Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Turchia: differenze tra le versioni

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==Marina==
 
===Situazione Generale<ref>Pitzus, PD Dic 09</ref><ref>Da Fré, Giuliano, RiD Nov 09 p.46-59</ref>===
 
 
Per la Turchia, il 95% dello scambio commerciale viene dal mare; con la parte europea da collegare tramite gli stretti, con 8.210 km di coste ma 'solo' 2.573 km di frontiere terrestri, la Turchia è una nazione marittima e al contempo una grande penisola montuosa, in un certo senso come accade con la Grecia e la Calabria. I Turchi, che sono un pò la cerniera tra Occidente e Oriente, hanno messo dal 1992 ad oggi a disposizione delle missioni Alleate ONU e NATO circa sessanta navi diverse e contribuiscono alla STANAVFORMED(Standing NAval Force Mediterranean), MCMFORCMED (uguale, ma per le unità contromisure mine), alla SIAF (brigata anfibia italo-spagnola) nonché alla Active Endeveaur, NATO Response Force, alla BLACKSEAFOR e di recente, con la fregata F 495 Gediz, anche pattugliano il Golfo di Aden, in cerca dei temibili pirati somali; questa è la prima vera missione 'fuori area' della Marina Turca moderna, ma in seguito è anche entrata a far parte della CTF-151, le forze di pattugliamento internazionali a guida americana, con l'inserimento di una fregata, la F491, e 263 uomini, incluse le forze speciali.
 
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Andiamo con ordine nella descrizione della flotta turca, a tutt'oggi tra le più grandi del Mediterraneo (e del Mar Nero). Radiate le navi americane e tedesche (le fregate 'Gelibolu', che erano nient'altro che le 'Koln' tedesche, radiate a suo tempo per l'avvento delle 'Bremen') nonché le 'Berk' (costruite in Turchia nel 1968-75) vennero avanti i programmi per rinnovare la flotta con nuove serie di navi.
 
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Queste sono sopratutto le MEKO 200, in tre lotti realizzati negli anni '80-90. MEKO significa MEhrzweck KOntaisnerisiert), ovvero in pratica dei 'contenitori' per sensori, armi e sistemi vari, a scelta del cliente. Delle 26 navi di superficie principali, le più importanti sono queste otto fregate missilistiche, relativamente piccole, ma armate di tutto punto e molto potenti. Le quattro MEKO-200TN Block-1 vennero ordinate nel 1983, assieme alla cessione di due 'Koln'. Parzialmente costruite in Germania e per il resto a Golcuk, nel locale arsenale, vennero consegnate nel 1987-89. Esse divennero la prima classe di navi missilistiche di alto livello turche, come del resto le avversarie greche, anch'esse fornite dalla Germania. Hanno una batteria di missili Sea Sparrow Mk-29, otto Harpoon, un cannone BAe Mk-45/1 e tre Sea Zenith da 25/92 mm, lanciasiluri tripli ASW, un elicottero, radar Thales DA-08 per la scoperta erea, un BAe Systems AWS-6 Dolphin per la scoperta di superficie e aerea per le basse quote, sistemi di tiro STIR e WM-25, attualmente della Thales (prima Signaal), e due Seaguard della Rheinmetall; vi sono anche due sistemi optronici Siemens Albis, un sistema di lancio SWG-1, sistema di comando Thales STACOS-UT, ECM Thales RAPIDS/RAMSES, sistemi di falsi bersagli SLQ-25 e SBROC Mk-35. Per la ricerca subacquea vi è il sonara Raytheon SQS-56 a media frequenza. Il tutto per un dislocamento di 2.800 t, velocità 29 nodi e autonomia di 4.000 nm a 20 nodi, un mezzo non molto veloce dunque, e nemmeno con una grande autonomia nonostante che la propulsione era assicurata da quattro MTU 20V 1163 TB 93 da 8.985 hp l'uno, quindi è uno schema CODAD (tutto-diesel). Queste navi, un pò più grosse delle 'Lupo', meno veloci, grossomodo altrettanto armate, sono state un successo, e nel 1989 vennero seguite dalle MEKO-200 TNT Block 2A, le 'Barbaros', due unità entrate poi in servizio nel 1995-96; una venne costruita in Germania, l'altra a Golcuk; l'ultimo lotto era costituito dalle MEKO-200TNT Block 2B, con le navi 'Kemal Reis', consegnate nel 1998-2000. Le navi dei lotti più recenti sono più grandi, con una lunghezza di 6 metri e un dislocamento di 3.350 tonnellate; esse hanno un paio di turbine LM-2500, che permettono 31.766 hp l'una, e altrettanti diesel MTU, per una potenza complessiva sufficiente ad arrivare a 32 nodi, e con un'autonomia di 4.100 nm a 18 nodi. Oltre ad essere più veloci, hanno anche un armamento più potente, sopratutto più moderno, con l'uso dei lanciamissili Sea Sparrow Mk-41 Mod 8, con un totale di 16 celle; presumibilmente, quando le 'Yavuz' verranno ammodernate, saranno uniformate alle unità navali più recenti di questa famiglia. Queste fregate sono state complessivamente un notevole potenziamento, nonché le uniche navi armate con la torretta Seaguard, un CIWS poco noto, con quattro armi da 25 mm KBB (3.200 colpi/min per torretta) e portata di 2,5-3,5 km. Nell'insieme un'arma più potente e di maggior gittata del Phalanx, grosso modo al livello, o un pò inferiore, rispetto al Goalkeeper, ma senza il sistema radar di controllo del tiro superiore, il che è sia un vantaggio che uno svantaggio (molto dipende dall'approccio progettuale della nave, se c'é spazio anche per i radar di tiro sulle sovrastrutture e spazio per le munizioni sotto coperta oppure no).
 
