Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Ecuador: differenze tra le versioni

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LE '''Fuerzas Armadas del Ecuador''' sono state fondate nel 1830 e hanno l'attuale disposizione dal 2000. Il QG è a Quito, il comandante in capo è il presidente Rafael Correa, il Ministro della Difesa Javier Ponce Cevallos, e il capo di CSM Fabian Varela. L'età per il servizio militare è 20 anni e il servizio dura 12 mesi. I cittadini disponibili per il servizio militare, tra i 16 e i 49 anni, sono circa 7,1 mln di cui abili oltre 6 mln ed effettivamente in armi 37.500. Le spese sono 1,691 mld di dollari o il 3,41% del PIL. Non molto, e sperando che l'inflazione non ritorni a colpire durissimamente come accadde qualche anno fa, quando saliva ad oltre il 40% l'anno, mandando in crisi ogni pianificazione. Le F.A. sono incaricate di difendere la sovranità nazionale e di partecipare al suo sviluppo economico, nonché la lotta anti-narcos e il controllo dell'immigrazione illegale, e infine la lotta anche contro le FARC, che sono presenti anche sul loro territorio. Tra gli impegni delle F.A. vi è anche l'educazione come gli insegnanti per le scuole rurali tramite un accordo con il Ministero dell'Educazione, il controllo del patrimonio forestale ecc. Dopo il trattato di pace del '98 i rapporti con il rivale storico Perù sono migliorati, ma in compenso si sono irrigiditi quelli con la Colombia, specie nel 2008. Nel frattempo, dal 2009 in particolare, è stata lanciata un'altra ristrutturazione delle F.A.
 
Dopo la lotta per l'indipendenza, che vide un primo tentativo nel 1811 annullato dagli Spagnoli con la Battaglia di Ibarra (dicembre 1812), ne seguì un altro con la nuova guerra iniziata nel 1820 in cui gli Ecuadoregni combinarono le loro forze con i Colombiani e i Venezuelani. Alla fine, con la battaglia di Pichincha nel 1822 venne ottenuta una vittoria decisiva. Nel 1828 però già vi fu un primo conflitto con il Perù che aveva mire annessioniste. Fu una guerra in piena regola, in cui la Gran Colombia combatté contro i Peruviani. Questi erano nettamente più forti sulla carta, ma la Federazione li batté sonoramente. Circa la metà dei 'Colombiani' erano in effetti Ecuadoregni, e così in gran parte va a loro il merito della battaglia di Tarqui del febbraio 1829. Ma il successo durò poco: nel 1830 la Gran Colombia si disgregò. In effetti, la maggior parte degli ufficiali e molte truppe ecuadoregne erano in realtà venezuelani e la scissione lasciò l'Ecuador senza molte risorse. Vi furono tentativi di migliorare la situazione per tutto il XIX secolo, e nel 1900 si riuscì a respingere un attacco Colombiano organizzato da dissidenti ecuadoregni. Nel 1905 il territorio venne diviso in 4 zone di difesa e prima del 1914 c'erano 9 btg fanteria e 3 rgt cavalleria, più 3 d'artiglieria e 3 btg Genio. Dopo la rivoluzione nella provincia settentrionale di Esmeraldas, vi fu una guerra civile che durò 2 anni ma alla fine venne vinta dai governativi. Dopo gli anni '20 l'esercito passò da 15 a 10 battaglionimabattaglioni ciascunama ciascuno con 4 anziché 3 cp fucilieri, e nel 1930 c'erano 5.500 effettivi in servizio. Nel '41 il Perà conquistò zone importanti della regione Amazzonica, e l'esercito ecuadoregno non riuscì a fare molto: i Peruviani misero in campo 13.000 soldati ben supportati, e i 1.800 soldati di Quito non poterono offrire che una blanda resistenza, durata circa 3 settimane. Con il Protocollo di Rio del 1942 gli Ecuadoregni dovettero accettare l'occupazione peruviana dell'Amazzonia, altrimenti sarebbero stati annientati, anche perché le loro zone costiere erano state occupate dai soldati di Lima. Grazie alla dichiarazione di guerra fatta al Giappone nel '42 gli Ecuadorgni poterono però ricevere armi e carri armati leggeri, rinforzandosi. Nel '52 avevano 15.000 soldati e continuarono ad espandere le proprie forze, a maggior ragione per le scoperte successive di petrolio. Gli scontri di frontiera, che non erano mancati nei decenni successivi al 1942, scoppiarono ancora nel 1981 in un'altra guerra, quella di Paquisha, in cui vennero usate grosse forze per sopraffare le posizioni ecuadoregne, con uso di aerei, commando ed elicotteri, il che causò l'uccisione di circa 200 soldati di Quito. Dopo questo successo, che cacciò indietro i confini dell'Ecuador fino alla cordigliera del Condor, vi furono altri incidenti nel 1983 e 1984. Tuttavia, in questo secolare confronto, l'ultimo round è andato all'Ecuador, che nella guerra di Cenepa ha ottenuto un efficace supporto aereo e ha ricacciato indietro i Peruviani, ma date le pressioni internazionali l'Ecuador ha dovuto firmare un trattato di pace poi ufficializzato con il Protocollo di Rio il 26 ottobre 1998, il che ha comportato alla rinuncia dei territori di Jaen, Tumbes e Mayanas.
 
