Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-5: differenze tra le versioni
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<ref>SA-2 Sgarlato, Nico, A&D feb 89 p.51-52</ref>
Il V-75SM è un missile più noto con il nome NATO: SA-2 Guideline. Inizialmente, molti anni fa, esso era noto come M-2, poi il nome cambiò. Questo missile, dal progetto ben proporzionato e aspetto piacevole e slanciato (cosa che non è affatto ovvia, vedi per esempio l'SA-4), nacque già con una prima fase di sviluppo attorno al 1948-52; presto, attorno al '56, entrò in servizio e apparve sulla Piazza Rossa per la prima volta l'8 novembre 1957. Il missile vero e proprio era noto come V-750Vk Dvinà; era il secondo missile SAM dopo l'SA-1 'Guild'. Esso costituisce un paradosso: da un lato è un'arma più tattica che strategica, nel senso che è concepito per essere un sistema mobile e abbastanza economico; dall'altro, malgrado questo e un peso minore, esso è di prestazioni addirittura superiori rispetto all'altro. Ciò è possibile perché ha un booster a propellente solido, che lo aiuta moltissimo nella prima fase del volo. Esso funziona per circa 4,5 secondi; dopo di che entra in azione il motore di 'crociera' a propellente liquido -acido nitrico e cherosene- che brucia altri 22 secondi, nel frattempo l'arma, un
L'SA-2 aveva un lungo corpo cilindrico, con una serie di alette all'altezza dell'ogiva, alette principali di stabilizzazione nella parte inferiore, e vicino di esse, altre due che servivano per la manovra, ma non così vicine a quelle di stabilizzazione come, per esempio, le alette dei missili Terrier; infine, il booster aveva le alette più grandi di tutte, almeno in apertura, e che servivano ovviamente solo per la stabilizzazione.
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Dopo questi aggiornamenti, fu il missile che divenne più pesante di circa 100 kg, e con un motore più potente per velocità maggiori (evidentemente era questi ad essere stato potenziato), che significò arrivare a velocità a fine combustione di mach 3,5 anziché mach 3. La gittata aumentò al contempo da 35 a ben 50 km. Questo missile venne identificato come SA-2D 'Guideline Mk.4/Mod.3'.
Ma non era finita, dato che nel '67 venne anche introdotta la SA-2E che era ancora più lunga, di circa 40 cm, e alette anteriori a pianta trapezioidale; presentata nel novembre 1967, questa versione aveva spesso l'ogiva verniciata di bianco e si pensò che potesse avere una carica nucleare. Con il radar 'Fan Song
Dopo la sconfitta degli arabi nel '67, gli israeliani riuscirono a mettere le mani sui preziosi SA-2, quelli che sette anni prima avevano abbattuto l'U-2 di Powers, sia pure in una versione meno evoluta di quelle all'epoca disponibili. Questi ed altri materiali vennero usati ovviamente come 'merce di scambio' per ottenere l'aiuto americano, dato che gli Stati Uniti stavano fronteggiando tali SAM (Surface to Air Missile) in Vietnam. Così i sovietici iniziarono un programma 'crash' (aggiornamento senza seguire le normali procedure, per ottenere dei miglioramenti con maggiore rapidità), e il risultato fu una nuova arma, l'SA-2F, sopratutto nuova nel sistema di guida. Essa aveva il 'Fan Song F', ed era a quanto pare il vecchio missile SA-2B aggiornato con il propulsore tipo SA-2D.
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