Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Ungheria: differenze tra le versioni

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*3 gruppi elicotteri con 30 Mil-8, 24 Mi-24, 20 Ka-26.
*Addestratori MiG-15UTI e Aero L-29
*Difesa aerea su un divizionedivisione con 120 rampe su 20 siti per SA-2 e SA-3.
 
Questa modesta forza aerea, che in realtà era anche integrata da Su-22, era indicata essenzialmente per i compiti di difesa del territorio, essendo costituita essenzialmente da circa 140 intercettori, un centinaio di elicotteri e alcuni aerei da trasporto. Le rampe dei SAM e i cannoni contraerei,in perfetto stile sovietico, integravano pesantemente l'azione degli intercettori ungheresi nei compiti di difesa aerea. Gli elicotteri Mi-24 consentivano una limitata capacità d'attacco al suolo e supporto all'esercito, anche per limitate offensive.
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Circa 50 erano gli elicotteri Mi-8TD, armabili con razziere UV-17 e UV-32. I Mi-24 erano invece una una quarantina di esemplari sia nel tipo D che E. I tipi più recenti avevano anche una antenna IFF vicina al parabrezza.
 
I piloti erano formati con il seguente passaggio: aeroclub cittadino; poi in Cecoslovacchia, che dal '74 curava la formazione dei piloti ungheresi (a Kosice) con gli L-29 e L-39, per una durata di circa 3-4 anni. Ritornati in patria venivano assegnati alla scuola Killian Giorgy oppure, se erano destinati agli elicotteri, in un istituto sovietico. In genere i piloti ungheresi erano capaci di volare per molte ore, dati i cieli abbastanza sgombri della loro nazione: circa 150 ore l'anno, circa il doppio di quelle di un pilota tedesco-orientale per esempio. Tuttavia non c'erano poligoni ed essendo l'Ungheria una nazione di appena 93.000 km2 (sebbene piuttosto 'tozza' come conformazione) era difficile anche non sconfinare, magari nella vicina austriaAustria o YougoslaviaYugoslavia. Se si pensa che l'Ungheria, per quanto piccola, confinava anche con l'URSS ci si può immaginare i rischi che qualche minuto di volo sbagliato potevano causare. All'epoca c'erano propositi come quello di comprare l'F-16 e l'Alpha Jet, ma in concreto quello che si riuscì a fare fu ritornare alla vecchia insegna triangolare al posto della stella rossa.
 
L'organizzazione nell'insieme era:
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Quanto agli elicotteri, i primi dell'aviazione furono i Mi-1, per collegamento, nel '56; negli anni '60 giunsero 12 ka-26 Hoodlum; negli anni '70 fu la volta di circa 50 Mi-2 per compiti SAR, osservazione, ricognizione, collegamento. Ma sopratutto i Mi-8 e 24 di Veszprem, sull'unità d'attacco che riguardava 4 gruppi, due su 'Hind' e due su Mi-8; questi vennero consegnati dal 1971 per un totale di circa 50 mezzi presenti in servizio al 1991; essi potevano essere usati sia per portare fino a 28 persone che per 4 razziere con un massimo di 128 razzi da 57 mm, con sistemi di autoprotezione IR e radar di navigazione doppler. Le turbine da 1.700 hp consentivano una velocità max di 260 kmh e un'autonomia con 4 t di 500 km. Gli 'Hind' invece sono apparsi negli anni '80 e c'erano circa 40 macchine, sia del tipo 'Hind-D' che del più recente 'Hind-E', con motori TVS-117 da 2.200 hp e un raggio bellico di 200 km al peso max al decollo di 11.000 kg. I Mi-2 potevano operare all'occorrenza in loro supporto con il compito di osservazione. Questi ultimi erano prodotti, come gli altri Mi-2, dalla PZL, con due motori Isotov GTD-350 da 405 hp l'uno, e secondo il comandante del reggimento elicotteri 'Asboth Oszkar', a Szekesfehervar, tal col Kovacs Jozsef, non portavano armi offensive. Infatti questi mezzi all'occorrenza potevano portare mitragliatrici, razzi e persino 4 AT-3 Sagger. Essi non erano tuttavia macchine così prestanti come sarebbe stato necessario per assicurare loro la sopravvivenza in azione (specie quanto a maneggevolezza). Erano però molto robusti e degni contraltari degli UH-1. Potevano portare 800 kg di carico al gancio esterno oppure barelle (il reggimento aveva un centro medico, ed era incaricato di controllare la zona del Balaton). La città era l'antica 'Alba Regia' Romana. Alcuni Mi-2 erano dotati di doppi comandi. I piloti erano soddisfatti della robustezza della macchina, tanto che questo 'mulo' era in grado di restare nelle piazzole in campo aperto sia in inverno che in estate. C'erano circa 20 velivoli. L'unico limite manifestato era una certa lentezza nell'attivare le turbine e l'impianto idraulico, cosa che richiedeva maggiore tempo rispetto al minuto e mezzo ritenuto ottimale per questo scopo. C'erano anche gli ultimi Ka-26 fino a che questi velivoli non vennero tolti dal servizio e assegnati alla polizia. C'era ancora un Mi-1 'Hare' a pistoni, tenuto pronto ed efficiente per essere comprato da un ricco americano. Esso era un velivolo da cui poi è evoluto il ben più potente Mi-2, dotato di un motore a sette cilindri da 583 hp.
 