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Nel futuro la Marina turca, della quale non si sa molto (almeno in Italia, dove è più 'gettonata' quella greca), a parte che (differentemente dai greci) è più orientata verso gli Stati Uniti che l'Europa, vi sono anche sei sottomarini Type 214, che sostituiranno i vecchi SSK, con tanto di sistema AIP. Essi non sostituiscono i Type 209 ma i sei 'Atilay' degli anni '70-80, e sono attesi per il periodo 2015-2025; il cantiere di Kocaeli ha vinto questa gara da 2,5 mld di dollari e che ovviamente vede come patner l'HDW tedesca, ma vi sono anche altri fornitori come la WASS per il sistema anti-siluri CIRCE, già usato per gli U-212; l'AIP è una membrana a celle a scambio protonico (PEM) della Siemens; essendo una tecnologia classificata, ovvero segreta, non verrà data alla Turchia ma verrà realizzato tutto in Germania. IN futuro potrebbe anche esserci una portaerei con gli F-35B, una ventina dei quali potrebbero anche essere comprati per ottenere una nave capace di ospitarli senza essere più grande di tanto, sempre che la cosa sia vantaggiosa (il ferro 'costa poco'). La Turchia è parte del programma JSF del quale ha un modico 1% e la TAI nazionale è fornitore di 3a fascia, costruendo la sezione centrale delle fusoliere; questi F-35B sarebbero un potenziamento notevolissimo per una forza aeronavale che attualmente ha solo sei CN-235 ASW e 49 elicotteri di cui vi sono da elencare i 24 S-70B2, 14 AB-212, 8 AB412EP e 3 vecchi AB-204; i rapporti con l'Italia sono di primo piano per i sottomarini, ma sono stati confermati recentemente con un grosso contratto (malgrado la concorrenza dei CN-235 o 295 a cui la Turchia contribuisce attivamente) per 10 ATR-72-500, da consegnarsi entro il 2010 secondo il programma Meltem III da 210 mln di euro. Nemmeno molti, eppure gli aerei hanno capacità di portare siluri, cariche di profondità, missili antinave; saranno consegnati assieme a venti moderni siluri MU-90; inoltre, agli USA sono stati ordinati altri 17 S-70, con missili Hellfire, Penguin e siluri Mk-46 (più probabilmente Mk-54 ammodernati, o Mk-50). In futuro vi è anche un programma per ben 84 elicotteri multiruolo, di cui otto anche per la Marina; in gara ci sono sopratutto i Blackhawk e gli AW-149.
 
Nel 1998-99 la Marina ha avuto anche cinque unità 'Circé' francesi, tra le prime ad essere realizzate come cacciamine, e antenate in questo dei 'Tripartite';. I 'Circé' hanno avuto una revisione, tra cui la sostituzione dei vecchi PAP-104 con i Pluto Plus della Gaymarine italiana. Essi fanno parte anche del 2° Gruppo permamente NATO per la guerra di mine. esseEsse sono state disarmate nel 1997 e poi trasferite; pur essendo degli anni '70, la loro venuta ha fatto fare un salto di qualità essendo unità da 500 t, 15 nodi, con sonar attivo ad alta frequenza Thales Underwater Systems DUBM-20 e sistema tattico di sminamento MINTAC, che per gli anni '70 era molto avanzato (certo, di tempo ne è passato ..), più, al posto dei veicoli PAP-104, i Pluto Plus italiani; essi formano la classe 'Edincik'; dagli anni '80 vi sono anche sei navi classe 'Karamursel', che sono dragamine da 378 t ex francesi, (1958-60), ceduti nel '75 e ammodernati nel 1989 con il sonar attivo Thales SIMRAD; tre sono ancora attive, ma non per molto, e vengono usate anche come navi ausiliarie e di pattugliamento. Vi sono anche sei SAMSUN (o classe 'S'), ex americani 'Bluebird' (della seconda metà degli anni '50), molto robusti e con un sonar di ricerca in aggiunta alle attrezzature di dragaggio, ma pur sempre navi oramai vecchie. E i quattro 'Foca' litoranei, del 1966-68, con acciaio amagnetico per lo scafo, forniti in conto MAP dagli americani. Si prospetterebbe poi la cessione di tre 'Osprey', dei 12 realizzati su progetto dei 'Lerici' ingrandito, e dal 2006 già in radiazione, tanto che due sono arrivate alla Marina greca; il Congresso ha già approvato nel 2007 la cessione di tre navi alla Turchia, ma il problema è dei turchi, poco contenti di avere 14 unità MCM di tre classi diverse; se accettate in servizio, queste grosse navi da 800 t e 12 nodi, in GRP monoblocco, sarebbero molto apprezzate sebbene piuttosto lente e con un'autonomia non eccezionale. La loro dotazione elettronica e sistemi telecomandati subacquei (SLQ-48) sono americani, e almeno questi ultimi non verrebbero ceduti ai turchi.
Per le navi, nel 2014 si pensa di far avviare un programma di navi antiaeree, il TF2000 AAW, che si estenderà fino al 2028 per cinque navi polivalenti, con due Seahawk, lanciamissili Mk-41, ESSM, Harpoon e cannone da 127 mm BAE Mk-45.4.
 
