Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Venezuela: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m fix
mNessun oggetto della modifica
Riga 11:
Il Venezuela ha avuto gli F-16, ma non è la prima volta che un caccia americano 'di punta' ha equipaggiato la FAV. Di fatto, quasi tutto il sudamerica venne ad un certo punto riequipaggiato con caccia F-86. Vennero ricevuti anche 30 F-86F nel 1955-60, forniti di seconda mano dall'USAF. Servirono come caccia intercettori nel Grupo Aereo de Caza 12, precisamente con l'Escuadron 36 'Jaguares' e forse anche con gli Escuadrones 37 e 38, tutti con il Grupo Aereo de Caza n.12. Nell'insieme 6 apparecchi vennero persi in incidenti, la maggior parte messa a terra nel '69, per poi essere fermati del tutto nel '71, per poi essere forniti alla Bolivia in 9 esemplari. Ma questi aerei non erano né l'unica né la principale nella FAV.
 
74 apparecchi ex-Luftwaffe del modello K vennero venduti al Venezuela nel 1966, con altri 27 probabilmente utilizzati come parti di ricambio (o inclusi nel totale?). La maggior parte volò con l'Escuadron de Cazas 34 e 35 e forse anche il 36. Differentemente dai più semplici e leggeri F-86F, gli aerei del modello K erano caccia ognitempo, ed essendo di complessa manutenzione erano di difficile manutenzione, e 27 vennero cannibalizzati per ottenere parti di ricambio, fino a che anche loro non vennero messi a terra nel '69 e messi fuori servizio agli inizi degli anni '70. Questa non fu la fine della loro carriera, poiché 5 vennero ceduti all'Honduras. Due soltanto funzionavano e si può ben immagionareimmaginare che tipo di efficienza avranno potuto dimostrare visto che nemmeno la flotta in carico alla FAV, ben più congrua, era particolarmente efficiente. Tuttavia è possibile che abbiano visto un certo livello di azione durante la Soccer War del '69.
 
==1985==
Riga 49:
Piccola ma ben equipaggiata, la Marina venezuelana era all'epoca dotat di due punti di forza: sottomarini tedeschi e fregate italiane.
 
La dotazione nell'insimeeinsieme era:
 
*Sottomarini: 1 GUPPY, 2 Type 209
Riga 57:
*Ausiliarie: 2 navi da trasporto, 1 nave rilevamento, 2 lance rilevamento, 2 rimorchiatori da pattugliamento, 1 rimorchiatore, 1 nave scuola a vela, 3 altre navi
 
'''Aviazione di marina''': in rapporto alle dimensioni, relativementerelativamente modeste, della marina venezuelana, la sua avizioneaviazione di marina è degna di nota, avendo una forza all'epoca di 3500 uomini, con un gruppo ASQ con 6 S-2E Tracker, un gruppo elicotteri ASW/ASV con 12 AB-212ASW, un gruppo da pattugliamento marittimo con 3 CASA C.212MP, un gruppo trasporto con 2 C.212 e 1 DHC-7.
 
'''Marines''': anche la marina venezuelana aveva un discreto potenziale in termini di fanti di marina, con una forza totale di 4250 uomini, su 4 battaglioni fucilieri, un gruppo artiglieria con 18 M101, una compagnia d'assalto con 11 LVPT-7 cingolati, una batteria contraerei su 6 M42 Duster. Tra gli equipaggiamenti anche 30 EE-11 e 10 Transportpanzer 1, questi ultimi una rarità essendo pesanti e moderni veicoli tedeschi, ma sempre 6x6, come i più comuni EE-11. Le armi portatili sono sempre quelle dell'esercito. Nell'insieme il corpo dei marines era ben equipaggiato e bilanciato, con una forza paragonabile a quella di una brigata di fanteria meccanizzata leggera.
 
