I promessi sposi/Analisi del capitolo 18: differenze tra le versioni

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Con un'altra analessi la narrazione passa quindi alle vicende di Agnese e Lucia al convento di Monza. Le due donne hanno vissuto con apprensione i fatti di Milano e vengono a sapere da una fattoressa che Renzo è ricercato dalla giustizia. Mentre per la fattoressa le notizie sono semplice cronaca, per le donne sono motivo di angoscia e disperazione.
<br/>Arrivano per fortuna notizie da un pescatore di Pescarenico che li rassicurano sulla sorte di Renzo. Si instaura anche una certa confidenza anche se molto pacata: la monaca non riesce a superare il suo pudore.
<br/>L'interruzione delle notizie da parte del pescatore fanno preoccupare Agnese, che torna quindi al suo paese natale, in particolare a Pescarenico per cercare padre Cristoforo, per scoprire poi che è stato allontanato come orchestrato dal conte Attilio.
<br/>L'incontro tra fra Galdino e Agnese mostra le due diverse reazioni dei personaggi alla notizia dell'allontanamento di fra Cristoforo: mentre fra Galdino non si preoccupa del tempo e della distanza (''- Eh eh eh! - rispose il frate, trinciando verticalmente l'aria con la mano distesa, per significare una gran distanza'') Agnese è più pratica e preoccupata (''Oh povera me! Ma perché è andato via così all'improvviso?'', ''Oh Signore!'').
 
<br/>Arrivano per fortuna notizie da un pescatore di Pescarenico che li rassicurano sulla sorte di Renzo. Si instaura anche una certa confidenza anche se molto pacata: la monaca non riesce a superare il suo pudore.
Nel capitolo viene introdotta anche la figura del '''conte zio'''. Egli era già stato introdotto nel [[../Capitolo 11|capitolo 11]]: nonostante egli si presenti con un ''contegno serio'', egli aveva detto in precedenza ''Caro signor conte zio! Quanto mi diverto ogni volta che lo posso far lavorare per me, un politicone di quel calibro!''.
 
<br/>L'arte del conte zio consiste nel parlare e non parlare (''un parlare ambiguo'') che rende il suo ''concetto'' di potere ''realtà'':
<br/>L'interruzione delle notizie da parte del pescatore fanno preoccupare Agnese, che torna quindi al suo paese natale, in particolare a Pescarenico per cercare padre Cristoforo, per scoprire poi che è stato allontanato come orchestrato dal conte Attilio.
 
<br/>L'incontro tra fra Galdino e Agnese mostra le due diverse reazioni dei personaggi alla notizia dell'allontanamento di fra Cristoforo: mentre fra Galdino non si preoccupa del tempo e della distanza (''- Eh eh eh! - rispose il frate, trinciando verticalmente l'aria con la mano distesa, per significare una gran distanza'') Agnese è più pratica e preoccupata (''Oh povera me! Ma perché è andato via così all'improvviso?'', ''Oh Signore!'').
 
Nel capitolo viene introdotta anche la figura del '''conte zio'''. Egli era, già statonominato introdottonel nel [[../Capitolo 11|capitolo 11]]: nonostante egli si presenti con un ''contegno serio'', egli aveva detto in precedenza ''Caro signor conte zio! Quanto mi diverto ogni volta che lo posso far lavorare per me, un politicone di quel calibro!''.
 
<br/>L'arte del conte zio consiste nel parlare e non parlare (''un parlare ambiguo'') che rende il suo ''concetto'' di potere ''realtà'':
{{quote|Un parlare ambiguo, un tacere significativo, un restare a mezzo, uno stringer d'occhi che esprimeva: non posso parlare; un lusingare senza promettere, un minacciare in cerimonia; [...]. A segno che fino a un: io non posso niente in questo affare: detto talvolta per la pura verità, ma detto in modo che non gli era creduto, serviva ad accrescere il concetto, e quindi la realtà del suo potere|[[s:I promessi sposi/Capitolo XVIII|capitolo 18]]}}
Attilio presenta al conte una versione distorta dei fatti (il frate diventa un ''provocatore'', la sua carità e compassione per Lucia un'attenzione morbosa, la sua conversione un modo ''per iscansar la forca'') e il conte zio si fa ingannare (''intendo'').
<br/>Successivamente fa leva sull<nowiki>'</nowiki>''onore della casa'' anche dal momento che don Rodrigo vuole usare la giustizia ''sommaria'' anziché quella ''regolare'' che può offrire il conte. Fingendo di farlo per il bene la ''passione della reputazione'' del casato, fornisce allo zio la soluzione: far allontanare il frate.
 
== A partire dadalla kikkonarrazione sei un coglione..ti odio==
13 novembre - 1 dicembre<br/>
<span style="color: dimgrey; font-size: x-small">La narrazione si sposta nuovamente sulle vicende del paesino natale di Renzo, riprendendo così le vicende avvenute durante la parentesi milanese di Renzo</span>