In tutto ci sarà bisogno di altre navi, perché lo Stato Maggiore conferma che la flotta avrà 20 fregate, e ha chiesto alla Lockheed-Martin di ammodernare quattro delle sette 'Perry' (classe Gaziantep) nonché due delle quattro MEKO 200TN IIA (Barbaros), con sistemi di tiro Mk-92, lanciamissili Mk-41 con ordigni ESSM, sistema di combattimento CSM Genesis della Halvesan nazionale, anche se co-sviluppato con la L3 Communications americana. SI pensi che il software di queste nuove unità è costato qualcosa come quasi un mld di euro; sarà quindi un costo non indifferente, da ripartire anche alle 12 corvette classe 'Milgem' in costruzione a Istambul. Certo che davvero i tempi sono diventati 'strani' se un CD può contenere un 'prodotto' così costoso.. la F-511 Heybeliada è stata consegnata nel 2008, anche se sarà operativa solo nel 2010, seguita dalla F-512 e da altre 10 navi. I sistemi di bordo sono tra l'altro il radar Thales SMART-S costruito localmente da Aselan; i lanciatori di missili sono gli Mk-41, e i cannoni sono i 76 mm e i 'Fast Forty' (di recente hanno conosciuto un certo 'revival') da 40 mm; le prime otto navi sono stimate costare un valore di 218 mln di euro per unità, di cui 3 sono per i lsonare Sea Sentor che è un sistema antisiluro britannico (della Ultra Electronic); nel frattempo le vecchie A69 (Burak) francesi, comprate nel 2001-02, saranno ritirate; oramai i rapporti tra Francia e Turchia sono piuttosto tesi, specie in funzione del veto che i francesi sono decisi a mantenere nell'ingresso turco nell'UE; basti pensare alla gara per l'elicottero armato, nella quale i prodotti francesi (e persino sudafricani) sono stati esclusi a prescindere. La legge sul velo islamico e il riconoscimento francese del genocidio armeno sono forse solo una manifestazione esteriore di una partita politica ben più pesante e dura; la DGA francese ha ora chiuso persino l'ufficio di Istambul.
 
 
Quanto alle forze di proiezione la Turchia ha iniziato già ai tempi della Guerra di Corea, mandando una divisione che si dimostrò molto combattiva; essa aveva anche un reggimento di 'marines', che tanto per cambiare, dimostrarono d'essere una forza molto 'dura' in guerra. Attualmente la Marina turca ha una brigata anfibia da 4.500 effettivi, su tre battaglioni fanteria, uno d'artiglieria, uno blindait, varie compagnie e supporti. Per usarli al meglio in operazioni d'assalto, è in cantiere anche il progetto di una LPD da 12-15.000 tonnellate, con 600 uomini di capacità; non è noto chi vincerà al momento; vi sono 32 proposte tra cui una della Fincantieri, che per altro non è certo particolarmente nota nel settore (in pratica non battuto dai tempi delle LPD della Marina italiana); l'armamento è previsto in sistemi coem l'Mk-41 per gli ESSM; Phalanx o Goalkeeper o RAM completano l'armamento; è previsto anche un paio di navi LST per i carri armati, da prodursi di sicuro in ambito nazionale, tanto che tre navi di questo tipo, usabili anche come posamine, sono in servizio dopo che vennero prodotte negli anni '70: la Osman Ghazi e le due 'Sarucabey'; la prima è da 105 metri e 4.100 t, trasporta 15 carri e 800 uomini, oltre a quattro LCVP e un comando per le operazioni anfibie; ha anche una piattaforma per un paio di elicotteri a poppa; le navi di costruzione più recente saranno invece da 5.000 t e 160 metri, ma non per rimpiazzare le navi indigene, ma due navi americane classe 'Parish' degli anni '50. Poi sarà la volta di una nave MO-SHIP da 10-12.000 t, 125-140 m di lunghezza, capaci di usare anche minisottomarini; poi verrà anche sostituita la classe di navi C-107, ovvero degli LCU degli anni '60 da rimpiazzare con otto LCT da 600 t e 61-63 metri; non mancano le forze speciali nella Marina turca, tra cui quelle per la difesa subacquea (SAS Su Alti Savunma), attacco subacqueo (SAT, Su Alti Taarruz), antiterrorismo e protezione VIP; per loro vi sono anche nuovi pattugliatori leggeri o mezzi d'assalto; 16 pattugliatori sono in costruzione nel 2010-15 per 545 mln di euro, così da ottenere navi da 60 0t con cannone da 40 mm e due mtg da 12,7; esse sono in sostituzione dei 'Dogan' e 'Kartal', tedeschi degli anni '70-80 (produzione Lurssen). Nel 2013-14 saranno anche consegnate due navi ausiliarie (ARS) da 2.500 o più tonnellate e 75-85 metri; ma come le MOSHIP, sono solo per cantieri nazionali. In futuro sono anche previsti quattro OPV da 1.700 t, di disegno simile ai 'Sirio' della Fincantieri, e saranno in servizio dal 2011. Infine dei cacciamine non si sa molto: pe ora vi sono i 'Circé' francesi, comprati alla fine degli anni '90 e hanno avuto una revisione, tra cui la sostituzione dei vecchi PAP-104 con i Pluto Plus della Gaymarine italiana. Essi fanno parte anche del 2° Gruppo permamente NATO per la guerra di mine.
 
