Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-MiG: differenze tra le versioni
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Il MiG-21 Balalaika (Fishbed) venne concepito nel '54 ma rimase aggiornato e in produzione fino al '76 in URSS, per non parlare dell'India e della Cina.
La sua avionica, nei primi modelli, era limitata ad un telemetro radar SRD-5, ma il MiG-21PF, successivo dell'F e F-13, aveva il radar RP-21 Sapfir (TsD-0 per il costruttore e R2L per l'export, 'Spin Scan-A' per la NATO). Il MiG-21PF (Tip 76 per il costruttore e Fishbed-D in codice NATO) era dotato di questo rudimentale radar da ricerca aerea, capace di quattro funzioni, di cui: ricerca, acquisizione, inseguimento automatico, direzione di tiro. Antenna parabolica di piccolo diametro, inserita nel cono di fusoliera, con angoli verso l'alto e il basso di 30 gradi come libertà di movimento, banda X ovvero 8-13 GHZ, quindi decisamente alta, attualmente la nuova denominazione parlerebbe di banda I, e anche i margini superiori della J, ovvero lunghezze d'onda di 2,5-3,75 cm. Prima i radar sovietici erano nella band S, ovvero le attuali E/F, 7,5-15 cm, quindi sensibilmente meno accurate. Come funzionava questo radar? La sua modalità era diversa da quelle abituali per i sistemi avionici di questo genere: anziché orientarsi anche lateralmente, l'antenna ruotava su se stessa, e così il fascio che emetteva (da cui il nome in codice NATO), operando su due frequenze di ripetizione degli impulsi o PRF: 825-950 al secondo, e 1.750-1.850/sec; potenza di picco 100 kW. Il tutto consentiva di scoprire nominalmente un Tu-16 (RCS 16 m2) a 20 km e inseguirlo da 10 km. Il collimatore PKI-1 agiva come un HUD ante-litteram fornendo simbologie adeguate per localizzare il bersaglio. Per i lresto c'era una radai UHF RSIU-5V, icevitore datalink di ordini dalla guida-caccia Vozbukh-1 o Lazur (per la NATO: Markham), IFF SRO-2 o SRZO-2 (NATO: Odd Rods); risponditore SOD-57M ('Swift Rod') come parte dell'ILS, il sistema di atterraggio strumentale; c'era anche il KAP-2, ovvero un pilota automatico semplificato sul solo asse di rollio, e il ricevitore di radiofari MRP-48 Khrizantema, sempre parte dell'ILS di bordo, radiogoniometro automatico (ADF) del tipo ARK-10, radaltimetro RV-UM per le basse quote (0-600 m, ovviamente per quelle più in alto c'era un sistema barometrico), e il sistema RWR Sirena-2. Questo aveva un'antenna sulla sommità della coda, in avanti di questa sommità c'era anche un IFF con le sue tre caratteristiche antennine di altezza differente (per l'appunto 'Odd Rods'), e in avanti ancora l'antenna a lama UHF; altre antennine IFF erano sotto il muso, e il radar-altimetro era sotto l'ala destra. Così l'aereo aveva un
Si poteva fare di meglio, e così il MiG-21MF, della metà anni '60, introdusse nuove dotazioni. Una era il radar RP-22 Sapfir 21( S-21/'Jay Bird-A'), stavolta in banda J, mobilità antenna analoga, portata di 30 km in ricerca e 15 in inseguimento (vengono anche citate portate di 50 km contro grandi bersagli), illuminatore ad onda continua (CW) per i missili AA-25 (ovvero gli Atoll, con portata teorica massima di 14 km). Questo radar è stato poi, pur con i suoi limiti, apprezzato a sufficienza da essere ancora disponibile per gli ultimi MiG-21, come i Bis, SMT, MT (questi ultimi realizzati in soli 15 esemplari), i MIG-23UB e MS. Stessi sistemi IFF e ILS, ma collimatore ASP-PFD, pilota automatico migliorato AP-155, sistema datalink Lazur-M e RWR Sirena 3M.
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