Attualmente il Comandante in Capo è il Presidente Correa, ovvero il Comandante en Jefe de las Fuerzas Armadas; dopo c'é il Consiglio della Sicurezza Nazionale -El Consejo de Seguridad Nacional- con le maggiori cariche dello Stato, incluso il presidente del parlamento e della Suprema corte di giustizia. Il Ministero della Difesa -Ministerio de la Defensa National-, è il corpo amministrativo della difesa nazionale, mentre il COmando delle Forze armate congiunte, o El Comando Conjunto de las Fuerzas Armadas, è incaricato di pianificare le operazioni militari al livello più alto. Sotto vi sono le F.A. di cui i capi sono parte del Comando.
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*6 corvette missilistiche ''''Esmeraldas'''', comprate a partire dal 1982 dalla Fincantieri, e facenti parte di una famiglia di navi che forse è la più interessante tra tutte quelle militari sviluppate in Italia dal dopoguerra. Sono la ESMERALDAS (CM11), EL ORO (CM14), LOJA (CM16), LOS GALAPAGOS (CM 15), LOS RIOS (CM 13), MANABI (CM 12).
 
A seconda dei punti di vista, essendo il concetto di 'corvetta' tutt'altro che univoco, si possono considerare sia come 'super motocannoniere' che 'fregate compatte'. Di fatto sono state realizzate con criteri da fregata missilistica tipo 'Lupo' piuttosto che come grosse navi d'attacco missilistico. Non nascono dal nulla: prima la Libia comprò 4 navi del genere, ma più piccole, da 550 t. Erano la classe 'Wadi M'ragh', poi 'Assad'. Le navi libirhcelibiche erano armate con il classico cannone COMPATTO da 76 mm a prua, un impianto binato da 35 mm a poppa, 4 lanciamissili OTOMAT a mezza nave e due lanciasiluri tripli appena in avanti dei missili. La loro progettazione, con alte sovrastrutture, era simile a quella di una piccola nave piuttosto che un battello d'attacco veloce. Potevano contare su di un dislocamento di oltre 100 t maggiore rispetto a quello di una grossa motomissilisica e circa doppio rispetto a quello di una nave media. Per esempio, una 'Ramadam' ha 1 pezzo da 76 e una torre binata da 40, oltre a 4 OTOMAT, sistemi di comando e controllo assai completi come anche quelli per le ECM e radar, eppure pesava solo 310 t a pieno carico. La differenza era che le navi libiche possedevano anche un minimo apparato ASW con un piccolo sonar di chiglia e i lanciasiluri leggeri, cosa del tutto ragionevole se il dislocamento era quasi il doppio. Le 'Esmeraldas' , ordinate nel 1978, erano ancora più grandi e per 620 t standard e 685 p.c. si permettevano motori più potenti (sempre 4 MTU diesel su 4 assi, ma in questo caso da 24.000 hp), una piattaforma SAM a mezza nave e una piattaforma poppiera per elicotteri. Quest'ultima serviva alle operazioni 'estemporanee' dei 3 elicotteri Alouette III all'epoca in carico alla Marina dell'Ecuador, con una piattaforma avventurosamente 'incastrata' tra i lanciamissili Exocet e la torretta Dardo, evitando di rimuovere gli uni o gli altri con l'escamotage di utilizzare come base il tetto della piccola sovrastruttura poppiera.
 
