Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Iran: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 48:
Una volta caduto lo Scià di Persia, con la rivoluzione del gennaio 1979, vi fu la clamorosa 'Crisi degli Ostaggi' dell'ambasciata americana di Teheran, che fu un'autentica debacle per Carter, specialmente dopo il fiasco dell' 'Operazione Eagle Claw'. Le tensioni con l'Irak, nel frattempo, non facevano che aumentare e questo stato di cose culminò con l'invasione irakena del 22 settembre 1980. La guerra, in realtà, iniziò prima: per gli irakeni, a tutt'oggi la data d'inizio era il 4 settembre, non il 22. Quel giorno vide gli irakeni lanciare un'offensiva generale, tentando di risolvere un conflitto che si minacciava di logoramento con una forza ancora superiore, ma sconvolta dalle epurazioni khomeiniste.
La forza dell'esercito iraniano era al tempo stesso anche una debolezza, ovvero la sua situazione politica. Sotto la pressione di una guerra, con una forte leadership al potere, l'intero e ricco Iran era una nazione in guerra, con ogni fibra del suo tessuto sociale tesa a combattere gli irakeni. Al tempo stesso, questa leadership era oppressiva e aveva mutilato il dispositivo militare con epurazioni e
====Le fregate 'Saam'====
Riga 90:
La responsabilità di questo settore militare ricade sul DIO, che per noi vuol dire divinità ma in Iran , anche se è uno stato confessionale, è solo una sigla che significa grossomodo 'Organizzazione delle industrie della Difesa Iraniane'.
Tra i prodotti non possono mancare le armi portatili, base di ogni forza armata e in produzione dal 1934 e in
Come armi controcarro di tipo obsoleto vi sono i cannoni SR: i due campioni mondiali del settore, l'M40 americano e l'SPG-9 sovietico, molto più leggero e non molto inferiore in potenza, sono entrambi prodotti come utili sistemi controcarri e bersagli d'impiego generale e con munizioni ben più economiche dei missili controcarri. Per impieghi più consistenti non mancano invece le copie dell'AT-3 Sagger, la RAAD, e la I-RAAD con guida SACLOS; sono presenti anche versioni con testata a carica in tandem, che rendono quest'anziano missile ancora un brutto cliente per gli eventuali bersagli. Da qualche anno il più attuale ma costoso TOW è in produzione come TOOPHAN e TOOPHAN 2, con gittata aumentata a 3.850 m per il primo, e spoletta telescopica per il secondo, che assicura a parità di testata maggiore perforazione (per quanto possa sembrare paradossale dato che l'esplosione avviene a distanze maggiori). Il SAEGHE è la copia dell' FGM-77/M47 Dragon per le distanze di 65-1000 m, e con la sonda diventa il SAEGHE 2.
Il TOWSAN-1 è invece il potente (grossomodo pariclasse del TOW) missile AT-5 Sprandel.
Line 99 ⟶ 100:
Quanto riguarda l'artiglieria è ancora più complesso: i razzi leggeri da 107 mm FADGR 1 o HASEB, da 107 mm a 12 tubi o la loro versione mono o bitubo leggera; l'HADID che è il BM-21 con autocarro Mercedes 2634, impiegante anche razzi locali come il NOOR o il FADJIR. I BM-21 erano stati comprati anche dallo Scià in quanto non c'erano sistemi occidentali altrettanto efficaci ed economici, e la loro capacità di fuoco è ben conosciuta e rispettata. La versione da 30 tubi è su scafo dell'autocarro 4x4 Mercedes LA 911B. Poi si sale di livello e s'incontrano i razzi OGHAB da 230 mm e 45 km di gittata, su rampa tripla montata su autocarro Mercedes del tipo di cui sopra. 330 di questi grossi razzi vennero usati contro l'Irak. Poi ci sono i razzi da 240 mm e 43 km di gittata e 333 mm e 75 km di gittata del tipo FADRJ. La versione a 12 tubi da 240 mm ha avuto l'uso da parte di Hetbollah fin dal 1996, ed è stato usato contro Israele, su scafo Mercedes 6x6 del modello 2624. I guerriglieri anti-Israele come si sà sono ampiamente sostenuti dagli iraniani, inclusi i missili controcarri usati in quantità durante la guerra del 2006. Poi vi sono i razzi da 333 mm SHAHIN 1 da 13 km e 384 kg, e da 20 km e da 530 kg (la versione -2). Lo ZEZAL 2 da 610 mm pesa 3,5 t e raggiunge ben 200 km ed è il più grande di tutti i razzi iraniani; ma non vanno dimenticati anche i NAZEAT, la copia del FROG russo, in 6 versioni (almeno) da 356 o 450 mm e con peso di 830-1.850 kg, gittata di 80-115 km e rampa di lancio Mercedes 2624 6x6 o un tipo russo 8x8.