A Vesprem c'era il reggimento Bakony con gli elicotteri d'attacco al comando del col Simon Sandor. Alcuni degli 'Hip' erano in realtà i Mi-17 con motori da 1.900 hp e molto più prestanti, anche se esternamente quasi indistinguibili, dai precedenti Mi-8. C'era sopratutto anche il Mi-9, un elicottero posto di comando volante, l'unico dell'aviazione ungherese. Uno dei Mi-17 era invece di tipo ECM, era l'Hip-P con due grandi pannelli ricurvi sulle fiancate. Con questo semplice stratagemma era possibile infatti creare degli echi 'strani' che disturbavano la percezione dei sistemi radar. I Mi-24 'Hind' erano di tipo moderno, e come i Polacchi, anche glgli Ungheresi li trovavano estremamente maneggevoli (anche se questo non era un giudizio così diffuso all'estero) e affidabili. Avevano tra l'altro radiogoniometri automatici, schermi cartografici, radioaltimetri RV-5, IFF SRO-2, ed erano capaci, se necessario, di essere riarmati con missili AT-2 o lanciarazzi senza rientrare alla base, grazie al lavoro di due avieri di bordo contenuti, assieme alle armi, nel vano di carico. A Papa, 200 m slm, erano presenti i MiG dello 'Stromfeld' su due gruppi, di MiG-21 e 23. L'attività di volo poteva essere, a seconda dei giorni, diurna o notturna. Il comando era del col. Gal Peter. A Kaposvar, a Sud, c'era un reparto cacciabombardieri con armi nucleari, i Su-22M3 'Fitter-H', con motore R29B (come quello dei MiG-23) da 11.500 kgs (quindi leggermente depotenziato rispetto ai 12.500 kgs del 'Flogger'), non aveva alla base della deriva la piccola presa d'aria per raffreddare l'avionica, così come non c'erano i sistemi ECM. C'erano anche due Su-22 Fitter-G, armati con un solo cannone da 30 mm; l'armamento comprendeva anche cannoni-pod da 23 mm (fino a 4, abbassabili durante i mitragliamenti), lanciarazzi UV32-57, AA-2, pod da ricognizione fotografica. Segno dei tempi, andati via i Sovietici, erano adesso attesi i Thunderbirds americani, anche se i prezzi dei premi assicurativi richiesti per la loro presenza erano decisamente elevati per le finanze degli ungheresi. Quanto alle visite oltre confine, la mancanza di sistemi di navigazione moderni, anche a bordo dei MiG-23 e Su-22 dell'aviazione ungherese (niente VOR, solo TACAN, INS e ADF ma di tipo antiquato, radio a frequenza fissa inutilizzabili fuori dai propri confini).
 
==Situazione attuale==
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*HDF UNFICYP Contingent, Cipro
 
Ultimamente le F.A. ungheresi hanno ridotto parecchio il numero dei carri armati e così per gli IFV, chiudendo anche molte infrastrutture militari e spesso vendendole ai municipi locali. Nel 1997 gli Ungheresi avevano speso 560 mln di dollari per la Difesa, e il 12 marzo 1999 entrarono come 'prima mandata' ex-Patto di Varsavia, nelanella NATO. Hanno provveduto (corsi e ricorsi della Storia) ancora una volta a fare da base per l'intervento NATO contro Belgrado, e poi hanno partecipato all'occupazione del Kosovo, e anche in Irak hanno seguito -come tanti altri 'parvenus' dell'Est- gli americani nella loro operazioni di occupazione dell'Irak, ma non senza essere osteggiati dall'opinione pubblica che vedeva in questo un atto di partecipazione ad una guerra d'aggressione. Uno dei soldati ungheresi venne ucciso da una bomba, e la partecipazione ungherese, ridotta alla logistica e buona per far numero (come per tante altre piccole nazioni della 'Coalition of the willings'), ebbe un mandato di un anno, ma non rinnovato dal Parlamento. Così gli Ungheresi lasciarono il Paese a metà del gennaio 2005, mettendo fine ad un'operazione altamente discussa e discutibile, ma sopratutto altamente impopolare. Invece continua l'impegno in Afghanistan, dal 2005, come forza di peace-keeping e di 'de-talebanizzazione'. Qui hanno cominciato anche ad usare i soliti Iveco LMV al posto delle vecchie Rover, e i fucili di grosso calibro Gepard. Nel 2001 venne deciso l'affitto-compera di 14 Gripen per 210 mld di HUF ovvero 800 mln di Euro. Una cifra invero molto elevata per così pochi aerei 'leggeri, che sono stati consegnati al prezzo unitario -compreso il simulatore, assistenza ecc- ad una media di circa 60 mln l'uno. I primi 5 sono arrivati, tra cui i due biposto, a Kecskemet il 21 marzo 2006, poi consegnati ufficialmente alle F.A. il 30 marzo. Sono stati messi in servizio prima possibile, e attualmente sono l'unico caccia operativo vista la messa a terra degli oramai vecchi MiG-29.
 