In termini di progettazione erano navi da 62,3 m di lunghezza e 9,3 di larghezza, con equipaggio di 51 uomini che bastava a gestire tutto il complesso delle apparecchiature e armi di bordo. Queste erano prevalentemente installate su di un grosso e alto albero dietro la plancia, irto di antenne elettroniche. Vi è un radar di scoperta aerea e di superficie RAN-10S, uno di tiro RTN-10X per il cannone e verosimilmente gli Aspide, 1 RTN-20X per il cannone da 40 mm del sistema Dardo, con oltre 700 colpi pronti e circa 1000 di riserva. Come armamento vi è una potenza di fuoco offensiva data da 2 complessi di 3 missili MM.40 Exocet, ma la nave è più grande di una normale motocannoniera non tanto per le capacità offensive ma per quelle difensive, specie antiaeree e antimissile, grazie ai sensori quasi tutti sistemati sull'albero centrale, dietro la plancia, ampia e dotata di ali laterali. Questo è stato considerato essenziale per operare in aree di elevata minaccia aerea, troppo pericolose per le navi missilistiche d'attacco più piccole. Ma portare armi e sensori validi per la difesa aerea significa necessariamente una nave ben più grande e costosa. Se questo sia o meno vantaggioso rispetto a piccole unità meno 'evidenti' è difficile dire. Se non altro, vi è la possibilità di permanere più tempo in azione, in mare aperto, e di esercitare un'azione di comando e controllo di un certo livello. Una piccola dotazione di armi e sensori ASW permette almeno operazioni basiche anche in quesoquesto settore.
 
Come peso, l'armamento è grossomodo simile a quello di una 'Combattante III': 1 cannone da 76, 2 da 40, 6 missili MM.40, 1 lanciamissili Aspide e 2 tls. da 324 mm contro 2 cannoni da 76, 4 MM.38, 2 torri binate da 30 mm, 2 tls singoli da 533 mm, con una certa parità se non vantaggio per le Combattante. La differenza in stazza va per la maggiore autonomia e abitabilità, per i sensori maggiorati come due radar di tiro e il sonar, ed è ragionevole dato che si tratta di 260 t o il 60% in più. In ogni caso, la Marina Ecuadoregna aveva una decisa inferiorità contro la Peruviana. In caso di guerra, le 'Esmeraldas' avrebbero dovuto vedersela, nemmeno a dirlo, con 4 fregate 'Lupo', praticamente con lo stesso armamento ma in maggiori quantità, sicuramente 'un bel match'. La flotta peruviana, comunque, era molto più completa delle sole 'Lupo', cominciando dai suoi sottomarini, una flotta molto consistente e insidiosa. A parte le corvette e le fregate vi erano anche:
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Aerei: I '''[[w:Mirage F.1|Mirage F.1]]''' vennero comprati nel 1977 per ovviare all'embargo che gli americani posero sugli Kfir, per via dei motori che restavano i 'loro' J79. Vennero comprati monoposto JA e JE ed ebbero modo di mettersi in mostra in seguito, anche in combattimento.
 
