Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Aeronautica 3: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: simboli errati di alcune unità di misura
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: Standardizzazione stile delle date
Riga 34:
*Prestazioni: picchiata supersonica, salita a 12.000 in 10 minuti, tangenza 14.000 m, velocità max orizzontale 1006 kmh a 12.000.
 
In effetti ne vennero costruiti solo 2 prototipi, MM560 e 561, il cui primo esemplare volò a Pratica di Mare il 19 Maggiomaggio 1956, presentato alla MAF 56 a Fiumicino, poi al Bourget nel '57, dove questo minuscolo aereo con due motori nel muso e in coda ebbe modo di farsi notare prima di cascare nel dimenticatoio, dato che perse il concorso NATO per il caccia leggero, vinto dal G.91R. In effetti non arrivò nemmeno alla fase finale di valutazione.
 
L''''Ariete''' era una versione migliorata del Sagittario 2, di cui ne conservava la maggior parte delle caratteristiche, realizzata nel tentativo di realizzare un velivolo capace di essere pienamente accettato come aereo tattico operativo. Al solito, la mancanza di un motore sufficientemente potente era causa della configuarazione che si potrebbe dire: aereo con 1 motore e mezzo: Sotto il muso, retaggio del motore a pistoni del progetto originario vi era il motore principale,(un po' simile a quanto avvenne con lo Yak-15/17/23, solo che questi aerei sovietici erano solo con ali diritte e con limiti nel numero di mach, grossomodo 0.8). Poi però vi era anche un minuscolo motore R.R.Soar Sr.2 da 510 kgs con presa retrattile dorsalequello ausiliario forniva una spinta aggiuntiva in fase di decollo, salita o durante il combattimento. Il turbogetto era alimentato da una presa d'aria supplementare retrattile, ricavata sul dorso della fusoliera, dietro l'abitacolo. A dire il vero era una soluzione a dire il minimo strana per un caccia leggero, decisamente complicata. Il G.91R riuscì a seguire una progettazione molto più sana, simile a quella di un piccolo F-86 con un nuovo motore britannico, il Bristol Orpheus da circa 2.200 kgs. In sostanza senza un motore come questo e senza il postbruciatore per l'unico motore (praticamente impossibile, vi erano gli scarichi sotto la fusoliera) non c'era modo di ottenere prestazioni adatte per questo piccolo aereo, sorprendentemente basso (pur con carrello triciclo anteriore) a terra (come del resto il Sagittario II).