Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Regno Unito-11: differenze tra le versioni

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*Armamento: 4 Browning M2 da 12,7 mm di calibro, 2 Hispano da 20 mm nella torretta dorsale, fino a 6.350 kg bombe<ref>Dati: enciclopedia Armi da guerra 18</ref>
 
===Canberra<ref>Grattoni F. e Toselli C, ''L'immortale Canberra'', A&D Apr 1988 p.51-60</ref>===
===Canberra===
[[Immagine:Canberra.pr9.takeoff.arp.jpg|350px|left|thumb|Un PR.9 da ricognizione]]
L'English Electric Canberra, attualmente un pò dimenticato, è stato a suo tempo il primo e più importante bombardiere britannico a reazione, talmente valido da essere adottato dagli statunitensi come Martin B-57 Canberra. È statorimasto in servizio nella RAF dal 1954 fino al 23 giugno 2006 nella RAF, come aereo da ricognizione e addestramento ECM.
 
Oltre 1.300 esemplari vennero prodotti volaronoper nellele forze aeree di 5 continenti, come è successo solo con pochissimi altri aerei tattici (F-86, MB.326/339 e Mirage), con compiti di bombardamento, attacco leggero e ricognizione-spionaggio. Aveva una velocità di oltre 900 km/h e soprattutto una tangenza superiore a 14.000 metri, che lo metteva al riparo dalla prima generazione di caccia-jet postbellici, e in larga misura lo lasciava indenne anche da quella successiva.
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Il Canberra è stato un simbolo per la RAF e l'industria aeronautica britannica, e un affare in termini economici mai più replicato. Nemmeno con altri progetti come l'Hawk e il Tornado, o con l'Harrier. Il Canberra ha dato il là per il bombardiere a reazione 'popolare', assieme al rivale Il-28 sovietico.
 
Venne giudicato molto valido per teatri operativi come quello Coreano, ma rispetto a quella guerra volò prima: il 13 maggio del '49, dall'aeroporto di Warton. Quest'aereo era il prototipo A.1 con immatricolazione VN799 ed pilotato dallo Chief Pilot R.P. Beamont. Volò per 27 minuti, i primi di milioni d'altri.
La storia del Canberra iniziò come tante altre, nell'immediato dopoguerra, come successore designato del Mosquito. Il prototipo del Canberra dimostrò fin da subito le sue capacità: ad alta quota superava in manovrabilità i Meteor e i Vampire, e la sua tangenza era estremamente elevata. Non era vero solo per il 1949, ma anche per il 1951 quando entrò in servizio. Era una macchina agile, con lunga autonomia, ideale per la Guerra di Corea, e giustamente per questa venne considerato quale macchina più valida del B-51 della Martin, che si rassegnò a produrlo su licenza come B-57. Grosso aereo con un equipaggio di tre persone in un angusto muso, con abitacolo basso per il pilota, poi vi erano il navigatore e il puntatore alle sue spalle. Le versioni successive erano migliorate. il B.Mk 6 erano dotati di motori più potenti e piloni alari per 2 bombe da 454 kg oltre a serbatoi alari nel bordo d'attacco.
 
Il Canberra nacque come successore del Mosquito, rispondendo all specifica B.3/45 del Ministry of Supply, e che voleva un bombardiere veloce d'alta quota capace di rimpiazzare il Lincoln anche se concettualmente era per l'appunto simile al Mosquito. Sperimentato all'AeAAE di Boscombe Down e poi al RAE di Farnborough, con i suoi due turbogetti R.R. Avon RA2 si dimostrò più veloce, di maggiore tangenza e (almeno in quota) più agile dei DH. Vampire o dei più grossi Gloster Gladiator. Era in questo non dissimile da quello che già il Mosquito (e in verità, numerosi altri prima ancora) aveva dimostrato: un bombardiere tanto rapido da lasciare dietro i caccia coetanei. A Farnborough venne montato il nuovo autopilota Mk 9 nel 1951, per poi cambiarlo con lo Smith Mk.10. Dal gennaio 1950 il nuovo aereo venne battezzato 'Canberra', ma il prototipo precipitò vicino Woodbridge, a Sutton Heath, per un guasto ad uno degli ancora difettosi Avon, poi diventati col tempo tra i migliori turbogetti di sempre.
[[File:Canberra Bomber B-108.jpeg|250px|right|thumb|Un Camberra argentino]]
Il B.Mk 8 del '54 aveva un abitacolo tipo caccia con puntatore in avanti e operava a bassa quota, anche con cannoni aggiuntivi da 20 mm. Tutti i membri d'equipaggio avevano seggiolini eiettabili. L'ala con grande superficie e pianta ellittica aveva due motori a metà ala. Oltre 1300 aerei vennero costruiti per la RAF e per un gran numero di clienti esteri, in particolare quelli sudamericani, il Sudafrica e India. Il carico interno era di 6 bombe da 454 kg in un vano portabombe interno. Nazioni come Perù, Venezuela, Cile, Argentina, India, Sudafrica lo hanno anche utilizzato in guerre locali. La RAF non lo usò mai come bombardiere in Corea, ma lo impiegò in parecchi altri conflitti locali, come quello del '56 contro gli aeroporti egiziani, ma anche e impunemente per compiti di ricognizione e spionaggio ad alta quota. Fino ai tardi anni '50 e anche oltre non era facile intercettare questi aerei, capaci di volare anche oltre i 15.000 m. Poi sono stati un poco surclassati dai caccia supersonici e dai SAM, per esempio un bombardiere venne abbattuto da un missile Sea Dart, e anche un altro venne colpito da un Sea Harrier, un vero scontro fratricida.
 
