Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-MiG-2: differenze tra le versioni

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Rispetto ai caccia americani, tuttavia, il Tu-128 non aveva affatto la stessa capacità nell'avionica. Eppure è il più grande caccia entrato in servizio all'epoca, e tale è rimasto anche successivamente, malgrado il MiG-25 e il MiG-31. Tuttavia, mentre i supercaccia occidentali non entrarono in servizio, il Tu-128, seppure con un'avionica inferiore, ci riuscì, ed è un successo durato a lungo. Tuttavia, essendo una macchina destinata essenzialmente per la IA-PVO, non è molto nota all'estero, e spesso viene ricordata come una specie di pariclasse, di prestazioni inferiori, del MiG-25.
 
Rispetto a questo aveva tuttavia anche vantaggi: la presenza di un operatore dei sistemi d'arma, sia pure con un' abitacolo (al solito) con poca visibilità (due finestrini su ciascun lato). Il pilota, invece, aveva una buona visuale. Essendo una macchina a lunga autonomia, non era destinata a raggiungere prestazioni estreme, ma a lunghe navigazioni, per le quali il più prestante 'Foxbat' non era del tutto indicato. Il sistema d'arma era il Volkov RP-5 'Smerch', nome NATO 'Big Nose'. Esso operava in banda centimetrica (I), e scopriva bersagli fino a 100 km, con aggancio a 50 km. Vi sono anche voci diverse, Gunston ricordava negli anni '80 (Aerei da combattimento nda) che gli ex-piloti del 'Fiddler' raccontavano di portate dell'ordine dei 200 km. In ogni caso, era il meglio che avessero i sovietici. A questo era aggiunto l'illuminatore ad onda continua per i missili dell'OKB-4 (Bisnovat), i tipi K-80 (o anche I-36 o anche R-4); il nome in Occidente era AA-5 'Ash' (cenere). Questo tipo di missile era caratteristico per la sua forma: la testa di guida, data l'elettronica poco compatta, era assai più grande rispetto al diametro del motore a razzo. C'erano due serie di superfici, una di stabilizzazione ad ala a delta, e una per il controllo, sistemate all'estremità poppiera. I tipi erano a guida IR e radar, come al solito per i tipi sovietici. I due missili a guida radar era no R-4R, con sistema SARH semiattivo PARG-10-88; più due R-4T a guida infrarossa, con i cercatori T-80NM.
 
Vi sono anche fonti diverse in merito, per esempio che il sistema 'Smerch' era abbinato ad un caccia noto come Tu-28A-80. Nel caso del T-128M il sistema d'arma era il relativo Tu-128S-4M, con lo Smerch-M e con missili R-4RM e R-4TM migliorati.
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Ma nel caso del radar, non c'é nemmeno la somiglianza, come si accorsero gli osservatori al Bourget, che rimasero senz'altro scossi dalla rimozione del musetto del 'Foxhound'. Quello che videro, infatti, non somigliava affatto all'AWG-9, anche meno di quanto il radar 'Slot Back' del MiG-29 somigli all'APG-65 dell'equivalente occidentale, l'Hornet. In effetti, si tratta di un sistema di scoperta di nuova concezione, con antenna di 110 cm di diametro e profonda circa 30, per un peso di circa 300 kg, con peso complessivo di tutto il sistema di circa 1 t (quasi il doppio del radar del Tomcat e circa 4 volte quello dell'Eagle!); si rileva la presenza di 24 linee di elementi metallici con separazione di materiale dielettrico e circa 3.000 piccoli dipoli. La produzione dello Zaslon è stata fatta alla Fazatron.
[[File:MiG-31 gear and R-33.jpg|350px|right|thumb|Il carrello in tandem, e i missili R-33]]
L'antenna è di tipo ARROWHEAD (Array of High Efficiency and Directivity). Queste apparecchiature hanno sorpreso non poco gli osservatori a Le Bourget, visto che in Occidente antenne simili, del tutto fisse, su caccia non v'erano e l'unica cosa che gli somigliava era il radar del B-1B; la scansione elettronica del MiG-31 permette di osservare fino a 120° tra -60 e +70° di alzo, 200-300 km di portata in scoperta, 120 in inseguimento su 10 bersagli attaccandone fino a 4 in simultanea, anche se (osservava il Nativi) il radar sarebbe servito da un processore un po' troppo lento per garantire tutte le prestazioni dichiarate, essendo capace di addizione e moltiplicazione in 1,2 e 10 microsecondi (nettamente più veloce, peraltro, delle 170.000 op/sec dei MiG-29B e anche delle 400.000 dei MiG-29C); funziona in banda I/G ovvero circa 3 cm di lunghezza d'onda (9-9,5 GHz). Tra gli altri dati (Aerei Ago '98) si parla dei bersagli tipici: ovviamente non è utile dire del raggio di scoperta di un radar se non si specifica il bersaglio (per esempio, la Luna è senz'altro 'visibile', ma non è un obiettivo tipico). Il raggio è di 200 km su bersagli con RCS di 16 mq (il Tu-16), con inseguimento da 120 km. Tuttavia, si ritiene che questi valori nominali, in pratica, siano superabili in maniera piuttosto ampia. Peraltro la maggior parte degli osservatori ha rilevato che si tratterebbe sì di un 'antenna radar a scansione, ma di tipo passivo e non attivo. Sempre Aerei 1998 ridimensiona i dati sull'elevazione: si parla di +35 gradi fino a -25° in depressione. Quanto alla direzione, si parla di 120 gradi per lato, ma questo è un assurdo, visto che consentirebbe di vedere alle spalle e sui lati degli aerei per decine di km (30 gradi per lato); ma è molto probabilmente un errore di dicitura, e 120 gradi sono il massimo ottenibile su entrambi i lati (60 gradi per lato). Il sistema ha agilità di frequenza e le sue capacità non sono solo teoria: sebbene l'ampio angolo visuale possa offrire anche rilevanti lobi laterali (e vulnerabilità alle ECM), in effetti si ebbero da subito notizie interessanti sulle attività sperimentali del MiG-31.
[[File:R-40.jpg|200px|left|thumb|Un R-40T]]
I satelliti spia americani rilevarono lanci di missili R-33 da media quota (circa 6.000 metri), contro 'drones' simulanti missili da crociera (tra i bersagli dei MiG-31), che oltre alla ridotta RCS erano in volo a meno di 200 metri (si parla anche di meno di 90). Questo significa che il MiG-31, magari volando ancora più basso, avrebbe potuto eliminare anche aerei e missili in volo a quote radenti il terreno, e-o con ECM di bordo di una certa efficacia. Se non bastava per superarne le capacità (si pensi al Raven e al B-1B), c'erano anche missili a guida IR del tipo R-40 (AA-6) e R-60 (AA-8), più il cannone, per un totale massimo teorico di 4 R-33/AA-9, 2 R-40/AA-6, e 4 R-60/AA-8. Da notare che i missili AA-6 sono in genere del tipo a guida IR, per attacchi alle spalle di bersagli con forte capacità di difesa elettronica, e-o per azioni di sorpresa. Sebbene vecchi, gli R-40T sono ancora ordigni di prestazioni temibili. Tuttavia, alle volte si sono visti anche gli R-40R, ovvero i tipi a guida radar, dal muso appuntito molto caratteristico (del resto sono armi da mach 4,5). Il tutto abbinato all'IRST, qui ventrale anziché sopra il muso, che serve a localizzare un obiettivo 'regardless' le sue capacità ECM e la sua traccia radar.