Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Iran: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 164:
IL problema maggiore, finita l'era occidentale, è quello di comprare armi sofisticate, il che non è facile, ma viene svolto con una serie di fornitori interni ed esterni. Tra questi la Cina, in genere via Corea del Nord, molto interessata alle forniture di petrolio di cui l'Iran è ricco; Israele e Libia furono patner a suo tempo, degli Iraniani contro l'Irak; la Russia è il fornitore con la migliore tecnologia, ma dopo le critiche per avere fornito 29 TOR-M1 (SA-15) con un contratto del 2005 da 700 mln di dollari, adesso pare si serva di nazioni terze come la Siria per fornire le armi a Teheran, anche se questo sarebbe in violazione della Risoluzione ONU N.147 perché l'Iran è sotto embargo di armamenti; nel 2006 si volevano vendere 50 sistemi Pantsyr S1E a Damasco, ma dieci di essi, gli ultimi (da consegnarsi nel 2008 e dotati del nuovo radar in banda I ROMAN) saranno in realtà inviati a Teheran, il che aiuterà Damasco ad avere soldi per comprarsi gli altri 40, mentre chiaramente questi sistemi, troppo pochi, serviranno sopratutto come campione tecnologico per fare cose analoghe in Iran. In tutto si vorrebbro almeno 50 di questi sistemi per l'aeronautica iraniana, oltre ad almeno due batterie di S-300 dei tipi più recenti; i vecchi missili S-125M1 ammodernati, e gli S-200 sono altre forniture fatte dalla Russia all'Iran, e fanno parte delle difese delle zone più importanti del Paese.
 
===Le forze convenzionali===
L''''Esercito''' ha 120.000 professionisti e 230.000 di leva, più oltre 300.000 riservisti richiamati fino a 60 anni; il comando è del Brig. Gen. Mohammed Hussein Dadrass, vi sono quattro Corpi d'Armata, per i settori Nord, Sud, Est e Ovest dell'immenso stato persiano. Vi sono 11 divisioni regolari, di cui 4 corazzate, 2 meccanizzate e 5 di fanteria, nonché un gruppo aeromobile, parecchie unità indipendenti, una brigata logistica e una del Genio. Quanto al Gruppo aeromobile, fatto solo da professionisti, è incaricato della difesa della capitale e ha la 55ima Divisione parà (o aerotrasportata) e la 23ima Divisione delle Forze speciali, un reparto d'elité formato nel 1993-94 con circa 5.000 effettivi in quattro brigate; al confronto, la divisione parà di brigate ne ha solo due. Le altre divisioni ne hanno tre; quelle corazzate hanno due brigate corazzate l'una, e una meccanizzata, più due btg d'artiglieria di cui uno trainato e uno semovente, un btg da ricognizione, uno genio, uno logistico, uno trasporti, un gruppo elicotteri e uno da difesa aerea.
 
Line 176 ⟶ 177:
Non va molto meglio per gli APC e IFV; tra questi ulitmi vi sono circa 400 BMP-2, noti come COBRA, e i similari BORAGH prodotti su licenza, una specie di BMP-1 locale; in tutto vi sono oltre 2.000 mezzi tra cui 250 BTR-60, 350 BMP-1, 250 M113, 150 EE-9 e vari BRDM-2, Scorpion e BTR-50.
 
QuantoLa potente all'artiglieria, siha un trattatotale di circa 3.000 pezzi, di cui 450 sono obici semoventi, 1.950 armi trainate e ben 600 sono MLR. Tra i semoventi vi sono M-107, M-109, M-110, 2S1, i RAAAD-1 su scafo Boragh con il 122/33 mm, e il RAAD 2, su scafo M109 con un 155/39 mm; poi non mancano un paio di obici d 155 da 45 e 47 calibri, di realizzazione locale. Gli MLR comprendono l'obiquo BM-21, uno dei pochi mezzi orientali comprati fin dai tempi dello Scià, la versione locale ARASH, lanciarazzi da 107 mm HASEB, da 240 mm FAJR-3 e da 333 mm FAJR-5.
 
