Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Marocco: differenze tra le versioni

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Gli F-5 marocchini servono come componenti importanti nella Al Quwwat al Jawwiya, in termini internazionali Royal Air Force of Morocco che per quanto possa sembrare strano, ne è stata una delle più attive utilizzatrici. Infatti il Marocco ha avuto modo di usarli in molte situazioni reali.
 
Il Marocco non era un Paese del tutto stabile se è vero, come è vero, che nel giugno del' 65 King Hassan II, successore del padre volle dichiarare una dittatura reale, una specie di semi-monarchia assoluta, in cui aveva sia compiti legislativi che esecutivi. Questa situazione durò anni, tanto che ancora il 16 Agostoagosto 1972 il Re era in carica nei suoi poteri. Allora successe una cosa incredibile, degna di un film d'azione (sarà stata ispiratrice del film Airport '80?). Quel giorno 3 F-5A attaccarono un Boeing 727 che portava il Re dalla visita in Francia. Incredibilmente, l'aereo, forse attaccato solo con i cannoni, riuscì ad atterrare in emergenza e il Re sopravvisse. Ma non finì lì. L'aereo atterrò a Rabat, e l'aeroporto della Capitale marocchina venne poi mitragliato da uno degli F-5, non ancora pago del risultato. Il giorno dopo il Palazzo Reale venne colpito da altri 4 F-5 il giorno stesso, più tardi. Tutto questo non bastò ad impedire al Re di restare al potere. Nel '74 il Sahara spagnolo venne abbandonato dalla Spagna, e il Re Hassan organizzò la cosidetta 'Marcia verde' di oltre 300.000 uomini e donne disarmati nella regione disputata. Nel '76 la Spagna cedette il Sahara meridionale sia al Marocco e Mauretania. Venne chiamato Sahara Occidentale.
 
Negli anni successivi le due nazioni si misero d'accordo nominalmente per ripartire il territorio, ricchissimo di certi minerali, come i fertilizzanti. Qui arrivò in campo il Polisario, ovvero il Fronte Popolare per la Liberazione di Saguiet el-Hamra e Rio de Oro, supportato dall'Algeria (e anche dalla Libia), che cominciò a combattere nella primavera del '76. Gli F-5 Marocchini di Kenitra iniziarono gli attacchi contro il Polisario, ma i missili SA-7 si dimostrarono, nonostante il calore del deserto e le basse emissioni dei piccoli F-5, riuscirono ad abbatere diversi aerei marocchini. Allora i Marocchini comprarono i nuovi F-5E con finanziamenti sauditi.
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Il Marocco, all'epoca altra dittatura interessata a questi territori non ci stette: Hassan II chiese un pronunciamento dalla Corte di giustizia dell'Aia e poi, prima ancora del verdetto, si accordò segretamente con la Mauretania (presidente Moktar Ould Daddah) per spartirsi comunque il Sahara Occidentale. E così fu, o almeno sembrò essere.
 
Quando infatti la Corte Internazionale si definì favorevole all'indipendenza del Sahara Occidentale, con sentenza del 16 Ottobreottobre 1975, il Marocco organizzò la 'Marcia verde' con 350,000 persone disarmate che , partendo da Tarfaya entrarono nel territorio ancora occupato dagli spagnoli il 6 novembre. Era un atto forte, e i l4 novembre venne firmato a Madrid un accordo a 3 tra Marocco-Mauretania e Spagna, con cui quest'ultima si defilava dalla scena, mentre la spartizione tra le altre due nazioni avrebbe avuto luogo il 14 aprile '76. Il Polisario, con l'Algeria come 'sponsor', denunciò questa clamorosa truffa (nonostante la sentenza favorevole all'indipendenza, sia pure con qualche ambiguità di troppo..), con poco risultato a seguito di tante discussioni: il 14 novembre 1975 vennero approvate contemporaneamente due risoluzioni che dicevano praticamente l'opposto: appoggio all'accordo del 14 novembre di Madrid, e diritto all'autodeterminazione dei Sarawi.
 
Di fatto, da questa bagarre si avvantaggiarono le Forces Armées Royales Marocchine e le corrispondenti mauritane che appena se ne andò il Tercio de Armada spagnolo, presero il controllo del territorio, un po' come l'azione congiunta URSS-Germania contro la Polonia nel '39..