Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Australia-2: differenze tra le versioni

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Molto combattuta è stata la gara per il nuovo elicottero d'attacco dell'Esercito australiano: dopo una accanita competizione, l'Eurocopter TIGRE ha vinto contro l'Apache Longbow ed è stato ordinato in 22 esemplari, che assieme ai Blackhawk costituiscono il rinnovamento della linea di volo dell'esercito australiano. Il concorso, chiamato Air 87 prevedeva la sostituzione dei Kiowa, che volavano per l'Esercito dal 1971. La commessa valeva 1,3 miliardi di dollari australiani e riguardava macchine che erano un misto tra il modello controcarro e il modello multiruolo. I missili sarebbero stati non i TRIGAT LR ma gli Hellfire, assieme agli Stinger, al cannone DEFA 791 da 30 mm e ai razzi da 70 mm iperveloci CVR-70 da circa mach 3-4. La loro leggerezza relativa al possente Apache li rende i Tiger più economici, ma il sistema d'arma, dai missili anticarro al cannone, nonostante tutti gli anni passati, è ancora problematico quanto ad affidabilità di funzionamento. Inoltre un sensore FLIR avanzato, per quanto buono, non pò certo competere con il Longbow, capace di vedere su di un raggio di 10 km ogni oggetto utile in condizioni ognitempo. La complessiva validità di questa scelta non è quindi al di sopra di ogni dubbio, anche se aiuta a dare ancora pluralità nel mondo aerospaziale, dopo l'asso pigliatutto della MDD. I carri M1 Abrams stanno nel frattempo sostituendo i pochi Leopard: mentre altre nazioni li hanno sostituiti con autoblindo pesanti gli australiani hanno seguito un percorso ancora di tipo 'classico', ma va detto che in operazioni di 'peace enforcing' i carri armati offrono tutto sommato più capacità dei vulnerabili mezzi leggeri e ruotati, come del resto in Irak si è dimostrato in innumerevoli occasioni.
 
 
 
===L'Australia oggi e domani<ref> Bordonaro, Federico, PD Set 09</ref>===
E' stato presentato il 2 maggio 2009 quello che rappresenterà il futuro della difesa australiana, il 'White Paper' intitolato 'Difendere l'Australia nel secolo dell'Asia Pacifico: la Forza 2030'. E' un titolo che è tutto un programma, fotografando lo spostamento della potenza economica e militare dall'Ovest all'Oriente. E l'Australia fa un pò da spettatore interessato. Comunque questo documento ha suscitato parecchie polemiche; oramai la Cina è vista come potenza economica in ascesa, ma anche la Corea del Sud, Thailandia, Malaysia; per fortuna dell'Australia, esse sono vicine ma non troppo, e poi i rapporti sono buoni. La volontà americana, però, è quella di contenere l'ascesa cinese, e cosa farà in questo frangente l'Australia? Ad ogni modo, per prepararsi a tutto, è stato posto in essere un importante piano di ammodernamento delle F.A. australiane, ma senza dimenticare che, pur essendo la 14ima potenza economica mondiale, l'Australia ha visto un notevole peggioramento con la crisi del 2008 (e che dura a tutt'oggi), una recessione che non fa intravedere facili vie d'uscita, specie finché la finanza, che l'ha di fatto già provocata, si ritrova anche a gestirla e a goderne i benefici (leggi aiuti di Stato per 'purificare' il sistema dai titoli spazzatura). Il Piano Orizzonte 2030 vede l'aumento delle spese del 3% annuo da qui al 2018 e poi del 2,2 fino al 2030, dopo di ché non è dato sapere. L'Australia dovrà essere pronta a guerre simmetriche e asimmetriche, e il ministro della difesa Fitzgibbon si è compiaciuto che il governo non abbia permesso alla crisi economica di ridurre le spese dello strumento militare, invero alquanto smilzo, dell'Australia. E dire che attualmente il governo è laburista, in opposizione ai conservatori -falchi che a suo tempo appoggiarono gli USA di Bush, anche in Irak. Ma ora la maggiore attenzione per gli australiani è la vicina Indonesia, territorio enormemente 'delicato', dove 240 mln di persone vivono su 17 mila isole, in gran parte sono musulmani e in gran parte a forte rischio catastrofi, essendo l'Indonesia, al contrario dell'Australia, sulla 'Cintura di fuoco' del Pacifico.
 
