Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-21: differenze tra le versioni

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Come si vede si tratta di prestazioni tutt'altro che eccezionali, e per certi versi appena maggiori di quelle del MiG-29A, che però pesa al decollo un massimo di 18 t circa. L'autonomia in quest'ultimo caso è di 1500 km ad alta quota, 2.500 con tre serbatoi (1 da 1500 e 2 da 800 l) sotto le ali. La dotazione di carburante è di 5.750 l, grazie all'uso di schermi mobili che sono efficaci sistemi di difesa anti-FOD ma che non richiedono persiane sopra la fusoliera stessa. Per questo si è liberato molto spazio interno. Inoltre la caratteristica di poter operare in sicurezza da piste semi-preparate non è davvero molto importante sul ponte di volo di una portaerei. Il nuovo MiG-29K discende dai tipi precedenti. Non ha un parafreno ma solo un aerofreno dorsale da 1 m2 circa, possiede una sonda per l'IFR, più due serbatoi subalari da ben 1.725 kg e uno sotto la fusoliera da 1.190 kg (1.500 l). Ha un ruotino sterzabile di 90 gradi e una grande ala da 42 m2 con flap a doppia fessura e migliore corda aerodinamica, derive verticali ingrandite etc. I motori RD-33K hanno un FADEC elettronico, sono in configurazioen di turbogetto a basso rapporto di diluizione con struttura bialbero, ugello di scarico totalmente variabile, sistema di controllo del consumo ridondante con 4 computer digitali nel solo circuito principale; vi sono anche sistemi d'emergenza a funzionamento idraulico. La ventola ha 4 stadi, compressore a 9, turbina AP a 2. Le prese d'aria sono abbassabili di 20 gradi al decollo e in generale possono consentire l'ottimale flusso d'aria in tutto l'inviluppo di volo. La potenza è di 8.800 kgs per motore ma con il decollo per sky-jump si arriva a quella d'emergenza da 9.400 kgs per pochi secondi. Il sistema di designazione bersagli è il RLPK-29UM per il radar, OEPrNK-29UM per l'IRST che è anche utile per la navigazione, grazie al sistema OLS-M e un laser di potenza maggiore. Il radar può seguire dieci bersagli e attaccarne due in simulatanea, oppure usando missili a guida attiva, attaccare due gruppi di bersagli anche con 6 missili complessivi. Il radar ha un rapporto di compressione dell'impulso di ben 110: 1 contro il 70:1 dell'APG-68, e ha vari modes di funzionamento anche aria-suolo incluso quello di ricognizione al suolo. Lo ZHUK, questo il nome proprio del radar, ha anche una portata maggiore del sistema originale del MiG-29, di circa il 10-20%.
 
Vi è un HUD migliorato per tutte le parti del volo, e udite udite, esistono due diplay multifunzione anche se di tipo piuttosto primitivo rispetto ai tipi occidentali coevi, che presentano l'uno i dati radar e di navigazione (a destra) e l'altro quelli dell'IRST e il controllo armi. Il cannone ha ridotto il numero dei colpi da 150 a 100, ma i lcarico utile ha raggiunto le 4,5 t. Il pilota ha anche a disposizione un sistema FBW di seconda generazione con computer digitale di rotta e sistemi di riserva a 3 canali, sistema di navigazione 'Uzel' con capacità anche anti-disturbo. L'aereo venne collaudato dal 23 giugno 1988 dimostrando ottime qualità complessive, almeno a detta dei collaudatori e della MiG-MAPO. Il capocollaudatore dice che è facilissimo da far appontare e molto stabile nel rifornimento in volo; ma che preferisce di qualcosa il MiG-29M che ha lo stesso motore e radar e per certi aspetti è il tipo 'terrestre' del 'K'. In effetti la comunanza, a parte un generale irrobustimento di alcune componenti e l'assenza di parafreno (nel MiG-29 base ve n'é uno da 17 mqm<sup>2</sup>, nell' M due da 13 m2 che consentono malgrado il maggiore peso un'analoga distanza d'atterraggio), arriva ad almeno l'80%. I MIG-29K avevano fatto circa 400 ore di prove nel 1994 e a dire il vero erano forse più avanti degli 'M' che pure ne avevano fatte 1.100 con sei prototipi. Ovviamente tra le differenze c'era il carrello rinforzato e il gancio d'arresto, nonché le ali ripiegabili.
 
A proposito del motore, la vita operativa era inizialmente prevista in 1.400 ore poi si è tentato di allungarle a 2.000 con revisione a 1.000. È possibile riaccenderli in volo se si superano i 350 kmh di velocità . Il cannone è talmente preciso che in effetti si era detto a suo tempo, che avrebbe potuto benissimo essere ridotto come munizioni già con il MiG-29 originario: con la riprogettazione l'hanno fatto davvero. Ma il vero errore con il MiG-29 originario era certo l'aver sottratto tanto spazio per il carburante (in una cellula invece molto voluminosa) con il sistema anti-FOD.