B-52 Stratofortress: differenze tra le versioni

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La carriera dei B-52 con il SAC cominciò nel giugno del 1955, nel 1958 arrivò il nuovo J57 con iniezione d'acqua, anche se vi era stata già una certa miglioria della spinta, giunta oltre le 5 tonnellate. Da notare che il rifornimento in volo era necessario e non soltanto consentiva di migliorare il raggio d'azione, ma sopratutto di sfruttare appieno il carico di carburante della macchina. Al decollo questa, nella versione H, pesa circa 88.450 kg a vuoto più il carico utile che giunge ad un massimo di 229.068 kg di peso, ma dopo il rifornimento in volo, con tutti i serbatoi pieni, si può giungere fino a 256.738 kg, che significa imbarcare qualcosa come oltre 30.000 l di cherosene aggiuntivo rispetto a quello con cui è possibile decollare, sempre che sia presente a bordo un carico d'armi rilevante che impedisce il pieno sfruttamento dei serbatoi per ragioni di peso al decollo. A questo proposito, la struttura dei bombardieri a reazione strategici è sempre stata molto 'leggera', e le missioni con il carburante e il rifornimento in volo, poteva arrivare anche a 27-30 ore.
 
I sistemi ECM sono stativennero presto migliorati (nel 1958, dalla Sperry), a far tempo dal 1958; ma gli U-2 già nelda 1958quello stesso anno riportavano lanci di missili SAM verso di loro, alcuni dei quali sempre più vicini alle loro quote. Così presto gli americani cominciarono a pensare a missioni a bassa quota, con un radar TFR e la possibilità di restare a circa 150 m di quota in condizioni ognitempo, con una modifica al radar d'attacco delle versioni C e H. L'ala del B-52, così grande e di basso carico alare, era tutt'altro che adatta a questo volo, essendo lo Stratofortress, dopotutto, pensato per le missioni ad alta quota. La modifica cominciò nel 1961, dopo che gli equipaggi già dal '60 si erano addestrati per questo tipo d'operazioni. In effetti, si trattava di un ripiego, con un volo a bassa quota decisamente scomodo, specie se prolungato e ad alta velocità. Nel contempo vennero applicate contromisure anche di tipo 'autonomo', come il Quail, un minuscolo drone che poteva simulare la traccia di un B-52 cento volte più grande, e fino a 4 di questi potevano essere ospitati e lanciati dalle sue stive. Nel contempo si arrivò ai missili AGM-20 Hound Dog, supersonici e applicati sotto le ali. I Quail apparvero negli anni '60 con i B-52G e H, pesanti 545 kg per 3,9 metri di lunghezza, erano trasportati nella stiva bombe anteriore di 8,1 m di lunghezza; malgrado tutto, la sua venne ritirato per difficoltà di manutenzione negli anni '70, e non sostituito con sistemi analoghi. L'Hound Dog era capace di volare a mach 2 e passa, a quote di 150 m minima, ma arrivando anche a 20.000 m in base a come era programmato dall'equipaggio, raggiungendo distanze di oltre 1.000 km. I missili però pesavano 9 t l'uno e riducevano il carburante trasportabile al decollo, benché potessero accendere il turbogetto J57 di cui erano dotati per aiutare i B-52 al decollo. La loro lunghezza arrivava a 13,5 m, praticamente erano piccoli cacciabombardieri senza equipaggio. Per giunta, volare a bassa quota significava ridurre il raggio d'azione: l'autonomia era di 16.700 km per il B-52H, ma se il volo avveniva per 4.500 km a 150 m, l'autonomia si riduceva a 11.700 km con un rifornimento in volo incluso. In ogni caso, le TF33 davano al B-52 un'autonomia superiore a quella del M-4 sovietico e paragonabile al Tu-20/95. Nel '61 i B-52 vennero assegnati al volo permanente in aria, con pattuglie sempre pronte per le missioni atomiche già in pattugliamento aereo, mentre nel '62 venne cancellato il missile Skybolt. Il missile ICBM era tutto sommato più economico ed efficace, nonché meno vulnerabile. La produzione dei B-52, pensati per durare una decina d'anni, terminò nel 1962. La H aveva importanti migliorie con 120 modifiche per aumentare le prestazioni a bassa quota rispetto ai meno stabili modelli precedenti, mentre il peso aumentava a 221 t.
 
