Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia-10: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
mNessun oggetto della modifica |
||
Riga 15:
Come i Francesi siano riusciti, nonostante tutto, a raggiungere tale risultato, non è affatto facile da stabilire. Sebbene i Francesi avessero costruito bombe 'A' migliorate e perfezionate, non erano ancora arrivati alle armi 'H' e la cosa irritava molto de Gaulle, visto che le bombe all'idrogeno erano certamente molto più temibili delle altre. Teoricamente, realizzare una tale arma non era poi tanto difficile: si inserisce un'Atomica 'normale' in un cilindro di litio arricchito e deuterio, il che fa sì, con l'esplosione dell'arma, che si ottenga la fusione dei nuclei d'idrogeno presente negli atomi di deuterio e litio formando elio. Detto questo, realizzare tale sistema d'arma era tutt'altro che facile. De Gaulle scrisse protestando con Peyrefitte, chiedendo come mai la CEA non sapesse realizzare la bomba all'idrogeno. Voleva che il primo test venisse realizzato prima della fine della sua presidenza.
Non era facile: gli americani non volevano arsenali nucleari francesi. Nel 1960
Ma c'era una possibilità. I francesi, con De Gaulle pose un veto pesantissimo veto ai britannici per la loro entrata nella CEE. Era il gennaio 1963 e questo provocò un problema notevole tra la diplomazia dei due Paesi. Il governo francese non lo voleva perché giudicava troppo filo-americano il comportamento di Londra, e non senza ragioni.
Riga 23:
Era stato infatti un lavoro fatto dall'intelligence francese che procurò alcuni elementi fondamentali nella conoscenza della tecnologia necessaria. Cominciò nel 1960 ad interessarsene, ma l'effetto delle ricerche della SDECE (Servizio informazioni esterne e controspionaggio) non avevano approdato a nulla di concreto tranne il furto di una valigetta senza importanza di un alto responsabile americano degli armamenti nucleari, che gli confermò solo di essere sottoposto alle attenzioni di agenti nemici.
La situazione dei servizi segreti francesi non era quindi all'altezza della situazione e allora il CEA si creò il suo BRIS (Bureau de Renseignement et d'Information Scientifique) che presto si creò la sua rete d'informatori, specie in Germania, dove erano presenti ancora
I velivoli F-100D, i missili Nike Hercules e Honest John francesi ivi dislocati dei Francesi erano armati con testate atomiche, e nonostante esse fossero sorvegliate 24h dagli americani che ne erano i possessori, a Lahr e Bretngarten si reperirono informazioni sulle Mk 28 americane dei Sabre. Assieme a queste, vennero analizzate tutte le pubblicazioni scientifiche del settore. Alla fine si erano trovate informazioni interessanti, ma non sufficienti.
Riga 56:
La Francia uscì dalla NATO grazie sopratutto alla sua capacità nucleare, che venne acquisita in circostanze piuttosto confuse (ma di questo se ne parla in un altro capitolo). Ora l'attuale presidente Sarkozy ha deciso di far rientrare la Francia nell'Alleanza Atlantica. I motivi sono diversi, ma essenzialmente da un lato i Francesi sono condannati ad un maggiore sforzo per ottenere risultati operativi paragonabili a quelli delle principali potenze NATO, perché devono fare 'tutto da soli'. Questo è il prezzo della libertà, del resto, non è solo una volontà di 'grandeur'. Ma operare con la NATO in tanti impegni oltre i propri confini rende la cosa sempre più difficile e inoltre l'industria nazionale, per quanto completa e complessa, non ce la fa ad assicurare tutto quello che serve ad una forza aerea moderna: qualche concessione la si deve pur fare a questo e a quel sistema d'arma, dottrina tattica etc. Alla fine, anche per via delle sue simpatie politiche, 'Sarko' ha deciso di far rientrare la Francia nell'organizzazione NATO a pieno titolo. Cosa che come si è visto ha vantaggi e svantaggi.
Ma vediamo anzitutto cos'é la Force de Frappe, indubbiamente una delle forze nucleari di cui si parla di meno e che hanno minor stampa; vediamola sopratutto dal punto di vista della Marina, che ne è la principale esecutrice. Bisogna considerare che la fine della Guerra Fredda ha ridotto la quota di bilancio destinato ai programmi nucleari. Questi sono stati fondamentali per la Francia, anche per le ricadute civili essendo gli impianti nucleari civili responsabili della fornitura del 70% dell'energia elettrica dei Transalpini. Peccato che i loro impianti finiscano per consumare anche il 40% dell'acqua dolce utilizzata a livello nazionale, il che getta per così dire 'nuova luce' sulle difficoltà che da la realizzazione pratica di grandi complessi nucleari. I Francesi spendevano e spendono più dell'Italia in fatto di programmi nucleari ma non hanno forze armate nettamente più grandi. Questo proprio per le quote devolute ai programmi del deterrente nucleare. Nel 1990 spendevano 37,43 mld di
I nuovi sottomarini presero i seguenti nomi: il LE TRIOMPHANT, in linea dal marzo 1997, fu il primo SNLE-NG (nuova generazione); il LE TEMERAIRE arrivò nel 2000 prendendo il posto di TONNAT, INDOMPTABLE e INFLEXIBLE (questi due erano gli SSBN di prima generazione francesi), mentre gli ultimi due sottomarini sarebbero arrivati in linea come LE VIGILANT e LE TERRIBLE. Il costo? 88,4 miliardi di franchi per tutte e 4 le navi, delle quali la prima venne ordinata il 10 marzo 1986, le altre il 18 ottobre 1989, 27 maggio 1993 e luglio 2000. Insomma una tempistica lunga e complessa,tanto che i primi sottomarini sono stati mandati già in revisione mentre l'ultimo era in costruzione a Cherbourg. Queste navi hanno sia gli SLBM, che siluri e anche i missili SM.39 Exocet. Dopo la disattivazione dei siti lanciamissili di Plateau d'Albion con gli S3, verso la fine degli anni '90, gli SLBM hanno rappresentato la principale deterrenza francese.
Riga 125:
===Le capacità nucleari francesi, 2009<ref> Pitzus, PD Nov 2009</ref>===
Finita la Guerra fredda, il nucleare francese ha subito un pesante ridimensionamento; gli investimenti sono calati del 40%, ma anche così rappresentano ancora il 10% del bilancio della Difesa; nel frattempo, la ‘Triade’ francese è sparita come tale, praticamente è stata dimezzata; le 18 armi nucleari S3 sono spariti dall’Altopiano di Albino già a metà anni ’90, oramai del tutto superflue per le esigenze di difesa nazionale; e gli SSBN, ovvero gli SNLE sono stati ridotti da ben sei battelli a soli quattro, e soprattutto, anziché tre adesso ve n’è in mare mediamente solo uno, con missioni che durano circa 10 settimane. Spariti i Jaguar, Mirage III e i Mirage IVB (eccetto che i tipi da ricognizione), terminata la produzione di
|