PoiPer la fanteria vi sonoè una gamma completa ledi armi leggere, per lo più basate su produzioni locali, oppure importati (Kalashnikov cinesi o russi), armi locali G-3, MG-3 e MP-5 di progettazione tedesca, M-16 (qui noto come S-5.56), il KH-2002 di concezione locale (tipo 'bullpup'), poi vi sono i vari missili MILAN, TOW, DRAGON, varie armi russe come l'AT-3 e l'AT-5, le varie copie locali come il Toophan 2 e Saeghe 2 per TOW e Dragon, e RAAD, I-RAAD e TOWSAN-1 per i due tipi russi.
 
Poi c'é l'aviazione dell'esercito, ancora molto importante, che ha ancora una cinquantina dei 202 AH-1J, oltre a circa 96 macchine tra Bell 214, CH-47, AB-205 e 206, Mi-8-17-171, nonché 17 aerei leggeri tra Cessna 185, Turbocommander, F-24 e Falcon 20.
 
Per la precisione, il totale dei mezzi dell'Esercito è costituito da 1.700 carri, 2.000 APC e IFV, 3.000 artiglierie, dei tipi di cui sopra; i mezzi volanti sono circa 10 AB-205 e 40 AB.206 ('piazzati' a suo tempo per mediazione di un noto 'principe' italiano, amico dei reali di Persia), 20 CH-47C (anch'essi di produzione Agusta), 56 Bell 214 (uno dei pochi Bell non prodotti dall'Agusta), 45 AH-1J (idem); più 10 Cessna 185, 4 Rockwell 690, un Dassault Falcon 20E e due Fokker F-27 dei tipi 400 e 600.
 
 
L'organizzazione dell'Esercito ha questa organizzazioneiraniano:
 
*'''Zona nord''', comando a Zeyaiteh: 28a Divisione corazzata, 64a e 40a fanteria, 25a brigata commando, 11o gruppo d'artiglieria
 
 
*'''Zona Sud''', Dezful: 92a Divisione corazzata, 81a corazzata, 45a Brigata commano
Riga 199:
 
 
----
 
La '''Marina''' è al comando del contrammiraglio Sajjad Kouchaki Qavami, 18.000 effettivi di cui 2.600 marines e altrettanti aviatori, suddivisi in cinque zone marittime, di cui tre sul Golfo Persico, Bandar Abbas, Busher, e Khark; una per il Mar Caspio (Bandar Anzali), e una nell'Oceano Indiano (Chah Bahar), Bandar Abbas è la principale base della Marina, ve ne sono parecchie altre secondarie tra cui Bandar Anzali, Bandar Khomeini, Bandar Langeh, Busheher, le Isole di Farsi e di Kharg.
 
----
L''''Aviazione''' (IRIAF), venne fondata come tale nel febbraio 1979 sulla base della vecchia IIAF, con una struttura simile, ma fortemente epurata nei suoi livelli più alti, sospettati di simpatie per lo Sha e per gli USA; nonostante l'attacco irakeno il 22 settembre 1980 contro ben sei basi iraniane e quattro importanti installazioni fosse stato una totale sorpresa, l'IRIAF rispose duramente fin dal giorno dopo e gli irakeni subirono gravi perdite in aria, a terra e nelle infrastrutture per la produzione del petrolio.
 
Line 231 ⟶ 232:
 
