Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Perù: differenze tra le versioni

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Le forze armate '''[[w:Perù|Peruviane]]''' sono titolari di uno dei più interessanti agglomerati di macchine ed equipaggiamenti del Sud America. Nella sola aviazione peruviana vi sono, convivendo relativamente in armonia, aerei sovietici/russi (Su-22,25, MiG-29, Mi-8/17/24), francesi (Mirage 5/2000), italiani (MB.339), americani (T-37), inglesi (CamberraCanberra). L'Esercito è uno dei più potenti della regione e uno dei pochi, malgrado l'altitudine e le caratteristiche orografiche, che ha una componente corazzata di rilievo essenzialmente su T-55. La Marina è altrettanto potente, con le sue fregate del tipo Lupo italiane, un buon naviglio di piccolo tonnellaggio, una flotta di sottomarini abbastanza moderni.
 
La superficie del Perù raggiunge 1,285 milioni di km2, con una popolazione di 27,5 milioni di abitanti, pari a 21 per km2 (attorno al 2001). Il PIL era allora di 132 miliardi di dollari, ovvero 4800 per abitante. Un Paese relativamente povero, ma non così gravemente come tanti altri Paesi del Terzo mondo, mentre preoccupava l'economia poco dinamica, con una decrescita dallo 0,3% nel 2001. Nondimeno, il Perù ha risorse e riserve: minerali, risorse ittiche, petrolio, oro, rame, industria manifatturiera. Il presidente dell'era dopo-Fujimori è diventato il sign. Toledo con segni di ripresa, stentata, dell'economia nazionale, ma restavano le piaghe di una vasta corruzione, aggravate dalla coltivazione di cocaina in certe zone del Paese. Problemi con i vicini: con l'Ecuador la situazione era stabile, meno con la Colombia, mentre Sendero Luminoso continuava la sua attività. Considerando che il Paese è una nazione molto aspra e montuosa, il controllo del vasto territorio è difficile e l'aviazione gioca un ruolo fondamentale, sopratutto per superare la Cordigliera delle Ande che si para tra la costa atlantica e la foresta amazzonica.
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Aviazione dell'esercito: Servicio de Aviacion del Ejercito, aveva una squadriglia di collegamento e tre di trasporto con 5 aerei Cessna 185 e 25 Mi-8, a cui si aggiungevano, in deposito, ben 15 Mi-8 e 20 Mi-6 pesanti. Infine vi erano 6 SA 318C Aluette II.
 
 
La forza dell'Esercito peruviano era rilevante, ma non bisogna sopravvalutarla. Infatti vi erano almeno due elementi di debolezza.
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Uno era l'effettiva forza delle unità maggiori: un esercito di 85000 uomini semplicemente non potrebbe avere 12 divisioni, essendo queste ultime generalmente di 10-12000 uomini. In pratica, la forza delle singole unità era a livello di brigata, e le brigate erano grossomodo a livello di reggimento.
 
Un altro problema era l'eterogeneità degli equipaggiamenti, che erano in larga misura obsoleti o con problemi operativi. I carri e gli elicotteri forniti dai sovietici negli anni '70 hanno sofferto di problemi di manutenzione e di mancanza di parti di ricambio. Parte erano accantonati nei depositi.Nondimeno, non c'é dubbio che essi -nonostante questi problemi alla logistica- siano stati un potenziamento impressianteimpressionante per le forze armate peruviane e non è stato un punto di merito per l'export sovietico che questa nazione, l'unica sudamericana ad averne in quantità, non sia stata ben servita dall'assistenza tecnica dei fornitori.
 
===Marina===
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*FM-58 BAP Quiñónes (ex-Sagittario), 23 gennaio 2006
 
Le fregate Classe 'Carvajal' hanno partecipato in questi anni ad importanti esercitazioni navali multinazionali. All'esercitazione RIMPAC (Rim of the Pacific) partecipano insieme a forze navali degli Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Giappone, Australia, Corea del Sud e Cile sin dal 2002 quando a perteciparvi fu la Montero. Dal 2001 la marina peruviana organizza nelle acque peruviane con l'US Navy, l'esercitazione bilaterale SIFOREX (Silence for Excercises) finalizzata alla lotta ASW, alla quale le Carvajal ne prendono parte insieme a forze navali degli Stati Uniti. Annualmente nel mese di agosto viene organizzata l'esercitazione PANAMAX. Questa esercitazione viene svolta alla scopo di poter costituire in breve tempo una forza multinazionale in grado di difendere il traffico marittimo nella zona del Canale di Panama, nel caso di un eventuale minaccia proveniente dal mare, quale potrebbe essere un eventuale attacco terroristico e di favorire la cooperazione militare tra le nazioni partecipanti. Questa forza, il cui comando è affidato alla US Navy, è integrata da unità navali di Stati Uniti, Argentina, Cile, Colombia, Honduras, Repubblica Dominicana, Panama e Perù. Nel 2004, nel corso dell'esercitazione, la fregata 'Mariátegui' ha eseguito una serie di simulazioni di difesa del Canale. La più attesa esercitazione multinazionale a cui le fregate Carvajal prendono parte è la UNITAS nelle sue tre fasi: Fase Atlantico, Fase Caraibi e Fase Pacífico. Particolarmente importante, per la sua complessità e completezza è stata la partecipazione all'esercitazione UNITAS 45-04 in cui le Carvajal sono state impegnate in simulazioni di azioni di combattimento ASW, ASuW, AAW e di pattugliamento costiero. La partecipazione delle 'Carvajal' oltre agli scopi addestrativi è anche quella di proiettare la marina peruviana nell'ambito internazionale, fortificando allo stesso tempo la presenza del Perù nell'ambito marittimo del continente americano e nel bacino del Pacifico.
 
 
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1 gruppo bombardieri su 3 squadriglie:
* 2 con i superstiti di 36 CamberraCanberra (8 Mk 8, 1 Mk 78, 3 T Mk 74, 6 Mk 72, 6 Mk 56 e 12 Mk 68).
* 1 squadriglia su 12-13 A-37 Dragonfly
 
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* Una squadriglia COIN con 6 bimotori a reazione e a pistoni di origine civile
 
* Trasporto aereo: 2 gruppi con tre squadriglia con 50 apparecchi circa da trasporto di vario tipo: 4 L-100/C-130H, 2 DC-8-62F, 12 An-26, DHC-5 Buffalo. La flotta aera nazionale da trasporto per la jungla aevaaveva DHC-6, Turbo-Porter e alcuni C-47.
 
