Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Armi: differenze tra le versioni

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===SL/ALQ-234<ref> F.J. A&D, Feb '89 p.28-29</ref>===
Il Selenia AL/ALQ-234 è un apparato con struttura caratteristica, con un'antenna anteriore d'emissione triangolare, dietro la quale vi è una turbinetta d'azionamento eolico (con un generatore elettrico collegato, un pò come nell'EA-6B). Esso è stato pensato sopratutto per coprire l'aereo dalle difese antiaeree, e senza particolari esigenze d'interfaccia, essendo un apparato essenzialmente autonomo, ed efficace sia con i sistemi ad onda continua che con quelli più insidiosi, ad impulsi. Un contenitore cilindrico lungo 3,285 metri e pesante 270 kg, con agganci standard a normali piloni e una suddivisione interna in circa 5 compartimenti elettronici; ha due gruppi di antenne, sia anteriore che posteriore per la copertura dei rispettivi settori. Il sistema ha un'antenna RWR per riconoscere la fonte d'illuminazione e un microprocessore che valuta come disturbare più efficacemente la fonte elettromagnetica; il campo d'azione è sulle onde centimetriche in banda I e J, con emissioni di rumore e inganno, e variazione della potenza. La difesa contro radar ad onda continua è possibile sul settore frontale con bande H e J. Il software ha la capacità di elaborare dati e analisi su più minacce contemporanee, e la turbinetta ausiliaria, che permette un'alimentazione autonoma, ha un generatore a turbina da 7,5 kVA, mentre il raffreddamento è a doppio circuito a scambiatori termici, uno è quello primario, a liquido, per le piastre dei componenti elettronici, e un altro, ad aria, a ciclo aperto. A bordo dell'aereo è richiesto un piccolo pannello di controllo nell'abitacolo, per informare il pilota della minaccia e delle contromisure scelte. La velocità massima del sistema è stata pensata per compiti supersonici: sebbene provato anche da macchine come gli Alpha Jet, è un tipo trasportabile da 1,1 mach slm a 1,5 mach a 10.000 m, anche se la limitazione è in temperatura, con ISA +15°, ovvero 40°. Per il resto c'é un BITE (Built-In Test Equipment) per eseguire a terra quattro livelli di manutenzione: controllo sulla linea di volo (preparazione alla missione), e altri quattro livelli in laboratorio. Presentato durante i primi anni '80, era già stato adottato da alcuni utenti, che ancora nel 1989 non erano tuttavia noti (sebbene tra questi vi fossero sicuramente i Mirage 5 egiziani, in istallazione ventrale).
 
===Bibliografia===