Presto, nel clima paranoico della Guerra fredda, iniziarono anche le crisi: i B-52 vennero mobilitati per la Crisi di Berlino, quella del '58; nel 1960 vi fu anche un rischio guerra atomica totale, perché ordini errati, giunti durante un'esercitazione, vennero interpretati come se si trattasse di una vera guerra nucleare; e i sovietici se ne accorsero, tanto da mobilitare i loro Tu-16 e 20/95. L'anno dopo vi fu la nuova crisi di Berlino, e nel '62 quella di Cuba: in tutti i casi i B-52, oramai pressoché gli unici bombardieri atomici americani, vennero messi in allerta. Anche con la crisi del Kippur vi fu un innalzamento del livello di sicurezza, passando dal normale Defcon 5 a Defcon 3; si consideri che all'epoca c'erano bombardieri armati con bombe H e missili in volo 24/7 (ovvero, sempre), anche in condizioni 'normali': solo nei primi anni '90 l'allerta nucleare ebbe termine.
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I B-52 cominciarono a diventare famosi già con film come il Dr. Strangelove, ma la paranoia della guerra fredda non fu l'unico campo in cui si esercitarono, anzi col tempo è diventato sempre meno importante.
 
La guerra in Vietnam venne combattuta anche con i B-52, che decollando dalla base di Guam, erano tenuti costantemente in azione, perché non v'era abbastanza spazio per contenerli tutti sulle sue piste. Non meno di 100 apparecchi eranovennero utilizzatibasati sull'isola, della versione D (quella di maggior successo per la 'prima generazione'), la F e la G, mai la H, risparmiata come deterrenza nucleare, specie dopo che dal 1970 l'unico altro bombardiere strategico americano, il B-58, uscì dal servizio (ma va detto, rimpiazzato da un congruo numero di FB-111A). La campagna di bombardamenti 'Arc Light' era micidiale; prima venne realizzata una modifica per i B-52F con 51 bombe da 340 kg nominali, ma poi un B-52D o F era in genere modificato con lo standard 'Big Belly', che consisteva nel dargli una maggiore capacità di utilizzare bombe convenzionali: anziché 27 a 84, più 24 trasportate sotto le ali con i piloni dei missili 'Hound Dog'. Bisogna ricordare che in origine l'aereo era solo concepito come bombardiere nucleare e quello che gli si richiedeva era piazzare una o due bombe su obiettivi strategici. I B-52 dimostrò di essere una macchina formidabile: già i primi aerei dimostrarono cosa poteva essere fatto col nuovo aereo: gli apparecchi del 93imo Stormo decollarono dalla Castle AFB e fecero il giro del mondo in formazione, volando per 45 ore (ovviamente col rifornimento in volo). Nel 1958 venne introdotto il missile Hound Dog, che consentiva di colpire bersagli a oltre 1.100 km di distanza con una velocità di crociera altamente supersonica. Due di questi erano appesi sotto piloni alari tra la fusoliera e le gondole motori.
[[File:B36-b-52-b-58-carswell.jpg|360px|right|thumb|La formidabile triade del SAC, in realtà praticamente mai contemporanea, in quanto il B-58 entrò in servizio per quando ne uscì il B-36. In ogni caso questi tre aerei rappresentano altrettante generazioni a confronto]]
Le missioni 'Arc Light' erano qualcosa di diverso: duravano circa 10 ore con una pista di decollo corta e coperta d'alghe, e poi di faticoso volo attraverso perturbazioni e nubi fino a trovare l'obiettivo, ovvero delle fitte foreste in cui si pensava fossero annidati i viet-cong: alle volte singoli cannoni M46, dalla gittata molto superiore a quasi tutte le artiglierie americane, richiedevano l'intervento di B-52 che, con il massimo carico di bombe, erano in grado di devastare 1 km2 di territorio. La modifica 'Big Belly' consisteva nel rendere possibile l'uso di 84 bombe da circa 363263 kg l'una, mentre i piloni subalari, pensati per i missili Hound Dog, venivano utilizzati per altre 24 bombe M117 da 363374 kg, rggiungendo ben 31.752 kg di ordigni<ref>Armi da guerra 18; probabilmente le bombe da 263 kg erano in realtà le Mk.82 o forse qualche tipo meno recente, mentre le M117 avevano un peso teorico di 750 lb/340 kg</ref>. I B-52D ed F erano quasi tutti modificati a questo standard, ma i B-52G no e portavano solo 27 bombe in tutto, esattamente un quarto del totale. In 6 mesi si ebbero più di 100 missioni di bombardamento, entro un anno i B-52 avevano sganciato nel sud-est asiatico una media di 8.000 t di bombe al mese. L'impiego attivo durante la Guerra del Vietnam fu dal giugno 1965 all'agosto 1973 e decollavano dalle basi di Kadena (Okinawa), Andersen (Guam), U-Tapao (Thailandia), totalizzando 126.000 missioni di combattimento. Nel 1967, l'uso dei B-52 venne aumentato con 9.700 missioni compiute. Nel 1968, i B-52 sganciarono quasi 60.000 t di bombe. Le missioni richiedevano un tal numero di bombe, che la pista lunga e usualmente piena d'alghe di Guam non bastava per tutti: almeno un terzo dei B-52 era costantemente in volo.
 