Infine il trapsortotrasporto e collegamenocollegamento su due squadriglie con Beech King Air e Queen Air, Beech 99. Gli elicotteri erano invece su di un gruppo con un totale di 59 macchine tra cui 8 Aluette III, 6 Mi-6, 5 Mi-8, 3 MBB-105C, 9 Bell 206, 16 Bell 212, 12 Bell 214ST.
 
* Addestramento: l'Academia del Aire aveva 4 squadriglie con 55 tra T-41D, T-37B e C, 14 Macchi MB.339A.
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Esiste un contenzioso tra l'Ecuador e il Perù. E non è cosa recente. Infatti, già nel 1535 vi furono scontri tra Conquistadores per disputarsi quella parte che è una vasta zona ricca di foreste, la regione di Amazonas. Dal XIX vi sono state battaglie e guerre periodiche. Dopo che nel 1857-60 vinse il Perù, privando l'Ecuador dell'accesso all'Atlantico, ne l'41 questi si fece sotto un'altra volta ma solo per subire l'azione di 15.000 soldati appoggiati da mezzi corazzati e aerei, con tanto di un'azione di parà (la prima del Sud America). Alla fine, con il Trattato di Rio de Janeiro, del '42, quest'aerea venne assegnata a Lima una volta per tutte. E non si tratta di cosetta da poco: 205.000 km2, in Sud America non si ragiona come in altre parti del mondo, dove alle volte i territori contesi sono solo poche decine di km2. Malgrado che l'USAAF stabilisse la linea di confine nel '47, gli Ecuadoregni non accettarono mai questa situazione, e così continuarono ad occupare la Cordigliera del Condor in maniera periodica, fino a denunciare il Trattato di Rio nel '60. Da questa zona si può dominare la valle del Cenepa, ricca di miniere e petrolio. I due Stati si arroccarono in linee fortificate aspettandosi il peggio. Successe che il 28 gennaio 1981 una pattuglia peruviana fece una scoperta: una base avanzata ecuadoregna, il campo militare nell'Alto Cenepa nota come Nueva Paquisha. Ma i Peruviani non vollero che si andasse oltre: avevano i potenti Su-22 Fitter, appena consegnati dai sovietici. Li usarono con la copertura dei Mirage 5P. I 38 aerei russi, dell'11° Grupo, vennero scortati dai Mirage del 6° Grupo di Chiclayo, seguiti poi dai Mi-8TV dell'Esercito che sbarcarono truppe eliportate. Vittoria completa: appena 4 giorni dopo la scoperta, il 2 febbraio, il campo militare non esisteva più, vennero catturati blindati, batterie a.a. e messi fuori combattimento 200 soldati.
 
Ma non finì qui, nonostante questo disastro: altri scontri seguirono nel 1984, '91 e '92. All'epoca della guerra di confine del 1981, l'Ecuador venne colto con l'aviazione in riorganizzazione e non la usò. Dopo il 1992 entrambe le parti si lanciarono in una forsennata corsa al riarmo, propedeutica per la guerra successviasuccessiva, quella del '95, poi nota come 'Del Condor'. La FAP peruviana, nata nel '29 ma con precedenti dal 1910, era diventata una forza di tutto rispetto. Nel periodo 1968-80 la simpatia del governo per l'URSS portò a grosse forniture di armi. Ma anche Francia e Italia fecero lo stesso. A parte l'esercito e la Marina -quest'ultima servita sopratutto dalle 'Lupo' e dai sottomarini Type 209 tedeschi- l'aviazione peruviana ebbe commesse impressionanti per gli standard sudamericani. Anzitutto vennero ordinati ben 47 Mirage 5P, già in servizio dal '68; poi 52 Su-22, di cui nel 1981 erano in linea i primi 38 sui 52 ordinati; negli anni '70 arrivarono anche 18 CamberraCanberra B.Mk 68 di seconda mano, 36 A-37 (dal '75), 17 OA-37 (dal 1992) americani, e poi gli MB.339. Questi erano oggetto di grandi piani, con la produzione su licenza di 66 aerei (compresi quelli comprati direttamente e i K) in base di un accordo con l'Aermacchi del 1981. Ma nel 1984, quella che sarebbe stata l'unica produzione su licenza del 'Macchino II' venne annullata per via dei fondi insufficienti. In tutto vennero consegnati dalla Macchi 19 esemplari. Il monoposto K non ebbe seguito, differentemente dal precedente MB-326K-Impala Mk.II. Il fatto è che i caccia, nonostante tutto, latitavano, perché i Mirage 5 erano pur sempre prive di radar Cyrano. La loro integrazione con nuovi aerei era necessaria, specie dopo che 10 vennero dai all'Argentina per rimediare alle perdite subite contro gli inglesi. Così vennero ordinati 26 Mirage 2000P, poi ridotti ad appena 12, sempre per ragioni economiche (per ottenerli, fu necessario rinunciare agli altri MB.339, tutto sommato meno necessari). Le consegne ebbero luogo nel 1985-88. Attualmente vi sono solo uno o due aerei ancora in condizioni di volo, a causa della carenza di parti di ricambio, ma è notizia di questi giorni (Agosto 2009) che i superstiti verranno aggiornati pesantemente, più o meno allo standard 2000-5.
 
Ma non c'erano solo cacciabombardieri: vennero anche comprati 10 C-130, 54 An-26 e 32, 54 Bell 47G e J, 38 Bell 205 ovvero gli UH-1D e H (in servizio dal '65), 18 Bell 206 (dal '74), 35 Bell 212 (1972-87, a cui si aggiunsero anche sei AB-212ASW delle 'Lupo'), 8 Bell 214 e 412 (tutti nel 1983-91), 21 Bo.105, una piccola parte dei 1.401 prodotti (la cui linea si è chiusa proprio questi giorni), consegnati nel 1983-89. L'Armada navale ebbe anche 10 AS Sea King, 1978-79 e infine l'Agusta vendette sei suoi elicotteri A.109 (1990). A tutto questo si aggiunsero gli obiqui Alouette, sia del tipo II che del più evoluto III, già presenti negli anni '60. Un discorso a parte per gli elicotteri russi, i cui rappresentati erano ben 36 Mi-24 consegnati dal 1983 al 1986; 6 Mi-6A (tuttavia radiati nel 1988 per problemi di ricambi), e infine il vero 'mulo' del Patto di Varsavia: 118 Mi-8 e 17, ovvero versioni NATO 'Hip-C' e 'H'.
 