 
 
Nel 1998-99 la Marina ha avuto anche cinque unità 'Circé' francesi, tra le prime ad essere realizzate come cacciamine, e antenate in questo dei 'Tripartite'; esse sono state disarmate nel 1997 e poi trasferite; pur essendo degli anni '70, la loro venuta ha fatto fare un salto di qualità essendo unità da 500 t, 15 nodi, con sonar attivo ad alta frequenza Thales Underwater Systems DUBM-20 e sistema tattico di sminamento MINTAC, che per gli anni '70 era molto avanzato (certo, di tempo ne è passato ..), più, al posto dei veicoli PAP-104, i Pluto Plus italiani; essi formano la classe 'Edincik'; dagli anni '80 vi sono anche sei navi classe 'Karamursel', che sono dragamine da 378 t ex francesi, (1958-60), ceduti nel '75 e ammodernati nel 1989 con il sonar attivo Thales SIMRAD; tre sono ancora attive, ma non per molto, e vengono usate anche come navi ausiliarie e di pattugliamento. Vi sono anche sei SAMSUN (o classe 'S'), ex americani 'Bluebird' (della seconda metà degli anni '50), molto robusti e con un sonar di ricerca in aggiunta alle attrezzature di dragaggio, ma pur sempre navi oramai vecchie. E i quattro 'Foca' litoranei, del 1966-68, con acciaio amagnetico per lo scafo, forniti in conto MAP dagli americani. Si prospetterebbe poi la cessione di tre 'Osprey', dei 12 realizzati su progetto dei 'Lerici' ingrandito, e dal 2006 già in radiazione, tanto che due sono arrivate alla Marina greca; il Congresso ha già approvato nel 2007 la cessione di tre navi alla Turchia, ma il problema è dei turchi, poco contenti di avere 14 unità MCM di tre classi diverse; se accettate in servizio, queste grosse navi da 800 t e 12 nodi, in GRP monoblocco, sarebbero molto apprezzate sebbene piuttosto lente e con un'autonomia non eccezionale. La loro dotazione elettronica e sistemi telecomandati subacquei (SLQ-48) sono americani, e almeno questi ultimi non verrebbero ceduti ai turchi.
 
 
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Quanto alle navi anfibie, esse servono al consistente corpo di 'Marines' turchi, che sono addestrati da quelli americani da quando la Turchia è parte della NATO. La suddetta brigata anfibia (Amfibi Deniz Piyade Tugayi) venne usata assieme ai parà per l'invasione di Cipro (Operazione Attila), con circa 5.000 effettivi mandati in azione nelle fasi iniziali dell'invasione, di cui oltre la metà erano 'marine' turchi. La forza anfibia turca è di circa 5.000 effettivi: comando di brigata (a Foca), con battaglione comando, battaglione carri, tre di fucilieri, uno logistico, un gruppo artiglieria. Ogni btg fanteria ha cp. comando, 4 cp. fucilieri, una cp armi di supporto, e i plotoni logistici (sanità, trasmissioni e genio). Quanto alle armi, sono ancora le solite vecchie ferraglie americane degli anni '60, come i carri M-60, M-113, obici da 105 e 155 mm, M-40 da 106 mm, mortai da 60 e 81 mm; vi sono anche attrezzature più moderne, come i missili c.c. MILAN e a.a. Stinger. Vi sono anche, in aggiunta alla Marina, le compagnie di sicurezza per proteggere le installazioni, e due reparti di SF. Queste sono il SAT per l'attacco con incursori-sommozzatori addestrati dai SEAL americani, e utilizzati anche per la protezione VIP; e dal SAS ,per la protezione dai guastatori subacquei e mine; non si sa molto di essi, a parte che hanno preso parte all'invasione del '74 e ad attività antiguerriglia in Kurdistan, nonché, pare, per la crisi dell'isola di Imia con la Grecia, nel 1996.
 
 
Quanto alle navi anfibie, vi sono state compere negli ultimi decenni, con quattro navi tra LST e LSM, tutte costruite dall'Arsenale di Taskizak; di queste navi, la prima ad entrare in servizio fu la 'Cakabey', una LSM da 1.600 t con capacità di trasportare 400 persone, nove carri, 10 blindati e due LCVP; essa ha un discreto armamento a.a. di 40 cannoni da 40/70 mm e 4 da 20/70 mm; poi sono state costruite le due LST da 2.600 t 'Sarucabey', del 1984-85, con piattaforma elicotteri, e capaci di portare 600 soldati, 11 carri, 12 mezzi, due LCVP, più un armamento analogo alla prima; nfineinfine nel 1994 è stata la volta della 'SomanOsman Gazi', costruita in sette anni (con notevoli difficoltà, una seconda nave venne anche cancellata), da 4.100 t , 105 metri e 17 nodi, armata con quattro cannoni da 35 mm (due GDM-A) e sorprendentemente, anche due vecchi Bofors da 40/60 mm (forse la prima e unica volta che i due cannoni 'rivali' sono presenti in un'unica nave come dotazione standard, pare che cannoni da 20 de 35 mm terrestri catturati agli argentini vennero usati sulle navi da sbarco inglesi, che già avevano i cannoni da 40 mm, ma era una soluzione di ripiego); 800 soldati, 15 carri, quattro LCVP e capacità di usare elicotteri da una grossa piattaforma poppiera, oltre alle predisposizioni per operare come nave comando operazioni anfibie, ma senza un moderno sistema di comando e controllo; infine, tutte e quattro le navi possono mettere in mare fino a 150 mine. Fino a non molto tempo fa erano anche presenti due LST-posamine 'Bayraktar', americane della IIGM, ma restano in servizio due LST 'Terrebone Parish', della classe nota in Turchia come 'Grul', del 1953-54, arrivate negli anni '70: trasportano 395 soldati, quattro LCVP e 2.000 tonnellate di carichi; nonostante siano navi vegliarde, negli anni '90 vennero ammodernate anche con sistemi satellitari INMARSAT. Infine vi sono anche circa cinquanta navi da sbarco tra le 120 e 600 tonnellate, dei tipi LCU e LCM; tra queste, le 12 C-107 del 1973-81, che portano 100 uomini e 5 carri; e i 13 C-139, che ne sono l'evoluzione e che possono portare 100 uomini e sei carri, realizzate nel 1984-92.
 
