Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-Strikers: differenze tra le versioni
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====Versioni ed evoluzione====
'''Tu-22M0''': versione di pre-serie costruita in 12 esemplari entro la fine del '72, utilizzata per le valutazioni a partire dal 1971. Spinta da due reattori NK-144-22 da 20.000 kg/s, aituata dalle ali a geometria variabile, poteva raggiungere la velocità di 1.530 km/h. La lunghezza era di di 41,5 metri, mentre l'altezza raggiungeva gli 11,05. L'apertura alare variava tra i 22,75 (freccia minima) ed i 31,6 (freccia massima) metri, mentre il peso massimo al decollo era di 121 tonnellate. L'autonomia massima raggiungeva i 4.140 km. L'armamento, ereditato dal Tu-22, era il missile centrale Kh-22 (Complex-22), l'AS-4, semiannegato in fusoliera. Il Tu-22M-0 aveva il carrello interno a due grossi fusi alari (le carote di Whitcomb).
Nonostante fosse superiore al Blinder, i sovietici non erano così contenti del miglioramento; così si andò al Tu-22M-1, quello noto in Occidente come 'Backfire-A', ovvero il primo noto in ambito NATO. Non si hanno informazioni sulla quantità di bombe imbarcabili su M0 ed M1.
'''Tu-22M1''': (Backfire-A) I primi 12 aerei di serie, completati dal luglio 1971 e costruiti a Kazan a partire dal 1972. C'erano diverse modifiche rispetto agli esemplari di pre-serie, tra cui nuovi motori (NK-22 da 21.900 kg/s) che consentivano una velocità ed una autonomia superiori (rispettivamente, 1.660 km/h e 5.000 km). Si ridusse il peso a vuoto di ben 6.500 libbre circa, ovvero attorno a 2.900 kg, l'aerodinamica venne perfezionata e l'apertura alare aumentata di circa 1,5 metri. Le dimensioni erano praticamente le stesse, tranne che per l'apertura alare (tra i 25 ed i 34,28 metri). Anche il peso al decollo era di poco superiore (122 tonnellate contro le 121 della versione precedente).
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Il Tu-22M era un aereo piuttosto avanzato per la sua epoca, una fusoliera lunga e un muso appuntito, che favorisce la riduzione di resistenza aerodinamica durante l'accelerazione transonica, e sopratutto l'ala a geometria variabile. Queste hanno freccia positiva e sono fissate a metà del corpo del velivolo, fissate grazie a dei giunti mobili. Hanno una radice piuttosto ampia, infatti tutto il meccanismo non è interno alla fusoliera, ma nella sezione alare fissa, e possono essere regolate in cinque posizioni predefinite a seconda delle esigenze. Queste sono 20, 29, 26, 60, 65 gradi. Le ali non hanno un carico alare particolarmente elevato, ma nemmeno trascurabile, e sembrano piuttosto piccole rispetto all'aereo; le superfici di controllo sono slats e flaps in tre sezioni l'uno per ciascuna ala. Non vi sono alettoni, ma tre spoilers per controllare il movimento in rollio.
Gli aerei in servizio non hanno una sonda per il rifornimento in volo, che potrebbe essere sistemata sulla punta del muso (caratteristicamente angolato verso l'alto nell'M-3). Infatti, questa risulta essere stata rimossa da tutti gli esemplari a partire dall'M-2, in modo da evitare che questi aerei fossero considerati in grado di attaccare gli Stati Uniti continentali, in accordo ai trattati SALT. Con
I primi motori iniziali furono gli NK-144-22 da 20.000 kg/s (in pratica, i motori del Tu-144), che vennero montati solo sui prototipi (Tu-22M0). La velocità raggiunta con questi propulsori fu di poco superiore ai 1.500 km/h. Per aumentare le prestazioni, vennero successivamente sostituiti dagli '''NK-22''' da 22.000 kg/s, utilizzati sui successivi Tu-22M1 ed M2.