 
Molti aerei vennero conquistati all'Irak, fuggiti in 110 circa nel febbraio 1991, mentre altri sono stati comprati dalla Russia in un programma che ha visto spese di 2 mld di dollari; vi sarebbero ordini per gli FC-1 o JF-17 ex-Super-7; l'A-50 acquisito come preda bellica non si sa se sia ancora in servizio, farebbe indubbiamente comodo la sua portata di acquisizione di 600 km vs un bombardiere e 200 contro missili cruise, con la possibilità di seguire 300 bersagli aerei. I piloti iraniani fanno circa 400 ore di addestramento basico e poi diventano LCR, per poi avere bisogno di altre 300 ore per diventare pienamente 'combat ready', e volare 160-180 ore l'anno, un valore fin troppo ottimistico per una nazione ora sotto embargo. Le capacità di rifornimento in volo sono buone, anche per rifornire gli aerei orientali come i MiG-29 e i Su-24MK, questi ultimi capaci teoricamente di arrivare in Israele, grazie anche ad accordi di cooperazione con la Siria stabiliti nel 2005, magari per recapitare i futuri armamenti nucleari. La difesa aerea conta 15.000 effettivi, ma la natura montuosa dell'enorme Paese rende difficile la scoperta per tempo degli incursori, e così si era deciso per gli E-3A, ma non è stato possibile realizzare questo disegno; la difesa aerea, in tutto, ha circa 250 sistemi SAM di cui 50 SA-2 (tipi cinesi HQ-2, molto meno efficienti degli originali, almeno ai tempi della guerra), SAYAD-1 (copia iraniana, che sfrutta gli ampi volumi disponibili per migliorarne le capacità), 10 SA-5 Gammon(S-200 russi), vari SA-3, 50 SA-6/HQ-2J o Shahab Thaqeb, e 29 TOR M-1, in negoziazione due batterie di S-300, 325 lanciatori di SA-16, vari FIM-92 Stinger, SA-7 Grail, tipi locali MISAQ, circa un centinaio di pezzi da 23 e 57 mm, con sistemi radar di tiro YJ-14 e AR-3D; i radar del 1970 sono oramai obsoleti, e non sono centralizzati come nei moderni sistemi di difesa aerea integrata, un limite non di poco conto se vi fosse l'attacco di un nemico esterno ben armato ed equipaggiato, capace di azioni strategiche e quindi, in profondità: già gli irakeni riuscirono ad attaccare obiettivi come la stessa capitale iraniana, e da allora il sistema di difesa aerea iraniano ha migliorato sopratutto i sistemi tattici più che la catena strategica. Scoprire bersagli in volo a bassa quota su di un territorio così grande e con estese catene montuose è difficile, e servirebbero quanto meno degli aerei AWACS, possibilmente efficienti e moderni dato che agli irakeni la loro piccola flotta non servì granché contro gli iraniani (verso la fine del conflitto) e poi contro gli Alleati. Ma gli unici presenti in zona sono i 'Sentry' americani e sauditi, che non fanno parte della soluzione, ma, dal punto di vista iraniano, del problema.
 
