Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Aeronautica 22: differenze tra le versioni

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La 'Dog Fish' è una tipica esercitazione ASW che viene tenuta in primavera e impegna i Paesi della NATO con sottomarini, navi e aerei ASW. Nel 1997, per esempio, vennero mobilitati un gran numero di aerei, come gli S-3B Viking della USS Roosvelt, gli Atlantic del 41° Stormo, due Nimrod del No.120 e 201 RAF Sqn di Kinloss, dotati anche di due BOZ lancia-chaff e forse di decoy trainati tipo Sand Piper; due Altantic 1 dell'MFG-3 tedesco, due Atlantic NG delle flottiglie francesi 23 e 24ima, diversi P-3 Orion del VP-8 della NAS Brunswick, ma distaccati temporaneamente a Sigonella per sei mesi; un paio di CP-140 Aurora del No.145 Sqn della CFB Greenwood, due P-3C olandesi di Valkenburg (320 e 321st Sqn), un P-3B del 221imo Esc spagnolo (di Moron), un P-3P della 601a Esquadra della FAP (da Montijo), e un P-3B greco del 353imo Mira di Elefsis, fresco successore degli Albatros. Questi aerei erano basati tutti a Sigonella; data l'estrema standardizzazione dei tipi, gli Atlantic erano raggruppati nel settore italiano, i P-3C in quello americano della base. Si dice che la componente 'equipaggio' incidesse, malgrado l'elettronica avanzata, per circa il 50% (e chissà com'era prima.. la lotta ASW è davvero un qualcosa di empirico), ma i più temuti dai sommergibilisti non erano né il P-3 né l'Atlantic: ma i Nimrod inglesi, che pur non essendo ottimali come qualità di volo nelle missioni di pattugliamento, possedevano un'avionica all'avanguardia. La 'Dog Fish' venne tenuta quell'anno nel Mar Ionio, almeno nella fase iniziale dell'esercitazione c'erano quattro settori quadrati di 92 km di lato ognuno, con difficoltà sempre crescenti; inizialmente con uno scenario 1V1, ovvero un pattugliatore contro un sottomarino, ma poi aumentando la difficoltà tattica. I battelli erano diversi: dall'ultimo 'Toti' ancora in servizio, ai Type 209 greci e turchi (che però non erano fatti operare negli stessi settori, per ragioni di .. sicurezza), ai Sauro e Agosta.
 
Tutto era coordinato dalla JONBAC di Sigonella, che raggruppava un po' tutte le forze armate interessate a tale esercitazione. Ogni mezzo aveva registratori a nastro che rilevavano l'attività svolta dai vari contendenti, con i risultati valutati alla fine di ogni giorno, per quello che riguarda, beninteso i velivoli, non certo i sottomarini. L'esercitazione non era competitiva, ma serviva a coordinare e confrontare al meglio i vari reparto ASW della NATO. Ma non tutto era divulgabile liberamente, perché alle volte c'erano sistemi segreti anche tra Stati Membri e allora i nastri venivano consegnati in certi punti cancellati; e la commissione li restituiva con l'inserimento di cartoni animati o scene sexy al posto dello 'iato' che avevano trovato.
 
Ad ogni modo, nonostante il periodo dell'anno non era così favorevole sulla carta, in pratica i gradienti batitermici erano ottimali e così i sonar lavorarono bene, tanto che venne fatta una specie di 'caccia grossa' ai sottomarini, con un numero di contatti positivi sonar dell'ordine dell'80% (non è chiaro cosa significhi, forse che l'80% dei sottomarini individuati veniva 'affondato'?). Dall'altro lato c'era però il rammarico per la scomparsa dei 'veri' bersagli, i sottomarini sovietici, spesso presenti durante le Dog Fish, onde testare le capacità ASW della NATO e raccogliere informazioni utili.