La campagna 'Linebacker II' li vide impegnati al massimo, ma le prime perdite non vennero registrate allora: già alla prima missione due B-52 entrarono in collisione tra di loro, nel 1965. Il primo abbattimento venne fatto ai danni di un B-52D, il 22 settembre 1972, ma l'equipaggio riuscì a ritornare sulla Thailandia prima di lanciarsi.
 
Nel 1972, con la cosidetta 'Guerra degli undici giorni', combattuta dal 17 al 29 dicembre con la sola eccezione di Natale, i B-52 eseguirono 729 missioni scaricando circa 15.827 t di bombe sulle difese del Vietnam del nord. Se fino ad allora i ruoli erano stati invertiti, con i bombardieri inviati a battere obiettivi tattici nel Sud del Paese, e i cacciabombardieri come gli F-105 a colpire obiettivi strategici al Nord, con quel conflitto tutte le forze vennero lanciate all'attacco per fare quello che chiaramente sarebbe stato nelle possibilità e nella volontà dei militari americani fin da subito: colpire il Vietnam del Nord in maniera tanto massiccia da costringerlo a trattare politicamente. Nel 1965 era pressoché privo di una efficace difesa antiaerea, ma la quantità di bombe scaricata su obiettivi stabiliti politicamente non servì a molto, mentre oltre 800 aerei americani vennero persi nella sola campagna 'Rolling Thunder'. Nel tardo '72 le cose cambiarono molto: dopo l'invasione di Pasqua, peraltro sanguinosamente fallita per l'azione delle forze aeree americane e la resistenza inaspettata delle truppe sudvietnamite, Nixon voleva portare i Vietnamiti a trattare con i negoziati di Parigi, una uscita 'onorevole' per gli USA e la definitiva vietnamizzazione del conflitto. E ci riuscì. I B-52 vennero intensamente impiegati, ma all'epoca la difesa antierea era tutt'altro che scarsa, avendo potuto crescere in anni sia come esperienza che come capacità tecniche. Le artiglierie antiaeree pesanti vietnamite erano un pericolo relativo, pur essendo potenti e numerose, ma solo un B-52 venne danneggiato. In compenso, 15 vennero abbattuti e parecchi danneggiati dai missili SA-2. Questi erano armi relativamente inefficaci contro aerei pesantemente protetti dalle ECM, ma nondimeno lanciati a massa (oltre 1.200) consentirono di infliggere al SAC perdite molto consistenti. 6 B-52 vennero per esempio abbattuti nel solo 20 dicembre. Solo il minamento del porto di Haipong tagliò via i rifornimenti dei missili vietnamiti, che verso gli ultimi giorni erano assai poco numerosi, come anche i tiri di artiglierie pesanti. Nondimeno singoli equipaggi osservarono anche 18-22 missili per missione (e magari dopo smettevano di contarli), e i risultati sarebbero stati disastrosi senza i sistemi ECM di protezione. Anche così, si può solo immaginare la catastrofe che avrebbe colpito il SAC se la percentuale degli SA-2 a segno fosse stata del 5% anziché dell'1% o poco più. La cosa era fattibile: contro i B-52 in volo ad alta quota sarebbe stato sufficiente impiegare versioni modificate, con testata a guida radar semiattiva come nel caso degli SA-4 e SA-6, oppure radar passiva (ARM) sulle radiazioni di disturbo emesse, oppure ancora un sistema di back-up a guida IR derivato da qualche missile aria-aria, con i B-52 che rappresentavano un bersaglio perfetto stagliandosi ad alta quota con i loro otto turbogetti.
 