===Industria===
Quanto all'industria nazionale, essa può supportare gli aerei in servizio e fare persino delle modifiche di un certo valore, ma si avvale anche del contrabbando delle parti che si riesce a reperire; la cosa che inquieta al riguardo è anche che gli F-14 sono stati messi fuori servizio anche per evitare, si è detto, che l'Iran abbia accesso a tali parti, il che è onestamente difficile da capire, visto che l'unico utente è l'USN e i Tomcat all'estero ci andavano solo con le portaerei; in ogni caso, la quindicina circa di casi scoperti dalle autorità USA di contrabbando verso l'Iran è un fatto, e anche di più, che è stato deciso talvolta persino ai massimi livelli, vedi Irangate (fornitura di armi all'Iran e con i soldi di ricavato, finanziamento dei 'contras', i guerriglieri antigovernativi del Nicaragua); poi vi sono i progetti indigeni anche utili e interessanti, come gli SHAFAG, AZARAKH-SH, OWJ (noto anche come Saeghe) e TAZARVE, messi a punto probabilmente con l'aiuto russo, specie di Sukhoi e MiG; il primo di questi è ufficialmente un progetto del Politecnico di Teheran, del capoprogettista ing Malek Ashtar, ma è più probabile che sia un progetto russo; è una specie di aereo d'attacco e addestramento da 5 t di tipo avanzato, simile al fallito progetto MAKO e all'M-346 o allo Yak-130, ma considerando che è supersonico (mach 1,3) e monoreattore, è anche simile al T-50; sta di fatto che il motore sarebbe ancora un vecchio J79 americano, ma da sostituire nel futuro con un RD-33 russo; l'aereo è lungo circa 15 m, apertura alare di 12,5 m, finanziato come programma dal 2003 da parte dei Pasdaran, ma il primo volo, che doveva avere luogo nell'agosto del 2004, è stato rimandato per anni, e fino al 2007 era stato esposto al pubblico solo un modello a grandezza naturale: di esso sarebbero previste configurazioni biposto da attacco leggero o da addestramento, e monoposto da attacco leggero. L'Azarakhsh è una specie di F-5 con un nuovo motore e maggiore superficie alare, circa il 15% in più, peso di 8 t a vuoto, carico di 4 t, velocità di mach 1,6, dovrebbero essere stati costruiti 10 esemplari l'anno dal 2001, ma nel 2007 ne erano stati consegnati meno di 40, esso ha radar, avionica e presumibilmente motore russi, tra cui il radar Fazotron N019ME multimodale aria-aria e aria-superficie; inoltre vi è il Saeghe, che è simile, ma con due RD-33 e doppia deriva modello F-17 o F-18; il Tazarve è invece un aereo sviluppato dai primi anni '90 e che volò già nel 1995, per essere comprato in 25 esemplari entro il 2010; niente di eccezionale, essendo un aereo ad ala diritta con un G.E. J85-GE-17 da 12,7 kN, con avionica e dotazioni simili a quelle del più grosso Phantom II, ma senza radar. Poi c'é in ballo l'aereo IrAn-140 Faraz, in pratica un aereo ucraino realizzato dall'Iran su licenza dfin dal 2000, e l'ultimo tipo con rampa posteriore, buono per l'avioassalto con 36 parà; infine c'erano anche due aerei da addestramento, il DORNEH e il PARASTU in sviluppo; poi, a parte il difficile campo della realizzazione di aerei da combattimento, non va dimenticata la presenza degli UAV, come quelli della Qods Aviation, con il Mohajer 2, 50 km di raggio, 90 minuti di autonomia, velocità di 200 kmh; l'ABARIL II della Iran Aircraft Manufactoring, è più potente, tanto che ha un raggio di 100 km, autonomia fino a 2 ore e 250 kmh di velocità, ma forse il 'top' è il drone antiradar TOUFAN che è simile concettualmente all'HARPY israeliano, e che è destinata ad attaccare in maniera 'kamikaze' eventuali radar nemici che trovasse, un pò una falena attirata dalle loro onde radar.
 
 
===I 'Guardiani della Rivoluzione'===
Quanto ai Pasdaran, o Corpo delle Guardie Rivoluzionarie, note anche in altri modi, per esempio IRGC (la sigla in inglese) sono al comando del magg. gen Yahya Rahin Safavi, in tutto 125.000 effettivi, con compiti sia militari, che politici (far continuare la 'rivoluzione'), oltre cha aiutando i movimenti amici, come Hezbollah in Libano, ma anche le milizie terroristiche irakene o le forze paramilitari vere e proprie, come l'Armada del Madi di Moktada Al Sadr, la Badr (20.000 effettivi), e la Brigata dei Loup, circa 2.000 persone, forse direttamente aiutate da elementi iraniani anche all'interno dei confini di Baghdad.
 
