. Prima raggiunse i muli e i cani veloci, ma poi, lanciando lo strale acuto, colpiva gli uomini stessi; e in continuazione bruciavano numerose le pire dei morti.''"</br>
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'''43.'''</br>
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Ἐννῆμαρ μὲν ἀνὰ στρατὸν ᾤχετο κῆλα θεοῖο,</br>
τῇ δεκάτῃ δ᾿ ἀγορὴν δὲ καλέσσατο λαὸν Ἀχιλλεύς·</br>