Questa potenza (ma l'elenco non è forse completo) portava la FAP a 10.000 effettivi già nel 1980, che potevano disporre di 138 aerei da caombattimentocombattimento. Nel 1990 gli scontri con Sendero Luminoso e la tensione con l'Ecuador, avevano portato il totale a 15.000 effettivi di cui la metà professionisti. Le tradizioni aviatorie dei discendenti degli Incas erano di tutto rispetto. Anche il fatto che c'erano già 2.100 donne volontarie, servizio aperto con notevole anticipo sulla NATO, già nel 1986. All'epoca c'erano 116 aerei e 36 elicotteri per operazioni di prima linea. In tutto questi erano suddivisi in 9 Gruppi aerei con 22 squadroni, il tutto gestito da tre Zone di difesa Aerea.
 
Le basi erano
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:la 'Jorge Chavez', Lima- Callao. Questa aveva il 3° Gruppo Aereocon gli squadroni elicotteri 332 (con i Mi-8 o 17), 341 (Bell 205, 212 e 214). Poi c'era l'8° Gruppo di trasporto con gli squadroni 841 con i B-707 e L-100-20, 842 con gli An-32 e 74; 843° con i Cessna 185 e Queen Air A-80.
 
:La Mariano Melgar, di La Joya, della zona meridianalemeridionale, con il 4° Gruppo Aereo dotato dei caccia: 411° Squadrone (Su-22) e 412° (Mirage 2000P)
 
:La base 'Capitano Abelardo', Chiclayo (settentrione), con il 6° Gruppo e il suo 611 Squadrone (Mirage 5P)
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:base 'Capitano Concha', Piura, sempre a settentrione, ma con il 7° Grupo Aereo, 711° Squadrone, A-37B.
 
:base 'Renan' E. Oliviera', Pisco (Centro), con il 9° Gruppo, 921° Squadrone, CamberraCanberra
 
:base 'Capitano Montes', Talara (Settentrione): 11 Gruppo/111° Squadrone con i Su-22
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Questa era la situazione quando tra i due governi ricominciarono ad aumentare le tensioni, fin dalla fine del '94. E siccome c'erano le elezioni per l'aprile del '95, Fujumori, in carica dal '90, avrebbe gradito presentarsi con una guerra vinta. In fondo, il Perù aveva vinto sempre contro l'Ecuador. Fujimori aveva fatto carriera: era un ingegnere della minoranza giapponese, ma dal 1992 era lui a dominare la scena politica e si candidava per un terzo mandato. La cosa era anticostituzionale.
 
Nel frattempo anche in Ecuador il partito al potere dal '92 era in difficoltà dopo le elezioni del '94 e le proteste popolari. C'erano tutte le premesse per la solita scelta sudamericana: se c'é una difficoltà interna si prova la roulette russa della guerra contro qualche nemico storico (vedi Falklands). Così all'inizio del 1995 il 25° Btg Callao peruviano ebbe ad ordinare, per bocca del suo comandante, all'omologo ecuadoriano del 63° btg, lo scomberosgombero dell'Alto Cenepa. Cominciarono le trattative, ma senza successo, tra la 5a Divisione peruviana e la 21a Brigata Condor ecuadoriana. Già il 9 e l'11 gennaio vennero catturate pattuglie peruviane. Il 21 i Peruviani decisero di fare sul serio: un intero battaglione peruviano venne portato da circa 22 Hip e Hind creando la base Norte nella zona contesa tra le due nazioni; dopo il 26 si registrarono combattimenti con circa 30 morti e accuse su entrambi i contendenti. Gli Ecuadoregni rilanciarono con l'attacco di elicotteri, che armati di razzi colpirono la città di Tumbes, al confine. Passarono pochi altri giorni, che un Mi-8TV dell'esercito venne abbattuto da un missile Blowpipe degli ecuadoregni, che dimostrarono di farne un uso piuttosto efficace contro i grossi elicotteri peruviani anche nelle battaglie successive. I 5 a bordo rimasero uccisi. Il 31 toccò invece, non è chiaro per quale causa, ad un Gazelle Ecuadoregno.
 
A quel punto era proprio guerra, combattuta tra 5.000 peruviani e 2 mila ecuadoregni delle due grandi unità viste sopra: la 5a divizionedivisione e la 21a Brigata. I Peruviani passarono al contrattacco dal 30 gennaio ed ebbero il supporto della propria aviazione tattica, in un'escalation sempre più dura. Il 6 andò a schiantarsi contro una montagna uno dei CamberraCanberra, il 7 toccò ad un Mi-24 o 25, il primo a causa del maltempo, il secondo per via dei missili SAM tiratigli contro dai soldati (Blowpipe), anche qui con 5 vittime complessive (tutti gli aviatori a bordo). Altri due elicotteri tornarono danneggiati dai colpi.
 
Nel frattempo le trattative politiche fallirono e il 9 febbraio ricominciarono le battaglie aeree e terrestri con maggiore violenza, con 16 missioni di cacciabombardieri sul fronte, con Su-22, Mirage, CamberraCanberra (questi di notte); poi toccò ai Su-22 e agli A-37 che attaccarono il 10 febbraio, su Tiwintza, che venne duramente colpita. Gli Ecuadoregni abbatterono un Mi-17 e danneggiarono un altro Hip.
 
Così non si poteva andare avanti a lungo; quindi la FAR portò in azione i Mirage del 2112°, che non delusero. Alle 14.15 (o 12.40, dipende dalle fonti), dopo pochi minuti dal decollo da Taura, individuarono dei cacciabombardieri nemici, scoperti a circa 600 m su Tiwintza. Presto due F.1 abbatterono altrettanti Su-22. Per l'occasione usarono i missili Magic Mk.2, arma in produzione dal 1984, capace di eguagliare l'AIM-9L e recentemente fornita assieme ai Python Mk. 3 per gli Kfir. I due piloti rimasero uccisi, anche se il primo riuscì a lanciarsi. Era il vicecomandante della squadriglia 'Los Tigres'. I Mirage 2000P erano in giro e il loro radar venne sentito dai sistemi degli F.1, ma essi si tennero piuttosto a distanza, nonostante il rischio mortale posto dai Mirage in giro. Questo diede luogo inevitabilmente a polemiche sull'utilizzabilità di questi modernissimi caccia. Altri due caccia della FAE, due Kfir, volarono di lì a poco sulla valle del Cenepa, e trovarono tre A-37B. Uno venne abbattuto (il pilota si salvò) e gli altri due costretti ad una precipitosa ritirata. I Mirage 2000P forse ingaggiarono i Jaguar, ma non vi sono riscontri. Poi dal 12 febbraio iniziarono le missioni d'appoggio al suolo, nelle quali, la piccola ma efficiente FAE riuscì ad appoggiare con gli A-37 le truppe di terra, scortati dai Mirage e persino dai Jaguar. Il 13 febbraio vennero mandati all'attacco gli elicotteri di una forza di Hip e Hind, ma uno di ciascun tipo venne abbattuto dalla contraerea sul fiume Tatangosa. L'Hip, un Mi-17, era dell'esercito. Poi c'erano i problemi di combattimento in quota, perché molti elicotteri erano poco adatti all'uso in alta montagna durante i caldi mesi estivi, per cui stavano avendo dei problemi di funzionamento.
 