Nel tardo '72 le cose cambiarono molto: dopo l'invasione di Pasqua, peraltro sanguinosamente fallita per l'azione delle forze aeree americane e la resistenza inaspettata delle truppe sudvietnamite, Nixon voleva portare i Vietnamiti a trattare con i negoziati di Parigi, una uscita 'onorevole' per gli USA e la definitiva vietnamizzazione del conflitto. E ci riuscì. I B-52 vennero intensamente impiegati, ma all'epoca la difesa antierea era tutt'altro che scarsa, avendo potuto crescere in anni sia come esperienza che come capacità tecniche. In tutto, questi potenti bombardieri vennero usati in circa la metà dei 450 all'epoca in servizio con il SAC, tanto che questi ebbe serie ripercussioni per la sua efficienza nel ruolo di allerta nucleare, a quel punto demandata in pratica ai soli B-52H. Gli aerei operavano in genere in 'cellule' di tre velivoli, che si proteggevano reciprocamente con i loro potenti sistemi ECM, mentre alle basi era un continuo lavoro per installarne di nuovi (e non causalmente, alla fine la maggior parte delle vittime fu il modello D, meno avanzato del 'G'). Il risultato di tale impiego avrebbe potuto essere disastroso, ma l'SA-2 venne messo presto in difficoltà e solo pochissimi degli ordigni lanciati colpirono il bersaglio, la maggior parte dei quali perché non si era fatta sviare dalle contromisure, percorrendo la traiettoria iniziale. Vennero selezionati 34 obiettivi principali, tra cui otto delle 26 postazioni di lancio dei missili SA-2, 21 delle quali ad Hanoi e Haipong. Contro queste vennero usati sia i B-52, che gli F-111 e ovviamente anche gli aerei con missili ARM. In tutto vennero lanciati in azione gruppi anche di 100 bombardieri per notte, in volo a quote di 10.000-12.000 metri, sovraccarichi di carburante e bombe; per fortuna che i vietnamiti non avevano missili a medio raggio con capacità realmente avanzate, né misero in atto delle modifiche, per esempio installare sugli SA-2 un cercatore IR come quello degli AA-2 Atoll: con ben otto turbogetti e una rotta di volo ad alta quota, i B-52 sarebbero stati bersagli perfetti per un sensore IR; i flare potevano ridurre tale vulnerabilità, ma non nella stessa misura in cui i disturbatori radar (capaci di mettere KO intere frequenze di funzionamento) potevano fare. In tutto vennero mandati in azione 53 B-52D e ben 99 B-52G (praticamente tutti) operando da Guam; e altri 54 dalla base thailandese di U-Tapao. L'ordine fu accolto con un misto di emozioni per l'USAF: da un lato c'era soddisfazione nell'impiegare finalmente i bombardieri come dovevano essere, invece che come 'spiana-foreste' antiguerriglieri; dall'altro, ora che i vietnamiti erano riusciti a mettere insieme 145 caccia e 26 siti di lancio SAM, più migliaia di cannoni antiaerei, le condizioni, rispetto a quelle di 7 anni prima, erano profondamente cambiate e non in meglio. Il SAC andò così incontro alla sua più sofferta campagna bellica.
La cosa venne dimostrata anche in combattimento. I mitraglieri dei B-52 incontrarono i MiG-21 e due di loro vennero abbattuti dal fuoco delle mitragliere da 12,7, il primo dei quali il 18 dicembre e il secondo il 24 dicembre, in entrambi i casi con i B-52D (307th SBW, almeno nel primo caso), nel secondo caso si sa che l'aggancio al radar venne fatto da 3.650 metri e l'apertura del fuoco avvenne a 1.850, con un abbattimento rilevato al radar e poi confermato da altri equipaggi in volo vicino a quel B-52 (che non ha una finestra sistemata posteriormente, ma solo sui lati). Non è chiaro perché si siano avvicinati tanto, e di coda, alle formazioni (in genere 3 B-52 l'una, per fornirsi copertura ECM reciproca e saturare meglio i bersagli di bombe) da essere caduti sotto il fuoco dei mitraglieri: pare che la loro missione fosse di valutare correttamente la quota dei bombardieri per l'antiaerea; ma i vietnamiti rivendicarono anche di avere utilizzato i loro caccia anche per ruoli offensivi: 2 dei bombardieri americani sarebbero stati abbattuti dai MiG con i missili Atoll, uno da un MiG-21 su Hoa Binh pilotato da Pham Tuan il 27 dicembre 1972 e un altro da un MiG-21MF. In ogni caso le mitragliatrici hanno una portata minore dei Vulcan del B-52H, ed è strano che anche così siano state in grado di abbattere dei caccia armati di missili. Un B-52 riuscì a ritornare dal Vietnam, prima di cadere in Thailandia (salvando l'equipaggio dalla prigionia) con solo 4 motori in funzione e tutti sotto un'unica ala, essendo l'altra devastata da un missile SA-2.
 