Tuttavia, anche in questo caso non si riuscì a raggiungere le velocità richieste dai vertici dell’aviazione (il requisito era di 2.300 orari, e la velocità massima raggiunta con gli NK-22 fu di “solo” 1.800 km/h). Anche i valori relativi all’autonomia erano bassi rispetto alle richieste. Si decise quindi di utilizzare i più efficaci '''NK-25''', da 25.000 kg/s, che vennero montati sulla versione M3. Con questi propulsori, turbofan ad alto rapporto di diluizione (similmente a quelli dei Su-27 o dei Tornado), pari a circa 0,7-0,8:1, i Tu-22M riuscirono a raggiungere i 2.300 km/h ed i 7.000 km di autonomia. Che il motore fosse diverso è stato chiarito anche dall'osservazione delle prese d'aria, passate da quelle bidimensionali modello Phantom con piastra dello strato limite, a grandi prese d'aria da 1,4
Il Tu-22M è ben diverso dal vecchio Tu-22, la cui forma era aerodinamicamente eccelsa data l'esclusione dei motori stessi dalla fusoliera e dalle ali, relegati piuttosto ai lati della coda in maniera inconfondibile (visto che non aveva la coda a T, ma di tipo convenzionale)
L’equipaggiamento di bordo è sofisticato, ed include un radar di grande potenza che lo mette in grado di individuare bersagli sia terrestri sia navali in qualunque condizione meteo, noto in ambito nato come A-322Z 'Down Beat' e con portata stimata di 400 km, congrua con la missione d'attacco antinave, assieme ad un sistema di guida dei missili A-359Z. Forse ha una certa capacità TFR, ma non autonomatica. Il radar sistema di puntamento è ottico-elettronico di tipo OPB-15 (o AFA-15, come era noto anni prima, vedi RiD luglio 1995) sistemato sotto il muso e rivolto in avanti, in un'apposita finestrella', mentre sistema di navigazione è di tipo inerziale, più vari sistemi di navigazione a lungo raggio. Ovviamente presenti anche sistemi ECM di notevole potenza, con antenne sulla deriva (sia al suo vertice che ai lati), specie nell'M3, che ha anche un apparato MAWS dorsale. Infine, il radar 'Box-Tail' di scoperta, associato a telemetro radar 'Swift Rod' e sistema TV sono asserviti in coda alla torretta UK-9A-802 con un cannone GSh-23-2, almeno nel tipo Tu-22M3 (inizialmente c'erano due cannoni monocanna da 23 mm).
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L'armamento
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:Sistema navigazione NK-45; autopilota ABSU-145M; Altimetro per bassa quota RV-5; radio-altimetro RV-18G; Sistema navigazione Doppler DISS-7; TACAN RSBN-PKV; ADF ARM-15M e ARK-2; radio HF R-847, ILS-ARP-69; ILS GRP/MRP-66.
:Sistemi attacco e armamento: radar d'attacco Leninets PNA-D; SATCOM (collegato ai satelliti di sorveglianza)
:Armi: un missile AS-4 (Kh-22) con sistema di aggancio centrale BD-45F; altri due AS-4 con BD-45K sotto le ali (sia pure con notevole perdita di prestazioni: che sia possibile portarne due, ma uno semiannegato in fusoliera e solo un altro subalare?); sei Kh-15 su lanciatore rotante ventrale e 4 sotto fusoliera e ali; torretta UKU-9A-802 con il cannone GSh-23 e 1.200 colpi (sufficienti per circa 24 secondi di fuoco, dunque un armamento piuttosto cospicuo come 'ultima spiaggia'). Le missioni del Backfire comprendono il bombardamento convenzionale e nucleare, oltre che l'attacco antinave. Quindi, il loro armamento è prevalentemente di tipo missile aria-superficie. Queste dipendono sia dai punti d'aggancio esterni sotto la fusoliera, che da un grande vano portabombe lungo 7 m e largo 1,9, per un forte carico utile.