Un altro aereo solido era ed è lo '''[[w:IAI Kfir|Kfir]]''', sempre della seconda generazione bisonica. Esso è stato comprato nel 1982, quando finalmente il veto USA decadde e allora fu possibile comprare una minuscola forza di 8 Kfir C.2 e 2 TC.2 biposto, per l'Esc. de combate 2113. Dopo che nel 1996 arrivarono i MiG-29 l'Ecuador si ritrovò in difficoltà. Non v'era modo, economicamente, di comprare macchine equivalenti, come i MiG-29SMT che pure furono considerati, e allora venne dato incarico di aggiornare gli Kfir allo standard CE, grossomodo come il C.10 israeliano: radar EL/M-2032, sonda per il rifornimento in volo nel muso, che da piccolo e aguzzo, con un minuscolo radar telemetrico, diventava allugatoallungato, grosso e basso, inclinato verso il basso per non compromettere la visibilità. Lo Kfir ricevette anche i missili '''Python 4''', paragonabili agli AA-11 ma senza missili a medio raggio, in ogni caso le macchine ancora in servizio erano ora in grado di competere meglio con i velivoli peruviani. Lo Kfir, che significa 'leoncino' è il clone israeliano del Mirage 5, e se ne differenzia per il motore J79, più pesante ma molto più potente, affidabile e compatto dell'Atar, tanto da incrementare drasticamente le prestazioni, specie in termini di accelerazione e salita, e da consentire una fusoliera visibilmente più corta dietro la coda. Il carico bellico arrivava a 4.700 kg con un buon raggio d'azione.
[[Immagine: Kfir_CE_a.JPG|320px|right|thumb|Ecco come si presenta lo Kfir CE, nella nuova tenuta da 'superiorità aerea']]
In sostanza, grazie al motore J-79GE-19 si trattava dello stesso balzo in avanti che, per esempio, aveva fatto il F-104 passando dal modello G all'S. Da notare che l'Atar 9 originale (del Mirage III), pur motorizzando un aereo piuttosto pesante, era paragonabile in spinta solo alle primissime versioni degli J79 e ai motori R-11 sovietici. La versione Atar 9K-50 era, come spinta (a parte affidabilità, compattezza etc.), era solamente al pari della versione del J79 istallata anni prima sull'F-104G e l'F-4B/C. Con questa è stato motorizzato l'F.1 e il Mirage 50.
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[[Immagine:OA-37B-1.jpg|300px|left]]
Gli '''A-37B''' erano in carico con una squadriglia, e il loro compito era l'appoggio di fuoco, stando attenti a non venire scambiati per i dirimpettai peruviani. Inizialmente ne arrivarono 12 esemplari e in seguito ne vennero chiesti altri, ma la linea di costruzione era chiusa e l'EMBRAER tentò allora di piazzare gli Xavante. Tuttavia, l'ANG ritirò ad un certo punto tutti gli aerei di questo tipo e altri andarono, per un totale di 25, in carico alla FAC. Sono macchine simili agli addestratori T-37 e hanno quindi un abitacolo biposto affiancato, ma la loro struttura è più pesante (pur rimanendo straordinariamente compatti, specie come altezza) e portano carichi su ben 8 punti d'aggancio contro i 2 originari, per un totale di circa 2 t, inoltre hanno una minigun da 7,62 nel muso. Questo è stato possibile grazie alla rimotorizzazione con motori molto più potenti di quelli utilizzati originariamente con gli aerei d'addestramento. PesantememntePesantemente mimetizzati di verde scuro a due toni, hanno come compito l'appoggio aerotattico e ad un certo punto sono stei armati anche con missili Shafir per l'autodifesa e la lotta antielicottero. Pare che tra i tanti pretendenti alla loro sostituzione (M-346, L-159, T-50) il favorito non sia un jet, ma il Super Tucano EMB.314.
 