Infine c'é l'aviazione navale, la Turk Donanma Havaclik, che è nata recentemente anche se il primo aereo della marina venne consegnato nel 1914 con una sottoscrizione al Sultano (era un biplano Curtiss F). Nel 1922, ai tempi della guerra contro i greci, il reparto d'aviazione navale lanciò un attacco contro un cacciatorpediniere greco; ma nel 1925 venne assorbito dall'Aeronautica turca, seppure come squadrone specializzato nei compiti di supporto navale; il 18 ottobre 1971 tuttavia venne costituito il 301 Filosu (Squadrone) dell'Aviazione Navale, grazie a otto S-2A Tracker ceduti dagli olandesi e sostituiti negli anni '70-80 da S-2E; dal '76 vi è anche un reparto elicotteri nell'aviazione navale, specialità che poi si è espansa. Nella guerra del '74 partecipò con i Tracker e tre AB-204; i primi eseguirono 66 sortite e 339 ore di volo, i secondi 149 sortite e 503 ore di volo; vi furono anche missioni di pattugliamento in aggiunta a quelle ASW, altre 91 missioni e 444 ore.
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251imo Deniz Helikopter Filosu Iunusbaligi' con tre vecchi AB-204 del 1972-73 per addestramento, e 14 AB-212ASW o EW, comprati nel 1988 e i Seahawk S-70B2 ordinati nel 1998 per un totale, con tutti gli esemplari, di 24, e consegnati dal luglio 2002, per ora in circa la metà del totale richiesto.
 
Egitim Filosu, attivo dal 195 e con una mezza dozzina di TB.20 Trinitad per addestramento e collegamento.
 
Infine, la Guardia Costiera ha dal 1993 una propria componente di volo, tra cui, attualmente, tre CN-235M e otto AB.412EP per servizio SAR, il tutto comprato dal 2002 in poi.
 
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Nel futuro la Marina turca, della quale non si sa molto (almeno in Italia, dove è più 'gettonata' quella greca), a parte che (differentemente dai greci) è più orientata verso gli Stati Uniti che l'Europa, vi sono anche sei sottomarini Type 214, che sostituiranno i vecchi SSK, con tanto di sistema AIP. Essi non sostituiscono i Type 209 ma i sei 'Atilay' degli anni '70-80, e sono attesi per il periodo 2015-2025; il cantiere di Kocaeli ha vinto (21 luglio 2008) questa gara da 2,5 mld di dollari e che ovviamente vede come patner l'HDW tedesca, ma vi sono anche altri fornitori come la WASS per il sistema anti-siluri CIRCE, già usato per gli U-212; il motore è un Siemens Persmasyn elettrico, e i diesel gli MTU 16V396 da 6,24 MW (due esemplari); i motori AIP sono due da 240 kw; questo tipo di motore è una membrana a celle a scambio protonico (PEM) della Siemens; essendo una tecnologia classificata, ovvero segreta, non verrà data alla Turchia ma verrà realizzato tutto in Germania, mentre il sottomarino è da realizzarsi a Golcuk. Da notare che gli U-214 sono in realizzazione anche per i greci, ma hanno accumulato difficoltà varie, ritardi, difetti di csotruzione. Eppure, sono stati preferiti a due pericolosi concorrenti: il nuovo sottomarino russo-italiano S-1000 (ancora allo stato progettuale), e sopratutto, il franco-spagnolo 'Skorpene', che si è piazzato al secondo posto dietro l'U-214. I Type 214TN hanno dislocamento di 1.860/1.980 t per 65 metri. Da notare come questi sottomarini siano stati scelti anche dalla Corea del Sud, che però ha optato per un sistema del tutto differente quanto a motori: un solo diesel, ma ben nove PEM da 306 kW, il che denota una maggiore volontà di ottenere prestazioni elevate sott'acqua. L'armamento è costituito da 8 tubi da 533 mm con siluri, mine e missili Sub-Harpoon.
 