Il 14 si seguitò a combattere con gli aerei da attacco peruviani, un CamberraCanberra venne danneggiato, ma uno Kfir venne gravemente danneggiato (forse rottamato dopo l'atterraggio) da un SA-14. Un A-37 della FAE venne poi danneggiato da un SA-7. L'SA-14 proveniva da uno stock fornito a suo tempo dal Nicaragua e si dimostrò subito un brutto cliente.
 
Così si arrivò al 17 febbraio, quando finalmente venne imposto dalla comunità internazionale il 'cessate il fuoco'. Senonché il 21 i passi di Tiwintza e Apama vennero minati dagli elicotteri peruviani, ma senza togliere alla FAE il controllo del cielo, nonostante l'inferiorità numerica. Non solo, il 22 venne lanciato un battaglione aviotrasportato con CH-47 e Bell 212 contro Tiwintza. Ma sempre per via della copertura aerea della FAE non ebbero modo di supportarli con gli aerei tattici. Nonostante vi fossero stati successi iniziali, alla fine i circa 50 morti causati da questi scontri non cambiarono il possesso della posizione strategicamente fondamentale per gli Ecuadoregni. La tregua iniziò il 1 marzo 1995, a Montevideo, e dopo di allora vi saranno solo alcuni piccoli scontri di frontiera. In tutto, in 6 settimane, c'erano stati circa 500 morti e feriti, a parte 28 indios rimasti vittime innocientiinnocenti della battaglia (altri 7.000 vennero sfollati), più 208 mln di dollari per nazioni già in forte crisi economica. Gli aerei persi furono un CamberraCanberra, un A-37, 2 Su-22, un Mi-24 e 4 Mi-8 e 17, contro un Gazelle e uno Kfir (quest'ultimo 'solo' gravemente danneggiato).
 
La FAE dimostrò a tutti gli effetti come una forza piccola ma efficiente, ben posizionata, era superiore ai risultati possibili per un'organizzazione più numerosa ma meno efficiente. Quasi la riedizione di quel che fecero i Mirage F.1 sudafricani in Angola pochi anni prima.
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===Marina, al 2003<ref>De Fre, Giuliano: ''La Marina da guerra del Perù, P&D Marzo 2003 pagg. 42-49</ref>===
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La prima nave peruviana fu la corvetta ex-spagnola 'Sacramento', ribattezzata 'Castelli', dopo la cattura del 17 marzo 1821. Ma fu solo dopo l'indipendenza (28 luglio 1821) che la Marina peruviana nacque, a cura del suo primo capo, il peruviano di origini britanniche Martin Jorge Guise. Dopo si ritrovò coinvolta nei sogni di gloria del Perù, degno erede degli Incas, ma coinvolto nella lotta contro la Grande Colombia nella guerra del 1828-29, Cile (1836-39), Ecuador (1857-60), Spagna (1864-66), Cile (1879-83). Quest'ultima guerra, nota come 'Guerra del Pacifico', fu un disastro: la Marina Peruviana, che pure aveva combattuto bene in questa e in altre guerre (con scontri come Punta Malpelo, Guayaquil, Islay etc.) si ritrovò pressoché distrutta. Riorganizzata all'inizio del XX secolo, ebbe due nuovi incrociatori leggeri inglesi, un cacciatorpediniere con motore a turbina, due sottomarini che erano i primi del Sudamerica. Anzi, le tradizioni subacquee erano ancora più antiche, ma se ne parlerà in seguito. La guerra ebbe ancora luogo nel tranquillo Sudamerica, nel 1911 contro la Colombia, replicata nel 1932-34, ed Ecuador con la guerra del Chaco del 1941-42. Negli anni '50 la Marina si rinforzò con nuove infrastrutture, due incrociatori leggeri 'Fiji' britannici (in realtà delle grosse navi con grande potenziale di fuco, armate di 12 cannoni da 152 mm e oltre le 10.000 t di peso), navi varie minori e logistiche, 4 moderni sottomarini americani. Nel 1970 vi fu una notevole riforma che produsse un processo di modernizzazione da cui la Marina ha preso un nuovo aspetto. La forza al 2003 era di 27.000 effettivi di cui 5 mila per la Fanteria di Marina e centinaia per l'aviazione navale. L'importanza dell'industria ittica e dei commerci, nonché gli attriti dei nemici di sempre, Cile e Ecuador, non ha lasciato certo decadere le capacità della Marina e anzi, si è rafforzata notevolmente. Le infrastrutture manutentive erano e sono sia l'arsenlaearsenale navale del Callao che i cantieri statali SIMA.
 