Già il 18 dicembre i B-52 arrivarono in forze: 87 da Guam, e 42 da U-Tapao, accompagnati da 17 aerei antiradar, 63 di scorta e 22 lanciatori di chaff, per 'inquinare' opportunamente i cieli. I 'nordisti' risposero con il lancio di circa 200 missili, tanto che in aria singoli equipaggi ne contarono anche più di 20; ad un certo punto ne vennero avvistati anche 40 in aria contemporaneamente. Due abbatterono altrettanti B-52 e uno riuscì a colpire anche uno sfuggente F-111A.
 
Le artiglierie antiaeree pesanti vietnamite erano un pericolo relativo, pur essendo potenti e numerose, ma solo un B-52 venne danneggiato. In compenso, 15 vennero abbattuti e parecchi danneggiati dai missili SA-2. Questi erano armi relativamente inefficaci contro aerei pesantemente protetti dalle ECM, ma nondimeno lanciati a massa (oltre 1.200) consentirono di infliggere al SAC perdite molto consistenti. 6 B-52 vennero per esempio abbattuti nel solo 20 dicembre. Solo il minamento del porto di Haipong tagliò via i rifornimenti dei missili vietnamiti, che verso gli ultimi giorni erano assai poco numerosi, come anche i tiri di artiglierie pesanti. Nondimeno singoli equipaggi osservarono anche 18-22 missili per missione (e magari dopo smettevano di contarli), e i risultati sarebbero stati disastrosi senza i sistemi ECM di protezione. Anche così, si può solo immaginare la catastrofe che avrebbe colpito il SAC se la percentuale degli SA-2 a segno fosse stata del 5% anziché dell'1% o poco più. La cosa era fattibile: contro i B-52 in volo ad alta quota sarebbe stato sufficiente impiegare versioni modificate, con testata a guida radar semiattiva come nel caso degli SA-4 e SA-6, oppure radar passiva (ARM) sulle radiazioni di disturbo emesse, oppure ancora un sistema di back-up a guida IR derivato da qualche missile aria-aria, con i B-52 che rappresentavano un bersaglio perfetto stagliandosi ad alta quota con i loro otto turbogetti. Ugualmente si potrebbe dire che la presenza di missili con guida SARH come gli SA-4, SA-5 e SA-6 sarebbe stata un notevole problema per gli aviatori americani, oltre a ordigni modificati per ottenere l'aggancio in modalità HOJ, comportandosi come un missile ARM contro le emittenti dei B-52 (come accadrà poi nel 1991, quando un HARM andò vicino a distruggere un B-52, preso come 'faro'). Alle volte, invece, i B-52 vennero colpiti proprio quando manovravano e i loro emettitori non riuscivano a coprirli al meglio (essendo studiati per una copertura adatta con l'aereo in volo orizzontale). I MiG-21 erano un altro problema, ma i B-52 non erano impreparati a difendersi.
 