Nel futuro la Marina turca, della quale non si sa molto (almeno in Italia, dove è più 'gettonata' quella greca), a parte che (differentemente dai greci) è più orientata verso gli Stati Uniti che l'Europa, vi sono anche sei sottomarini Type 214, che sostituiranno i vecchi SSK, con tanto di sistema AIP. Essi non sostituiscono i Type 209 ma i sei 'Atilay' degli anni '70-80, e sono attesi per il periodo 2015-2025; il cantiere di Kocaeli ha vinto questa gara da 2,5 mld di dollari e che ovviamente vede come patner l'HDW tedesca, ma vi sono anche altri fornitori come la WASS per il sistema anti-siluri CIRCE, già usato per gli U-212; l'AIP è una membrana a celle a scambio protonico (PEM) della Siemens; essendo una tecnologia classificata, ovvero segreta, non verrà data alla Turchia ma verrà realizzato tutto in Germania. IN futuro potrebbe anche esserci una portaerei con gli F-35B, una ventina dei quali potrebbero anche essere comprati per ottenere una nave capace di ospitarli senza essere più grande di tanto, sempre che la cosa sia vantaggiosa (il ferro 'costa poco'). La Turchia è parte del programma JSF del quale ha un modico 1% e la TAI nazionale è fornitore di 3a fascia, costruendo la sezione centrale delle fusoliere; questi F-35B sarebbero un potenziamento notevolissimo per una forza aeronavale che attualmente ha solo sei CN-235 ASW e 49 elicotteri di cui vi sono da elencare i 24 S-70B2, 14 AB-212, 8 AB412EP e 3 vecchi AB-204; i rapporti con l'Italia sono di primo piano per i sottomarinivelivoli, ma sono stati confermati recentemente con un grosso contratto (malgrado la concorrenza dei CN-235 o 295 a cui la Turchia contribuisce attivamente) per 10 ATR-72-500, da consegnarsi entro il 2010 secondo il programma MeltemMELTEM III da 210 mln di euro. Nemmeno molti, eppure gli aerei hanno capacità di portare siluri, cariche di profondità, missili antinave; saranno consegnati assieme a venti moderni siluri MU-90; inoltre, agli USA sono stati ordinati altri 17 S-70, con missili Hellfire, Penguin e siluri Mk-46 (più probabilmente Mk-54 ammodernati, o Mk-50). In futuro vi è anche un programma per ben 84 elicotteri multiruolo, di cui otto anche per la Marina; in gara ci sono sopratutto i Blackhawk e gli AW-149.
 
Per le navi, nel 2014 si pensa di far avviare un programma di navi antiaeree, il TF2000 AAW, che si estenderà fino al 2028 per cinque navi polivalenti, con due Seahawk, lanciamissili Mk-41, ESSM, Harpoon e cannone da 127 mm BAE Mk-45.4.
 
In tutto ci sarà bisogno di altre navi, perché lo Stato Maggiore conferma che la flotta avrà 20 fregate, e ha chiesto alla Lockheed-Martin di ammodernare quattro delle sette 'Perry' (classe Gaziantep) nonché due delle quattro MEKO 200TN IIA (Barbaros), con sistemi di tiro Mk-92, lanciamissili Mk-41 con ordigni ESSM, sistema di combattimento CSM Genesis della Halvesan nazionale, anche se co-sviluppato con la L3 Communications americana. Si pensi che il software di queste nuove unità è costato qualcosa come quasi un mld di euro; sarà quindi un costo non indifferente, da ripartire anche alle 12 corvette classe 'MILGEM' in costruzione a Istambul. Certo che davvero i tempi sono diventati 'strani' se un CD può contenere un 'prodotto' così costoso.. tornando alle crovette, il programma locale più ambizioso, lanciato nel 1996 e con maggiore forza rinnovato (nonostante il terremoto) allorché, nel 2000, venne annullata la prospettata produzione delle MEKO 100A. La prima delle navi, la F-511 Heybeliada è stata varata nel 2008 (circa tre anni dopo l'impostazione), anche se sarà operativa solo nel 2010, seguita dalla F-512 e da altre 10 navi, la seconda delle quali, la 'Buykada', venne impostata lo stesso giorno del varo della prima, ovvero il 27 settembre 2008. I due lotti saranno di otto navi classe 'Ada' per sostituire entro 10 anni le vecchie 'Muavenet' e le 'Bozcaada'; le ultime quattro navi saranno invece fregate leggere a tutti gli effetti (F-100), meglio armate delle precedenti e destinate a sostituire le 'Perry' entro il 2020. Si tratta di corvette dalle spiccate ed eleganti linee 'stealth', con dislocamento di 2.000 t per dimensioni di 99 m x 14,4 m x 3,75 (lunghezza-larghezza-immersione), una turbina a gas e due diesel con potenza complessiva di 30 MW, il che permette 30 nodi e 3.500 nm a 15 nodi di velocità, oppure 21 giorni di autonomia massima. Esse sono dotate di una spinta automatizzazione e quindi hanno bisogno solo di 93 persone a bordo, con alloggi per altre 11. I sistemi di bordo sono tra l'altro il radar Thales SMART-S costruito localmente da Aselan (ma almeno secondo RiD di novembre 2009, era in gara anche un tipo locale, l'Aselan3D; forse si è arrivati a concludere di produrre i radar francesi su licenza, come soluzione salomonica), il sistema di combattimento GENESIS (Gemi Entegre Savac Idare Sistemi), FCS G-MSYS (Genesis Milgem Svac Yonetim Sistemi), sistemi di piattaforma EPKIS e MACS 3000 (prodotto da Imtech); i cannoni sono i 76 mm (con una nuova torretta, il cui cannone è ricopribile quando non in uso per ridurre la segnatura radar), due armi STAMP da 12,7 mm con sistema optronico stabilizzato, due lanciamissili Harpoon e un RAM antiaereo, oltre a due lanciasiluri tripli per armi Mk-46 e hangar con ponte di volo per un Sea Hawk e-o UAV; secondo PD invece vi sarebbero anche (al posto del RAM?) i cannoni 'Fast Forty' (di recente hanno conosciuto un certo 'revival') da 40 mm; le prime otto navi sono stimate costare un valore di 218 mln di euro per unità, di cui 3 sono per il sonar Sea Sentor che è un sistema antisiluro britannico (della Ultra Electronic). Le ultime quattro sarebbero navi da ben 121 metri e sopratutto, 4.500 t, VLS Mk-41 con missili ESSM (16 celle e fino a 64 armi) e ASROC, missili SM-2 Block IVB (32 armi), missili antinave e cannone da 127 mm, che potrebbe essere l'L62 di Bae Systems oppure l'L64 di Otomelara e relative munizioni Vulcano; forse, con queste capacità, le F-100 saranno una soluzione ponte rispetto alle navi TF-2000, in discussione dal 1996 ma ancora non approdate a niente (e previste in 6-14 esemplari, poi ridotte a non più di quattro), dato che il terremoto del '99 ha richiesto molti fondi per la ricostruzione. Si volevano le prime navi in servizio nel 2003 e le ultime nel 2008 ma il terremoto ha causato danni anche ai programmi della Marina (inevitabilmente e più che comprensibilmente, anche se non sempre è così, basti pensare a come la primavera scorsa, il governo italiano abbia confermato il programma JSF nella sua interezza, nonostante la crisi e il terremoto abruzzese consigliassero una certa riduzione). Le future navi, le cui caratteristiche sono state fissate in generale nel 2006, saranno unità da 146 metri e 18 di larghezza, da 5.500 tonnellate e un equipaggio ridotto a non piùdi 220 effettivi. Tra i sensori vi sono richieste per moderne unità radar multimodali e nell'insieme le loro caratteristiche potrebbero essere particolarmente applicate alle LCF olandesi e le F-100 o le Nansen spagnole. Ma anche le FREMM potrebbero entrare in gioco, perché quelle italiane saranno ridotte di numero, e allora equipaggiate quanto meno con gli ASTER 30, oltre al modello -15, e quelle francesi con il sistema FREDA potrebbero fare lo stesso (Fregates de Defense Ariennes) per le ultime due navi della famiglia. Nel frattempo i turchi sono interessati a navi ancora più grandi, le TF-2000 evolute, forse da 170 m e 7.000 tonnellate, praticamente degli incrociatori che potrebbero avere 48 missili Standard e 96 ESSM, cannone da 127 mm Oto LW, e forse missili BGM-109. Successivamente le TF-2020 potrebbero essere aumentate fino a 9.500 t e 200 metri di lungheza, con 440 marinai, 64 Harpoon in lanciatori verticali (finalmente), 96 Standard SM, 96 ESSM e 32 ASROC, più due RAM e cannone da 127 mm. Beh, sognare è bello, staremo a vedere, crisi economica e terremoti permettendo, quel che ne sarà di questa idea.
 
