Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Pakistan-2: differenze tra le versioni

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Quanto al 'pezzo forte', il cannone 2A46M ha un calibro standard di 125 mm più sistema di caricamento, più le solite PKT e NSVT; la canna è costruita dalla HIT pakistana (nome che è tutto un programma, significa 'colpito' in inglese, ma è acronimo di Heavy Industries Taxila), e ha una vita utile di 1.200 colpi circa, sensibilmente superiore ai tipi russi, almeno dei tempi 'classici' (URSS). Tra i proiettili vi sono anche i 'Naiza', APFSDS con nocciolo in uranio impoverito, di cui nel mezzo sono presenti normalmente ben 27 colpi, 17 dei quali pronti al tiro sulla giostrina da 22 colpi. Per il resto vi sono gli HE-FRAG, HEAT e missili 9M119M Refleks, questi ultimi sono armi russe prodotte su licenza in Cina. Non manca un nuovo apparato di controllo del tiro e visione, oltre che protetto dai raggi laser. Infine vi è la solita torretta saldata, secondo lo stile inaugurato dai T-84. Il cannoniere è a sinistra della torre, ha sistema di puntamento stabilizzato su due assi, che è anche utilizzabile in maniera hunter-killer, con campo visivo di 8 gradi e 7,5x; vi è un telemetro laser tipo Nd: YAG, ovvero allo stato solido con cristallo di ittrio e alluminio-neodimio, con portata tra 200 e 7.000 metri e precisione di 10 metri. Non sembra niente di eccezionale (in giro vi sono già da molti anni telemetri laser da 10 km e precisione anche maggiore), ma va bene ugualmente; quanto al sistema di tiro, ha anche una capacità di tracking autonomo, questa sì interessante, con errore massimo di 0,1 millirad. I tempi d'ingaggio medio sono di 7 secondi da carro fermo, 10 secondi con il mezzo in moto. Infine, il mezzo sarà dotato di un sistema 'networkentrico', con la capacità di combattere con la 'situation awareness' data dall'interscambio con altri mezzi e fonti, tra cui gli UAV da ricognizione. Il peso del nuovo carro è di 50.000 kg circa in assetto di combattimento, ma anche così, vi è un rapporto potenza: peso di ben 28 hp per tonnellata.
 
Per ora il carro è alla fase di definizione industriale: si pensa che solo nel 2015 equipaggerà la 'cavalleria corazzata' pakistana. Così gli indiani hanno ancora un po' di tempo per prepararsi meglio alla sfida. Anche perché degli Al Khalid originari erano stati ordinati in due lotti per ben 600 mezzi, ma di fatto ad oggi, dopo otto anni, ne sono stati consegnati solo 250 circa (e forse qui hanno avuto ragione i russi, che ritenevano gli ucraini incapaci di far fronte alla commessa). Forse il secondo lotto sarà semplicemente deviato al tipo successivo. Che, come dice il nome, sarà la base per l'Al Khalid 2, un mezzo futuro con una costruzione completamente diversa, che si distaccherà definitivamente dall'era dei mezzi sovietici e cloni vari. La tecnologia sarà sudcoreana e turca, quindi forse un mezzo più simile al K-1. Attualmente i carri armati pakistani sono mandati in azione contro i Taleban. Il futuro ci dirà di più sul programma in corso.