Venne ordinata la costruzione in grande serie delle versioni da bombardamento diurno, notturno, ricognizione e addestramento. Stranamente un velivolo tanto efficiente non ebbe una versione da caccia notturna.
Come caratteristiche tecniche il Canberra ha un'ala con tronco centrale diritta, gondole alari a mezz'ala, semiali esterne trapezioidali spesso con serbatoi all'estremità, con longherone a T doppio centrale, longherone posteriore con ipersostentatori del tipo a spacco, alettoni con alette a molla, aerofreni diruttori sulla parte dorsale e ventrale del tronco centrale. La fusoliera a struttura metallica e a guscio, aveva un diameto al centro di 1,83 m, con tre elementi principali: anteriore con l'abitacolo, centrale con stiva portabombe e la parte posteriore con i piani di coda. La deriva è a struttura bilongherone e per quanto possa sembrare strano, con il bordo d'attacco in legno, sotto cui vi è l'antenna radio. Il carrello ha una carreggiata di 4,79 m, con elemento anteriore biruota e pattino di coda per proteggere la parte posteriore della fusoliera da atterraggi sbilanciati. I motori Avon avevano, nella serie 100, dodici stadi con avviamento a cartuccia e 8 camere di combustione, vincolati in 4 punti al longherone principali, avvolti in cofanature facilmente rimovibili, tre serbatoi in fusoliera, e 2.180 l in serbatoi alari. Dei tre serbatoi della fusoliera i due anteriori sono flessibili, rinforzati e facili da rimuovere. Quanto all'abitacolo esso era pressurizzato spillando quella dei compressori dei motori, da cui venivano anche i sistemi di riscaldamento. I 2-3 membri d'equipaggio in genere erano sistemati dietro il musetto di plastica con dispositivo di puntamento, l'abitacolo sopraelevato e il vano tra i due posti ha il terzo membro d'equipaggio. Solo il pilota e navigatore aveva i sedili MB 0-0 nell' Mk.8 mentre il portello d'accesso era sulla parte destra della fusoliera.
 
====Le versioni====
QuantoLa alleprima versioni, la primaversione fu la '''B.Mk.1 che comprese''' solo i 4 prototipi, di cui il primo ebbecon un timone verticale curvo, ma poi rimpiazzato da quello a corda larga e sagoma trapezioidale. Questo marcò un deciso distacco dalla superficie ellittica del Mosquito, molto alta e di corda ridotta: ma era meglio per le alte velocità avere un alto rapporto tra superficie e altezza, che riduceva l'attrito. Il secondo prototipo venne provato con i RR. Nene centrifughi anziché assiali. Era il VN813 ma questa via non ebbe seguito, mentre lo Il-28 sarebbe stato dotato proprio della copia sovietica dei 'Nene'. Gli altri due erano il VN828 e 850, che ebbero inizialmente una pinna dorsale poi omessa in quanto inutile. Volarono anch'essi prima della fine del '49.
 
A questi seguirono i primi Canberra di serie, i 430 '''B.Mk.2''' su specifica B.5/47, che avevano motori Avon 101, muso trasparente e terzo posto per un puntatore oltre ai due già presenti; il primo, il VX165 volò il 23 aprile 1950: tempo un anno, e il 25 maggio del '51 i primi vennero consegnati al No.101 Sqn di Binbrook. Quindi c'era tutto il tempo per provare i Canberra sulla Corea, se si fosse voluto. Ma per qualche ragione questo teatro operativo venne praticamente snobbato dagli anglo-americani che mandarono i migliori caccia, ma solo un pugno di B-45 oltre ai B-29 tra i bombardieri (e i primi erano usati solo come ricognitori). Nel '54 c'erano ben 25 squadroni con il Canberra, ma solo nel '57 il No.73 di Akrotiri ebbe l'onore di utilizzareutilizzarli, nelin settoreEstremo medio-orientale, i CanberraOriente. All'epoca esisteva la MEAF (Middle-East Air Force), mentre il No.45 della FEAF (Far East Air Force) basato a Tengha (Singapore) fu la prima unità dell'Estremo oriente a ricevere i Canberra. Nel frattempo I Canberra avevano già ricevuto il battesimo del fuoco in Egitto e Siria (guerra del '56).
'''B.Mk 6'''
[[Immagine:Martin B-57A USAF 52-1418.jpg|350px|left|thumb|Un B-57A, la versione americana del Canberra di prima generazione]]
*Ruolo: Bombardiere
*Equipaggio: 2-3
*Primo volo: 13 maggio 1949
*Entrata in servizio: maggio 1951
*Costruttore: English Electric
*Esemplari costruiti: 1.352
*Dimensioni: lunghezza 19.96 m, apertura alare 20,68 m, altezza 4,75 m, superficie alare 89,19 m²
*Peso: 10.099-24.041 kg
*Motore: due turbogetti Rolls-Royce Avon Mk.109, 3.402 kg/s
*Prestazioni: velocità massima 973 km/h, tangenza 14.630 m, autonomia 3.700 km
*Armamento: fino a 3.630 kg di carico bellico
 
La serie continuò con ilun solo esemplare del '''B.Mk.5''', nato dalla specifica B.22/48, con musetto quasi solido e che introduceva un'importante innovazione, i serbatoi integrali, madalla conmaggiore uncapacità unicorispetto esemplarea costruitoquelli 'a sacco'. Aveva la funzione di 'Target Marker' (cercatore e marcatore di bersagli), motori Avon Mk. 109 da 3.400 kgs e avionica molto più sofisticata. Insomma, si trattava di un bombardiere modificato come -'pathfinder'. Ma questa idea di usare aerei specifici per guidare altri bombardieri venne abbandonata ein favore di una migliore avionica individuale, necessaria per le missioni 'moderne'; alla fine, il B.Mk.5 divenne il prototipo del B(I).Mk.8.
Il Canberra è stato un simbolo per la RAF e l'industria aeronautica britannica, e un affare in termini economici mai più replicato<ref>Da qui: Grattoni F. e Toselli C, ''L'immortale Canberra'', A&D Apr 1988 p.51-60</ref>. Nemmeno con altri progetti come l'Hawk e il Tornado, o con l'Harrier. Il Canberra ha dato il là per il bombardiere a reazione 'popolare', assieme al rivale Il-28 sovietico. È stato giudicato molto valido per teatri operativi come quello Coreano, ma rispetto a quella guerra volò prima: il 13 maggio del '49, dall'aeroporto di Warton. Quest'aereo era il prototipo A.1 con immatricolazione VN799 ed pilotato dallo Chief Pilot R.P. Beamont. Volò per 27 minuti, i primi di milioni d'altri. I Canberra volavano ancora 50 anni dopo, e persino ai nostri giorni qualcuno ancora serve nelle aviazioni di qualche Paese minore. Il Canberra nacque come successore del Mosquito, rispondendo all specifica B.3/45 del Ministry of Supply, e che voleva un bombardiere veloce d'alta quota capace di rimpiazzare il Lincoln anche se concettualmente era per l'appunto simile al Mosquito. Sperimentato all'AeAAE di Boscombe Down e poi al RAE di Farnborough, con i suoi due turbogetti R.R. Avon RA2 si dimostrò più veloce, di maggiore tangenza e (almeno in quota) più agile dei DH. Vampire o dei più grossi Gloster Gladiator. Era una rivoluzione ma non dissimile da quella che già il Mosquito aveva inaugurato: un bombardiere tanto rapido da lasciare dietro i caccia coetanei. Certo, non era la prima volta che ci si pensava, ma un conto era la teoria e un conto la realizzazione. A Farnborough venne montato il sistema Mk 9, ovvero un nuovo autopilota. Era il 1951 e di lì a poco ebbe luogo la sostituzione con lo Smith Mk.10. Dal gennaio 1950 il nuovo aereo venne battezzato 'Canberra', ma il primo prototipo precipitò vicino Woodbridge (a Sutton Heath, per la precisione) per un guasto ad uno degli ancora difettosi Avon, poi diventati col tempo tra i migliori turbogetti di sempre. Venne ordinata la costruzione in grande serie delle versioni da bombardamento diurno, notturno, ricognizione e addestramento. Stranamente un velivolo tanto efficiente non ebbe una versione da caccia notturna. Quale era il motivo del successo del Canberra? Un'ala molto larga ed efficiente garantiva una maneggevolezza elevata, un'ottima tangenza operativa, un carico utile tale da portarsi dietro 2,7 t di bombe e migliaia di litri di carburante, abbastanza per garantire un'autonomia tutt'altro che comune rispetto ai primi apparecchi a reazione. Aggiungiamo la robustezza, affidabilità e una notevole economia e il gioco è fatto. Anzi, da ricordare che la data della sua nascita lo poneva tra i primissimi bombardieri a reazione, per cui era davvero un antesignano e forse il primo apparecchio realmente efficiente tra quelli spinti da turbine a gas. Come nel caso del Pe-2, lo Il-28 era invece un velivolo dall'ala più piccola, con prestazioni leggermente inferiori, meno autonomia e protezione parzialmente affidata ai due temibili cannoni da 23 mm. Una macchina valida, ma meno estrema e con meno possibilità di utilizzo in alte quote, contraccambiate con una certa maggiore efficacia quale macchina tattica, grazie anche alla presenza pressoché standard di due armi da 23 mm di prua.
 