Nel frattempo, le vecchie A69 (Burak) francesi, comprate nel 2001-02, saranno ritirate; oramai i rapporti tra Francia e Turchia sono piuttosto tesi, specie in funzione del veto che i francesi sono decisi a mantenere nell'ingresso turco nell'UE; basti pensare alla gara per l'elicottero armato, nella quale i prodotti francesi (e persino sudafricani) sono stati esclusi a prescindere. La legge sul velo islamico e il riconoscimento francese del genocidio armeno sono forse solo una manifestazione esteriore di una partita politica ben più pesante e dura; la DGA francese ha ora chiuso persino l'ufficio di Istambul.
 
 
Quanto alle forze di proiezione la Turchia ha iniziato già ai tempi della Guerra di Corea, mandando una divisione che si dimostrò molto combattiva; essa aveva anche un reggimento di 'marines', che tanto per cambiare, dimostrarono d'essere una forza molto 'dura' in guerra. Attualmente la Marina turca ha una brigata anfibia da 4.500 effettivi, su tre battaglioni fanteria, uno d'artiglieria, uno blindaitblindati, varie compagnie e supporti. Per usarli al meglio in operazioni d'assalto, è in cantiere anche il progetto di una LPD da 12-15.000 tonnellate, con 600 uomini di capacità; non è noto chi vincerà al momento; vi sono 32 proposte tra cui una della Fincantieri, che per altro non è certo particolarmente nota nel settore (in pratica non battuto dai tempi delle LPD della Marina italiana) e una sudcoreana (la Corea del Sud ha molti rapporti con Ankara), derivata dalle Dok-Do (tre navi da 199 m e 18.000 t realizzate per la Marina sudcoreana); l'armamento è previsto in sistemi coemcome l'Mk-41 per gli ESSM; Phalanx o Goalkeeper o RAM completano l'armamento; è previsto anche un paio di navi LST per i carri armati, da prodursi di sicuro in ambito nazionale, tanto che tre navi di questo tipo, usabili anche come posamine, sono in servizio dopo che vennero prodotte negli anni '70: la Osman Ghazi e le due 'Sarucabey'; la prima è da 105 metri e 4.100 t, trasporta 15 carri e 800 uomini, oltre a quattro LCVP e un comando per le operazioni anfibie; ha anche una piattaforma per un paio di elicotteri a poppa; le navi di costruzione più recente saranno invece da 5.000 t e 160 metri, ma non per rimpiazzare le navi indigene, ma due navi americane classe 'Parish' degli anni '50. Poi sarà la volta di una nave MO-SHIP da 10-12.000 t, 125-140 m di lunghezza, capaci di usare anche minisottomarini; poi verrà anche sostituita la classe di navi C-107, ovvero degli LCU degli anni '60 da rimpiazzare con otto LCT da 600 t e 61-63 metri; non mancano le forze speciali nella Marina turca, tra cui quelle per la difesa subacquea (SAS Su Alti Savunma), attacco subacqueo (SAT, Su Alti Taarruz), antiterrorismo e protezione VIP; per loro vi sono anche nuovi pattugliatori leggeri o mezzi d'assalto; 16 pattugliatori sono in costruzione nel 2010-15 per 545 mln di euro, così da ottenere navi da 60 0t con cannone da 40 mm e due mtg da 12,7; esse sono in sostituzione dei 'Dogan' e 'Kartal', tedeschi degli anni '70-80 (produzione Lurssen). Nel 2013-14 saranno anche consegnate due navi ausiliarie (ARS) da 2.500 o più tonnellate e 75-85 metri; ma come le MOSHIP, sono solo per cantieri nazionali. In futuro sono anche previsti quattro OPV da 1.700 t, di disegno simile ai 'Sirio' della Fincantieri, e saranno in servizio dal 2011. Infine dei cacciamine non si sa molto: pe ora vi sono i 'Circé' francesi, comprati alla fine degli anni '90 e hanno avuto una revisione, tra cui la sostituzione dei vecchi PAP-104 con i Pluto Plus della Gaymarine italiana. Essi fanno parte anche del 2° Gruppo permamente NATO per la guerra di mine.
 