Quanto ai semoventi d'artiglieria, il RAAD-1 è un semovente in servizio dal 1996. Si tratta di un altro prodotto del DIO, pesante 17,5 t, dimensioni 6,72 x 3,1 x 1,66 (più la torretta), e 4 d'equipaggio. Il suo armamento è un 2A18 da 122 mm, il motore un V-8 da 330 hp, che assieme alle sospensioni a barra di torsione
di fatto è un'interpretazione locale del 2S1 con scafo Boragh in acciaio spesso fino a 17 mm. Arriva a 65 kmh e ha un obice da 122/33 mm da 15 km di gittata.
Line 129 ⟶ 130:
Il Cobra BMT-2 è un APC progettato entro il 1996 e in produzione dal 1997, con un cannone da 23 mm russo binato oppure un 30 mm, pure russo, tipo quello del BMP-2. Venne sperimentato già nel maggio 1996 come prototipo ed è prodotto assieme allo Zulfiqar.
Line 149 ⟶ 151:
Tra gli aerei più economici ed efficienti vi sono senz'altro gli F-5; l'Iran ne ricevette, solo considerando l'ultima generazione, 141 E e 28 F, più i 104 A e 22 B delle vecchie generazioni, per un totale di quasi 300 aerei.
Per aggiornarli era stato presentato il Simorgh, della HESA o IAMI, approntato nella fabbrica di Shanin Shar. Si trattava di trasformare gli F-5A ancora disponibili, RF-5A inclusi, nel tipo da addestramento F-5B; nel 2002 erano stati aggiornati sette esemplari -prototipo incluso- e che si prevedeva di fare fronte ad un totale di 13 conversioni, che con ogni probabilità era quanto ancora fosse disponibile dei vecchi monoposto. La presentazione avvenne ufficialmente il 30 ottobre 2002. MA prima, nell'aprile del '97, era stato annunciato l'Azarakhsh, che in Farsi significa Fulmine, o folgore. Pare che si trattasse di un dimostratore di tecnologia, di cui poi non s'é sentito più parlare, con prese d'aria ingrandite e, si disse, due motori RD-33 da 8.300 kgs, come nel MiG-29, nonché il radar NO-19ME Topaz, in pratica motori e radar del MiG-29 nella cellula dell'F-5, di cui tuttavia si è ista una sola foto e per giunta, un biposto F, con radome del radar apparentemente di tipo normale. Si annunciò la produzione in grande serie già il 17 maggio 2000, ma la cosa non ha convinto molto. Ma non è finita qui, perché l'8 luglio 2004 volò il Sa'egheh-80 (fulmine), che prese poi parte ad esercitazioni reali
===IRIAF, 2003<ref>Fassari, Giuseppe: ''L'aeronautica iraniana'', Aerei maggio-giugno 2006</ref>===
La difficoltà dell'Iran a procurarsi sufficienti materiali moderni lo ha fatto decadere di molto rispetto ai tempi in cui, con l'Aviazione Imperiale, vantava una delle forze aeree più potenti del mondo. Ma difficoltà politiche ed economiche enormi dopo il 1979 l'hanno ridotto ad una forza di seconda grandezza anche per gli standard locali, sia pure con elementi d'eccellenza. La sua prima linea, come anche quella dei carri armati, è decisamente variegata, ma numericamente non molto consistente. Non è chiaro se degli oltre 100 aerei irakeni scappati in Iran nel '91 i Su-22 siano mai stati messi in servizio (di sicuro apparvero in un film d'azione come bersagli per i Phantom, in una pellicola che ricordava l'attacco alla base H-2 irakena nel 1981). Di sicuro sono stati apprezzati la ventina di Su-24, che sono stati uniti ad altri 14 comprati direttamente in URSS. Se i Su-22 sono entrati in servizio, lo hanno fatto con le Guardie Rivoluzionarie, non con l'IRIAF. Quanto ai 24 Mirage F1, essi sono stati messi in servizio con almeno uno squadrone ed usati per azioni sopratutto tese ad attaccare i trafficanti di droga, molto potenti e numerosi in zona, tanto che Tom Cooper riporta l'abbattimento di uno dei jet iraniani. Detto di due assidui nemici di vecchia data degli Iraniani, vanno anche ricordati i 7 Su-25, sempre ex-irakeni, assieme ad un piccolo numero di aerei comprati direttamente. I MiG-29 arrivati erano pochi e sono stati uniti agli almeno 26, più moderni, giunti dalla Russia con standard operativi migliori. Gli Iraniani ne volevano in tutto 126, ma lo scarso raggio d'azione li ha consigliati di non continuare gli acquisti, sebbene abbiano migliorato il materiale già esistente con serbatoi e sonda IFR. Circa 30 F-7M e 12 F-6 cinesi completano il quadro. Questi ultimi, decrepiti velivoli sono stati presi in carico durante la guerra, i primi invece per via della constatazione della