'''Guardia costiera'''(GC) aveva una funzione ausiliaria con una serie di vecchie navi appartenute alla Marina: 2 fregate leggere, e sei navi da attacco leggero armate o di un cannone da 76 o di 1 da 40 e anche due missili. In effetti queste sono le stesse già mensionatemenzionate sull'elenco generale. I missili OTOMAT erano dunque le armi standard della marina in tale settore, con un totale di armi imbarcate di 52, contro le modiche 8 tipo Exocet della ben più grande ed oceanica marina brasiliana, effettivamente mal equipaggiata per gli scontri in superficie e poco armata anche contro le minacce aeree.
 
 
Riga 68:
 
===Aeronautica===
La Fuerza Aerea VenezolanaVenezoelana (FAV) era tra le più moderne della regione, con una forza piccola ma comprendente:
 
*un gruppo con 16 F-16A e 8 B, i veri 'gioielli di famiglia' del servizio aereo, e i più moderni caccia della regione fino all'arrivo dei Mirage 2000 Peruviani. Tale modernità era necessaria,anche perché il servizio aveva una forza di appena 4750 uomini in tutto, che dovevano far funzionare le seguenti unità principali (e le relative infrastrutture a terra):
Riga 76:
*Un'altra presenza assai comune, assieme ai più costosi Mirage, erano gli F-5, in questo caso presenti due gruppi di 29 F-5A di costruzione canadese, assieme a 6 F-5B biposto, pure costruiti in Canada.
 
*I bombardieri leggeri erano costituti da un'altra 'presenza fissa' del Sud America, ovvero i Camberra inglesi: due gruppi erano dotati di un totale di 12 Camberra B.Mk 82, 5 B(I)Mk 82, 1 PR Mk 83 ricognitore, 2 T Mk 84 per l'adestramentoaddestramento.
 
*Infine, la prima linea aveva anche un gruppo COIN (COunter INsurrency) basato su 15 OV-1E Bronco, aerei americani esportati solo in questa nazione. Essi erano stati pensati proprio per queste missioni, ed erano relativamente lenti e complessi per l'esigenza di trasportare anche un gruppetto di paracadutisti, cosa in pratica poco usata. L'altro aereo nato come COIN, ma senza capacità di trasporto e pertanto più veloce e armato, era il Pucarà: e il Venezuela aveva guardacaso ordinato 24 Pucarà per aggiungersi ai Bronco, mettendo insieme questi due apparecchi specializzati, gli unici due mai concepiti per compiti antiguerriglia-
 
*La seconda lineaeralinea era data da due gruppi da trasporto, con 5 C-130H, 7 C-123A, 8 G.222, C-47, che consentiva anche il lancio di paracadutisti
 
*L'aeronautica venezuelana, nonostante la sua modesta forza disponeva anche di un battaglione paracadutisti.
Riga 107:
Totale: 12 gruppi, una scuola, un battaglione, ciascuno con una forza media di non più di 400 uomini. La dotazione era in totale di circa 230 apparecchi di cui non meno di 117 jets armati, 107 dei quali armabili, e altri 15 apparecchi armati.
 
Tra i commenti possibili a questo variopinto organico: il Venezuela aveva ordinato una certa quantità di Mirage di prima generazione in un'epoca (annanni 60‘60-70) in cui era normale per una nazione sudamericana avere almeno una forza simbolica con questi prestigiosi caccia da mach 2. Gli F-5 erano meno costosi e più numerosi, adatti a compiti vari. Gli F-16, consegnati attorno al 1982-3 erano i caccia al momento più potenti del Sud America, consegnati forse in funzione anticubana, ma in ogni caso, pur essendo solo delle macchine leggere rispetto ai pesi massimi quali gli F-14 r 15, erano un'asset importantissimo e il principale elemento di forza per la FAV al riguardo della prima linea. La loro capacità di combattimento in agilità, il moderno radar multimodale con possibilità Look Down, la lunga autonomia, l'elevata capacità di carico utile e i missili AAM moderni erano tutti argomenti che facevano dell'F-16 un eccellente caccia da combattimento. L'abitacolo ergonomico, con comandi HOTAS e HUD era un altro vantaggio. La posizione inclinata a 20 gradi del sedile consentiva di assorbire meglio le accelerazioni delle manovre, con l'F-16 capace di tirare continuativi fino a 9G. Infine, il tettuccio con una fantastica visibilità a 360 gradi che era un salto quantico rispetto ai vecchi caccia da mach 2. Le dimensioni dell'F-16 sono molto ridotte ed è difficile vederlo specie se con colori mimetici da superiorità aerea, mentre il pilota dell'F-16 facilmente vede ogni avversario in cielo. Avesse avuto uno specchietto retrovisore (non reputato necessario) sarebbe stato anche meglio, non potendo il pilota vedere all'indietro senza girare il tronco interamente.
 