Insomma, l'Australia non abbassa la guardia rispetto ad un futuro incerto, con la Cina che sta decollando anche sul piano della potenza 'proiettabile', con l'arrivo dei nuovi SSN, SSBN e portaerei. Anche per questo è stato dato luogo ad un programma navale che comprende un gran numero di unità avanzate; si tratta di ben 12 sottomarini noti, per ora, come 'Future Submarine', da costruire nella South Australia su ben 30 anni come il più grande progetto militare mai fatto dagli australiani. Nonostante che i 'Collins' siano navi recenti e moderne, si pensa già a sostituirli, in particolare garantendo maggiore autonomia e capacità offensive, ed eccellente per comunicazioni e predisposizioni per incursori navali o anche sistemi UUV, i mezzi subacquei senza equipaggio, ma beninteso, senza ricorrere (in maniera esplicita) alla propulsione nucleare. Ovviamente questi sottomarini sono intesi per la proiezione di potenza, e forse avranno anche i missili tipo BGM-109 Tomahawk. Questo programma è comunque irto di difficoltà: l'Australia, al contrario dai suoi 'vicini', è un territorio enorme, ma a causa della sua natura essenzialmente desertica (insistendo sopratutto sul Tropico del Capricorno), è poco abitata. Trovare il personale sufficiente per costruire e portare avanti un gran numero di mezzi militari è difficile, anche perché non c'é leva militare, nella tradizione anglosassone. Presumibilmente verranno coinvolti gli USA nel programma, mentre i 'Collins' saranno migliorati nel contempo, per esempio con nuovi radar. Quanto alla flotta di superficie, saranno introdotti in servizio tre cacciatorpediniere e un quarto in opzione basati sui DDG di progetto spagnolo (Bazan), armati con i missili antiaerei più potenti disponibili, quei SM-6 che promettono ben 370 km di portata massima, e del CEC, che permette (la sigla significa Cooperative Engagement Capability) di usare le navi come parte di una rete di sistemi e sensori per condividere i dati dei bersagli e obiettivi. Inoltre verranno costruite otto fregate chiamate Future Frigate per ora, da usarsi per compiti ASW e risposta rapida, con elicotteri, UAV, mssili vari; le ANZAC saranno potenziate (finalmente, dopo tutti i problemi che hanno avuto con eccessive ambizioni per la loro taglia) con armi come l'ESSM e le ECM Nulka, più altri sistemi di difesa antimissile e forze 'ostili' leggere come i barchini veloci. Inoltre vi saranno 20 pattugliatori da 2.000 t l'uno, 24 elicotteri (cifra minima) con capacità ASW avanzate, missili antinave e siluri; e questo senza considerare i 46 elicotteri MRH-90 per sostituire i Sea King della Marina e i pur recenti Blackhawk dell'esercito. Infine, la Mrina avrà una nave d'assalto anfibio portaelicotteri, ovvero una LHD, per compiti sopratutto di aiuto umanitario e di soccorso per i disastri naturali, oltre che per compiti militari. Infine vi sarà una nave da trasporto mezzi e personale da 10-15.000 t, con diversi elicotteri a bordo.
 
L'Esercito avrà una struttura con tre brigate da combattimento da 4.000 uomini l'una, suddivise in battaglioni; altri due battaglioni di fanteria sono in costituzione. In tutto si vorrebbero 10 battlegroups ottimizzati per i più vari teatri operativi. Tra i mezzi previsti, ben 1.100 veicoli protetti, meglio armati e corazzati, ma nel frattempo anche gli M113 saranno migliorati nelle capacità di difesa; inoltre verranno comprati anche altri 7.000 mezzi di terra; i CH-47D verranno sostituiti dai CH-47F che assieme agli NH-90 e ai Tiger saranno il futuro dell'aviazione dell'esercito (i Tiger sono assemblati in Australia, e usati sopratutto per ricognizione armata). Nuovi sistemi di difesa aerea dovranno sostituire gli RBS-70, mentre altri equipaggiamenti rivoluzioneranno le capacità dei reparti e soldati.
 
L'aviazione avrà inizialmente gli F/A-18E e F come rimpiazzo per i potenti ma invecchiati F-111, oramai senza più un futuro nella difesa dell'Australia, tanto che si prevede che lasceranno il servizio attorno al 2010; successivamente arriveranno 100 JSF di cui prima ne arriveranno 72, e poi gli altri 28 dopo il 2020, quando verranno radiati gli F-18; 12 di questi resteranno in servizio come aerei EW tipo 'Glower', aggiornati in Australia. Sono anche previsti i KC-30-A per il rifornimento in volo, dato che così si vuole ridurre il 'colpo' causato dalla perdita di mezzi a così lunga autonomia come gli F-111. Infine sono previsti altri due C-130J, e più insidiosi ancora, i vari sistemi dell'attuale scenario bellico: apparati da ricognzione, intelligence e cyber-warfare. Nell'era di Second-Life, del resto, le guerre si vincono e si perdono anche sul web.
 
 
 
 
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