Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-Missili 2: differenze tra le versioni

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Ma vi furono degli sviluppi degni di nota dello Scud? Certamente, iniziando con l'R-11M; una versione navale, l'R-11FM o SS-N-1B er la NATO, era lanciabile da sottomarini, un programma d'emergenza che tuttavia doveva essere usato solo con il sottomarino in emersione. C'erano molti problemi da risolvere: e stare con il sottomarino emerso, se ne risolveva alcuni, ne causava di altri, perché lo scafo 'ballava' sotto l'influenza delle onde. Vi fu un sistema di stabilizzazione della piattaforma di lancio simile a quello delle torri d'artigleiria con dei giroscopi che raddrizzavano il battello sui tre assi, e il missile veniva lanciato solo quando questo era verticale. Altirmenti, un solo grado d'errore sarebbe stato un risultato mancato anche di decine di km e non si poteva sperare che il missile potesse correggersi da solo data la primordialità del suo sistema di guida; ma anche così i lanci non furono più precisi di 7 km d'errore. Ad ogni modo, già nel '54 i lanci da Kapustin Yar vennero fatti dei lanci sperimentali e si ricavò ben presto un pozzetto, poi due, per la vela dei sottomarini 'Zulu' diesel-elettrici, con due anni di esperimenti per un totale di 9 lanci, cosa che accadeva solo dopo avere messo fuori il missile dal pozzetto di lancio per metà dell'altezza, per aiutare i gas di lancio a sfogarsi. Un altro problema erano i propellenti liquidi, potenzialmente molto pericolosi, che in teoria dovevano essere ospitati per tre mesi ma che in pratica si degradavano molto prima. Inoltre le procedure di lancio erano complesse: il battello doveva stare immerso vicino alla superficie per due-4 ore prima del lancio, e con rotta costante; calcolare così la rotta a tarare bene il sistema giroscopico prima del lancio, poi emergere e metterci almeno 5 minuti per far salire il missile e lanciarlo, altrettanti per il secondo ordigno, troppo perché l'USN facesse finta di non saperlo, data la corta portata dell'arma, più o meno come quella terrestre. Ma nonostante i dubbi della marina, il complesso militare-industriale (oboronka) ebbe la maglio, e sette unità Zulu V entrarono in servizio tra il '56 e il '59, di cui quattro per il Mare del Nord e due per il Pacifico, l'altro era per funzioni addestrative, a rotazione. Ma dopo pochi anni il tutto venne ritirato, essendo decisamente troppo inefficiente e pericoloso da maneggiare nei sottomarini. SE non altro l'85% dei 6 lanci addestrativi ebbe successo.
 
Tra i successivi missili R-17 vi fu un tipo eliportato, la versione V, che era stata sviluppata con la crisi di Cuba per rapidi rischieramenti, il che era possibile con gli elicotteri Mi-6RVK, ma vi furono pochi esemplari prodotti e sperimentati per pochi anni. L'R-17-VTO AEROFON era un modello molto diverso e decisamente importante. Venne sviluppato dal '67 con una nuova testata meno 'aguzza' nella forma, perché non c'era solo l'ogiva atomica o convenzionale, ma anche un sistema di guida molto sofisticato. Oltre alla guida inerziale (INS) c'era infatti anche un sistema di correlazione tra le immagini digitalizzate e quello che vedeva il sensore ottico del missile. La sperimentazione della testata venne completata nel '75 con l'istallazione su di un Su-17K come 'test bed'; vennero anche suggerite delle superfici di controllo sulla testata per farla manovrare meglio nel raggiungere il bersaglio. Il primo esperimento ebbe luogo nel '79 e il bersaglio venne mancato di qualche metro; vi furono però problemi successivi legati all'accuratezza della costruzione, che vennero risolti sono alla fine degli anni '80, quando però i missili tattici moderni a propellente solido SS-21 e 23 erano oramai operativi; l'AEROFON è stato tuttavia offerto all'export, ma pare, senza clienti; solo che i Siriani e Coreani lo hanno trovato interessante per i propri provgetti.
 
Infine i missili R-17E da export, non progettati per le testate 'atomiche', con procedure di lancio semplificate ma anche meno accurate. L'R-17M era simile agli altri tipi ma con maggiore facilità di gestione e flessibilità operativa , tra cui serbatoi con rivestimento interno anticorrosione tali da poter ospitare anche per 90 giorni i propellenti a brodo. Quanto agli 'SCud C e D', la prima delle due è una denominazione per designare una versione del 1965 mai entrata in servizio con aumento della gittata e meno carico utile; e la seconda non è mai esistita così come la 'SCUD- E'. Gli USA, infine, hanno comprato 4 TEL nel 1995 ex-Patto di Varsavia con 30 missili, come bersagli per il programma Lockheed Willow Dune per migliorare le capcità dei missili Patriot; spesso questi test ebbero successo e vennero fatti con due-tre lanci annuali, e nel 2004 uno Scud venne lanciato da una nave dell'USN per verificare forse la fattibilità di lancio da parte di terroristi, di missili su di una nave modificata. GLi Al Hussein, inizialmente, erano costruibili solo con l'uso di ben tre Scud; poi ne bastò solo uno data la produzione in loco di alcune parti, ma non l'INS che per quanto semplice, non venne mai costruito localmente; i sovietici fornirono 118 missili nel 1988 e in tutto l'Irak produsse 250 nuovi missili; sacrificare vari Scud per un solo Al Hussein era considerato OK se c'era da colpire Teheran.