:Adattatori: DB-45F ventrale, BD-45K subalari (lunghi oltre 6,5 metri), MBD3-U9, BD6-105A, KD3-22RD, KD-3-22M, KD4-105AD.
Naturalmente, data l'età del progetto, non è stato possibile pensare anche a doti stealth marcate: il velivolo, seppur più difficile da tracciare di un Bear, è quindi un bersaglio relativamente grosso, sebbene il muso estremamente appuntito e l'ala GV possano ridurre la RCS. Nel Tu-22M3 le turbine sono parzialmente schermate e vi sono anche materiali RAM in alcuni punti, ma si tratta ovviamente di rimedi parziali. Una più marcata progettazione volta alla riduzione radar è stata possibile solo con il successivo Tu-160, anche se non in maniera particolarmente spinta.
▲*fino a tre AS-4 'Kitchen' sistemati nella stiva o appesi a piloni esterni(lunghi oltre 6,5 m). In pratica essi sono limitati a due sotto le ali, o uno semiaffogato in fusoliera: in genere il missile singolo è stato visto con i Tu-22M2, mentre due armi, raramente osservate, lo sono state con i più potenti Tu-22M3.
▲*sei AS-16 'Kickback' in un lanciatore rotante nella stiva, oltre ad altri quattro appesi ai due piloni esterni; essi sono armi da 4,78 m, diametro 455 mm e apertura alare di 900, pesanti 1.200 kg, raggio di 150 km, testata da 150-350 kT. L'AS-15, seppure valutato sperimentalmente e per qualificazione, pare troppo grande per essere stato adottato dal Tu-22M. Se fosse così, il raggio, anche senza rifornimento, potrebbe consentirgli di attaccare gli USA.
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*Prestazioni: v.max 0,9 mach slm o mach 2 a 12.000 m (Tu-22M, fino a 2.230 kmh), max tangenza pratica 16.000-18.000 m, raggio 1.200-3.000+ km, autonomia oltre 7.000 km con sei AS-16, max assoluto circa 8.900 km, corsa decollo 2.100 m, atterraggio 1.300 m, crociera a 900 kmh, decollo a 370 kmh, atterraggio 290 kmh
*Armamento: postazione con uno o due cannoni da 23 mm (negli ultimi tipi almeon erano a canna doppia) e fino a 42 bombe da 500 kg o 69 da 250 kg, o 8 mine o bombe da 1.500 kg, o 10 AS-16 o 3 AS-4 come massimo<ref>Nativi, Andrea: ''Tu-22M, il bombardiere di Teatro, RID set 1995 p.35-41</ref><ref>Aerei, monografia mar 1993</ref>.
====L'operatività====
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Certo è che, seppure non senza problemi, il Tu-22M è riuscito laddove il Tu-22 aveva fallito, ovvero sostituire largamente il Tu-16 Badger, il che non è certo una qualità da poco: al giorno d'oggi, come si potrebbe realizzare in fretta una flotta di circa 400 bombardieri supersonici, come riuscirono a fare i sovietici tra gli anni '70 e '80?
Naturalmente, sostituire un aereo di questa mole è un compito arduo, considerando i costi a cui oramai ascendono gli aerei, specie quelli militari. Per questo la V-VS ha puntato sul Su-34, aereo decisamente più piccolo, della famiglia Flanker, ma almeno abbordabile, sia pure con ritardi di consegne e finanziamenti considerevoli. Attualmente, un programma per sostituire 400 Tu-22M con altrettanti bombardieri da 100 t costerebbe la bancarotta delle casse statali; comprare un terzo di aerei di peso pari a circa un terzo è già un’impresa enorme (vedi il programma USAF per l'F-15E, per l'appunto dimezzato e poi faticosamente rialzato di qualche decina di unità). Ecco perché oramai i bombardieri pilotati sono un ricordo del passato, a maggior ragione ora che si possono telecomandare gli UCAV via satellite e colpire bersagli anche importanti comandando tutto da migliaia di km.
===Fonti===
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