La cosa venne dimostrata anche in combattimento. I mitraglieri dei B-52 incontrarono i MiG-21 e due di loro vennero abbattuti dal fuoco delle mitragliere da 12,7, il primo dei quali il 18 dicembre e il secondo il 24 dicembre, in entrambi i casi con i B-52D (307th SBW, almeno nel primo caso), nel secondo caso si sa che l'aggancio al radar venne fatto da 3.650 metri e l'apertura del fuoco avvenne a 1.850, con un abbattimento rilevato al radar e poi confermato da altri equipaggi in volo vicino a quel B-52 (che non ha una finestra sistemata posteriormente, ma solo sui lati). Inizialmente venne riconosciuto solo l'abbattimento del primo di questi, al mitragliere Samuel O. Turner. Non è chiaro perché si siano avvicinati tanto, e di coda, alle formazioni (in genere 3 B-52 l'una, per fornirsi copertura ECM reciproca e saturare meglio i bersagli di bombe) da essere caduti sotto il fuoco dei mitraglieri: pare che la loro missione fosse di valutare correttamente la quota dei bombardieri per l'antiaerea;. In ogni caso le mitragliatrici hanno una portata minore dei Vulcan del B-52H, ed è strano che anche così siano state in grado di abbattere dei caccia armati di missili. Un B-52 riuscì a ritornare dal Vietnam, prima di cadere in Thailandia (salvando l'equipaggio dalla prigionia) con solo 4 motori in funzione e tutti sotto un'unica ala, essendo l'altra devastata da un missile SA-2. maMa i vietnamiti rivendicarono anche di avere utilizzato i loro caccia anche per ruoli offensivi: 2 dei bombardieri americani sarebbero stati abbattuti dai MiG con i missili Atoll, uno da un MiG-21 su Hoa Binh pilotato da Pham Tuan, ilche 27evitò dicembrequattro 1972missili etirati undai altroPhantom dadi unscorta MiG-21MF.e Inpoi ognilanciò casocon lesuccesso mitragliatricii hannosuoi unadue portatamissili minorecontro dei Vulcan delil B-52H52D, edil è27 stranodicembre che1972; ancheun cosìaltro sianoda stateun inMiG-21MF gradoil digiorno abbatteredopo dei(che cacciasarebbe armatistato dipilotato missili.da UnVu B-52Xuan riuscìThieu, ache ritornareprima dalcolpì Vietnam,l'aereo primae dipoi caderevi entrò in Thailandiacollisione), (salvandoperò l'equipaggionon dallapare prigionia)che coni soloB-52 4quel motorigiorno inebbero funzioneperdite. eIn tuttitutto sottoi un'unicavietnamiti alarivendicarono 32 vittorie sui colossali B-52, essendoi l'altracui devastatarottami davenivano unspesso missilemostrati SA-2dalla propaganda.
 
In tutto il conflitto del Vietnam, sono stati persi 24 B-52 (7 per incidenti in rotta di avvicinamento e 17 abbattuti dal fuoco nemico), di cui 15 durante Linebaker II (la Boeing riportava 19 abbattuti), ma 2 che erano riportati come persi il 19 e 20 dicembre 1972, volavano poi ancora negli anni '80. Durante l'operazione Linebaker II, ben 884 SAM sono stati sparati contro i B-52, solo 24 B-52 sono stati colpiti (2,7% di successo) e solo 17 abbattuti (1,9%). Dei 17 abbattuti, 10 si sono schiantati in Vietnam del Nord (61 uomini d'equipaggio, di cui 28 morti e 33 sopravvissuti, presi prigionieri e poi riconsegnati), gli altri 7 si sono schiantati al di fuori della nazione attaccata.
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*Dal 9 aprile 1972 al 14 gennaio 1974, altri 16 B-52 di cui 15 B-52D e un B-52G furono colpiti dai SAM sul Nord Vietnam, ma gli aerei vennero sempre riparati e non ci fu nessun ferito tra gli equipaggi.
 
'''Perdite in azione''':
*22 novembre 1972: un primo B-5252D venne abbattuto da un SAM sulla Thailandia;. èSgarlato parla anche di un B-52D52 colpito da un MiG-21 e costretto ad un atterraggio d'emergenza, vedi Aerei dic 2002; il danneggiamento venne attribuito a Xam Hua con un MiG-21 armato di AA-2 Atoll.
*18 dicembre 1972: un B-52D e 2 G vengono abbattuti sul Vietnam
*20 dicembre: la giornata peggiore, con non meno di 5 aerei persi di cui ben quattro G e un D (Armi da guerra dice sei aerei, il sesto pare fosse un B-52G nda).
*21 dicembre: tre B-52D
*26 dicembre: 2 B-52D
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In tutto verranno eseguite 126.615 missioni tra giugno 1965 e l'agosto 1973.
Un impegno terribile per il martoriato Vietnam, e senza riuscire a vincere la guerra.
 
 
===Tecnica===