QuantoIl alsuccessivo l''''B.Mk.6''' triposto, essoche volò il 26 gennaio 1954 con gli Avon 109 e i serbatoi integrali; ne vennero prodotti 129, eche rimpiazzarono i B.2 del già citato No.101, mentre 12 vennero esportati (i primi di tanti) in Ecuador nel '54-55: 30 anni dopo cinque di questi erano ancora in servizio. Semmai fuE' poco noto che anche la Francia ne ebbe 6, basati a Istres come banchi prova per i sistemi di guida dei missili, e quindi aiutando lo sviluppo del gran numero di realizzazioni della missilistica francese.
Quanto alle versioni, la prima fu la B.Mk.1 che comprese solo i 4 prototipi di cui il primo ebbe un timone verticale curvo, ma poi rimpiazzato da quello a corda larga e sagoma trapezioidale. Questo marcò un deciso distacco dalla superficie ellittica del Mosquito, molto alta e di corda ridotta: ma era meglio per le alte velocità avere un alto rapporto tra superficie e altezza, che riduceva l'attrito. Il secondo prototipo venne provato con i RR. Nene centrifughi anziché assiali. Era il VN813 ma questa via non ebbe seguito, mentre lo Il-28 sarebbe stato dotato proprio della copia sovietica dei 'Nene'. Gli altri due erano il VN828 e 850, che ebbero inizialmente una pinna dorsale poi omessa in quanto inutile. Volarono anch'essi prima della fine del '49.
 
La Mk.6 diede origine alla B.(I) Mk.6 che era un interdittore notturno. Volò nel '55, aveva mezza stiva portabombe occupata da un pacco di 4 cannoni da 20 mm con munizioni sufficienti per un minuto di fuoco (quindi circa 30003.000 colpi), per il resto c'erano 454 kg di bombe nella parte posteriore del vano, due contenitori subalari con razzi o altre bombe. Ebbe un unico estimatore, il No.313 Sqn in Germania (RAF Germany) che li tenne fino al '69.
A questi seguirono i primi Canberra di serie, i 430 B.Mk.2 su specifica B.5/47, che avevano motori Avon 101, muso trasparente e terzo posto per un puntatore oltre ai due già presenti; il primo, il VX165 volò il 23 aprile 1950: tempo un anno, e il 25 maggio del '51 i primi vennero consegnati al No.101 Sqn di Binbrook. Quindi c'era tutto il tempo per provare i Canberra sulla Corea, se si fosse voluto. Ma per qualche ragione questo teatro operativo venne praticamente snobbato dagli anglo-americani che mandarono i migliori caccia, ma solo un pugno di B-45 oltre ai B-29 tra i bombardieri (e i primi erano usati solo come ricognitori).Nel '54 c'erano ben 25 squadroni con il Canberra, ma solo nel '57 il No.73 di Akrotiri ebbe l'onore di utilizzare, nel settore medio-orientale, i Canberra. All'epoca esisteva la MEAF (Middle-East Air Force), mentre il No.45 della FEAF (Far East Air Force) basato a Tengha (Singapore) fu la prima unità dell'Estremo oriente a ricevere i Canberra. Nel frattempo I Canberra avevano già ricevuto il battesimo del fuoco.
 
[[Immagine:Martin B-57A USAF 52-1418.jpg|350px|left|thumb|Un B-57A, la versione americana del Canberra di prima generazione]]
FinalmenteL'evoluzione arriviamodel ancheprogetto portò il Canberra alla versione '''B(I) Mk.8''', costruita in 74 esemplari. Si trattava di un altro incursore notturno che volò dal 31 marzo del '56, inizialmente da B.6 convertiti. Aveva il contenitore esterno, ventrale, per 4 cannoni da 20 mm, muso allungato e sopratutto un tettuccio a goccia di tipo rialzato, visto che quello precedente era fin troppo 'a filo' della fusoliera e per quanto aerodinamico si era guadagnato il soprannome di 'boccia per pesci rossi'. Al solito v'era la possibilità di ospitare 2 bombe da 450454 kg o razzi sotto le ali e alcune bombe dentro la fusoliera. Se il primo apparecchio era stato il VX185, di cui si è parlato sopra, il primo di serie volò l'8 giugno 1955. I B(I) Mk.8 andarono anzitutto al No.88 Sqn, ma già dal maggio del '56 vennero esportati in massa nella ex-colonia indiana come B(I) 58, ancora in servizio neglia metà degli anni '80 negli sqn. 5, 16 e 35, aiutando a formare la seconda flotta di Canberra dopo quella della RAF, flotta che arriverà a circa 100 bombardieri; il Perù ne ebbe 8 come B(I) 68 e 78, il Venezuela invece le conosceva come B(I) 8/88 per l'Escuadron No.39 (questo era l'utente durante gli anni '80); la Nuova Zelanda ebbe 11 B(I) Mk.12, il Sud Africa ne abbe 6 dello stesso tipo.
Macchina molto adatta per compiti come quelli assegnabili in Corea, si dimostrò superiore al pur più avanzato B-51 della Martin, che era più che altro un aereo da interdizione, ma con corta autonomia sul bersaglio se impiegato come arma di supporto (CAS). Da qui venne fuori l'ordine per il B-57, caso davvero unico di aereo straniero adottato dalla prima linea americana (fino all'epoca degli Harrier). La prova bellica che venne sostenuta per prima fu quella contro l'Egitto, la guerra del '56, in cui gli inglesi mobilitarono diversi reparti di Canberra basandoli in Egitto e a Malta. In tutto si trattava di 92 B.Mk 2 e B.Mk 6, oltre a 7 da ricognizione. Uno di questi venne abbattuto dalla caccia siriana, un altro danneggiato da quella egiziana (rispettivamente con un Meteor e un MiG-15). Compiti più pacifici erano assegnati ad un B.2, il WD952, che nel 1953-56 raggiunse quote molto superiori ai soliti 14.000-15.000 m dei tipi standard: grazie a due Bristol Olympus 99 arrivò a 20.083 m, mentre il WK163 con un razzo Double Spectre nella stiva ventrale si arrampicò a 21.430 m, precisamente il 28 agosto 1957.
 