Quanto all'organizzazione, potrà sembrare strano, ma il Perù, l'equivalente del Tibet in Sudamerica, è interessato all'acqua in un triplo fronte, sia ad Est che a Ovest. I comandi sono infatti quelli delle Forze navali del Pacifico con base a Callao, e del Rio delle Amazzoni, con sede a Iquitos. Le altre basi sono Chimbote, Paita, San Lorenzo, San Juan de Marcona (anche base aeronavale), Lima (aeronavale), una dozzina di basi minori come Bayovar, El Salto, Ilo, etc, una base è sul Rio Madre de Dios (Puerto Maldonado) e addirittura sul lago Titicaca (a Puno), il che fa di quella peruviana, la marina più d'alta quota del mondo.
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La prima linea si basava quindi sulle 4 'Carvajal' e dalle 6 'Velarde'. 2 di queste navi sono state costruite a Riva Trigoso nel 1974-79, le altre due dal '76 sono state realizzate nei cantieri SIMA. Si tratta rispettivamente della 'Carvajal', 'Villavicencio', 'Montero', 'Mariategui'. Le ultime due sono state tuttavia completate solo nel 1984-87. Recentemente sono state modificate addirittura per portare i Sea King, prima sull'Aguirre, elicotteri alquanto surdimensionati per queste fregate, già costrette a ricorrere ad un hangar telescopico per gli AB-212. Le 6 motocannoniere sono del progetto francese PR-72, costruite a Lorient, da ben 560 t a pieno carico, 37 nodi di velocità, ben armate ed equipaggiate con un cannone da 76 mm OTO, un impianto binato Breda da 40 mm, 4 missili MM.38 Exocet ed elettronica francese. Sono stati poi introdotti degli ammodernamenti, tra cui le ESM, e i lanciamissili SA-N 10 ovvero gli SA-18 IGLA, comprati niente di meno che dal Nicaragua, ed usati anche sulle fregate come difesa aggiuntiva. Già c'era l'interesse per le 4 'Lupo' italiane e in effetti, per una volta, l'Italia è riuscita ad esportare navi da guerra di seconda mano invece di radiarle e demolirle, con un contratto che è arrivato gli anni successivi.
 
I sottomarini hanno una lunga tradizione, come si è già detto. Ma in realtà il primo sottomarino, approntato da un tecnico danese, è arrivato già nel 1879 con un battello sommergibile provato con buoni risultati, ma fallendo lo storico primato dell'impiego contro il Cile (primato valido al di fuori del Nord America). Nel 1911 arrivarono i sottomarini francesi, poi arrivarono 4 'R' americani in servizio nel 1926-59, della Electric Boat Co di Groton. Da questi cantieri, trovati evidentemente soddisfacenti, vennero ordinati anche 4 del tipo 'Mackerel', del 1952-57 o classe 'Abtao', rimasti in servizio fino agli anni '80 inoltrati come navi di prima linea e radiati dal 1989. Per un certo periodo hanno costituito, assieme ai 6 nuovi Type 209, reecentementerecentemente aggiornati, la flotta sottomarina più consistente del Sud America, ben 10 battelli (buon per gli inglesi che gli Argentini non potessero dire lo stesso), erano la classe 'Islay' di cui i primi 2 vennero costruiti nel '73-75, mentre venivano orfinatiordinati altri 2 battelli ex-americani Classe GUPPY IA per scopi addestrativi. Forse erano questi quelli armati con un cannone da 127 mm sopra la coperta, o forse erano gli 'Abtao'. Con 12 sottomarini di tutti i tipi il PeràPeru era davvero ben messo negli anni '80, quando, dopo il 1983, tutti i sottomarini moderni erano in servizio.
 
Dei sottomarini, 4 erano tenuti in porto, a turno, non operativi in tempo di pace (giusto come per i 'Foxtrot libici), mentre il programma di comprare 2 'Kilo' era tramontato. Si aspettava comunque un qualche passo avanti allorché il Cile avrebbe ottenuto i moderni 'Skorpene' francesi, ovvero la classe 'O' Higgings'.
 
Le navi ausiliarie erano molte e importanti, anzitutto le 3 navi da rifornimento: il trasporto polivalente 'Mollendo', prima chiamata 'Ilo', costruita a Callao nel 1963-71, da 13.000 t; le due petroliere erano ancora più grandi, la 'Lobitos' da 33.000 t del '74, e comprata nel 1998 da una compagnia panamense (che a sua volta la comprò dall'US Navy, dove aveva prestato servizio per 20 anni); la 'Talara', 30.000 t, servizio dal 1978. Tutte queste grosse navi, ancorché non moderne, erano una risorsa importante ed erano usate anche perilper il trasporto commerciale grazie ad una legge per lo sviluppo economico del ' 58, quindi erano meno surdimensionate di quanto potesse sembrare. Vi erano poi le navi oceanografiche d'altura: Humbolt del 1980, dislocamento 1.980 t e 'Carrasco' ex dragamine olandese da 450t, comprato nel '94, oltre a due navi idrografiche costiere da 171 t (tipo 'Carrillo', dal 1961) e una fluviale da 250 t (che è basata ad Iquitos).
 
Infine v'erano 2 rimorchiatori oceanici degli anni '40, il 'Guardian Rios' da 1.675 t del '43, comprato nel '61, e l' 'Unane' da 835 t del '44 e comprato sempre nel '61 dalla Marina.
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Le origini del volo, nella terra dei Condor, sono molto antiche. A parte le culture andine antiche, in quella che necessariamente era una civiltà in cui la quota era un fattore importante, un primo segno di interesse per il volo in termini 'attivi' venne da Santiago Cardenas, 'Santiago el Volador', che nel 1761 presentò alle autorità Peruviane uno studio sulla navigazione aerea. Troppo presto, specie se si considera che si trattava di uno studio con carattere scientifico e non come saggio narrativo. Nel XIX secolo ci riprovò Pedro Ruiz Gallo che era un ingegnere militare e scrisse un'altra opera sulla navigazione aerea. Costruì nel 1878 un vero prototipo di aereo con motore a scoppio da 5 hp, ma questo progetto non ebbe successo. Fu solo uno dei tanti audaci che tentarono a quell'epoca le vie dei cieli, ma che dimostra come anche in Sud-America vi erano persone interessate al volo umano. Pochi anni dopo, nel 1895, Pedro Paule Mostajo, uno studente di Arequipa, realizzò un altro aggeggio decisamente interessante: una turbopompa che utilizzava benzina e perossido d'azoto. Questo arnese era niente di meno che il primo esempio dei quello che diventerà la turbina a gas, e venne battezzato Girandola Motriz', era capace di circa 100 kgs e venne istallato nell'aerorazzo 'Autobòlido'. Incredibile a dirsi, questo oscuro personaggio venne citato anche da Von Braun come precursore della missilistica, essendo la turbopompa un elemento importantissimo per i motori a razzo a propellente liquido. I peruviani ottennero anche qualche successo nel volo dei primordi: Jorge Chavez Dartnell fu il primo pilota in assoluto a sorvolare niente di meno che le Alpi, il 23 settembre 1910. Volò da Briga, Svizzera, a Domodossola, con un Bleriot francese, ma purtroppo si schiantò all'atterraggio, morendo 4 giorni dopo. La sua ultima frase 'In alto, sempre in alto' fu ripresa nel motto del Cuerpo de Aviacion del Perù, che ebbe il primo aereo nel 1911, per la cronaca un Voisin. Dopo il 1918 le attività aumentarono fino all'istituzione nel 1919 del Centro de Aviacion de Lima. Il primo aereo a compiere una missione per conto dei militari era stato un Bleriot IX nel 1915, ma i corsi di volo erano tenuti in Argentina. La commissione francese che aiutò a tirare su il servizio aereo peruviano portò numerosi tipi di aerei francesi come il Caudron G.III, e americani come il Curtiss JN 4 'Jenny'. In seguito arrivarono aerei americani, come gli aerosiluranti Douglas DT2, e bombardieri italiani Ca.32 e 136. C'erano le premesse per un impiego bellico, che avvenne nel 1933 contro i colombiani con caccia F-11 Hawk e Vought V-80 Corusair. Con gli italiani vi furono parecchi accordi, piuttosto insolitamente visto che in Perù non vi erano molti immigrati italiani,con la creazione di uno stabilimento per assemblare vari apparecchi come i Ca.111, 114, 135, 10, mentre continuarono le forniture di altri aerei americani e francesi. Nel 1941, in luglio, vi fu una guerra tra Perù e Ecuador. L'Ecuador aveva invaso i territori a SO del fiume Zarumilla, e un pilota peruviano viene ricordato in particolare: José Q.. Gonzales venne colpito dalla contraerea, ma piuttosto che lanciarsi dall'aereo si schiantò contro la postazione ecuadoregna che l'aveva colpito, distruggendola. Eroi a parte, il 27 ottobre del '41 venne creato il Ministero dell'Aeronautica anche se solo il 18 luglio del 1950 venne cambiato il nome al CAP che divenne FAP, Fuerza Aerea del Perù. A quel punto arrivarono ondate di aerei surplus di guerra , come i B-25 e 26, che concorrenti nell'USAAF, si ritrovarono tali anche nella FAP, caccia P-36, P-47, addestratori AT-6, aerei PBY, C-46 e C-47.
 