Line 158 ⟶ 160:
==F.A. iraniane, 2007<ref>Po, Eugenio, speciale sulle F.A. Iraniane, RiD set 07</ref>==
L'Iran ha una storia millennaria , una grande superficie (1.648.000 km2) in larga parte montuosa, una popolazione di circa 70 mln di abitanti e una religione islamica sciita, una minoranza rispetto ai sunniti del mondo arabo; la sua forza militare è ripartita in due settori: quello convenzionale, e i Pasdaran, che sono dipendenti ufficialmente dal Ministero della Difesa e della Logistica, in realtà sono al comando dei vertici religiosi, dopo tutto si parla di Repubblica Islamica; in tutto oltre 530.000 uomini, di cui quelle regolari, l'Artesh, sono circa 420.000, ripartiti tra Esercito (350.000), Aeronautica (52.000, ai tempi dello Sha erano oltre 100.000) e Marina (18.000); i Pasdaran, o Guardie Rivoluzionarie, hanno circa 125.000 effettivi sulle branche terrestre, aviazione e marina, oltre che le Qods Force, ovvero le forze speciali;
Il comando è dato dal Ministero della Difesa, al 2007 Moustafa Mohamed Najjar, ma pare che questo ministero sia sopratutto considerato per compiti logistici, mentre chi comanda davvero sarebbe il Consiglio Supremo della Sicurezza Nazionale e il Consiglio Supremo di Difesao Faqih, che si occupa anche del programma nucleare, uno dei due più importanti (l'altro è quello missilistico) che ha l'Iran. Quanto alla condotta delle operazioni, l'Articolo 177 della Costituzione rivoluzionaria dice dhe il CSSN deve determinare la politica di sicurezza e difesa, coordinando anche le relative attività politiche, culturali, religiose, e gestire le risorse per far fronte a minacce interne e esterne. In guerra, basandosi sull'art.110, è il Consiglio Supremo di Difesa che comanda, alle dipendenze dell'Ayatollah Kamenei, che è il successore di Komeini, e questo può dichiarare la guerra, la mobilitazione, designare i leader dei Pasdaran e delle F.A., ma normalmente delega tutto questo al Presidente della Repubblica, Ahmadinejad, pur avendo l'ultima parola per ogni decisione. Il CSD (Consiglio Supremo di Difesa) ha anche il Primo ministro, il Ministro della Difesa, il Capo di Stato Maggiore della Difesa e
IL problema maggiore, finita l'era occidentale, è quello di comprare armi sofisticate, il che non è facile, ma viene svolto con una serie di fornitori interni ed esterni. Tra questi la Cina, in genere via Corea del Nord, molto interessata alle forniture di petrolio di cui l'Iran è ricco; Israele e Libia furono patner a suo tempo, degli Iraniani contro l'Irak; la Russia è il fornitore con la migliore tecnologia, ma dopo le critiche per avere fornito 29 TOR-M1 (SA-15) con un contratto del 2005 da 700 mln di dollari, adesso pare si serva di nazioni terze come la Siria per fornire le armi a Teheran, anche se questo sarebbe in violazione della Risoluzione ONU N.147 perché l'Iran è sotto embargo di armamenti; nel 2006 si volevano vendere 50 sistemi Pantsyr S1E a Damasco, ma dieci di essi, gli ultimi (da consegnarsi nel 2008 e dotati del nuovo radar in banda I ROMAN) saranno in realtà inviati a Teheran, il che aiuterà Damasco ad avere soldi per comprarsi gli altri 40, mentre chiaramente questi sistemi, troppo pochi, serviranno sopratutto come campione tecnologico per fare cose analoghe in Iran. In tutto si