NonE non finì qui: la GAF (che significa GovernmenteGovernment Aircraft Factory) rielaborò la B.Mk.6 come B.Mk.20, che per la RAAF venne realizzata in 28 esemplari con gli Avon 101 e 20 con gli Avon 109, costruiti in entrambi i casi su licenza.
 
Come si è detto c'era anche la versione da addestramento, anzi le versioni addestrative: la '''T.Mk.4''' (specifica T.2/49), con il prototipo WN467 in volo dal 6 giugno 1952, potenziato dagli Avon Mk.1 e muso metallico. Ne vennero costruiti 75 e passarono in servizio al No.231 Sqn, dove vennero raggiunte da altre 22 ex- B.2; alcuni addestratori di questa prima versione vennero dati anche alla Royal Navy.
 
La successiva era la T.Mk.11, quadriposto per ruoli speciali, grazie al radar AIRPASS (Airborne Interception Radar and Pilot Attack Sight System); il prototipo VN828 volò il 29 maggio del '58 e serviva; per addestrare i piloti dei Javelin, usata dalal No.228 OCU Sqn. La T.19 era derivata da questa, ma usatacon dalun solo aereo per il No.100 Sqn come 'bersaglio' per iil Controllo caccia; uno(in solosostanza, difaceva questila aereiparte venne realizzato per questo squadrondell'intruso), mentree un altro venne dato al No.7. La T.Mk.3 venne servita in due esemplari per la RNZAF, la T.Mk.21 per la RAAF (7 B.20 e 2 B.2 ex-RAF); la U.Mk.10 era un aerobersaglio modificando i B.2, in servizio dal '57 sul No.728B Della FAA, ad Hal FAr (Malta). Lo scopo degli U.Mk.10 era fare da bersaglio per i missili Seaslug; quelli Australiani, di Woomera, vennero poi designati D.14.
 
RestanoNon meno importanti dei bombardieri furono le versioni da ricognizione: la '''PR.Mk.3 (specifica PR.31/46)''' era il sostituto dei Mosquito PR.34 e PR.35 (specifica PR.31/46); il prototipo era il VX181 e volò il 19 marzo 1950;, seguirono 35 esemplaribiposto con gli Avon 109, maggiore capacità di carburante con unae fusoliera allungata, due posti d'equipaggio e macchine da ricognizione fotografica. Dal '53 divenne un infaticabile spione per la RAF con il No.540 e poi i No.31 e No.69 in Germania. Era davvero un aereo formidabile se il sn WE139 decollò da Londra e atterròdopo a23 Christchurchore (chee è51 inminuti Nuovaatterrò Zelanda)a inChristchurch, appenaNuova 23 ore e 51 minutiZelanda: meno di un giorno per 19.740 km di percorso. Si meritò certo il posto che ha al museo RAF di Hendon. Naturalmente venne rifornito, ma a terra: non c'era la sonda per il rifornimento in volo, quindi nel percorso totale bisogna considerare anche la pausa per i rifornimenti. Il successivo '''PR.Mk.7''' era derivato dal B.6, con compiti e motori simili al PR.3, ma era nell'insieme leggermente migliorato; 74e esemplaricon sette macchine fotografiche; ne vennero costruiti e74 esemplari che si fecero valere, volando raids sopra il Polo Nord tra Londra e Tokyo, vincendo competizioniuna competizione NATO nel '61 e ottenendo vari record. Nella RN una versione derivata era chiamato T.22, e si trattava come si capisce dalla sigla, di un addestratore: infatti aveva il muso del Buccaneer. Era basata a Yeovilton, ancora in servizio negli anni '80. MaIl non era finita: laricognitore '''PR.Mk.9''' apparveera comela versione definitiva da ricognizione, con il WH793 inche volovolò il dall'8 luglio 1955. Era un PR.Mk.7 modificato per ruoli da ricognitore d'altissima quota, con gli Avon 206 da 4.560 kgs, maggiore apertura alare, due posti in tandem etc. Andò in servizio con il No.58 Sqn nel 1960, con 4 o sei6 fotocamere F-52 da 91 mm e una F-49 verticale da 150 mm.
 
Ricapitolando le versioni principali sono state il B.Mk.2 (430 esemplari), B.Mk.6 (129), B.Mk.8 (74, ma alcuni per conversione degli Mk.6), 48 B.Mk.20, 35 PR.Mk.3, 74 PR.Mk.7, più le altre versioni derivate e gli addestratori. A questi si aggiungono poi i tipi ottenuti per modifica di versioni precedenti.
 
AltreTra versioniquesti furono infine lai B.15 e B.16, ovvero B(I)Mk.6 e Mk.8 modificati con lanciarazzi e missili AS.30, più macchina fotografica F-95 e una G-45, con maggiori dimensioni della stiva bombe, che era già capace di portare 6 bombe da 454 kg. In tutto vennero costruiti 32 B.15 per la NEAF e FEAF, 8 dei quali nel 1969-70 trasformati in E.15 per la calibrazione dei radar (Sqn.98 e No.100 di Marham e Norfolk). I B.16 costruiti furono invece 20, sempre per conversione daiex B.8, e operarono con il No.6 e No.29 della NEAF di Cipro, nel '62-69. 24 B.2 vennero trasformati in T.17 per addestramento ECM: operante con il No.360 sqn di Wyton, era irto di antenne ECM e senz'altro il più brutto dei Canberra costruiti. Il B.2 venne anche modificato in TT.18 per la RAF e RN con il No.7 Sqn e la FRADU della RNAS di Yeovilton.
 