Nel 1955 arrivarono i jet, con i T-33 e F-80, aerei d'addestramento alla caccia oramai obsoleti come macchine di prima linea (ma i T-33 erano destinati ad una lunghissima vita operativa, qualcosa di simile ai MiG-15UTI), i potenti CamberraCanberra da bombardamento B M,.2 .6. 8. 12(I) e T Mk 4, e sempre dalla Gran Bretagna, 16 caccia Hunter F Mk 52, mentre dagli USA non mancarono di giungere anche i caccia F-86, sotto forma di 15 apparecchi del tipo F-86F-25 ex-USAF, dal luglio 1955, e altri 5-11 consegnati in seguito. All'epoca l'Aeronautica Italiana era ancora in attesa di questi caccia, o quantomeno si trattò di una fornitura in simultanea. Equipaggiarono l'Escuadron de Caza 12 e un'altra unità. Le perdite a dire il vero furono pesanti, con almeno 9 perdite in incidenti entro il 1963, per lo più per via di cedimenti dei longheroni. Strano a dirsi per un velivolo che non ha apparentemente dato mai problemi di robustezza, ma v'era una ragione: per l'appunto, in Perù vi erano anche i caccia Hunter (che con i CamberraCanberra furono gli aerei di punta, ampiamente esportati, dell'industria inglese degli anni '50-60). Gli Hunter erano magnificamente maneggevoli e tra i piloti da caccia, al solito, vi era molta rivalità. Ma nei duelli aerei 'simulati' che derivarono tra i due campioni occidentali di quella generazione di caccia, i Sabre venivano spinti in manovre talmente violente da mandarli spesso oltre i limiti strutturali delle loro sottili ali, forse assai meno robuste di quelle degli Hunter. Alla fine degli anni '70 i superstiti sarebbero stati rimpiazzati dai Su-22. Tutto questo equipaggiamento, eterogeneità a parte, permetteva di ottenere una forza aera assai potente e numerosa, tutto sommato superiore (almeno sulla carta) alle aviazioni dei Paesi limitrofi, specie Ecuador e Cile, i tradizionali nemici del Perù. Nel 1968 arrivarono i primi Mirage: vennero ordinati 14 Mirage VP e 2 VDP biposto: era la prima volta che una forza aerea sudamericana ordinava caccia bisonici.
 
Il tempo dei rapporti di amicizia con gli USA volse al termine con l'avvento, l'anno dopo, di una giunta militare che, notare bene, era di stampo socialista. Subito cominciò il dramma di dotarsi di armi moderne che pochi, e certo non gli americani, volevano vendere ai peruviani, che avevano commesso il 'crimine' di avere una dittatura militare di sinistra, mosca bianca nel subcontinente. I sovietici , avvicinati dai peruviani come unica fonte disponibili, si offrirono rapidamente per sostituirsi ai fornitori occidentali, e iniziarono con gli elicotteri Mi-8 e Mi-6, radar, rampe SAM per gli SA-3 GOA, i primi SAM a medio raggio sudamericani, forniti nelle , o anche nelle, rampe di ultima generazione quadruple. I primi ordinativi, per gli elicotteri, arrivarono nel 1973, poi giunsero quelli per per i sistemi di difesa aerea. I caccia Su-20 e 22 arrivarono dopo: nel 1977 vennero ordinati 36 Su-20 (Su-17) del tipo 'Fitter-F', con altri 4 biposto 'Fitter E'. Il tutto costò un valore non indifferente per l'epoca, di 250 milioni di dollari. I 'Fitter' non soddisfecero in pieno perché erano dotati di avionica molto degradata o comunque, rudimentale. Inoltre, tutti i materiali di fornitura sovietica ebbero un problema di efficienza dovuta alla scarsa manutenzione e assistenza tecnica, che causò incidenti e un rateo d'efficienza basso per quella che era la forza di elicotteri, carri (circa 300 T-54/55) e aerei d'attacco più consistente della regione. Nel 1981, comunque, un'altra guerra scoppiò con l'Ecuador, e i peruviani lanciarono un vero eliassalto, il primo a livello continentale, con copertura dei versatili aerei d'attacco A-37, da parte degli elicotteri Mil, mentre i Mirage VP e i Su-20/22 fornivano copertura aerea. L'Ecuador, dopotutto, era dotato dei caccia Mirage e Kfir e costituiva un nemico piccolo dimensionalmente, ma tosto. L'operazione ebbe comunque successo. Dopo questi scontri di confine venne considerato necessario comprare un elicottero da supporto aereo specifico: ovviamente arrivarono i Mi-24 Hind, nella versione export Mi-25. Ma i caccia erano un problema: non bastavano i pochi Mirage 5 e i Su-20 non erano veri caccia, anche se dotati di una rilevante potenza bruta e una buona autonomia.
 