La dotazione di macchine era anche quella di C-130 e di G.222. Con un totale di 10 macchine consegnate, il trasporto medio G.222 ha avuto nel Venezuela il terzo cliente per importanza dopo Italia e Libia, curiosamente due sono stati assegnati all'Esercito. Da notare la presenza di alcuni vecchi C-123 Provider. Essi erano i diretti antenati dei G.222 nel senso che di fatto, questi ultimi ricoprono la stessa fascia di 'lavoro' dei precedenti, con motori turboelica di maggiore potenza e leggerezza. La forma dei G.222 è straordinariamente simile a quella dei C-123, non si tratta di un clone o di un diretto derivato, ma la somiglianza fisica, in particolare la fusoliera, è straordinaria, probabilmente un C-123 con motori turboelica avrebbe avuto aspetto e prestazioni del tutto simili a quelle del G-222. In ogni caso, questa era l'unica forza aerea con entrambi gli aerei in servizio (in Italia, per esempio, sostituirono i C-119).
Riga 150:
La FAV ha festeggiato il dicembre 1990 il suo 70imo anniversario, organizzando una esposizione sulla base aerea di Mariscal Sucre, alla periferia di Maracay, durata 3 giorni.
 
All'epoca come si presentava la FAV, Fuerza Aera Venezuelana? Anzitutto il QG era basato sulla Base aerea 'Generalissimo Francisco De Miranda', di Carlotta/Caracas, e il capo della Forza aerea era all'epoca il gen. Louis Domingo Monserrat Lopez. Già su questa base erano presenti i Grupo 4 e 5, entrambi da trasporto, ma era il primo da trasporto presidenziale. La sua forza aerea ripartita su due squadron. Uno era l'Escuadron 41con 2 Gulfstream (un III e IV), un Learjet 24D, 2 King Air e infine il Boeing 737, per ragioni logistiche distaccato sulla base aerea di Libertador. L'Escuadron 42 era invece devoluto ai trasporti ad ala rotante con 3 grossi Bell 214ST, un tipo particolare di non grande successo con una fusoliera allungata rispetto ai normali 'Huey' e un'elica bipala di grande diametro, esportato sopratutto in Iran negli anni '70. Il Grupo 5 era invece organizzato nell?Escuadronnell’Escuadron 5 e 51. Il primo aveva una forza di 4 Cessna Citation di cui tre 550 e uno 500. Il '51 aveva invece 6 King Air 200. IL '51 svolgeva anche trasporti sanitari per la popolazione, mentre la maggior parte delle missioni a lungo raggio erano appannaggio del Grupo 4 con i suoi aerei a reazione.
 