24 B.2 vennero trasformati in '''T.17''' per addestramento ECM: operanti con il No.360 sqn di Wyton, erano irti di antenne ECM (non meno di quattro 'bozze' erano visibili nel muso, più l'antenna principale, e altre due almeno erano nella coda) e senz'altro i più brutti dei Canberra, ma ugualmente efficienti nel loro lavoro, che altrove era svolto da macchine come il PD-808GE. Essi avevano anche la capacità di portare un gran numero di chaff, per contribuire a disturbare i radar della difesa aerea. Il B.2 venne anche modificato in TT.18 per la RAF e RN con il No.7 Sqn e la FRADU della RNAS di Yeovilton.
 
 
====Tecnica====
Quale era il motivo del successo del Canberra? Un'ala molto larga ed efficiente garantiva una maneggevolezza elevata, un'ottima tangenza operativa, un carico utile tale da portarsi dietro 2,7 t di bombe e migliaia di litri di carburante, abbastanza per garantire un'autonomia tutt'altro che comune rispetto ai primi apparecchi a reazione. Aggiungiamo la robustezza, affidabilità e una notevole economia e il gioco è fatto. Anzi, da ricordare che la data della sua nascita lo poneva tra i primissimi bombardieri a reazione, per cui era davvero un antesignano e forse il primo apparecchio realmente efficiente tra quelli spinti da turbine a gas. Come nel caso del Pe-2, lo Il-28 era invece un velivolo dall'ala più piccola, con prestazioni leggermente inferiori, meno autonomia e protezione parzialmente affidata ai due temibili cannoni da 23 mm. Una macchina valida, ma meno estrema e con meno possibilità di utilizzo in alte quote, contraccambiate con una certa maggiore efficacia quale macchina tattica, grazie anche alla presenza pressoché standard di due armi da 23 mm a prua.
 
Come caratteristiche tecniche il Canberra ha un'ala con tronco centrale diritta, gondole alari a mezz'ala, semiali esterne trapezioidali spesso con serbatoi all'estremità, con longherone a T doppio centrale, longherone posteriore con ipersostentatori del tipo a spacco, alettoni con alette a molla, aerofreni diruttori sulla parte dorsale e ventrale del tronco centrale. La fusoliera a struttura metallica e a guscio, aveva un diametodiametro massimo, al centro, di 1,83 m, coned treera elementidivisa principaliin parti: anteriore con l'abitacolo, centrale con stiva portabombe e la parte posteriore con i piani di coda. La deriva è a struttura bilongherone e per quanto possa sembrare strano, con il bordo d'attacco in legno, sotto cui vi è l'antenna radio. Il carrello ha una carreggiata di 4,79 m, con elemento anteriore biruota e pattino di coda per proteggere la parte posteriore della fusoliera da atterraggi sbilanciati. I motori Avon avevano, nella serie 100, dodici stadi con avviamento a cartuccia e 8 camere di combustione, vincolati in 4 punti al longherone principali, avvolti in cofanature facilmente rimovibili, tre serbatoi in fusoliera, e 2.180 l in serbatoi alari. Dei tre serbatoi della fusoliera i due anteriori sono flessibili, rinforzati e facili da rimuovere; completano la dotazione serbatoi d'estremità alari (in realtà sistemati sotto le ali) nei tipi B.6 e B.8, mentre non è apparentemente mai stata standard la sonda per il rifornimento in volo. Quanto all'abitacolo esso era pressurizzato spillando quella dei compressori dei motori, da cui venivano anche i sistemi di riscaldamento. I 2-3 membri d'equipaggio in genere erano sistemati dietro il musetto di plastica con dispositivo di puntamento, l'abitacolo sopraelevato e il vano tra i due posti ha il terzo membro d'equipaggio. Solo il pilota e navigatore aveva i sedili MB 0-0 nell' Mk.8, mentre il portello d'accesso era sulla parte destra della fusoliera e il navigatore doveva usarlo sganciando la porta in emergenza. La situazione era peggiore nei tipi addestratori, che avevano quattro posti.
 
La capottina del tettuccio era inizialmente a 'a vasca di pesce' (sferico), con un doppio strato di plexiglas, poi sostituito da un tipo modello 'caccia', rialzato e spostato verso la sinistra e un pò indietro rispetto all'altro. Il muso aveva, nei tipi B.2, B.6 e B.8 una struttura in plastica trasparente con vetro ottico e sistema di mira. Nei tipi addestrativi è invece metallico. L'accesso è possibile con un portellone sulla destra.
 
[[File:Canberra Bomber B-108.jpeg|250px|right|thumb|Un CamberraCanberra argentino]]
'''E.E. A.1 Camberra B(I)Mk 8'''
*Ruolo: Bombardiere
*Equipaggio: 2-3due
*Primo volo: 13 maggio 1949 (prototipo)
*Entrata in servizio: maggio 1951 (B.2)
*Costruttore: English Electric
*Esemplari costruiti: 1.352376 (inclusi i B e RB-57)
*Dimensioni: lunghezza 19.96,945 m, apertura alare 2019,68945 m, altezza 4,75 m, superficie alare 89,1918
*Pesi: a vuoto 10.511 kg, tipico 23.130 kg, mx 25.515 kg, carico alare 259 kg/mq, rapporto spinta: peso 0,294:1
*MotoreImpianto propulsivo: due turbogetti Rolls-Royce RB.146 Avon Mk.109, 3.402 kg/s al decollo
*Prestazioni: velocità massima 933 km/h a 9.150 m (mach 0,855), 833 kmh slm (0,68), salita 17,3 m.sec (a 25.009 kg), tangenza fino a 21.775 m (?), tangenza pratica circa 14.630 m, raggio tattico, a 610 m (2.000 ft) e 648 kmh (400 mph), 1.290 km (800 miglia), autonomia tipica circa 3.700 km, max in trasferimento (con i due serbatoi d'estremità da 1.109 litri l'uno), 5.840 km
*Armamento: quattro cannoni da 20 mm opzionali e 1.361-2.722 kg di armamenti nella stiva (dipendenti dalla presenza o meno dei cannoni), e 907 kg subalari. Il massimo era di 8 bombe da 454 kg (1.000 lbs) nominali.
 
