Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Marina 1: differenze tra le versioni

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Il progetto derivava direttamente dalla 2 unità della classe 'Andrea Doria'. Esse erano imbarcazioni che introducevano il concetto di incrociatore missilistico portaelicotteri, con una rampa missilistica Mk.10 a prua, cannoni antiaerei al centro e un ponte di volo a poppa, capace di far operare, assieme all’hangar associato, 2 elicotteri pesanti Sikorsky SH-3 Sea King o Agusta-Bell AB 212. Non essendo queste navi abbastanza efficienti da giustificarne il costo, data l’esiguità della linea di volo, il progetto venne rivisto e ingrandito, con un aumento di dislocamento del 50%, per arrivare a 6 elicotteri SH-3 Sea King pesanti o 9 AB-212 ASW medio-leggeri. La progettazione riuscì almeno in parte a risolvere il problema del rapporto costo-efficacia, e la grande nave entrò in linea nel 1969, senza tuttavia avere altri simili: restò infatti esemplare unico, cosa che certamente non giovò alla massimizzazione dei vantaggi della sua progettazione.
 
La nave ha un linea assai bella ed armoniosa, con un alto bordo libero a prua, che protegge la rampa missilistica principale, mentre il blocco delle sovrastrutture si estende per il terzo centrale, con le artiglierie ai lati delle stesse. A poppa, esiste un ponte di volo relativamente grande (circa 800 mqm<sup>2</sup>), con una rimessa sottostante di 27,5 x 15,3 m collegata con un elevatore. Nonostante le apparenze, le grandi sovrastrutture non hanno spazio per la sistemazione di un hangar.
 
L’armamento principale era dato dalla rampa Mk.20 Aster, con 3 tamburi rotanti per 20 ASROC e 40 Terrier/SM-1. L’armamento di artiglierie era congruo ad una difesa ravvicinata di elevata efficienza, almeno stando alla potenza teorica (60 colpi/minuto) degli 8 cannoni, raggruppati ai lati della sovrastruttura.
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Quanto alle capacità di combattimento, la CAVOUR ha un equipaggio complessivo di 1.210 effettivi e questi sono rappresentati nel dettaglio da 451 marinai, 203 per il gruppo di volo, 140 del comando complesso per la quale la nave è stata pensata (come nave ammiraglia di task-forces), 325 effettivi per gli sbarchi e altri 91 in opzione ma per compiti particolari. Dopotutto anche la Garibaldi, a suo tempo, si diceva che potesse alloggiare 600 soldati per previ periodi, anche se la cosa apparentemente non si è mai concretizzata. In ogni caso la vera forza della nave ovviamente sta nei mezzi aerei, dai CH-47 dell'Esercito ai futuri JSF, anche se inizialmente ci saranno i pochi AV-8 e EH101, quest'ultimi però presenti anche nella versione, poco conosciuta, AEW, con un radar Selex-Galileo HEW-784 e link 11 (i 16 solo in futuro). Gli Harrier, armati con Sidewinder, da qualche anno hanno anche gli AIM-120B, bombe JDAM LGB guidate dal pod Litening II, mentre gli AW-101 standard hanno siluri e missili Marte ultimo modello, In tutto ci sono 8 spot per velivoli operativi e uno per elicotteri SAR e collegamento. Le capacità di carico come si diceva non sono eccezionali, nonostante tutto: fino a 18 apparecchi, che sono non tanto meglio di quanto fa la GARIBALDI (circa 14-16), mentre è possibile imbarcare 100 veicoli leggeri, o 50 corazzati, o 24 carri Ariete. VI sono due sale operatorie e un ospedale attrezzato in generale, con 40 posti letto e 82 di primo soccorso.
 
Per le missioni come nave comando, sotto la parte centrale del ponte di volo vi è un'area di 1.300 mqm<sup>2</sup>. Il sistema di gestione di dati ovviamente rappresenta lo stato dell'arte, con il CMS Combat Management System, derivato dal sistema degli 'Orizzonte' e da quello dei molto più modesti OPV 'Sirio'. IL CMS, costituito da una joint-venture di industrie per lo più italiane ha un sistema DTS di trasmissione dati a fibre ottiche, poi vi sono 5 computer tattici principali con 28 consolle multifunzione nella COC della nave (Centrale Operativa Combattimento) e una stazione separata d'emergenza, con altri 5 computer ma due sole consolle. PEr le operazioni di comando e controllo vi è un altro locale con 20 schermi di grandi dimensioni del tipo LSD e predisposizione per ben 212 consolle, di cui 72 installate che permettono di lavorare con il ssitema C4I MCCIS della Northrop Grumman. VI è un sistema di comunicazioni integrate Selex sulle varie frequenze ,anche satellitari civili e militari, link 11, 16 e 22, sistemi a TV a circuito chiuso, sistemi radio wireless con standard Tetra.
 
Poi i sensori e i sistemi d'arma: radar di navigazione GEM Elettronica SPN-753G(V), radar per scoperta a bassa quota RASS RAN-30X, sistema SASS, per la sorveglianza passiva IR (Silent Acquisition Sub-System), radar di scoperta 3D Selex RAN-40L a poppa, e EMPAR sulla cupola di prua, sotto le solite (come sugli Orizzonte) due corone di sistemi ECM e ESM, che serve per scoprire bersagli vari e guidarvi contro gli Aster SAAM-IT; poi vi è la ESM ECM di Elettronica che sono gli stessi delle 'Orizzonte', coppia di lanciatori SCLAR-H di nuovo tipo a 20 canne ma modulari, sistema IFF Selex-SIR-R/S; poi vi è un TACAN Thales Italia, radar Selex Galileo SPN-720, sistema d'avvicinamento strumentale ognitempo Telephonics SPN-41 e EODS/DAPS per gli Harrier. Infine i due sistemi di sorveglianza elettro-ottica GEM ELettronica EOSS, e non manca nemmeno un sonar a scafo WASS SNA-2000 con predisposizione per il sistema di inganno siluri SLAT.