Quanto ai reparti di prima linea, gli F-16 del Grupo 16, con i due Escuadron 161 e 162 erano la vera forza operativa venezuelana, e per quanto numericamente modesti potevano superare praticamente ogni avversario dei vicini Paesi sudamericani. L'unica squadriglia con aerei comparabili, di ultima generazione, era quella con i Mirage 2000 peruviani. I primi 6 piloti vennero addestrati nell'82 alla base aerea del 58 TFW di Luke, e uno di loro divenne poi anche il comandante del Grupo 16. I serial numbers di questi aerei, basati su 4 numeri non sono totalmente noti e la loro interpretazione è piuttosto difficile, ma per certo sono stati consegnati 18 F-16 A-15 e 6 F-16 B-15 a partire dal tardo '83 fino all'84 o forse l'85, con il 161 dichiarato operativo già il dicembre '83, quando i Mirage 2000 non erano ancora in servizio nemmeno in Francia. Il reparto logistico per questi sofisticati apparecchi era il 167 Escuadron, e il passaggio operativo dei piloti era fatto con un distaccamento di 6 aerei sulla base Teniente Vicente Landaeta Gil, di BAsqumento/Lara. La base è stata anche dotata di massicci shelter di protezione, altra rarità in Sud-America. Sempre in questa base vi erano anche i Mirage del Grupo 11, che tuttavia all'epoca erano all'epoca in fase di aggiornamento e pochi erano realmente presenti sulla base. L'addestramento era interessante, in quanto ogni giorno vi erano combattimenti aerei simulati tra F-16, Mirage e F-5. Peccato non conoscere l'esito di queste battaglie aeree tra questi autentici campioni nel campo dei caccia a reazione medio-leggeri. Anche aerei americani partecipavano alcune volte l'anno ad esercitazioni, sia dell'USAF che della Marina americana, spesso con tappe intermedie da Guantanamo Bay. L'addestramento con armi aria-superficie avveniva sul poligono El Sombrero, mentre i tiri aria-aria vi era il poligono di Isle de Margarita.
Riga 172:
 
===Addestramento===
Nel Grupo de Caza N.12 operavano anche i rari T-2D Buckeye, a suo tempo consegnati come rimpiazzi per i Jet Provost T.Mk 52, anche se la sostituzione non era stata totale, in quanto alcuni di questi aerei erano ancora presenti, forse solo come macchine da collegamento veloce, in alcune basi aeree venezuelane. Il loro reparto era l'Escuadron 35 e in tutto ve n'erano circa 17 esemplari ancora efficienti o semplimentesemplicemente superstiti del lotto iniziale. I primi 12 (Sn. 159330-341) avevano addirittura la livrea bianca e rossa dell'US Navy, ma gli altri erano muniti della mimetizzazione tipica della FAV, una combinazione a chiazze di verde medio, verde scuro e giallo sabbia scura. Questo aereo veniva utilizzato, nei tipi mimetici, anche come macchina d'attacco al suolo, ma solo come attività addestrativa il Grupo 12, inclusi i VF-5, riusciva a macinare 4500 ore di volo annue di cui 2000 con i Freedom Fighter, anche se questi erano all'epoca praticamente fermi o comunque meno attivi del normale per gli acciacchi strutturali. Gli allievi della piccola Aeronautica Venezuelana svolgevano 100 ore sui T-2D e 80 sugli VF-5.
 
Per quello che riguarda il 'bombardamento strategico', a suo tempo il Venezuela era decisamente una nazione ben equipaggiata con un totale consegnato di 30 Camberra , di cui però gli ultimi 5 Mk 82 e Mk 83 vennero radiati il 14 settembre 1990 sulla base aerea Luis de Garcia di Barcelona. Anche questi aerei erano accantonati a El Libertador: precisamente 7 Mk 8, un PR. 83 da ricognizione, 2 T 84 da addestramento e un B.(I) 88.
Riga 279:
I Gradi delle F.A. sono normali nel settore ufficiali, ma ben 18 gradi per i sottufficiali e i soldati semplici, contro i 9 NATO o i 6 britannici.
 