Nel frattempo, altri Mirage V vennero comprati, tant' è che 10 di essi vennero prontamente inviati in Argentina per rimpiazzare le perdite di Mirage e Dagger. La cosa era solo all'inizio: dovevano ancora entrare in servizio gli aerei più moderni. Si cominciò con gli addestratori: nel 1982 sembrava che gli MB-339, appena entrati in servizio, potessero essere il futuro dell'attacco leggero e addestramenteoaddestramento per la FAP: erano macchine semplici, robuste, nel contempo graziose e belle, volavano bene e disponevano di un potenziale militare di buon livello, anche se il motore era ancora quello dei precedenti MB-326, come del resto l'ala. Ma il successo dei predecessori, ancora tra l'altro ampiamente sulla piazza, non venne bissato e solo una quindicina di Macchi 339 vennero ordinati in definitiva. Del progetto 'faraonico' di comprarne, anche costruiti su licenza, un totale di 66 macchine, tra cui anche il monoposto MB-339K, rimase solo questo piccolo ordinativo, sufficiente giusto per una squadriglia. Il monoposto K, rimasto senza clienti di lancio, avendo da offrire prestazioni leggermente migliori in cambio della perdita del secondo posto, non ebbe mai seguito produttivo.
 
La fornitura comprese, dunque, negli anni '80 anche i Mi-25, ordinati in una dozzina d'esemplari, e poi ci si rivolse ai Mirage 2000 francesi, logica mossa per ottenere un caccia di ultima generazione senza l'avallo americano, ora che di caccia di ultimo grido ve n'erano, nella forma dei 24 F-16 venezuelani consegnati nei primi anni '80 e senza praticamente alcuna controparte in tutto il continente. Avrebbero dovuto essere consegnati circa 25-28 caccia, ma la commessa si ridusse ad una dozzina monoposto e 2 biposto. Come per gli MB-339, i problemi finanziari tornarono a farsi sentire, anche quando si era trovato un venditore. A parte questo, i peruviani ordinarono altri 16 caccia Su-22 Fitter J, stavolta meglio equipaggiati. La cosa destò un certo clamore non avendo avuto i Fitter molto successo per i problemi di cui sopra, ma di fatto questo secondo ordine avvenne e a metà anni '80 il totale ammontava a 46 apparecchi in servizio su 56 consegnati, una forza non indifferente per il Sud America, dove i caccia supersonici sono in genere una o due dozzine per Aviazione.
 
La caduta dell'URSS e le crisi economiche che si susseguivano in Perù impedirono di tenere alta l'efficienza della fin troppo variopinta aviazione peruviana, mentre il gruppo 'Sendero luminoso' di guerriglieri maoisti rendeva difficile la vita a governi come quello di Alberto Fujimori, politico di origine giapponese. La cosa divenne abbastanza evidente nella guerra del '95, altro conflitto di cui si sentì poco parlare, in cui il Perù perse 2 Su-22, 1 o 2 A-37, un CamberraCanberra e un Mi-25. I Su-22 vennero abbattuti dai Mirage F.1. La caduta dell'URSS però aveva dischiuso anche interessanti prospettive in termini di 'usato' ovvero di macchine da reperire a buon prezzo nel mercato internazionale. La prima trattativa che andò in porto fu quella con la BiolrussiaBielorussia, nel 1996, per 18 caccia MiG-29 C e D, assieme a 18 Su-25. Ma i problemi di assistenza tecnica, con due aerei del tutto nuovi e assai sofisticati, non potevano non essere sottovalutati, come del resto non era passata liscia tale transazione commerciale, che irritò alquanto la Russia. Con i bielorussi le cose, in termini di garanzie e manutenzione erano un incubo, e certamente molto peggio di come potevano andare con la Russia, dove aveva sede la MiG. Allora, nel 1998 venne chiesta assistenza tecnica alla MiG, e a buon peso, un contratto per altri 3 MiG-29SE. Nel frattempo vennero comprati molti altri armamenti: un set completo di missili aria -aria AA-11, 10 e anche AA-12, missili aria-terra AS-14, bombe di vario tipo, anche guidate, vennero aggiornati i Su-22 con limitati interventi tecnici, e vennero comprati anche numerosi sistemi d'arma antiaerei di ultima generazione, come gli SA-16, gli SA-15 e altri sistemi, inclusi anche i tipi britannici Javelin (i SAM, non i missili controcarro USA omonimi).
 
Organico al 2003 della FAP:
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**EA-412: 'Halcones', con 10 Mirage 2000P e 2 DP
*9 Gruppo Aereo, base 'Capitan Renan, Elias Oliveira', Pisco
** EA-921: 8 BAC CamberraCanberra B Mk 6/8 ex-RAF, Mk-12 ex-SAAF, 2 T Mk4
 
'''ALA AEREA 4''': Cuzco, esiste solo sulla carta e non ha reparti stabili
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*Missili SA-15 TOR M1
*MANPADS SA-16 'Igla' ovvero i 9K-313 IGLA-1E, i 9K-32M 'Strela'-SA-7, e gli Shorts Javelin
*cannoni antiereiantiaerei ZU23 e mitragliere ZGU-1 e 2 da 14, 5 mm.
 
Tra i materiali vi sono anche 13 An-32, 3 An-72, 2 Cessna 320 e 5 185, 15 Beech Queen Air A80 e 3 C90, 3 DHC-6, 7 PC-6, 4 C-36 Metroliner III ELINT.
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La FAP ha una esperienza di combattimento, che anche se non sempre felice, ha consentito un notevole livello d'esperienza, che non ha paragoni complessivi nella regione, tanto che i peruviani si vantano di un'esperienza di combattimento seconda solo a USAF e HHA. Parte di questo è dato dal SEMAN, che ha mantenuto al meglio quello che c'era disponibile, con una babele assurda di macchine americane, sovietiche, europee. È affascinante come insieme, ma la logistica dev'essere semplicemente un incubo.
 
In ogni caso, basta pensare ai CamberraCanberra, che sono stati trasformati in bombardieri 'di precisione' con sistemi GPS, bombe moderne di tipo sudamericano, sistemi ECM dati da RWR e dispenser di provenienza israeliana. Il CEDEP ha invece realizzato un altro tipo di prodotto molto apprezzabile: i simulatori per A-37 e EMB-312, che hanno totalizzato oltre 10.000 ore di funzionamento, e a cui sono seguiti anche i programiprogrammi per altri aerei ed elicotteri come i Mi-17 e T-27. Sono stati in grado di realizzare anche un poligono virtuale e un sistema di trasmissione data-link tra le unità difensive.
 