La serie continuò con il B.Mk.5 dalla specifica B.22/48, con musetto quasi solido e serbatoi integrali, ma con un unico esemplare costruito. Aveva la funzione di 'Target Marker' , motori Avon Mk. 109 da 3.400 kgs e avionica sofisticata. Insomma, si trattava di un bombardiere modificato come 'pathfinder'. Ma questa idea di usare aerei specifici per guidare altri bombardieri venne abbandonata e il B.Mk.5 divenne il prototipo del B(I).Mk.8.
 
Quanto al B.Mk.6 triposto, esso volò il 26 gennaio 1954 con gli Avon 109 e i serbatoi integrali; ne vennero prodotti 129 e rimpiazzarono i B.2 del già citato No.101, mentre 12 vennero esportati (i primi di tanti) in Ecuador nel '54-55: 30 anni dopo cinque di questi erano ancora in servizio. Semmai fu poco noto che anche la Francia ne ebbe 6, basati a Istres come banchi prova per i sistemi di guida dei missili.
 
====Carriera====
La Mk.6 diede origine alla B.(I) Mk.6 che era un interdittore notturno. Volò nel '55, aveva mezza stiva portabombe occupata da un pacco di 4 cannoni da 20 mm con munizioni sufficienti per un minuto di fuoco (circa 3000 colpi), per il resto c'erano 454 kg di bombe, due contenitori subalari con razzi o altre bombe. Ebbe un unico estimatore, il No.313 Sqn in Germania (RAF Germany) che li tenne fino al '69.
[[Immagine:English_Electric_Canberra_B_Mk2_Deutsche_Luftwaffe_99-36.jpg|330px|right|thumb|Un Camberra B.2 della LW, usato solo per compiti di seconda linea]] Il bireattore britannico ebbe una larga diffusione, in aggiunta anche a quanto già detto sopra.
 
Ma non era ancora finita: laLa Rhodesia ebbe inizialmente 15 B.2 ex-RAF, i cui ultimi superstiti erano in servizio, negli anni '80, con il No.5 Sqn, armati con lanciarazzi sotto la fusoliera. Poi nel '61 arrivarono, sempre in Rhodesia,altri 3 T.4 (ex-B.2 convertiti). Cliente poco noto fu la Germania Ovest con 3 B.2 per la PerErproboungstelle 61 comeper macchinecompiti sperimentali (D-9566, -67 e -69), così che tutte e tre le potenze europee principali ebbero i Canberra, sebbene in due casi solo per compiti di seconda linea. La T.11 venne comprata in due esemplari (ex-B.2 della RAF) dalla Svezia, sempre con compitiruoli sperimentali, che comprendevano un muso modificato con radar da intercettazione (erano noti come Tp.52, i WH711 e 905). L'Etiopia ha avutoebbe 4 B.52 (al solito, B.2 convertiti), uno dei quali finito in Somalia. 3 T.4 ex-RAF vennero comprati dal Sud Africa. Ma sopratutto, l'Argentina ebbe 10 B.62 (ex-B.2) e 2 T.64 (ex-T.4) della RAF, consegnati nel 1970, tutti in servizio eccetto le perdite in guerra, ancora nel 1987. Il Perù ebbenel '65 ordinò alcuni esemplari, i B.56, ovvero B.6 e 15 modificati; poi nel 1968 seguì un altro ordine e nel '7269 arrivarono altri 12 B.72 (al solito, B.2 modificati) nel '69 oltre ae 2 T.74 (ex-T.4). Il Venezuela haordinò avutonel '58, un lotto di 12 B.2 nell'edizione locale B(I)82 (ex-B.2 della RAF), più due PR.83 (ex-PR.3) e due T.84 (due T.4 ex-RAF),. perNel il1987 risultavano in carico al No.39 Escuadron de Bombardeo, dove c'erano anche i B(I)8. Il No.40 aveva lacunii PR.83. Nel 1970 l'India ebbe 10 B(I).66 (ex-B.6), due PR.67 (PR.7), e sette T.4.; Poisuccessivamente nongiunsero mancaronoaltri 8 B(I).12 ex-RNZAF e 2 T.13, e vari B.20 ex-RAAF, usati però solo come bersagli (non è chiaro se volanti o solo a terra).
Finalmente arriviamo anche alla B(I) Mk.8, costruita in 74 esemplari. Si trattava di un altro incursore notturno che volò dal 31 marzo del '56, inizialmente da B.6 convertiti. Aveva il contenitore esterno, ventrale, per 4 cannoni da 20 mm, muso allungato e sopratutto un tettuccio a goccia di tipo rialzato, visto che quello precedente era fin troppo 'a filo' della fusoliera e per quanto aerodinamico si era guadagnato il soprannome di 'boccia per pesci rossi'. Al solito v'era la possibilità di ospitare 2 bombe da 450 kg o razzi sotto le ali e alcune bombe dentro la fusoliera. Se il primo apparecchio era stato il VX185, di cui si è parlato sopra, il primo di serie volò l'8 giugno 1955. I B(I) Mk.8 andarono anzitutto al No.88, ma dal maggio del '56 vennero esportati in massa nella ex-colonia come B(I) 58, ancora in servizio negli anni '80 negli sqn. 5, 16 e 35; il Perù ne ebbe 8 come B(I) 68 e 78, il Venezuela invece le conosceva come B(I) 8/88 per l'Escuadron No.39 (questo era l'utente durante gli anni '80); la Nuova Zelanda ebbe 11 B(I) Mk.12, il Sud Africa ne abbe 6 dello stesso tipo.
 
Nel servizio con la RAF i Canberra svolsero compiti sperimentali eccezionalmente numerosi data l'autonomia e la quota, inclusi i sistemi missilistici, radar e sonde per il rifornimento in volo. Oltre che nella discussa (e pagata politicamente a caro prezzo) campagna di Suez, vennero usati in Malaysia con il No.101 Sqn, parteciparono nel '61 alla crisi del Kuwait con i No.88 e 213 (anche all'epcoaepoca cv'era stata la minaccia di annessione da parte dell'Irak). I Canberra Indiani hanno visto azioni di tutto rispetto: vennero usati nelle guerre contro il Pakistan ma anche nella crisi del Congo del '61; l'Australia usò i suoi aerei nel Vietnam con il No.2 di Phan Rang. Vennero usati anche per cartografare le isole come quelle di Papua-Nuova Guinea.
Non finì qui: la GAF (che significa Governmente Aircraft Factory) rielaborò la B.Mk.6 come B.Mk.20, che per la RAAF venne realizzata in 28 esemplari con gli Avon 101 e 20 con gli Avon 109, costruiti in entrambi i casi su licenza.
 