Recentemente sono stati iniziati grossi programmi di potenziamento dello strumento militare, anche per l'aumento del costo del petrolio, che secondo Chavez del resto sarebbe stato 'equo' con un costo di 100 dollari al barile. Come si sa, le cose sono state più dinamiche e i programmi sono pericolosamente legati alle variazioni del prezzo degli idrocarburi. Vi sono stati acquisti con navi spagnole, radar cinesi, anche armi leggere e blindati di progettazione locale. Ma in ogni caso, per via dell'embargo deciso dagli USA molti programmi -essenzialmente quelli europei- sono stati bloccati, tra cui l'interesse per i Leopard 2. Tra i vari contratti c'é stato uno di 1,5 mld almeno, relativo per la procura di 12 aerei da trasporto e ricognizione e 8 navi da pattugliamento. Ma gli aerei, avendo motori americani, sono stati cancellati (erano presumibilmente CN-295). Nel 2006 sono stati comprati anche 53 elicotteri russi e 100.000 AK-103, uno dei Kalashnikov più moderna. Sono anche in trattativa altri 36 elicotteri, tra cui 3 Mi-26, ma sopratutto sono stati ordinati 24 Su-30MK. Si tratta di un contratto complessivo di circa 5 mld di dollari. Sono state ordinate anche 3 batterie di SA-15 e possibilmente anche 600 blindati come il BMP-3 o il nuovo Iguana FV.4. Vi sono anche programmi con il Brasile e la collaborazione con l'Iran per un UAV. Nel 2007 sistemi NGV per 'ogni fucile dell'esercito' (disse Chavez) sono stati consegnati dalla Bielorussia; non è chiaro se si riferisse a tutti i fucili oppure, più precisamente a ben 5.000 fucili sniper Dragunov (molti per la loro 'nicchia' d'utilizzo, anche considerando che non si tratta di armi esclusive delle forze speciali). Lo scopo era dichiaratamente quello di difendersi da una possibile invasione americana. Nel giugno 2008 Chavez ha anche ordinato 10-22 Il-76 e 10 Mi-28 (finalmente un contratto export), e tre sottomarini 'Kilo', con un valore complessivo di circa 2 mld di dollari; si parla anche di possibili Su-35. Nel settembre si è avuto anche un credito russo per 1 mld. Tra le necessità identificate vi sono la protezione dei campi d'aviazione con i Su-30, sopratutto da otteneresiottenersi con i missili Tor-M1 (SA-15), missili Igla-S e Il-78, questi ultimi dal costo di circa 300 mln. Sempre nell'autunno del 2008, Chavez si diresse anche in Cina oltre che in Russia, e discusse piani d'investiomentoinvestimento, tra cui l'acquisto di addestratori avanzati. Il 15 ottobre si è diffusa la notizia dell'acquisto di un lotto di armi tra cui parecchi BMP-3, il 17 ottobre si parlava di cmprarecomprare MLR e T-90 (100-500 esemplari), il tutto ovviamente seguito con 'preoccupazione' dagli USA, che hanno accusato Chavez di iniziare una corsa degli armamenti nella regione, che loro invece hanno storicamente (almeno negli ultimi decenni) cercato di evitare nel Sud America. Il Venezuela è anche accusato di finanziare o rifornire le FARC e altre organizzazioni. Gli USA avevano a suo tempo venduto il famoso lotto di 24 F-16, gli unici fino a pochi anni fa in Sud America, e si erano rifiutati già negli anni '90 di fornire altri aerei di tipo più moderno, inclusi due di rimpiazzo per le perdite operative subite. Nel 2005 anche un contratto con gli Israeliani venne bloccato dagli USA, contratto che aveva per oggetto il loro ammodernamento. Chavez allora minacciò di vendere gli F-16 all'Iran o a chiunque li volesse, e gli USA accettarono di fornire le parti di ricambio, almeno per mantenere in servizio gli aerei. Ma poi il carico è stato ugualmente bloccato. Nel frattempo il Venezuela ha continuato a comprare armi dalla Russia, e dal 2005 pare che gli armamenti realmente forniti o per i quali vi è un contratto siano circa 4 mld di dollari.
 