Aggiornamenti: possibile quello per Mirage 2000 allo standard 2005, i MiG-29 con EADS e RSK dovrebbero essere aggiornati con un programma di ben 120 milioni di dollari di valore, circa 6 per aereo. La flotta aerea peruviana, molto variegata, vede in sostanza come migliori risorse i pochi MiG-29 e Mirage 2000, i Su-25 e i Mi--25, mentre come aerei da trasporto, a parte i Boeing e i C-130, sono notevoli gli An-32, che hanno un carico utile tutto sommato non molto alto e sono piuttosto rumorosi, ma hanno dei motori molto potenti che permettono prestazioni ad alta quota notevoli e adatte per il territorio andino.
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* 6 Schweizer 300
 
* 5 CamberraCanberra di cui 4 B.Mk.12 e un T.Mk.4, in riserva, ritirati il 14 giugno 2008
*10 Mirage 5 e 2 M.5DP4, ritirati il 14 giugno 2008
 
Dei 12 Mirage 2000, (10 monoposto e due biposto) comprati attorno al 1987, ne son rimasti efficienti non più di 1-2uno velivolio (su 10 monoposto e 2 biposto)due. L'aggiornamento è stato annunciato dal ministro della Difesa A.Bellina. Il programma verterà sull'aggiornamento con Dassault al 50%, Thales al 25% e Snecma al 25%. Il valore complessivo sarà elevato: 95-100 mln di euro. Vengono migliorati i punti di raccordo ala-fusoliera, revisione dell'M53, e ovviamente un upgrade avionico per arrivare ad una capactà simile ai Mirage 2000-5, con tanto dell'acquisto dei MICA e di un nuovo radar, che potrebbe essere il Thales RC-400. La notizia è dell'agosto 2009 (A&D news).
 
====Marina====
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Esso era nato prima, il 18 agosto 1821 con la ''Legión Peruana de la Guardia'', erede di milizie già esistenti, e partecipò vittoriosamente all'indipendenza dagli spagnoli.
 
In seguito ebbe molto da fare per definire i confini con varie guerre di confine, come quella contro la Gran Colombia (1828-1829) con la quale era appena riuscito a liberarsi del dominio spagnolo, poi venne la guerra contro la Bolivia (1836-39) più due invasioni dirette alla stessa, e anche la breve occupazione (1859-60) del vicino-e destinato ad essere un po' il 'nemico storico'-Ecuador. Il potenziamento dell'esercito peruviano cominciò sopratutto dal 1842, grazie alla 'risorsa naturale' dell'epoca: il guano, il che permise la vittoria contro gli spagnoli a Callao (1866), ma in seguito le spese condussero ad una crisi finanziariamfinanziaria anche nel settore militare. Il Perù, lo stato dell'antico Impero Inca, venne così sconfitto dai Cileni nella guerra del Pacifico (1879-83) e in seguito stentò a riprendersi per la mancanza di fondi. Nel 1896 una missione francese aiutò i Peruviani a riorganizzarsi, con una serie di missioni che durarono fino al 1914, poi nel 1919-24 e 1932-39. Tutto questo comportò molte innovazioni, come la nascita di una Scuola Superiore di Guerra (1904) e la creazione di 4 regioni militari: Nord, Centro, Sud, Oriente. I militari vennero maggiormente professionalizzati e così nell'insieme l'esercito si comportò bene nel 1911 e nel 1932 contro la Colombia e poi contro l'Ecuador nel 1941.
 
Con la II GM, a cui il Perù non partecipò, venne sostituita l'influenza francese con quella americana, con una missione militare arrivata dal 1945 assieme a molti equipaggiamenti usati, ceduti a basso costo. Nel 1942 gli USA avevano creato lo Inter-American Defense Board che pose le basi per il loro controllo/dominio del Sud America. In seguito vi furono anche patti di reciproca assistenza come quello fatto nel '47 con il Perù e nel '50 il CAEM per la formazione degli ufficiali ('Centro de Altos Estudios Militares').
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Nel 1968-80 fu però l'esercito ad essere protagonista del ''Gobierno Revolucionario de las Fuerzas Armadas'', una forma di governo militare, che causò tra l'altro forti spese e l'aumento della potenza delle F.A. con l'acquisto di molti armamenti, e curiosamente, dal 1970 in poi il Paese divenne il più grande -se non l'unico- cliente sudamericano dell'URSS. Negli anni '80 ricominciarono a comandare i civili, ma il Paese dovette vedersela con i terroristi/guerriglieri di Sendero Luminoso. A quel punto il Perù si trovava in una sorta di guerra civile. La riduzione degli stipendi e l'aumento di violazioni dei diritti umani, la crisi economica in generale, causò gravi problemi per il morale e la prontezza operativa delle F.A. e difficoltà anche con il rapporto tra istituzioni militari e civili. Con Alberto Fujimori l'Esercito è ritornato ad essere protagonista della scena, nel periodo 1990-2000, ma non mancarono anche episodi di corruzione. Se non altro venne catturato il leader di Sendero nel '92, ma il Perù no figurò molto bene nella guerra del Cenepa con l'Ecuador, nel 1995. Nel frattempo le F.A. aprirono anche alle donne (dal 1993, come ufficiali dal 1997). Nel 1999 la pace con l'Ecuador durava oramai da un anno e venne posta fine alla coscrizione obbligatoria.
 
Dopo di allora, però, la caduta di Alberto Fujimori (recentemente condannato per corruzione) lasciò anche l'Esercito in un cattivo stato, con casi imbarazzanti di corruzione e di violazione dei diritti umani. Dopo vi sono state riforme sotto i governi di Painagua e di Toledo, inclusi i processi ai crimini commessi dai militrimilitari e la riorganizzazione delle F.A., mentre i civili erano messi nelle condizioni di controllare meglio cosa facevano i militari grazie ad un rinnovato Ministero della Difesa, a cui sono sottoposte tutte le F.A. peruviane.
 
Il comandante dell'Esercito è attualmente il generale Otto Guibovich. La catena di comando è così organizzata.
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* Carl Gustav M2da 84 mm
* SPG-9 da 73 mm
* AT-3 Sagger|/9M14 Malyutka
* AT-3D Sagger
* HJ-8