Non mancano le forze speciali nella Marina turca, tra cui quelle per la difesa subacquea (SAS Su Alti Savunma), attacco subacqueo (SAT, Su Alti Taarruz), antiterrorismo e protezione VIP; per loro vi sono anche nuovi pattugliatori leggeri o mezzi d'assalto; 16 pattugliatori sono in costruzione nel 2010-15 (programma P-1200 YTKB)per 545 mln di euro, così da ottenere navi da 400 t e 56 metri, 25 nodi, 2.000 nm di autonomia, con cannone da 40 mm binato Oto (un contratto da 53 mln di euro, del settembre 2007), due lanciarazzi ASW e due mtg da 12,7; avranno sonare SIMRAD SP92 Mk-2 (della Kongsberg norvegese); esse sono in sostituzione dei 'Dogan' e 'Kartal', tedeschi degli anni '70-80 (produzione Lurssen) e verranno consegnate nel 2009-2014. Nel 2013-14 saranno anche consegnate due navi ausiliarie (ARS) da 2.500 o più tonnellate e 75-85 metri; ma come la MOSHIP (nave soccorso per sottomarini), sono solo per cantieri nazionali. In futuro sono anche previsti quattro OPV da 1.700 t, di disegno simile ai 'Sirio' della Fincantieri, e saranno in servizio dal 2011. Essi sono stati ordinati con un contratto di produzione su licenza per la maggior parte delle componenti e l'allestimento della nave, all'Italia andranno 110 mln di euro. Infine vi è anche un paio di navi scuola a vela nel futuro della Marina e un rifornitore di squadra moderno.
 
Il tutto comporterà una superiorità complessiva verso i greci (a maggior ragione ora, con tutte le difficoltà che Atene ha in campo economico), ma del resto questa non è una novità per i Turchi, che da sempre hanno una superiorità numerica considerevole, solo che stavolta saranno anche superiori in termini qualitativi, dopo avere raggiunto la parità in anni recenti.
 
'''Marina turca''':
 
*'''18 fregate''': 4 fregate MEKO 200TN A/B'Barbaros' (1995-2000), 1x 127 mm, 12x25 mm, 8 Harpoon, Sea Sparrow, 6 tls, elicotteri; 4 MEKO 200TN 1 'Yavuz' (1987-89), idem; 8 'Gaziantep' (1998-2003), ex unità 'Perry', Mk-13 Standard, tls, due elicotteri, 1x76 mm, 1 x 20 mm; 2 classe 'Muavenet' (1993-94), ex 'Knox', 1x127 mm, ASROC, Harpoon, elicottero ecc.
 
*'''6 corvette''' 'Bozcaada' (2001-03), ex- A-69 francesi: 1x100 mm, missili Exocet, razzi ASW, siluri da 533
 
*'''14 sottomarini''': otto 'Preveze' e 'Gur' (1994-07), Type 209/1400, otto TLS da 533 mm; e 6 ' Atilay' (1975-89), Type 209/1200.
 
*'''25 motomissilistiche''': 9 'Kilic I e II' (1998-2009), FPB-57-III, missili Harpoon, 1x76 mm; 2 Yildiz (1996-97), FPB-57-II, idem; 8 'Dogan' (1976-88), FPB-57-I, idem; 6 'Kartal (1970-71)
 
*'''21 MCM:''' 6 cacciamine 'Alanya' (2005-09), tipo Frankenthal; 5 cacciamine 'Edincik' (ex- Circe); 4 dragamine litoranei 'Oca' (1966-68); 6 dragamin 'Samsun' (1955-59), ex-Bluebird
 
*'''8 navi logistiche''': 2 rifornitori 'Akar' (1987-97); 1 'Saadettin' (1970), 2 'Albay' (1999-2000), 1 'Taskizar' (1984), 2 'Pasha' (ex-Rhein).
 
*'''6 anfibie''' (+50 mezzi da sbarco c.a.): una nave anfibia 'Osman Ghazi' (1994), 2 'Sarucabey' (1984-85), 1 'Cakabey' (1980), 2 'Ertugul'.
 
 
'''Navi in ordine o costruzione''': 4 o 5 TF-2000, 4 F-100, 8 MILGEM, 6 U-214TN, 16 pattugliatori NPB, 4 'UMUT'(Sirio), 1 nave anfibia LHD/LPD; infine altre unità ausiliarie, motocannoniere, due navi scuola ecc.
 
===Aviazione di Marina turca, 1994<ref>Smith, Frank: ''L'aviazione navale Turca'', A&D Ottobre 1994 p.28-30</ref>===