L'embargo americano, deciso dal governo di Bush Jr., non ha causato problemi solo con le industrie USA, ma anche con altri fornitori. Per esempio, con la Repubblica Ceca che non ha potuto vendere gli L-159 con i sistemi originali, ma il governo, chiaramente filo-americano, ha proibito alla Aero di concepirne una versione tecnicamente 'libera' dal gioco statunitense, con motori ucraini e avionica francese. Anche la svedese Saab AB (del resto sotto controllo degli americani, almeno parzialmente) ha annunciato la sua adesione. Il Venezuela ha armi svedesi come gli AT4, RBS-70, Carl Gustav. La EADS-CASA ha dovuto fare lo stesso per via della tecnologia americana contenuta nei suoi aerei da trasporto, il Brasile ha dovuto cancellare la fornitura dei Super TucannoTucano (e prima ancora, anche degli AMX-T, anche se questi non hanno che marginali contributi statunitensi di tecnologia: persino i cannoni dei tipi brasiliani sono i francesi DEFA e non i Vulcan), nonché aerei AEW (con radar svedesi). La Francia, che pure non era particolarmente coinvolta grazie alla sua autosufficienza, ha bloccato i sottomarini 'Scorpene'. Non contenti ancora, gli USA hanno intimidito anche i fornitori fuori dal loro controllo diretto, infliggendo sanzioni alle russe Rosobornexport e Sukhoi. Difficile capire come e perché il Venezuela, al di là delle antipatie politiche, sarebbe una minaccia per gli USA semplicemente ammodernando il suo strumento militare: quando lo fa il Cile o il Perù o ancora il Brasile, nessuno sembra farvi caso. Inoltre il Venezuela esporta grandi quantità di petrolio negli Stati Uniti, per cui tirare troppo la corda sarebbe potenzialmente pericoloso anche per la loro economia (specie quella della California, che ne è una cliente storica). Ma l'amministrazione Bush Jr non ha badato per il sottile nel suddividere il mondo tra 'amici' e 'Stati canaglia', con questo aumentando gli attriti e le ingerenze interne con le nazioni non allineate, si pensi solo alla campagna anti-francese allorché Parigi, nel 2002-03 fu trovata 'colpevole' di ostacolare l'approvazione in sede ONU dell'atto di forza in preparazione contro l'Irak di S.Hussein (le cui WMD non esistevano e lo si disse chiaramente anche allora per bocca del capo degli ispettori ONU H.Blix, ma gli USA 'tirarono dritto' ugualmente). Attualmente, con il recente incontro nel Summit del S.America tra Chavez e Obama, che si sono conosciuti personalmente: le cronache riportano che Obama si sia presentato a Chavez e che questo, ammirato dal presidente americano, gli abbia regalato un libro di Eduardo Caleano, 'Le vene aperte dell'America Latina'. Libro che nella classifica Amazon è passato da oltre il 50 millesimo posto ai primissimi nell'arco di qualche giorno. Dopo tante minacce e dichiarazioni bellicose, forse i rapporti tra Venezuela e gli USA potranno godere di un periodo di distensione? Il crollo del prezzo del greggio di questi ultimi 8 mesi, del resto, non è certo una buona novità per Chavez, il cui obiettivo, più che dotarsi di un'armata potente, è quello di investire in riforme sociali. Questo significa avere delle priorità nell'investimento dei denari disponibili che potrebbero risultare incompatibili con ulteriori rafforzamenti delle F.A. venezuelane. Il tempo dirà quale corso prenderanno gli eventi.
 
===Aviazione===
Riga 497:
 