I Pasdaran sono, nella componente di terra, circa 100.000, tra cui però vi sono anche reclute del servizio di leva, forse volontarie; in tutto hanno ben 4 divisioni corazzate, una meccanizzata e ben 22 di fanteria, ma in realtà, come si può ben immaginare, questa definizione è in realtà corrispondente alle brigate rinforzate dell'esercito regolare, non si sa se per volontà di pianificare così queste unità, o perché queste sono drammaticamente al di sotto delle tabelle organiche previste. Ma non si sa nemmeno precisamente quante siano queste unità, perché secondo altre fonti, in realtà ce ne sarebbero due divisioni corazzate, 5 meccanizzate, 10 fanteria, una di SF, 15-20 brigate indipendenti; ma il punto è che i Pasdaran possono 'gonfiarsi' in caso di guerra, mobilitando un gran numero di giovani e meno giovani della numerosa popolazione iraniana, tanto che nel 1988 riuscirono a mobilitare ben 21 divisioni di fanteria e 50 brigate indipendenti a ranghi completi, sebbene l'addestramento e l'equipaggiamento erano solo in parte compensabili dal fanatismo; ma attualmente anche quest'aspetto è considerato importante, più o meno come nell'esercito regolare, che però, per quanto meglio equipaggiato, è considerato meno affidabile. A tutti gli effetti, equipaggiamento in meno da una parte, fanatismo religioso in più dall'altra, i Pasdaran sono l'equivalente della Guardia Repubblicana dell'Irak, anche se non sono così temibili in combattimenti in campo aperto. Il fatto è che i Pasdaran hanno un altro asso nella manica, il controllo dei sistemi missilistici balistici e l'arsenale strategico, insomma sono loro che hanno le chiavi dei sistemi d'arma più pericolosi. I gruppi missilistici, in particolare, hanno consistenza di battaglioni, i quali possono essere sia indipendenti, che inseriti in divisioni o in brigate delle forze di terra.
 
L'aviazione dell'IRGC è guidata dal Brig Gen Hossein Salemi, 5.000 effettivi, si chiama in termini internazionali IRGCAF, con appena 13 aerei, i quali peraltro è interessante notare che siano i Su-25, parte dei quali, il nucleo originale, sono sette scappati all'Irak a suo tempo (Su-25K e UBK. Gli altri sei aerei sono tre Su-25K e altrettanti UBK, acquistati direttamente, ma non è chiaro da chi; tre aerei sarebbero in particolare Su-25T controcarri; altri 40 aerei sono gli EMB-314 Tucano da addestramento, ma sopratutto da attacco leggero, e poi vari aerei da trasporto tra cui ben 15 Il-76, 12 An-74TK e 20 elicotteri d'assalto Mi-17. In prospettiva vi sarebbero anche i Su-25TM, ben più avanzati per l'attacco sia contro obiettivi di terra che navali. A quanto pare, fanatismo a parte, i piloti iraniani dell'IRGCAF sono meglio pagati di quelli dell'IRIAF, ma volano meno di loro e hanno un addestramento meno completo.
 
Poi vi sono le forze navali, che sono come detto, circa 20.000, di cui 5.000 fucilieri di Marina, specializzati sopratutto in azioni di commando; sono alle dipendenze del Contrammiraglio Ali Morteza Saffari; tra le loro specialità c'é anche quella dell'attacco antinave con missili costieri, con 5 lanciatori (o più probabilmente batterie) HY-2 Silkworm, e tra 15 e 25 batterie di C-802 o 802 cinesi, e potrebbe esservi anche una batteria di SS-N-22 russi, in un'inedita versione costiera; quanto alle basi vi sono sopratutto in isole come Al Farsyah, Sirri, Rostam, Lark, e zone vicine ai terminali petroliferi.
 
Le forze dei Pasdaran a terra sarebbero le seguenti:
 
'''Zona Sud''': 40a Divisione Corazzata, 5a meccanizzata, le divisioni di fanteria 1, 2, 3, 7, 14, 27, 3, 43, 105, 155ima
 
'''Zona Nord-Ovest''': 6a, 9a, 10a, 11a Divisione di fanteria
 
'''Zona Est''': 17a e 57a divisione fanteria
 
Reparti indipendenti: 1a Divisione corazzata di Teheran, 2a divisione corazzata di Dezful; 30a divisione corazzata, le divisioni di fanteria 8, 24, 28, 32, 33, 41a, 1a divisione del Genio, 5a brigata di fanteria, 5 gruppi di operazioni speciali, 12 battaglioni di difesa aerea.
 
== Note ==