Elementi di Euclide/Libro I-Postulati: differenze tra le versioni

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Comunque sia, tra punti fermi sui quali tendiamo a trovarci d'accordo riconosciamo:
* alcuni principi di portata universale, che probabilmente riflettono la natura logica del nostro cervello (gli [http:[Elementi di Euclide//it.wikibooks.org/wiki/Elementi_di_Euclide/Libro_ILibro I-Assiomi |assiomi]])
* ed altri principi, di portata specifica, che vengono detti Postulati e dipendono dal tipo di verità che si sta cercando.
 
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[[Image:EuclidB1P3.png|thumb|150px|left]]<div style="height:0px; padding-top:0px;"> </div>
 
Rileggendo la definizione di cerchio [http:[Elementi di Euclide//it.wikibooks.org/wiki/Elementi_di_Euclide/Libro_ILibro I#Definizione_15Definizione 15|(Def.I-15)]] questa richiesta di concessione sembra quasi superflua: chi negherebbe infatti che la figura ottenuta disegnando tutti i punti che si trovano ad una certa distanza da un centro prefissato sia un Cerchio?
 
Nessuno presumibilmente, e per questo possiamo considerare ottimo il terzo Postulato. Tuttavia, se qualcuno vi si opponesse, non ci sarebbe modo di convincerlo del contrario con le buone perché, nonostante tutto, questo è e resta un postulato ovvero una verità geometrica da accettare senza discussioni.
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[[Image:EuclidB1P4.png|thumb|150px|left]]<div style="height:0px; padding-top:0px;"> </div>
 
Che i due angoli retti al piede di una perpendicolare siano uguali fra loro lo sappiamo senza ombra di dubbio: questa affermazione è infatti vera per definizione [http:[Elementi di Euclide//it.wikibooks.org/wiki/Elementi_di_Euclide/Libro_ILibro I#Definizione_10Definizione 10|(vedi Def.I-10)]].
 
Il fatto però che siano uguali fra loro anche gli angoli retti originati da rette perpendicolari diverse non è una diretta conseguenza di quella definizione. Per questo Euclide ci chiede di accettarne la verità senza pretendere una dimostrazione.