===Le forze convenzionali===
Line 175 ⟶ 177:
Come mezzi, passata l'era degli acquisti massicci di mezzi occidentali, come gli Shir-Chieftain, oramai ci si fornisce di mezzi analoghi a quelli dei vecchi nemici irakeni, per esempio oltre 300 T-72S dei tipi quindi più recenti sono stati comprati, di cui 124 forniti dalla Russia, 104 dalla Polonia (!) e circa 100 dall'Ucraina. Inoltre l'Iran, evidentemente abbastanza soddisfatto dalle prestazioni del popolare ma obsolescente MBT, ha cominciato anche a produrlo o montarlo su licenza. Inoltre vi sono molti Type 59 e Type 69-II cinesi e vari T-54 e 55 russi, nonché il programma nazionale ZULFIQUAR, che però, al pari dell'ARJUN indiano, non è esattamente un programma di successo indiscusso; altri modelli sono il Type 72Z, un Type 59-69 o T-55 aggiornato con cannone da 105L51, nuova FCS, motore e corazza reattiva (nel qual caso diventano i SAFIR 74). In tutto gli Iraniani non hanno una grandissima massa di mezzi, tutto sommato, ma è ancora paragonabile a quella dei tempi dello Sha: ci sono oltre 450 T-72, 750 T-54 e successivi, 200 Chieftain Mk-3 e 5; 150 M-60 e parecchi altri M-47, M-48 e T-62. Ma ovviamente, molti di questi mezzi, oramai obsoleti, ha problemi di efficienza, e solo poco oltre il migliaio di carri armati sarebbe effettivamente ancora efficiente. Meno di quanto non avessero gli irakeni nel 2003.
Non va molto meglio per gli APC e IFV; tra questi
La potente artiglieria ha un totale di circa 3.000 pezzi, di cui 450 sono obici semoventi, 1.950 armi trainate e ben 600 MLR. Tra i semoventi vi sono M-107, M-109, M-110, 2S1, i RAAAD-1 su scafo Boragh con il 122/33 mm, e il RAAD 2, su scafo M109 con un 155/39 mm; poi non mancano un paio di obici d 155 da 45 e 47 calibri, di realizzazione locale. Gli MLR comprendono l'obiquo BM-21, uno dei pochi mezzi orientali comprati fin dai tempi dello Scià, la versione locale ARASH, lanciarazzi da 107 mm HASEB, da 240 mm FAJR-3 e da 333 mm FAJR-5.
Line 207 ⟶ 209:
Prima di Khomeini la IIAF era suddivisa in 15 squadroni da combattimento, uno di ricognitori e molti di supporto; vennero consegnati durante gli anni '70 qualcosa come 79 Tomcat (uno andò perso durante le consegne o qualcosa del genere), 270 degli oltre 900 AIM-54A ordinati assieme a questi aerei, oltre 200 Phantom, per lo più del tipo E, e 16 RF-4E, più 141 F-5E, 29 RF-5F, 21 F-5B, e altri ancora tra F-5A e RF-5A; più 202 AH-1J bimotori, 67 CH-67C, 2 S-61VIP e diverse centinaia di Bell 214, AB-205 e 206, oltre che AB-212, specie per la Marina. E altri ancora erano in fornitura, tra cui ben sette E-3A Sentry e 160 F-16, si dice anche che fossero interessati a comprare 53 F-15. Nel 1986 la situazione era peraltro peggiorata, e la IRIAF venne riorganizzata in otto squadroni da combattimento e uno da ricognizione, nonché due reparti misti per compiti logistici e cinque squadroni da trasporto leggero, 76 elicotteri e cinque batterie di missili SAM.
Attualmente la IRIAF è forte di 52.000 uomini al comando del Brig Gen Kamir Qavami; 5.000 sono piloti; le basi aeree sono 14: Ahvaz, Bandar Abbas, Bushehr, Chan Bahar, Dezful, Doshan Tepeh (Teheran), Chaleh Morghi (idem), Shiraz, Tabriz e Zahedan; vi sono anche le basi di Mehrabad, Dosshan, Tapeh e Isrforhan per reparti d'addestramento, a Shiraz vi è uno da trasporto; vi sono anche aeroporti di fortuna in caso di guerra, o civili utilizzabili per gli aerei. A tutt'oggi l'organizzazione è quella del 1986, con otto
In tutto vi sono oltre 500 aerei, di cui meno di 250 sono macchine di prima linea operative, molto meno dei tempi dello Sha e sopratutto, poche e invecchiate rispetto alle esigenze o ai vicini (Arabia Saudita e le basi USA).
|