La prima guerra fu quella contro l'Egitto nel '56, in cui gli inglesi mobilitarono diversi reparti di Canberra basandoli in Egitto e a Malta. In tutto si trattava di 92 B.Mk 2 e B.Mk 6, oltre a 7 da ricognizione.
Come si è detto c'era anche la versione da addestramento, anzi le versioni addestrative: la T.Mk.4 (specifica T.2/49), con il prototipo WN467 in volo dal 6 giugno 1952, potenziato dagli Avon Mk.1 e muso metallico. Ne vennero costruiti 75 e passarono in servizio al No.231 Sqn, dove vennero raggiunte da altre 22 ex- B.2; alcuni addestratori di questa prima versione vennero dati anche alla Royal Navy.
 
Compiti più pacifici erano assegnati ad un B.2, il WD952, che nel 1953-56 raggiunse quote molto superiori ai soliti 14.000-15.000 m dei tipi standard: grazie a due Bristol Olympus 99 arrivò a 20.083 m, mentre il 28 agosto 1957 il WK163, con un razzo 'Double Spectre' nella stiva ventrale, si arrampicò a 21.430 m. Queste prestazioni ad alta quota torneranno molto utili, così come l'autonomia e la capienza dei serbatoi, per i ricognitori, attivi per decenni ovunque vi fossero interessi britannici.
La successiva era la T.Mk.11, quadriposto per ruoli speciali, grazie al radar AIRPASS (Airborne Interception Radar and Pilot Attack Sight System); il prototipo VN828 volò il 29 maggio del '58 e serviva per addestrare i piloti dei Javelin, usata dal No.228 OCU. La T.19 era derivata da questa, ma usata dal No.100 Sqn come 'bersaglio' per i caccia; uno solo di questi aerei venne realizzato per questo squadron, mentre un altro venne dato al No.7. La T.Mk.3 venne servita in due esemplari per la RNZAF, la T.Mk.21 per la RAAF (7 B.20 e 2 B.2 ex-RAF); la U.Mk.10 era un aerobersaglio modificando i B.2, in servizio dal '57 sul No.728B Della FAA, ad Hal FAr (Malta). Lo scopo degli U.Mk.10 era fare da bersaglio per i missili Seaslug; quelli Australiani, di Woomera, vennero poi designati D.14.
 
I Canberra Indiani hanno visto azioni di tutto rispetto: le guerre contro il Pakistan, ma anche nella crisi del Congo del '61; l'Australia usò i suoi aerei nel Vietnam con il No.2 di Phan Rang durante il periodo 1967-giugno 1971. Vennero usati anche per cartografare le isole come quelle di Papua-Nuova Guinea, nella missione 'Sky Pikas', terminata nel luglio del '75.
Restano le versioni da ricognizione: la PR.Mk.3 (specifica PR.31/46) era il sostituto dei Mosquito PR.34 e PR.35; il prototipo era il VX181 e volò il 19 marzo 1950; seguirono 35 esemplari con gli Avon 109, maggiore capacità di carburante con una fusoliera allungata, due posti d'equipaggio e macchine da ricognizione fotografica. Dal '53 divenne un infaticabile spione per la RAF con il No.540 e poi i No.31 e No.69 in Germania. Era davvero un aereo formidabile se il sn WE139 decollò da Londra e atterrò a Christchurch (che è in Nuova Zelanda) in appena 23 ore e 51 minuti: meno di un giorno per 19.740 km di percorso. Si meritò certo il posto che ha al museo RAF di Hendon. Naturalmente venne rifornito, ma a terra: non c'era la sonda per il rifornimento in volo, quindi nel percorso totale bisogna considerare anche la pausa per i rifornimenti. Il successivo PR.Mk.7 era derivato dal B.6, con compiti e motori simili al PR.3, ma era nell'insieme leggermente migliorato; 74 esemplari vennero costruiti e si fecero valere, volando raids sopra il Polo Nord tra Londra e Tokyo, vincendo competizioni NATO e ottenendo vari record. Nella RN una versione derivata era chiamato T.22, e si trattava come si capisce dalla sigla, di un addestratore: infatti aveva il muso del Buccaneer. Era basata a Yeovilton, ancora in servizio negli anni '80. Ma non era finita: la PR.Mk.9 apparve come versione definitiva da ricognizione, con il WH793 in volo dall'8 luglio 1955. Era un PR.Mk.7 modificato per ruoli da ricognitore d'altissima quota, con gli Avon 206 da 4.560 kgs, maggiore apertura alare, due posti in tandem etc. Andò in servizio con il No.58 Sqn nel 1960, con 4 o sei fotocamere F-52 da 91 mm e una F-49 verticale da 150 mm.
 
Come aereo da alta quota il Canberra era certamente difficile da 'beccare': non ne raggiunsero nemmeno uno nelle misteriose e numerose missioni inglesi attorno alla 'Cortina di ferro'. I caccia F-86 italiani cercavano di prenderli durante le loro crociere di trasferimento da e per Malta e Cipro(teoricamente avevano abbastanza velocità per farlo), ma i Canberra salivano a 15 mila metri e così gli F-86 non riuscivano a beccare gli inglesi, perché semplicemente stallavano prima. Tuttavia, anche qui c'é stata un'eccezione, la guerra del '56, quando i Canberra subirono l'azione dei veloci MiG-15, con danni ad almeno uno dei ricognitori inglesi, nemmeno loro erano al riparo da questi nuovi caccia intercettori. Un altro venne abbattuto sulla Siria, e per colmo d'ironia, non da un nuovo MiG, ma da un altro aereo di costruzione inglese, un caccia Meteor siriano, che lo 'beccò' a quota meno elevata del solito, dato che il Canberra dovette abbassarsi a cercare un varco nelle nuvole per poter portare a termine la sua missione.
Altre versioni furono infine la B.15 e B.16 ovvero B(I)Mk.6 e Mk.8 modificati con lanciarazzi e missili AS.30, più macchina fotografica F-95 e una G-45, con maggiori dimensioni della stiva bombe, già capace di portare 6 bombe da 454 kg. In tutto vennero costruiti 32 B.15 per la NEAF e FEAF, 8 dei quali nel 1969-70 trasformati in E.15 per la calibrazione dei radar (Sqn.98 e No.100 di Marham e Norfolk). I B.16 costruiti furono invece 20, sempre per conversione dai B.8, operarono con il No.6 e No.29 della NEAF di Cipro, nel '62-69. 24 B.2 vennero trasformati in T.17 per addestramento ECM: operante con il No.360 sqn di Wyton, era irto di antenne ECM e senz'altro il più brutto dei Canberra costruiti. Il B.2 venne anche modificato in TT.18 per la RAF e RN con il No.7 Sqn e la FRADU della RNAS di Yeovilton.
[[Immagine:English_Electric_Canberra_B_Mk2_Deutsche_Luftwaffe_99-36.jpg|330px|right|thumb|Un Camberra B.2 della LW, usato solo per compiti di seconda linea]]
Ma non era ancora finita: la Rhodesia ebbe 15 B.2 ex-RAF, i cui ultimi superstiti erano in servizio, negli anni '80, con il No.5 Sqn, armati con lanciarazzi sotto la fusoliera. Poi nel '61 arrivarono, sempre in Rhodesia,altri 3 T.4 (ex-B.2 convertiti). Cliente poco noto fu la Germania Ovest con 3 B.2 per la Per 61 come macchine sperimentali. La T.11 venne comprata in due esemplari (ex-B.2 della RAF) dalla Svezia, sempre con compiti sperimentali, che comprendevano un muso con radar da intercettazione. L'Etiopia ha avuto 4 B.52 (al solito, B.2 convertiti), uno dei quali finito in Somalia. 3 T.4 ex-RAF vennero comprati dal Sud Africa. Ma sopratutto, l'Argentina ebbe 10 B.62 (ex-B.2) e 2 T.64 (ex-T.4) della RAF, consegnati nel 1970. Il Perù ebbe alcuni B.56 ovvero B.6 e 15 modificati; poi nel '72 arrivarono altri 12 B.72 (al solito, B.2 modificati) nel '69 oltre a 2 T.74 (ex-T.4). Il Venezuela ha avuto 12 B.2 nell'edizione locale B(I)82, più due T.84 (due T.4 ex-RAF), per il No.39 Escuadron, dove c'erano anche i B(I)8. Il No.40 aveva lacuni PR.83. Nel 1970 l'India ebbe 10 B.66 (ex-B.6), due PR.67 (PR.7), e sette T.4. Poi non mancarono 8 B(I).12 ex-RNZAF e 2 T.13, e vari B.20 ex-RAAF.
 