===FAV, 2008 <ref>Modola, Pino: ''Le ali di Chavez'', RID giugno 2008</ref>===
Il Venezuela è una nazione 'non grata per il punto di vista americano, come del resto accade ad altri Paesi quali l'Iran e Cuba. L'embargo americano che l'amministrazione Bush ha deciso di imbastire contro Chavez ha comportato vari effetti. Per esempio, l'impossibilità pratica di ammodernare gli F-16, di cui ancora esistono 21 esemplari dei 24 consegnati, essendo andati persi solo 2 monoposto e un biposto in oltre 20 anni di servizio. Era possibile anche comprare i Gripen, che venivano appena dopo (per i costi, non certo per l'efficacia) l'ammodernamento degli F-16 nella scala delle scelte venezuelane. Ma ovviamente, con il motore derivato da quello americano non se n'é fatto niente. E così nel 2006 sono arrivati niente di meno che 24 Su-30Mk 2, come parte di un programma di riarmo massiccio. Questi sono chiaramente gli aerei più potenti di tutto il Sud America, ma del resto l'alternativa era, al più comprare i MiG-29 o i Mirage 2000. Difficile dire perché non si sia fatto un ragionamento del genere visto che piacevano tanto i caccia leggeri stile F-5 ed F-16; ma forse i Mirage costavano troppo, e i MiG-29 avevano un più basso livello di efficienza rispetto al costo? In ogni caso ci si potrebbe chiedere chi minaccia il Venezuela. La nazione sudamericana, che tra l'altro è il quinto esportatore mondiale di petrolio, petrolio che Chavez considerava 'equo' se si vendeva a 100 dollari al barile (e un anno fa sembrava quasi un pazzo visionario..), ha grandi risorse naturali ma grandissimi problemi di redistribuzione della ricchezza (in mano per lo più ad un’agguerrita minoranza di circa 4 milioni di ricchi), anche se con il suo estroverso presidente sta cercando di dare ai poveri finalmente la loro parte. Il problema è che in Venezuela non c'é una classe media sufficientemente sviluppata tra i ricchissimi e la massa dei poveri. Come è noto, poi, molti degli imprenditori attivi non sono venezuelani, e di questo i mass- media di quando in quando se ne accorgono visto che della folta rappresentanza di italiani spesso accade che qualcuno sia ucciso o rapito. Il Venezuela continua ad avere problemi di ordine pubblico e di criminalità molto gravi, insomma. In ogni modo il Venezuela non ha nemici naturali in Sud America a parte la Colombia, specie considerando come Uribe sia rimasto l'unico bastione chiaramente filo-americano del continente sudamericano. Ma si tratta di problemi di poco conto rispetto alla minaccia di una vera e propria guerra. E poi le FARC, che peraltro sembrano sul punto di cedere le armi, controllano circa un terzo della Colombia, sopratutto per il traffico e produzione di cocaina. L'unica nazione confinante con il Venezuela, a parte l'ex-sorella Colombia, è il Brasile. Nazione fondamentale dell'America latina, è però in ottimi rapporti con il governo di Caracas e quindi non c'é davvero molto di cui preoccuparsi. Piuttosto, è strano che il Venezuela non abbia seguito la via brasiliana e comprato dei Mirage 2000, che di americano non hanno molto davvero, e certo non il motore. Ma evidentemente ci devono essere state considerazioni 'trasversali' anche da parte francese. Però era possiblepossibile comprare l'EADS C-295, che aveva, di americano, solo i motori. Niente da fare, il sostituto dei vecchi G-222 non si è trovato nemmeno in questo caso per via dell'intransigenza americana. Del C-27J, per gli stessi motivi, nemmeno a parlarne, anche perché come è noto non è che le posizioni dell'Italia siano, specie con i governi di centro-destra, particolarmente indipendenti rispetto a quelle americane.
 
In ogni caso, tornando all'Aeronautica militare, essa nacque il 10 dicembre 1920 con la Scuola dell'Aviazione Militare che venne creata dal Col. David Lopez Enriques, grazie agli accordi con la Francia che videro, in quell'anno, l'arrivo di un Caudron G-3 monomotore e l'anno dopo, un G-4 bimotore e idrovolante. Seguirono commissioni di varie nazioni europee, l'ultima delle quali fu l'Italia. Nondimeno, il Venezuela dichiarò guerra all'Asse nel '41, una cosa essenzialmente platonica, data la deficienza di mezzi bellici moderni e la mancanza di assistenza da parte dei contendenti, tutti concentrati sui propri sforzi bellici. Segue il dopoguerra e il 22 giugno del '46 ennesimo golpe militare, che qui è importante perché creò l'Aviacion Nacional de Venezuela, cosa non di poco conto perché prima i pochi reparti aerei erano o sotto il controllo dell'esercito o di quello della Marina. Niente paura, anche in Giappone e negli USA era così. E come negli USA, l'Aviazione intesa in senso compiuto e moderno nacque nel '47, il 10 ottobre, per decreto ministeriale di quella data. Nel periodo anni 60-70 vennero costruite 9 basi aeree. I soldi che il Venezuela incassava grazie sopratutto al petrolio sono stati riutilizzati per tante iniziative, dalle infrastrutture all'industria locale; purtroppo si è trattato per lo più di fallimenti. Le F.A. venezuelane hanno ricevuto a loro volta una buona fetta di questi soldi: come altro definire la compera di ben 6 fregate Lupo, vari U-209, e i 24 F-16 (più 8 costosi G-222)?
Riga 512:
*'''II Z.A'''.: BA Vicente Landaeta Gil, Barquisimeto. Esso ha come forza principale il Grupo 12 'Grifos', ovvero gli esc. 35 'Pantheras' e 36 'Jaguares' sui circa 20 preistorici F-5, ache se hanno ricevuto, almeno i più consunti, un aggiornamento da parte della Singapore Aerospace Industries. Completa l'Esc. 127 per la manutenzione
 