[[Immagine:Bac.167.strikemaster.mk87.arp.jpg|280px|left]]
Incredibilmente, l'unico altro aereo con posti affiancati per l'addestramento su jet è pure in carico alla piccola aviazione ecuadoregna, lo '''Strikemaster''', derivato estremo del Provost e esportato in 143 esemplari, con motore Viper e 8 punti d'aggancio per 1.360 kg di carico, e 2 mitragliatrici nel muso. È una macchina motorizzata come l'MB-326 ma più lenta per via della disposizione degli occupanti, ancora affiancati. Serve sia per l'addestramento che per l'attacco. La forza inizialmente schierata era di 8 '''Mk.89A''', consegnati nel '72 e rinforzati nel '76 da altri 6. Ma di tutti questi aerei, il 10% circa della produzione totale, nel 1981 quelli operativi erano solo 6, e allora nel 1987 ne vennero comprati altri 9, Anche così vi sono solo 4 aerei operativi, nella loro livrea a due toni di grigio con musetto nero e -differentemente dagli A-37- superfici inferiori chiare. A parte la coda (a trave per gli A-37 con impennaggi a mezzo timone e tubi di scarico motori dietro le ali, di tipo convenzionale per l'unico motore nello Strikemaster) è difficile distinguere tra queste due macchine. In ogni caso, i loro giorni sono segnati. Nonostante questo, gli Strikemaster, rimasti gli ultimi della loro 'specie' al mondo, sono stati rinforzati da altri 2 aerei, 4 motori e altre parti di ricambio ex-Botswana e vengono usati per addestramento, ricognizione, attacco leggero. Del resto, anche una buona parte dei 25 A-37B non è realmente operativa, cosicché non v'é molto da scegliere tra la potenzialità dei due tipi.
 
 
Nell'insieme, almeno comparata alla FAP peruviana, la FAC potrebbe definirsi 'pochi ma buoni', anche se, con la caduta d'efficienza degli Strikemaster, la radiazione dei Jaguar (che prima, assieme agli Kfir e agli F.1 formavano una 'triade' nient'affatto disprezzabile, tutti aerei unici nel Sudamaerica e con notevoli capacità) e l'obsolescenza dei Mirage F.1, sempre più appare come un 'buoni ma pochi'. In termini di equipaggiamenti, la notazione più importante sono i missili Python 4, per esempio portati in due esemplari dagli Kfir sotto le ali, come anche dai Mirage F.1 che li usano assieme a due più piccoli Magic alle estremità alari. In ogni caso, i piloti ecuadoregni sanno come usare anche queste limitate risorse, come la battaglia del 10 febbraio 1995 dimostrò.
 
In tale giornata, una coppia di Mirage F.1 stava sorvegliando la Cordigliera del Condor. Vennero vettorati contro due contatti radar nemici, e col radar li beccarono a 24 km, ma poi li persero nell'approssimarsi all'intecettazioneintercettazione. Li videro direttamente a 13 km e nell'avvicinarsi si trovarono agganciati ad un radar, temendo di scontrarsi con i Mirage 2000, tanto da rilasciare chaff per liberarsene. Poi riconobbero gli aerei come Su-22. Il lancio di un primo missile raggiunse uno dei due, che virò stretto ed evitò di essere colpito in pieno, ma la testata da 12.5 kg di cui 6 di esplosivo detonò nelle vicinanze per spoletta radar, danneggiandolo gravemente, tanto che non riuscì a rientrare alla base. L'abbattitore era Raul Banderas, mentre il secondo pilota Uscateghui attaccò il secondo Su-22 che venne distrutto da un altro missile. Di lì a poco due A-37B vennero localizzati sopra le truppe ecquadoregne e dopo una difficile identificazione (visto che potevano essere anche connazionali) una seconda coppia di aerei, stavolta Kfir, ne abbatté uno e ne inseguì un altro che scomparve con un volo rovescio nelle nubi, e non si sa se andò perso nella manovra tra le montagne andine<ref>Westebhuis, Roger: Fuerza Aerea Ecuadoriana e Operacion Acero, Aerei Set-ott. 2007, pagg. 20-26
</ref>.
 
