Armi avanzate della Seconda Guerra Mondiale/Germania-4: differenze tra le versioni

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Funzionava così: il bombardiere, in genere un Do.217, arrivava sulla verticale del bersaglio, a circa 6-7 km di quota. Poi sganciava la bomba e la seguiva tramite un bengala di segnalazione in coda ad essa, trasmettendole i comandi di correzione. Nel mentre, l'aereo riduceva i giri del motore e si portava ancora più in alto. La bomba, con un aspetto piuttosto aggressivo date le alette anteriori leggermente inclinate verso l'avanti a mò di tridente, continuava ad accelerare e quando impattava aveva raggiunto o superato la velocità del suono. C'erano 320 kg di esplosivo dietro uno spesso muso anteriore, che serviva a sfondare obiettivi pesantemente protetti sia terrestri che navali e poi esplodeva ben dentro il bersaglio. L'attacco era pressoché verticale così l'efficacia della corazza veniva ridotta il più possibile. Lo spessore d'acciaio anteriore era tale che forse nemmeno un moderno CIWS sarebbe stato in grado di fermarlo (parliamo di 10-20 cm almeno), mentre il disturbo del segnale radio era una possibilità più pratica. Ricorda un superstite della ROMA di averne seguito uno con il suo binocolo di puntamento, senza capire cosa fosse quell'oggetto argenteo che veniva giù ad alta velocità. Le navi italiane avevano appena subito l'attacco di bombardieri Ju-88, senza risultato, per cui non era facile capire cosa facessero quegli aerei tedeschi che evoluivano ad almeno 6.000 m di quota. Non fu la prima corazzata affondata da aerei, ma un conto era il turbinio di velivoli giapponesi armati di siluri e bombe attorno alle navi inglesi nel '41, un conto quest'azione da distanza, con armi micidiali e precise.
 
In ogni caso, anche le Fritz-X avevano dei limiti. Uno era il disturbo radio, un altro era la limitata controllabilità, con scarti ammessi di appena 2,4 km dopo lo sgancio. Il bombardiere era costretto a volare quasi verticalmente sull'obiettivo e questo lo rendeva vulnerabile, specie perché era costretto, per mirare meglio, a ridurre la velocità. Ma certo, come risultati e sicurezza si trattava di un progresso enorme, si immagini se i B-17 avessero avuto tali ordigni quando per colpire obiettivi industriali sulla Germania, anziché colpire a tappeto intere città. (per quanto in realtà l'obiettivo dei bombardamenti alleati non erano le fabbriche tedesche, bensì i civili)
 
In ogni caso, la Fritz-X venne prodotta solo in 66 esemplari al mese e la metà vennero usati per l'addestramento. Non c'era modo di cambiare molto le cose con tale ridotto gettito, anche se le corazzate erano obiettivi importanti e che avrebbero richiesto pochi ordigni per essere messe KO. Quindi questa bomba ebbe uso contro bersagli di alto valore.
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*'''Dimensioni''': lunghezza 3,262 m, apertura alare 1,352 m, diametro 562 mm.
*'''Peso''': 1.570 kg complessivi.
 
 
===Razzi===