*'''III Z.A'''.: BA 'El Libertador', Palo Negro zona centro-settentrionale. Copre Aragua, Carabobo, Guarico e Apure ed è una base davvero grande, tanto che ospita ben 4 Grupos, per non parlare di quello Elettronico e e quello addestrativo, che però potrebbe essere basato a Boca del Rio:
**Grupo Aéreo de Transporte 6 'Pegasos': Esc. de Transporte T1 'Pegasos' con 6 C-130H, 2 Boeing 707-320C, capaci anche di usare le sonde per il rifornimento in volo, l'Esc. T2 con quanto resta di 7 C-123, 8 G.222 (i loro 'fratellini' almeno come estetica e categoria), Shorts 360; e al solito, l'Escuadron de Mantenimiento, il 67.
**G.A: de Operacione Especiales 10 'Cobras' per SAR, CSAR, anch'esso su 3 Escuadrons: quello de O.E. 101 'Guerreros' con i Bell UH-1B, d e H; il 102 'Piaroas' su AS-332B1 Super Puma e EC-532C Cougar; l'Escuadron O.E. 103 'CASR' con gli AS-332 Super Puma; l'Esc. de Mantenimiento 107
Riga 527:
 
Detto dei reparti aerei, parliamo brevemente delle scuole di volo. Sulla B.A. 'Mariscal Sucre', Boca del Rio vi è il G.A. de Entratenimiento 14 dipendente dal Comando del Personale, con 5 squadriglie e 3 scuole specifiche: Escuadron de Vuelo Primario 141 'Aguilochos' che ha 12 SF-260EU (freschi sostituti dei vecchi e gloriosi T-34); E. d V. Basico 142 su T-27 Tucano, E. d. V. Tàctico 143 su EMB. AT-27, E.d.V. Instrumental 144 con i simulatori di volo; infine il solito reparto '7' di manutenzione, il 147.
 
 
Oltre al grande gruppo d'addestramento vi sono la Scuola Superiore di Guerra Aerea di Caracas. Fuerte Tiuna, e la Scuola Tecnica della AMV che ha basate sulla 'Mariscal Sucre', che si trova a Bocha del Rio. Completa il tutto la Scuola per le Truppe Aviotrasportate che è sulla BA 'El Libertador' di Palo Negro.
 
Quanto al Comando delle Operazioni di Difesa Aerea, esso ha 3 Escuadrones armati di artiglieria contraerea, i 25, 35 e 45 che hanno ricevuto di recente i missili Barak VLS, i Matra Mistral (anche sui Toyota Land Cruiser), i più anziani Roland 2, e i cannoni binati Guardian, la versione terrestre del CIWS Dardo, più i cannoni mobili israeliani IMI RAM V-2, TCM-20 binati da 20 mm della versione Mk 5. Quanto all'altra componente, gli Escuadrones de Vigilancia y Control sono gli 11, 21, 22, 31, 41 e 42, Questi hanno la competenza della copertura dell'immenso territorio venezuelano, che come si è visto, in tutto ha solo 6 Escuadrones con decotti F-5, 16 e Mirage 50 (in attesa di altri due con i Su-30) oltre -contro le minacce 'lente'- macchine come i T-27 e gli OV-10. Non vi sono sistemi antiaerei a medio raggio. La dotazione di radar dev'essere quantomeno apprezzabile: sistemi fissi o mobili Westinghouse TPS-70, 43 e 63; Elisra 2100H israeliani, Thales-Nederland Flycatcher Mk 1 e 2, Reporter e MIRADOR. E infine come non dimenticare i 3 sistemi cinesi JVL-1 in banda E/F.