Un'altra ragione della longevità degli aerei, a parte la durevolezza delle cellule, è stata la disponibilità di spazio, che ha permesso la sperimentazione di motori, avionica, sonde IFR e missili, tanto da fare di questi aerei una piattaforma sperimentale estremamente importante per sviluppare sistemi molto più moderni, che questi aerei non hanno mai portato in servizio.
Nel servizio con la RAF i Canberra svolsero compiti sperimentali eccezionalmente numerosi data l'autonomia e la quota, inclusi i sistemi missilistici, radar e sonde per il rifornimento in volo. Oltre che nella discussa (e pagata politicamente a caro prezzo) campagna di Suez, vennero usati in Malaysia con il No.101, parteciparono nel '61 alla crisi del Kuwait con i No.88 e 213 (anche all'epcoa c'era stata la minaccia di annessione da parte dell'Irak). I Canberra Indiani hanno visto azioni di tutto rispetto: vennero usati nelle guerre contro il Pakistan ma anche nella crisi del Congo del '61; l'Australia usò i suoi aerei nel Vietnam con il No.2 di Phan Rang. Vennero usati anche per cartografare le isole come quelle di Papua-Nuova Guinea.
 
I Canberra, tuttavia, non ebbero i sistemi avionici più moderni ed efficaci disponibili, quanto meno dagli anni '60. Nella RAF vennero sostituiti dai Buccaneer (che pure nacquero come aerei navali, ma il TRS.2 era stato nel frattempo 'abbattuto' dalle decisioni politiche). L'USAF a suo tempo scelse il Canberra quale bombardiere leggero ideale, a seguito delle esperienze coreane, dismettendo così il pur promettente Martin XB-51, che aveva minor autonomia oraria e quindi, di 'persistenza' in missioni d'appoggio (e anche così, in Malesia spesso vennero preferiti i vecchi aerei a pistoni, con un'autonomia ancora maggiore). La Martin costruì su licenza il Canberra in diversi tipi profondamente modificati, i B-57. Essi saranno poi i più sofisticati della famiglia: gli ultimi tipi, come i B-57F, erano dei veri e propri interdittori notturni, con sofisticati radar e sistemi avionici quali FLIR, LLTV e laser, e con questo set avionico, ampiamente usati in missioni notturne sul Vietnam e dintorni. Un altro tipo altamente specializzato fu l'RB-57, che con le ali aumentate (come nell'RB-57F) divenne quasi all'altezza dell'U-2, sebbene soffrisse di problemi di resistenza strutturale.
Come aereo da alta quota il Canberra era certamente difficile da beccare: non ne beccarono nemmeno uno nelle misteriose e numerose missioni inglesi attorno alla 'Cortina di ferro'. I caccia F-86 italiani che cercavano di prenderli (avevano abbastanza velocità in teoria) ma i Canberra salivano a 15 mila metri e così, nelle loro missioni di intercettazione gli F-86 non riuscivano a beccare gli inglesi in trasferta a Cipro o Malta.
 
Il Canberra era inizialmente quasi invulnerabile, almeno finché si fosse mantenuto alle massime quote operative, che, anche con il carico bellico, arrivavano a circa 12.000 metri. Con il tempo, però, i caccia supersonici e i SAM riuscirono ad erodere la loro supremazia ed essi dovettero rifugiarsi alle quote più basse. Nel 1982 uno venne abbattuto da un Sea Harrier con un AIM-9L, mentre un altro, che a circa 12.000 m stava bombardando postazioni inglesi, venne centrato da un missile Sea Dart, ad una quota alla quale di fatto non era raggiungibile dai caccia inglesi (anche per il timore di ritrovarsi a che fare con i Mirage, che là sarebbero stati troppo superiori ai lenti aerei V/STOL).
Ancora negli anni '2000 il Perù aveva modificato i suoi Canberra con sistema di bombardamento basato su GPS, mentre la RAF per decenni lo aveva utilizzato per compiti di addestramento EW con un buon numero di aerei, ma per questo vedi l'apposito articolo.
 
Ancora nei primi anni '2000 il Perù aveva in servizio i suoi Canberra, modificati con sistema di bombardamento moderno, basato su GPS; nel mentre, la RAF lo aveva ancora in servizio per compiti di addestramento EW. Un vecchio guerriero che dopo oltre 60 anni di servizio, è probabilmente a tutt'oggi in servizio con qualche forza aerea secondaria. Del resto i suoi sostituti (fino al Tornado GR Mk.1) si sono dimostrati troppo costosi per la gran parte degli utenti del vecchio bireattore, che così è rimasto in auge, anche perché le sue prestazioni in quota sono superiori anche a quelle dei suoi successori, sopratutto quanto a tangenza e agilità di volo.
 
===Valiant===