Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Vietnam-3: differenze tra le versioni
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L'Operazione 'Ranch Hand' era pronta, con i suoi apparecchi dello Special Aerial Spray Flight, poi 12th Air Commando Squadron, per poi diventare il A Flight 310th Tactical Airlift Squadron. La chiamata radio era 'Cowboy'. Il primo volo venne fatto il 13 gennaio 1962, sulla Strada 15. Non era così facile: il volo doveva essere fatto a circa 45 metri (150 ft), a 240 kmh, quindi lento e basso: un bersaglio ideale. E così, il 2 febbraio 1962 un C-123 con tre persone a bordo cadde per ragioni sconosciute. Questo fu il primo aereo dell'USAF perso durante la guerra; successivamente si scassò un altro C-123, ma senza perdite umane. Volare bassi per assicurare una buona concentrazione del diserbante, con aerei carichi e sottopotenziati nel clima torrido del Vietnam, non era certo cosa facile. Nuove tattiche dovettero essere adottate, il comandante doveva pensare alla quota, la formazione (spesso erano più di uno), e azionare la pompa, il secondo pilota era pronto a prendere i comandi in caso di difficoltà. Per ridurre i rischi, i C-123 scendevano da 900 metri fino a 45 prima dell'azione vera a propria. In tutto si coprivano strisce di 73 metri di larghezza e lunghe 14 km.
Ma cosa lanciavano? Spesso si parla dell'Agent Orange, ma questo non ha a che fare né con il colore né con l'odore della sostanza; piuttosto, c'é da dire che non fu questo l'unico tipo: i tipi erano un
L'MC-1, prima capace di irrorare circa 1-1,5 galloni per acro, venne poi modificato per tre galloni, quello ideale secondo i tecnici dell'US Army. L'azione, inizialmente svolta da pochi aerei, formazioni di due o tre, spesso vennero affidate, nel prosieguo, a formazioni di un massimo di 10 velivoli. Dopo che il veleno veniva scaricato, l'effetto era evidente. Dopo quattro giorni cadevano le prime foglie della vegetazione, circa due settimane dopo le piante ingiallivano, e dopo due-quattro mesi le piante morivano. In effetti, non si trattava più di distruggere i raccolti: ora l'obiettivo era un altro. I Vietcong erano soliti nell'usare la ricca vegetazione vietnamita per nascondersi alla vista, e data la ricchezza di acqua, difficilmente essa prendeva fuoco. La soluzione: diserbare anche le foreste, una cosa davvero poco 'ecologica', in una guerra nella quale anche la vita umana non aveva significato se non come aridi numeri. L'aumento della visibilità orizzontale era di circa il 70%, e i VC non avevano più i vantaggi della foresta, si trovavano al contrario in un terreno ben visibile dall'alto. Era un vantaggio per proteggere le vie e le basi dall'attacco e movimento dei nemici. Tuttavia, vento e temperatura non aiutavano: se c'era un elevato calore al suolo, l'aerosol non ci cadeva addosso, e saliva di quota, andando poi a depositarsi dove non era voluto, facendo danni, anche se meno pesanti. Tanto che nel marzo 1968 il Gen. Brownfield, capo dell'Esercito, ordinò di ridurre l'uso dei diserbanti, che nel fratempo erano anche usati da elicotteri (cosa meno nota dell'operazione, probabilmente con i soli CH-54 Tarhe); in pratica si voleva che si usassero solo con temperature al suolo di 85 gradi Farenheit, ovvero 29,4° C come limite d'uso, e solo se il vento era inferiore ai 10 nodi (18,5 kmh). Non solo, ma non si doveva trattare a meno di 2 km da piantagioni 'amiche'. Nonostante tutto, le richieste non facevano che aumentare; l'addestramento era svolto a Langley AFB, in Virginia e poi anche in un'altra base in Florida (forse sperimentavano anche i diserbanti? la vegetazione era simile, dopotutto). Ma la pianificazione era incredibilmente lenta: inizialmente si facevano passare tre mesi dalla richiesta all'esecuzione, poi ridotti a 'soli' 75 giorni.
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====I 'botti' in grande stile====
Lo scopo era creare le HLZ (Helicopter Landing Zone), aprendo varchi nelle fitte foreste e sorprendendo la guerriglia con azioni della 'Air Cavalry'. Come fare? Le bombe normali non ci riuscivano. Ma nei depositi c'erano anche delle soluzioni: le bombe M-121 da 10.000 lbs, 4.540 kg, create per i B-36 e oramai non più in uso. Perché non usarle, visto che erano destinate alla rottamazione? Il problema era con cosa lanciarle, dato l'ingombro. Il primo tentativo venne fatto con un elicottero CH-54 Skycrane; ma esso era lento e tutto sommato vulnerabile. Venne così impiegato il C-130 Hercules, con due pallet per altrettante bombe. Quattro squadroni (29th, 772th, 773 e 774th) vennero qualificati per l'impiego, tutte le unità di volo del 463rd Tactical Airlift Wing. Il sistema d'arma era noto come 'Commando Vault', che comprendeva anche una stazione di controllo radar a terra, per guidare l'aereo dove doveva andare. Questi bombardieri pesanti, che portavano una o due bombe, divennero operativi all'inizio del '69. Presto vennero anche impiegati contro i Viet-Cong, e l'effetto doveva essere terribile. IL successo è stato in effetti molto elevato, ma per i primi mesi del '70 già le M-121 erano scarsamente presenti. Non sempre queste bombe funzionarono: erano nei depositi da decenni e spesso non esplodevano come dovevano; se questo non accadeva, bisognava poi andare a farle detonare per non dare ai VC una riserva di TNT sufficiente per un bel
Questi ordigni, per quanto poderosi, sono stati superati dalla MOAB (Massive Ordnance Air Bust), da oltre 9 tonnellate, ancora più terrificante. E nel futuro vi sono persino programmi ancora più 'pesanti', in antitesi completa alle piccole bombe super-precise (SDB).
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L'US Navy, per non essere da meno, mise mano ad un altro tipo di 'bomba'; le granate da 406 mm HC delle corazzata USS New Jersey, che nel 1969 rimase sulla linea del fuoco per 4 mesi, tirando oltre 5.000 colpi da 862 kg l'uno, più oltre 12.000 da 25 kg (calibro 127 mm); spesso tirava colpi singoli per aprire HLZ nella foresta, e malgrado il ridotto carico d'esplosivo rispetto alle bombe d'aereo, la forza dell'impatto e lo spessore delle pareti causavano effetti esplosivi più che sufficienti per lo scopo, senza rischi per il personale e in condizioni ognitempo, anche se con la gittata limitata a 'soli' 36 km, e quindi solo per tiri costieri. La munizione HC Mk.13 pesava molto di meno dell'AP (oltre 1.200 kg), ma la differenza in carica esplosiva era tutta a suo vantaggio. La carica HE interna arrivava a 69,9 kg anziché 18,4. Può non sembrare molto, ma oltre a perforare fino a 5 metri di calcestruzzo, poteva causare in alternativa crateri larghi 15 metri e profondi sei, più o meno come una bomba aerea di pari peso, ma con sì e no un sesto dell'esplosivo (la Mk.84 da 907 kg nominali dovrebbe arrivare al 45% della percentuale in HE). Quando usato come 'demolitore di foreste' per preparare spazi d'atterraggio per elicotteri, poteva aprire varchi di ben 180 metri di diametro, e 'defoliare' gli alberi per altri 270 metri (non è chiaro se di diametro, oppure di raggio, forse un
== Note ==
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