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Non meno importante è l'aviazione dell'Esercito, fondata nel 1954 e fondamentale per il movimento tra le montagne e la foresta, come dimostrato nella guerra di Paquisha e di Cenepa. Essa venne strutturata nel 1978 come una Brigata di Aviazione dell'Esercito o Brigada de Aviación del Ejército No.15 Paquisha. Adesso vi sono 10 gruppi di volo e ha una forza non tanto inferiore, numericamente parlando, a quella della stessa aviazione. È così per un po' tutte le F.A. sudamericane, dove l'Esercito ha bisogno di continuare ad avere una sua forte aviazione leggera, e talvolta persino media come i G-222. Secondo una valutazione vi sono attualmente 20 Gazelle, 4 Super Puma, 3 Lama, 2 Ecureil, alcuni Cougar, 5 Mi-171 e altri 3 in ordine, 7 Arava, 5 Turbo-Porter, 3 Super Rocket, 2 T-41D, 2 CN-235, 2 C-212-400, un Beech King Air 100, un Citation, un Buffalo 16.
 
Quanto all''''Aviazione''', essa è nata il 27 ottobre 1920, nata grazie all'iniziativa del Clu de Tiro Guayaquil, sulla scia della crsiicrisi con il Perù nel 1910. Venne ridenominata Club de Tiro Guayaquil e dopo poco tempo questo club sportivo divenne anche aviatorio. Il primo aereo arrivò e volò il novembre 1912 pilotato da un meccanico, tale Cosmo Renella, che si schiantò subito dopo ma sopravvisse e gli diedero il grado di capitano. In seguito combatté in Europa durante la I GM e divenne un asso con 17 vittorie aeree. A tutt'oggi ad egli è dedicata la Scuola Superiore dell'Aviazione o Escuela Superior Militar de Aviación. I piloti equadoregni nel dopoguerra andarono a seguire un primo corso di pilotaggio a Torino in ricordo del loro precursore. Ma l'aviazione divenne una realtà solo con gli anni '40 e la missione americana che riportò aerei come 6 CW-22, 6 PT-19, 3 AT-6A nel marzo del '42, aiutando l'attività della Scuola di Aviazione di Salinas.
 
Negli anni '50 vennero fatti molti più sforzi e nel maggio 1961 si arrivò a dividere lo spazio aereo in Zone Aeree, di cui la Prima aveva l'Ala de Transportes 11, e la IIa Zona con l'Ala de Combate 21 di Taura, quella de Rescate 22 di Guayaquil e l'Ala de Combate 23 di manta, nonché la Escuela Superior Militar di Salinas. In tutto vi sono 6.055 uomini che includono anche l'INFANTERIA AEREA, per protezione VIP e delle basi aeree, CSAR ecc. Include anche una unità Commando. I caccia tattici importanti sono 12 Mirage F.1, 9 Kfir (tutti a Taura) dell'Ala 21, sei Strikemaster, 12 A-37B di Manta (Ala 23) e poi i trasporti con un totale di almeno 16 aerei, più 23 elicotteri Huey, 7 nuovi HAL Dhruv, 4 Fennec e due Alouette. L'ALA 11 ha anche una componente civile, la TAME (Transporte Aérea Militar Ecuatoriana). Nella guerra del Cenepa la FAE Ecuadoregna rivendicò 9 aerei ed elicotteri. Attualmente sta sopratutto impegnandosi per azioni umanitarie e di lotta antidroga. Nel 2008 vi è stato l'acquisto di 7 elicotteri indiani Dhruv e 6 radar cinesi JY 11 per la scoperta a bassa quota.
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I Marines, ovvero il '''Cuerpo de Infanteria de Marina''' ha 1.700 effettivi, armati leggermente ma ben equipaggiati per gli sbarchi anfibi, sono basati a Guayaquil. Venne formata il 12 novembre 1962. Tra di loro vi è anche un comando per le Galapagos. Sono tra i Corpi più preparati dell'Ecuador.
 
 
 
 
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[[Categoria:Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo|Ecuador]][[Categoria:F.A. America Latina]]