Esperanto/Coniugazione verbale semplice: differenze tra le versioni
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==L'obbligo del soggetto==
I verbi in esperanto sono ovviamente tutti regolari. Il tempo ed il modo si riconoscono dalla desinenza che viene messa dopo la radice, identica per tutte le persone singolari e plurali, mentre per negare basta aggiungere ''ne'' (non) davanti al verbo. Questo implica quindi che, come ad esempio in inglese, francese e tedesco, l'indicazione del soggetto è sempre obbligatoria, a meno che il verbo sia impersonale (nevicare = ''neĝi''; nevica = ''neĝas'').<br>Se il nome della persona o cosa vuole essere evitato, si può far ovviamente uso dei pronomi personali soggetto. L'unico caso in cui il soggetto si può omettere nei verbi personali, è la seconda persona dell'imperativo (''manĝu!''
I pronomi personali saranno discussi più in dettaglio nel [[Esperanto/Pronomi personali ed aggettivi possessivi|capitolo ad essi dedicato]], ecco una breve presentazione:
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*''ili'' = loro (essi/esse)
(*) Ad esempio, se ci si riferisce "all'assassino/a" di un giallo, non possiamo usare "''li''" o "''ŝi''", perché effettivamente non sappiamo se l'assassino/a in questione sia maschio o femmina, almeno finché non conosciamo la fine della storia. Oppure perché stiamo raccontando la storia e non vogliamo dare indizi sul suo finale.
==L'infinito==
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| ''mi manĝ'''is''''' || io mangiavo, ho mangiato, mangiai
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| ''vi (ci) manĝ'''is''''' || tu
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| ''li/ŝi/ĝi manĝ'''is''''' || lui/lei/esso mangiava, ha mangiato, mangiò
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*''Morgaŭ li est'''os''' en Milano.'' = Domani egli '''sarà''' a Milano.
Il modo indicativo esprime azioni certe, o presentate come tali (mangiavo, mangerò, mangio). Per le azioni non certe, sono usati altri due
==Condizionale==
Per fatti non certi si usano condizionale e volitivo. Il condizionale ha desinenza
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==Volitivo==
Il volitivo è un
===L'imperativo===
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Non essendo la terza persona usata come forma di cortesia, l'imperativo in tale persona non ha senso, e l'italiano "(Lei) mangi / I signori mangino" si traduce come "(Vi) manĝu".
L'imperativo mantiene le stesse desinenze anche se
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==Congiuntivo==
Come detto sopra, il congiuntivo non esiste, ma viene reso da volitivo e condizionale (si intende il condizionale esperanto, non quello italiano). Quando esprime volontà (spesso preceduto dal “che esortativo”), desiderio o comando si usa appunto il suffisso '''-u''' del volitivo, come negli esempi:
*''Resonu trumpetoj!'' = (Che) squillino le trombe! (volontà di chi parla che le trombe squillino)
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