 
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*Missili e lanciagranate: AT-4 (9M111), AT-5 (9M113), AT-7 (9K-115), RPG-7, lanciagranate UBGL-M1 da 40 mm, simile all'M203
 
*Mezzi da trasporto: Mercedes Benz G-270(223) e 1017, Cougar H MRAP, 27 Hummer corazzati, TOyotaToyota Land Cruiser corazzati, UAZ-469; M-Benz Unimog 400 per i missili Mistral; Raba H-14 4x,4, H-18 6x6, H-25 6x6; MAN 8x8, Ikarus E-95 ed E-15. Ural 4320, Ford Transit (41), Tatra 815.
 
*Sistemi a.a.: 140 (lanciamissili?) Mistral e altri in consegna, 44 SA-6 modernizzati con un programma congiunto con i Polacchi; SA-16 Igla.
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===Aviazione===
La Magyar Légierő è erede di una lunga tradizione che parte dalla dissoluzione dell'impero austro-ungarico. Si sa che essa ha avuto un periodo sovietico. Ma è poco noto che in realtà tali periodi furono due. Ebbe inizialmente una piccola arma aerea, che nella breve repubblica Sovietico-Ungherese divenne la Forza aerea Rossa dell'Ungheria, ma l'esperimento durò poco e tale realtà politica si estinse presto. Durante gli anni '30 ebbe modo di ricostruire le sue capacità nonostante il trattato di Trianon del 1920 le proibisse un'aviazione militare. Al solito, nacquero piuttosto dei piccoli aeroclub che un po' per volta diedero origine ad una forza di cui si ebbe notizia nel 1938, la Légierö. Durante quegli anni cominciò a comprare parecchi aerei, tra cui molti tedeschi ma anche, specie negli anni '30, molti italiani, tanto che divenne la più importante utilizzatrice dei poco fortunati Reggiane Re.2000, di cui intraprese anche la produzione su licenza. Essa era indipendente dall'Esercito dal 1 gennaio 1939. Con i CR.32 combatté contro gli Slovacchi nella cosidettacosiddetta 'Piccola guerra', e poi ebbe a che fare anche con la Romania in altri scontri di confine. Nell'insieme con i suoi aerei si fece valere, cosa piuttosto sorprendente se si considera che gli Avia 534 erano leggermente superiori rispetto ai CR.32. Nella II GM ebbe modo di farsi valrevalere combattendo contro i Sovietici con le sue pur piccole forze. Il suo impegno era iniziato in aprile del 1941, attaccando la Yugoslavia; solo dal 27 giugno dichiarò guerra all'URSS. Il 1 marzo ritornò sotto il controllo dell'Esercito mentre nell'estate del '42 una brigata venne messa sotto il controllo dell'VIII Fliegerkorps tedesco. La guerra terminò in Ungheria con l'avanzata irresistibile dell'Armata Rossa tra il tardo 1944 e il 16 aprile 1945, quando i combattimenti finalmente cessarono.
 
Nel dopoguerra divenne operativa sotto il controllo sovietico, riorganizzata nel '47. Alcuni aerei ungheresi si opposero all'avanzata delle truppe sovietiche nel '56 per reprimere la rivolta popolare di Budapest, mentre il personale di terra resistette all'occupazione sovietica delle loro basi. Ma tutto finì piuttosto in fretta, e l'aviazione venne smobilitata presto. Venne tuttavia ricostituita nel '59, ma come parte integrante dell'Esercito e con funzioni essenzialmente difensive. In effetti, la piccola Ungheria è stata certo il meno potente tra i Paesi del Patto di Varsavia al 1990, quando tutto cambiò. Gli Ungheresi, non poverissimi, si ritrovarono comunque senza rimpiazzi sufficienti per la loro aviazione e dovettero accontentarsi di cambiare le insegne (con il caratteristico triangolo tricolore nazionale) agli aerei, e poi gli IFF compatibili con quelli occidentali. Nell'aprile 2002 anche l'Ungheria, dopo molte trattative, entrò a far parte della NATO.
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La Brigata da difesa aerea (12. Légvédelmi Rakétadandár) ha missili SA-6, non è chiaro se da rimpiazzare con SA-11 o Patriot; SA-18, Mistral, ZU-23-2, più i radar tra cui il 36D6 Tin Shield, modernizzato con sistemi elettronici digitali.
 
Esiste anche il Centro logistico e supporto, a livello di battaglione, instituitoistituito il 1 ottobre 2000, per il supporto della prima linea. Quanto a Pàpa Air Force Base, questa è parte degli sforzi congiunti per cooperare con la NATO piuttosto che una vera base nazionale.
 
'''Inventario''':
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In tutto, quindi, anche considerando i mezzi a terra, vi sarebbero 116 velivoli appena più gli UAV.
 
==Fonti==
 
<references/>
{{Avanzamento|50%|15 febbraio 2008}}